Oggi in provincia di Bolzano, secondo l’osservatorio del ministero delle Imprese e del made in Italy, si paga la benzina – in modalità self – più cara d’Italia a 1,977 euro al litro. Ma l’Alto Adige è primatista anche per il prezzo medio del gasolio: 1,882 euro. Ma è in autostrada che si sfondano i 2 euro, lungo la rete, per la benzina self: più precisamente 2,019 al litro.
Per Assoutenti tuttavia “sono numerosi gli impianti ubicati sulle autostrade che, alla data odierna, vendono la benzina (servito) a 2,499 euro al litro, e a oltre 2,4 euro il gasolio – spiega l’associazione che ha realizzato un monitoraggio alle ore 9 di questa mattina- Ma al di là delle autostrade, i listini stanno aumentando su tutta la rete. In soli tre mesi, da maggio ad oggi, un litro di benzina è rincarato in media di 13,2 centesimi, il gasolio costa addirittura 17,7 centesimi in più. Questo significa da un lato che un pieno di verde costa 6,6 euro in più rispetto a maggio, +8,9 euro un pieno di gasolio, dall’altro che le casse statali stanno guadagnando miliardi di euro attraverso Iva e accise grazie ai rincari dei carburanti”.
Diciassettesimo giorno di rialzi dunque per i carburanti in Italia, sulla scia di un petrolio che – complice i tagli alla produzione decisi da Arabia Saudita e Russia – hanno spinto il greggio Brent europeo verso gli 85 dollari al barile. In Italia tuttavia la polemica ruota attorno al peso delle accise, dopo che ieri il ministero guidato da Adolfo Urso ha precisato che il prezzo industriale – esclusi quindi i tributi che gravano su benzina e diesel – è più basso rispetto ai grandi Paesi europei. Il Codacons invia “una denuncia nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze per appropriazione indebita e speculazione da aggiotaggio, con diffida a congelare i 2,2 miliardi di euro di accise incamerati solo nell’ultima settimana“. Cifra fornita da un calcolo di Assoutenti, ipotizzando 15 milioni di autovetture a benzina o gasolio in circolazione sulle autostrade italiane e una media di tre pieni solo per gli spostamenti e il successivo ritorno. “Una media tra tasse su benzina e gasolio di 1.513.125.000 a titolo di accise e 762.750.000 a titolo di Iva. Iva e accise – ricorda l’associazione – pesano oggi per il 55,6% su un litro di verde e per il 51,8% sul gasolio“.
L’incasso dello Stato, prendendo spunto dai dati dell’Unem (Unione energie per la mobilità), appaiono tuttavia diversi. “Nel primo semestre il gettito fiscale teorico è stato pari a 18,6 miliardi di euro, 2,9 miliardi in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno caratterizzato dalla riduzione di accise a partire dal 22 marzo 2022”, si leggeva in un recente comunicato. “Inoltre, lo spostamento dei volumi dal gasolio alla benzina, dovuti anche alla progressiva ibridizzazione del parco auto, nel primo semestre ha comportato un maggior gettito fiscale (accisa e Iva) stimato sui 160 milioni in virtù del fatto che la benzina sconta un’accisa maggiore di 11 centesimi rispetto al gasolio”. Di fatto lo Stato ha incassato tra accise e Iva circa 103 milioni al giorno, oltre 3 miliardi al mese, con una media prezzi di 1,846 euro al litro per la benzina, nei primi sei mesi dell’anno, e di 1,768 per il gasolio. Ora i prezzi alla pompa sono più cari rispettivamente del 4,7% e del 2,5%. In pratica il gettito stimato per agosto è di circa 3,4 miliardi, ben oltre 200 milioni in più per lo Stato.
Con la benzina sopra i 2 euro in autostrada l’opposizione comunque va all’attacco del governo. “L’Italia ha la benzina più costosa d’Europa. Il caro vita continua a mordere mentre i Ministri di questo Governo sono preoccupati di fare video per spiegare che sono al lavoro per garantire le ferie a tutti e per dire che in verità, esentasse, il carburante italiano è molto economico“, polemizza il Capogruppo al Senato per il MoVimento 5 Stelle, Stefano Patuanelli: “Penso che ancora molti di loro non si siano resi conto di essere al Governo e vivono in una costante volontà di annunciare, dichiarare, comunicare cose che non hanno alcuna aderenza alla realtà. È una dissociazione politica“.
“Questo governo continua a raccontare balle agli italiani, il ministro Urso ora dice che i carburanti in Italia costano come gli altri paesi, ma le bugie hanno le gambe corte: come spiega il sito Globalpetrolprices.com rispetto al carobenzina siamo al 159 posto sui 168 paesi di tutto il mondo. La stessa bugia – ha detto al Tg3 Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra – di Giorgia Meloni quando, in campagna elettorale, affermava che si dovevano togliere le accise e adesso scopriamo che grazie a queste la benzina costa così cara“. Concetto ribadito dalla vicepresidente della Camera, la dem Anna Ascani: “Nell’imbarazzante assenza di qualsiasi iniziativa del governo per bloccare l’aumento spropositato dei carburanti assistiamo all’ennesima mannaia calata sul potere d’acquisto delle famiglie. Erano pronti, dicevano in campagna elettorale, anche a cancellare le accise. Menzogne. Hanno invece spazzato via i tagli decisi dal governo Draghi”.
Coldiretti ora teme aumenti per il carrello della spesa: “In un Paese come l’Italia dove l’88% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori”.