Il governo approva il ‘decreto Ischia’: prorogata la scadenza dei pagamenti per la popolazione

Il Consiglio dei ministri ha approvato misure a sostegno dei Comuni colpiti dall'alluvione, che ha causato 11 morti e un disperso

Via libera dal Consiglio dei ministri al cosiddetto ‘decreto Ischia’, che a cinque giorni dalla tragedia che ha causato 11 vittime e un disperso, dispone interventi urgenti a favore delle popolazioni colpite dall’alluvione e dalle frane. Il decreto, in particolare, prevede misure a favore degli abitanti di Casamicciola e Lacco Ameno. Per loro, sono stati sospesi i termini dei versamenti tributari, inclusi quelli derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione fino al al 30 giugno 2023. Inoltre, l’esecutivo ha deciso la sospensione, fino al 31 dicembre 2022, dei termini processuali e dei giudizi civili e penali presso il Tribunale di Ischia o di altri Tribunali nel caso in cui la parte o il difensore siano residenti nella zona colpita dall’alluvione. Stessa sospensione anche per i giudizi amministrativi, contabili, tributari e militari. Infine, il decreto proroga al 31 dicembre 2023 il termine per la cessazione della Sezione distaccata insulare di Ischia, attualmente fissata al 31 dicembre 2022.

Il Consiglio dei ministri, inoltre, ha ha approvato anche un decreto legge che “introduce misure a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici”. Il provvedimento, spiega Palazzo Chigi, interviene, in considerazione “del carattere emergenziale assunto dalla crisi energetica” e riguarda le imprese che gestiscono impianti e infrastrutture “di rilevanza strategica per l’interesse nazionale nel settore della raffinazione di idrocarburi“. In particolare, con il decreto si interviene dove si evidenziano “imminenti rischi di continuità produttiva idonei a recare pregiudizi all’interesse nazionale, conseguenti a sanzioni imposte nell’ambito dei rapporti internazionali tra Stati, al fine di garantire, con ogni mezzo, la sicurezza degli approvvigionamenti, nonché il mantenimento, la sicurezza e la operatività delle reti e degli impianti e quindi la continuità produttiva”. Vengono quindi definite le procedure di amministrazione temporanea di queste imprese, in caso di “grave ed imminente pericolo di pregiudizio all’interesse nazionale alla sicurezza nell’approvvigionamento energetico”. L’amministrazione temporanea è disposta per un periodo di massimo 12 mesi, prorogabile una sola volta fino a ulteriori 12 mesi. L’intera disposizione ha carattere temporaneo, con validità fino al 30 giugno 2023.

“Piena soddisfazione per l’approvazione, in Consiglio dei ministri – dice la premier Giorgia Meloni – del decreto legge a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici. Una norma con la quale il Governo interviene, tra l’altro, per garantire la continuità del lavoro nella raffineria Isab di Priolo che impiega con l’indotto circa 10mila persone”. “Con questo intervento urgente – aggiunge riferendosi proprio all’impianto Lukoilotteniamo due obiettivi: tuteliamo un nodo energetico strategico nazionale e mettiamo in sicurezza lavoratori indispensabili per la Sicilia e l’intera Nazione”

Con lo stesso decreto, il Consiglio dei ministri introduce misure economiche compensative connesse all’esercizio del golden power. In sostanza, a fronte di “interventi inibenti ai fini della sicurezza nazionale” esercitati dal governo attraverso il Golden power, vengono previsti “immediati interventi compensativi a sostegno delle imprese destinatarie”, se ne fanno richiesta.

 

(Photo credit: AFP)