Sviluppare le batterie del futuro, testando quelle che vengono montate sulle macchine elettriche di oggi. E’ stato inaugurato a Torino il Battery Technology Center, primo centro mondiale di Stellantis, nel complesso di Mirafiori, per gestire internamente e direttamente il design e lo sviluppo delle batterie per la futura generazione di veicoli elettrici del gruppo. Un investimento da 40 milioni di euro, in uno stabilimento da 8mila metri quadri dedicato a ricerca e sviluppo. A regime, vi lavoreranno oltre 100 tecnici, la maggior parte dei quali sono lavoratori specializzati di Stellantis che hanno ricevuto almeno 200 ore di formazione perché trasferiti da altre divisioni del gruppo in una grande opera di ‘reskilling’: loro condurranno e supervisioneranno stress test climatici, prove di durata del ciclo vita, lo sviluppo e la taratura dei software per i sistemi di gestione delle batterie (BMS) e lo smontaggio di pacchi e celle per l’analisi e il benchmarking.
“L’apertura del Battery Technology Center rafforza la presenza di Stellantis in Italia e l’impegno nei confronti dei dipendenti italiani“, sottolinea Ned Curic, Chief Engineering & Technology Officer di Stellantis. “Con questo impianto – ha sottolineato – ribadiamo il forte impegno nell’elettrificazione e anche nel supportare lo storico stabilimento torinese di Mirafiori”. Stellantis sta lavorando alla realizzazione di un altro centro analogo per il Nord America a Windsor (Ontario, Canada), destinato a fare parte di una rete globale per lo sviluppo e la produzione delle batterie che si articolerà in sei gigafactory, tra cui quella di Termoli.
Nel dettaglio, il centro di Torino copre non solo l’Italia, ma tutta l’Europa: gli stress test verranno attuati sulle batterie per l’intero gruppo Stellantis. “A Mirafiori – ha spiegato la responsabile Paola Baratta – si effettuano test fino a 47 batterie contemporaneamente, numero che può salire fino a 96”. Il cuore del centro è costituito da 32 camere climatiche – 24 camere walk-in per i test dei pacchi batteria e 8 camere per l’effettuazione di prove sulle celle. All’interno delle 24 camere walk-in è possibile controllare le condizioni ambientali regolando umidità e temperatura in un intervallo compreso tra -40 e 60 gradi Celsius con una variazione massima di 20 gradi al minuto. “Normalmente durano quindici giorni, ma possono andare avanti fino a un anno”, ha continuato Baratta. “Ci troviamo davanti a un’opportunità unica di ridefinire la mobilità attraverso l’offerta di soluzioni intelligenti e sostenibili”, ha spiegato Curic. E soprattutto, accessibili a tutti. Nel Battery Center di Mirafiori, infatti, si studierà il modo di rendere le batterie più leggere, “del 50% al 2030” e si cercherà di immaginare l’utilizzo di nuovi materiali o su come massimizzare l’uso di quelli provenienti dal riciclo. “Vogliamo ridurre i costi delle auto elettriche, lanceremo quest’anno un veicolo elettrico molto accessibile”, ha detto Curic perché “crediamo che il futuro della mobilità è quella dei veicolo accessibile”.
All’inaugurazione del Centro anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che hanno firmato un anno fa un accordo con l’azienda che prevede, tra l’altro, il lancio del nuovo hub dedicato al riciclo delle vetture, che sarà aperto entro la fine dell’anno. Il Battery Center è un altro tassello di “una strategia messa in campo dalle istituzioni locali con Stellantis”, come detto dal primo cittadino. Si tratta di “un significato di prospettiva perché dimostra che la testa di Stellantis rimane a Torino“, ha incalzato Cirio. “Se mantieni la testa mantieni anche i livelli produttivi”.
Infine, nell’ambito del piano strategico Dare Forward 2030, Stellantis ha annunciato l’obiettivo di raggiungere entro il 2030 il 100% del mix di vendite con veicoli elettrici in Europa e il 50% con autovetture e veicoli commerciali leggeri BEV negli Stati Uniti. Per raggiungere tali obiettivi commerciali, l’azienda si sta assicurando circa 400 GWh di capacità di batterie, da supportare con sei stabilimenti di produzione di batterie in Nord America e in Europa. “Siamo sulla buona strada” per raggiungere questi obiettivi. “Le nostre vendite di elettrico sono aumentate del 24% e del 28% per i veicoli a basse emissioni. Abbiamo 25 bev su strada, ne arriveranno altri 23 il prossimo anno, per un totale di 75 alla fine del decennio”, ha ribadito Curic.