Meloni: “Pnrr eredità importante ma non basta. Energia? Paghiamo scelte passate poco lungimiranti”
La premier annuncia la decisione di riattivare la cabina di regia per monitorare lo stato di attuazione degli obiettivi del Piano e l'importanza di sinergie istituzionali e prospettiche a vari livelli
Le infrastrutture, la sicurezza, la transizione ecologica, l’approvvigionamento energetico, la transizione digitale e la natalità. Tutti temi che, secondo la premier Giorgia Meloni, “incarnano sfide decisive per il futuro della nazione, che possiamo affrontare solo se sapremo mettere in campo giuste sinergie tra Stato, Regioni, Province ed enti locali. Non possiamo rinunciare alla coesione”. Intervenendo al Festival delle Regioni e delle Province autonome in corso oggi a Milano e domani a Monza, Giorgia Meloni sottolinea l’importanza delle sinergie, a vari livelli: “In questo tempo nessuno può pensare di affrontare da solo le sfide che abbiamo di fronte; la collaborazione con tutti i livelli istituzionali è qualcosa a cui questo governo tiene molto”.
Collaborazioni che, tuttavia, devono avere una visione prospettica. “Le criticità strutturali con le quali ci stiamo confrontando sono soprattutto figlie delle politiche poco lungimiranti del passato”, evidenzia Giorgia Meloni. “Pensiamo all’energia. L’Unione europea, diversi Stati membri, e anche l’Italia, in passato hanno preferito aumentare il livello di dipendenza da altre nazioni invece di lavorare per implementare misure che rafforzassero la produzione, l’indipendenza e la sicurezza energetica nazionale. Oggi noi paghiamo quelle scelte”.
Nell’intervento della premier al Festival delle Regioni e delle Province autonome c’è spazio anche per affrontare tematiche quali le questioni Pnrr e legge di bilancio. Rispetto al primo, Giorgia Meloni lo definisce “un’eredità importante“ e, dunque, “quelle opportunità non vanno perse. Per questo il governo ha deciso di riattivare la cabina di regia per monitorare lo stato di attuazione degli obiettivi e individuare le soluzioni per superare le criticità nel modo più rapido possibile”. Ma se il Next Generation Eu “ha rappresentato una prima risposta a livello europeo, sintetizza, “oggi è evidente a tutti che non è più sufficiente perché era un piano immaginato per contrastare le conseguenze della pandemia e non poteva, ovviamente, considerare le conseguenze dell’impatto della guerra in Ucraina, che è successiva. Bisogna fare di più, oggi, a livello europeo, partendo proprio dal tema del caro energia e bisogna rafforzare, allo stesso tempo, la coesione e la solidarietà nazionale”. Anche per questo, secondo Meloni, “ci sarà molto da lavorare nelle prossime settimane, sia perché alcuni grandi obiettivi del Pnrr non possono essere realizzati se non c’è un coinvolgimento significativo delle Regioni – dall’energia alla sanità, tanto per fare esempi semplici – sia perché è fondamentale che risorse e obiettivi non corrano su un binario indipendente, ma siano collegati e complementari con risorse e investimenti previsti da altre misure nazionali. Molte regioni, inoltre, per molti motivi, hanno difficoltà a portare a termine gli investimenti e le opere già iniziate. Anche negli interventi previsti dal Pnrr dovremmo valutare le priorità, perché il costo delle materie prime mette a serio rischio la realizzazione di questi interventi”.
La legge di bilancio, invece, nelle parole della premier, “garantisce la tenuta delle finanze pubbliche e offre risposte alle emergenze immediate, con la tutela di famiglie e imprese: penso agli 8 miliardi per far fronte al caro materie prime delle opere indifferibili”. Giorgia Meloni spiega che “avremmo voluto fare di più e meglio, ma quando ti trovi davanti a una situazione così, con 30 miliardi liberati per mettere in sicurezza il tessuto produttivo e le famiglie di fronte al caro energia, oltre ad avere il caro materie prime, bisogna lavorare per priorità”.
E concludendo il suo intervento al Festival delle Regioni e delle Province, la presidente del Consiglio lancia un monito: “Alla miopia del passato è bene che non aggiungiamo anche l’egoismo del presente”.