Besseghini (Arera): “Il Fer2 inciderà per 8-10 euro/Mwh sulle bollette”

E’ molto difficile fare una stima, perché gli stessi 35 miliardi sono una stima a loro volta che assume una certa dimensione dei costi dell’energia“. Lo dice il presidente di Arera, Stefano Besseghini, ai microfoni del #GeaTalk, rispondendo a una domanda sul decreto Fer 2, per la realizzazione degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, approvato ieri dalla Commissione Ue, ma che avrà costi quantificati per un massimo di poco più di 35 miliardi, da diluire sui prossimi quattro lustri su alcune componenti della bolletta energetica. “Il meccanismo di incentivazione è comunque solo una parte, visto che il Fer 2 riguarda una certa categoria di impianti, quelli a più elevate caratteristiche di innovazione, mentre il Fer X è il meccanismo incentivante che andrà a guardare la produzione più significativa e rilevante – aggiunge -. Diciamo che, probabilmente, parliamo di circa 8-10 euro al MWH per la bolletta del consumatore, ma vedremo il suo dispiegamento nei prossimi vent’anni e a partire da quando questi impianti diventeranno operativi“.

Tornano gli oneri di sistema in bolletta ma ci aiuta il crollo del prezzo del gas

Il Ttf olandese è tornato a circa 30 euro per megawattora, un livello che non si vedeva da un paio d’anni. Mentre però il prezzo del gas crolla, rincara ancora la bolletta. Un incremento contenuto, quello che sarà stabilito a inizio giugno da Arera sui consumi relativi a maggio, ma pur sempre un aumento. Tornano infatti a pieno regime gli oneri di sistema. Già ad aprile la tariffa nel mercato tutelato era cresciuta del 22% dopo tre mesi di forti ribassi in scia al crollo del prezzo del metano. Ad aprile, tuttavia, lo sconto governativo era rimasto, benché ridotto dai 30 ai 10 centesimi al metro cubo, mentre adesso scomparirà del tutto. Si torna quindi a pagare questa voce che vale il 5% della bolletta per incentivare le rinnovabili, finanziare i bonus per i clienti meno abbienti o aiutare le grandi industrie energivore.

L’aumento comunque, grazie all’ulteriore calo dei prezzi del gas non sarà corposo come quello del mese scorso. La materia prima, in base al Psv (punto di riferimento del metano in Italia) calcolato dal Gme, è calata da 45 euro/Mwh di media di aprile agli attuali 36,9 euro. Proprio grazie a questo ribasso di oltre 8 euro si riuscirà quasi a compensare l’eliminazione dell’ultimo sconto statale in bolletta, quantificabile in circa 11 centesimi per metri cubo. Alla fine, se i prezzi all’ingrosso rimarranno più o meno questi, il costo salirà complessivamente del 2-4% circa.
Per capire l’impatto annuale del ritorno degli oneri di sistema una simulazione di Segugio.it prende come riferimento due profili di consumo, una coppia e una famiglia composta da cinque persone, e calcola il ritorno degli oneri in fattura, così come stabilito dal decreto Bollette a partire dall’1 aprile. Per il gas il rialzo è calcolato in circa 500 euro per la coppia e in oltre 800 euro per la famiglia. Il rincaro percentuale è compreso tra il +33% e il +46%, in base al profilo di consumo considerato. Secondo una prima stima, dunque, una coppia dovrà affrontare una spesa di circa 600 euro in più all’anno, mentre una famiglia dovrà tenere conto di un rincaro di circa 950 euro all’anno.

Nel mercato libero invece le tariffe sono stabilite dalle condizioni contrattuali secondo diversi criteri. Per il 2023, nonostante gli interventi del governo, la spesa energetica complessiva delle imprese del terziario risulterà superiore del 35% rispetto ai livelli pre-crisi, spiegava Confcommercio pochi giorni fa. Ci sono tuttavia diverse promozioni competitive – sottolinea Sos Tariffe – con gas metano a costo bloccato per 12 o 24 mesi, per un risparmio sul breve e sul lungo periodo, oppure con tariffe indicizzate rispetto al Psv, l’indice di riferimento del mercato all’ingrosso del gas in Italia che registra aggiornamenti su base mensile. Per il mese di maggio 2023 è possibile attivare tariffe a prezzo bloccato a partire da 0,71 euro/Smc e con condizioni tariffarie fisse per almeno i primi 12 mesi di fornitura. Le tariffe indicizzate rispetto al Psv, invece, prevedono un costo del gas pari a 0,479 euro/Smc e con un prezzo che si aggiorna ogni mese in base all’andamento dell’indice di riferimento.

