Scontro Italia-Francia su dumping fiscale. Tajani: “Sbalordito, accuse infondate”

E ‘ ancora scontro aperto tra Parigi e Roma. Questa volta, il primo ministro Francois Bayrou accusa l’Italia di fare dumping fiscale, penalizzando la Francia. Affermazioni che “stupiscono” Palazzo Chigi, che le ritiene “totalmente infondate” e “sbalordiscono” il ministro degli Esteri Antonio Tajani.E’ un’accusa frutto di un ragionamento totalmente sbagliato”, spiega il vicepremier che non commenta la situazione politica ed economica in Francia, ma, osserva, “se l’Italia procede su un percorso economico positivo e mantiene una solidità politica rilevante questo non è perché pratica dumping fiscale e non cospira contro altri paesi europei”. I paradisi fiscali in Europa, scandisce, “sono altri”.

Le parole di Bayrou per il vicepremier Matteo Salvini sono “gravi e inaccettabili”. Il ministro delle Infrastrutture accusa il governo francese di essere “ormai in piena crisi”: “Lasciamo a loro nervosismo e polemiche, noi preferiamo lavorare”, sostiene. L’affermazione di Bayrou sull’Italia è avvenuta infatti nel corso di un’intervista televisiva sulla situazione politica francese, pochi giorni prima del voto in Parlamento a Parigi, l’8 settembre, quando si verificherà se il governo ha una maggioranza per andare avanti. Palazzo Chigi ricorda che l’Italia non applica politiche di “immotivato favore fiscale per attrarre aziende europee e, con questo Governo, ha addirittura raddoppiato l’onere fiscale forfettario in vigore dal 2016 a carico delle persone fisiche che trasferiscono la residenza in Italia”. Al contrario, viene rilevato, “L’Italia è da molti anni, penalizzata dai cosiddetti paradisi fiscali europei, che sottraggono alle nostre casse pubbliche ingenti risorse”.

Le parole del primo ministro francese Francois Bayrou sono “assolutamente inopportune nei modi e sbagliate nel contenuto” anche per il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, che rimarca come l’Italia sia diventata più attrattiva proprio perché “più stabile e credibile” sullo scenario internazionale, anche grazie al lavoro del governo e della maggioranza di Centrodestra. “E soffre, come peraltro la Francia, della concorrenza sleale di altri Paesi”, fa presente: “Più che attaccare l’Italia, Bayrou dovrebbe scusarsi e lavorare con noi in sede europea per difendere insieme le imprese e i lavoratori, promuovendo una vera politica fiscale ed industriale comune e regole eque per tutti”.

In questi anni di governo Meloni, non sono stati pochi i momenti di crisi tra i due Paesi. A partire da quelle sul dossier ucraino, sull’invio di truppe, sulla mancata partecipazione dell’Italia alle riunioni dei volenterosi con Trump. E ancora, tra alti e bassi, lo scontro tra Salvini e Macron, il richiamo dell’ambasciatrice. La Premier Giorgia Meloni chiede alla Francia di dare battaglia in sede europea, insieme all’Italia, contro questi paradisi fiscali. In questo quadro, difficilmente la Presidente del Consiglio parteciperà in presenza alla nuova riunione dei volenterosi prevista per giovedì a Parigi, probabilmente parteciperà in videocollegamento.