L’Ue del Green Deal aumenta la sua insostenibilità. Questo almeno suggeriscono i numeri. Nel secondo trimestre del 2022 l’economia a dodici stelle nel suo complesso ha liberato in atmosfera 905 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (CO2-eq), una quantità di gas a effetto serra superiore del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Attenzione, però. Eurostat, nel diffondere i numeri, sottolinea come questo incremento tra aprile-giugno 2021 e aprile-giugno 2022 sia il risultato della ‘riaccensione’ dell’economia dei Ventisette dopo lo stop dovuto alla crisi sanitaria. “L’aumento documentato è in gran parte correlato all’effetto della ripresa economica a seguito del forte calo dell’attività dovuto alla crisi Covid-19”.
Ue dunque con più CO2 prodotta, ma rispetto ad una situazione che vedeva il tessuto produttivo non produrre e, quindi, non emettere. Il dato del secondo trimestre 2022 rileva in realtà una riduzione in termini di insostenibilità. Tra gennaio e marzo l’Ue ha prodotto 1.011.276.753 tonnellate di CO2 equivalente. Tra aprile e giugno si registra dunque una riduzione di 106mila tonnellate di anidride carbonica. Se poi si considera il quarto trimestre 2021, dove l’economia Ue ha sprigionato 1.026.134.414 tonnellate del gas clima-alterante, i 905 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti tra aprile e giugno scorsi segnano un -121mila tonnellate nel raffronto.
Dunque l’Ue ha iniziato ad emettere di più, per poi iniziare una parabola discendente nel primo trimestre dell’anno in corso e confermata, ancora di più, nel secondo trimestre. Su questa tendenza di riduzione l’istituto di statistica europeo non si pronuncia, ma va considerato come a fine febbraio sia iniziata l’aggressione russa all’Ucraina, tuttora in corso. Possibile che le ricadute economiche abbiano iniziato a ‘spegnere’ nuovamente la produzione. Le recenti previsioni economiche della Commissione europea del resto confermano come la guerra abbia fermato la crescita.
Ad ogni modo tra aprile e giugno 2022 i settori economici responsabili della maggior parte delle emissioni di gas serra sono stati manifatturiero (23%), fornitura di energia elettrica e gas (19%) e famiglie (17%), seguiti da trasporti e stoccaggio (14%) e agricoltura (13%).