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A Parigi la Cittadella degli affari punta al risparmio energetico

La torre Coeur Défense, il più grande complesso di uffici d’Europa situato a La Défense (Hauts-de-Seine), riduce i suoi consumi grazie a nuove installazioni per controllare l’edificio tramite sensori. “Di efficienza energetica si parla da tre o quattro anni”, spiega il direttore tecnico Ludovic Levavasseur, 52 anni, che sostiene la transizione, già ben avviata con quasi il 40% di consumi in meno tra ottobre 2021 e ottobre 2022. Anche se invisibile in bolletta, perché parallelamente è aumentato il prezzo del kWh, il calo continuerà, assicura, in particolare grazie alle migliaia di rilevatori di presenza via via installati nei 170 mila mq di uffici. Ora dopo ora, giorno dopo giorno, questi sensori comunicano con un computer che si trova nel seminterrato della torre, dove Nicolas Puype, 42 anni, ha il compito di monitorare quello che accade. Dipendente del fornitore di servizi di manutenzione Engie Solutions, è da tre anni Energy manager dell’edificio. Nei sette palazzi di Coeur Défense lavorano circa settemila persone, con una tendenza al ribasso legata al telelavoro. Senza vederli, Nicolas Puype assiste al balletto dei loro arrivi e delle loro partenze, trasmesso istantaneamente al sistema di gestione tecnica dell’edificio (GTB). “So quasi tutto quello che succede, senza muovermi, non ho nemmeno bisogno di una telecamera”, confessa l’ingegnere dell’automazione che arriva a indovinare quale treno ha preso la gente per raggiungere il quartiere degli affari.

Sui suoi schermi salgono gli ascensori, si accendono le luci e le pompe di calore e la curva dei consumi elettrici sale, per poi crollare a fine giornata. Quando una scrivania non è occupata, sul computer si spegne automaticamente. Nicolas Puype non detta la temperatura, né la regola a distanza, ma sa tutto. Su uno schermo alla sua destra viene sintetizzata tutta la produzione di energia e segnalata la minima anomalia. Sono sovrapposti grafici a colori, il consumo del giorno e quello del giorno prima. Tutti i sensori di Coeur Défense e i computer monitorati da Nicolas Puype hanno una missione in fondo semplice: riscaldare e illuminare solo quando i lavoratori sono presenti. “Se consumi già solo ciò che ti serve, sei al sicuro”, commenta Thierry Chambon, CEO di Energisme, un’azienda che vende software per la gestione dell’energia. Il grattacielo, riconoscibile per le sue due torri di 40 piani con bordi arrotondati che culminano a 161 metri e le sue vetrate che formano una scacchiera bianca cangiante, è occupato all’80%.

Impossibile per definizione fermare il riscaldamento o l’aria condizionata, né ovviamente aprire le finestre. Per respirare è necessario far pulsare aria nuova, calda o fredda a seconda della stagione, per alimentare 42.000 punti luce, 76 ascensori, 11 scale mobili, 14.000 tapparelle, più di 8.000 ventilconvettori. Tutto è elettrico. I generatori di sicurezza si avviano in caso di blackout. La bolletta elettrica è quindi la seconda voce di spesa per la torre, dopo la sicurezza antincendio.

condizionatore

Questa estate il condizionatore costerà l’81% in più in bolletta

Quest’anno il condizionatore sarà un vero e proprio salasso in bolletta. Secondo l’analisi di Facile.it, a chi sceglierà di accendere l’aria per combattere il caldo estivo dovrà mettere a budget, per la stagione, fino a 216 euro, vale a dire l’81% in più rispetto allo scorso anno.

Il costo in bolletta del climatizzatore, però, potrebbe diventare ancora più alto se ai rincari del prezzo dell’energia si aggiunge un uso scorretto dell’apparecchio. Proprio per questo Facile.it ha realizzato un breve vademecum con 6 consigli pratici per ridurre le spese e risparmiare sul conto finale.

Si parte dalla verifica dell’etichetta. La scelta della classe energetica del condizionatore, infatti, è fondamentale per cercare di contenere il più possibile i consumi; chi è alle prese con l’acquisto di questo apparecchio, farebbe bene ad optare per un modello di classe A o superiore. Un altro consiglio è quello di valutare l’istallazione di un condizionatore inverter al posto di uno tradizionale. Questa tipologia di climatizzatore, una volta che ha raggiunto la temperatura impostata, anziché spegnersi, rallenta la velocità del motore e funziona al minimo, evitando il consumo di energia necessario per fermarsi e poi ripartire. Scegliere questo tipo di apparecchio permette un risparmio energetico del 30% rispetto ad un climatizzatore tradizionale.

No alle temperature polari. Una volta scelto il condizionatore più adatto alle proprie esigenze, è importante usarlo con criterio ed attenzione: impostare temperature polari, ad esempio, fa male alla salute, al portafogli e all’ambiente. Meglio impostare la temperatura a circa 6-8 gradi in meno rispetto all’esterno e, se l’apparecchio ne è dotato, possiamo usare la funzione di deumidificazione anziché quella di raffrescamento; questo renderà l’aria più salubre e alleggerirà la bolletta fino al 13%.

Attenzione, poi, alla pulizia dell’impianto. La manutenzione, soprattutto se ha sulle spalle qualche anno, è fondamentale; sottovalutare la pulizia dei filtri potrebbe costare caro, alla nostra salute e alla bolletta. Il buon senso non deve mai mancare. Le cattive abitudini sono spesso quelle più difficili da eliminare, ma anche quelle che, potenzialmente, costano di più. Per evitare sprechi di corrente (e di denaro), quindi, quando si accende il condizionatore è bene verificare che il fresco non venga disperso; il consiglio numero uno, spesso disatteso, è di tenere chiuse le finestre quando l’apparecchio è in funzione. Per non fare entrare il calore nelle ore più calde della giornata può essere utile, ad esempio, abbassare le tapparelle. Fate attenzione anche alle porte delle altre stanze: lasciarle aperte quando non necessario, disperdendo così il fresco, può incidere sino al 6% sui consumi.

Infine, in alternativa alla deumidificazione, durante le ore notturne è bene preferire la funzione apposita per la notte oppure programmare in maniera corretta e sensata la temperatura; in questo modo la riduzione dei consumi arriva al 10%.

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Energia, Arera: In un anno +91% prezzo elettricità e +70,7% gas

La spesa per la bolletta dell’elettricità per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (cioè quello compreso tra il 1° ottobre 2021 e il 30 settembre 2022) sarà di circa 1071 euro, +91% rispetto ai 12 mesi precedenti. Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.696 euro, con una variazione del +70,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente. Lo annuncia l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che dopo il via libera al decreto varato dal Governo per contenere i costi di luce e gas, ha diffuso una nota nella quale analizza non solo gli effetti in bolletta dell’attuale crisi, ma anche l’andamento dei mercati, soprattutto nel quadro di generale incertezza causato dalla guerra in Ucraina.

E se da un lato l’Arera approva i provvedimenti adottati dal Governo (che ha “sterilizzato gli aumenti per l’energia elettrica e il gas naturale, per il mercato tutelato e in parte anche per il mercato libero“), allo stesso tempo sottolinea come sia ancora “molto evidente” la differenza di spesa rispetto allo scorso anno. Il terzo trimestre 2022 per la famiglia tipo in tutela, “vedrà un lieve incremento per la bolletta dell’elettricità, +0,4%, mentre rimarrà stabile la bolletta gas, senza alcuna variazione“. Segno, ricorda l’Autorità, che “è stato mitigato l’impatto degli aumenti per utenti domestici e per le imprese“. Anche perché, “il quadro generale avrebbe determinato, in assenza di interventi, una variazione intorno al 45% della bolletta gas e al 15% di quella elettrica“.

Le disposizioni contenute nel decreto del Governo, assieme alla conferma della riduzione Iva sul gas al 5%, avranno un impatto positivo su 30 milioni di utenze domestiche e oltre 6 milioni di piccole imprese, artigiani e commercianti. L’Arera conferma anche il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas, “che anche per il terzo trimestre dell’anno consentiranno alle famiglie in condizioni di difficoltà economiche di pagare mediamente bollette non superiori a quelle precedenti l’ondata di aumenti“. Come previsto, e attraverso il finanziamento del Governo, sono confermate beneficiare dei bonus sociali le famiglie con un livello di Isee fino a 12mila euro. I bonus sono erogati direttamente in bolletta a tutte le famiglie aventi diritto, a condizione che abbiano un Isee valido ed entro la soglia indicata nell’anno 2022.