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 Ciclone temporalesco in arrivo: torna anche la grandine

Dopo un weekend trascorso con prevalenza di sole e clima grazie al provvidenziale aumento della pressione, già dalle prossime ore il tempo tenderà a peggiorare nuovamente.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it ci dice che un ciclone temporalesco dalla Francia sta per entrare in Italia posizionandosi sul Mar Ligure. Il ciclone attraverserà il nostro Paese da nord a sud per poi lasciarlo gradualmente a partire da giovedì e venerdì. Il suo passaggio non sarà certo indolore, infatti darà vita a temporali a carattere sparso, ma localmente molto forti e accompagnati da grandinate e colpi di vento. Le prime regioni a essere interessate da questa sfuriata temporalesca saranno quelle settentrionali; lunedì l’arco alpino e il Piemonte, martedì gran parte dei settori. Successivamente, man mano che il ciclone scenderà di latitudine, toccherà anche al Centro-Sud (martedì, mercoledì, giovedì e venerdì). Il movimento piuttosto veloce del ciclone farà quindi migliorare il tempo al Nord già da mercoledì, lasciando un’instabilità pomeridiana relegata soltanto all’arco alpino. Poi sarà la volta del Centro e infine il Sud.

In questo contesto le temperature tenderanno a diminuire di circa 4-5°C in presenza di temporale. Ogni volta invece che il sole sarà prevalente i valori saliranno fino a superare facilmente i 20-21°C, con un clima tutto sommato gradevole.

In arrivo nuovo ciclone sull’Italia. Attesi 2 metri di neve sulle Alpi piemontesi

Continua l’ondata di maltempo sull’Italia, dopo l’alluvione che ha colpito, in particolare, Vicenza e la provincia. Come conferma Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, un ciclone rimbalzerà nel cuore del Mediterraneo Centrale e non riuscirà ad allontanarsi dall’Italia: il vortice risulterà bloccato ad est dall’Anticiclone Russo, in espansione verso i Balcani, e ad ovest dall’Anticiclone delle Azzorre esteso fino al Portogallo.

Una situazione di blocco che causerà l’approfondimento di un ciclone verso la Tunisia: nelle prossime ore è previsto maltempo su gran parte del Centro-Sud e marginalmente in Emilia Romagna. A nord del fiume Po ci sarà, invece, una tregua più asciutta, con le precipitazioni più intense attese dalle Marche fino alla Calabria, specialmente sul versante orientale della nazione.

E da domani arriverà una nuova e pesante fase perturbata, prima sulle regioni settentrionali, poi ovunque. Insomma, una vivace area ciclonica dominerà l’Italia portando di nuovo piogge e abbondanti nevicate su tutto il Centro-Nord: solo al Sud si apriranno timide schiarite.

Il weekend sarà movimentato dal punto di vista meteo: la giornata del sabato riserverà qualche momento asciutto in più, mentre domenica 3 marzo ci sarà un peggioramento. Saranno, infatti, possibili fino a 2 metri di neve fresca sulle Alpi piemontesi con un impetuoso vento di Scirocco capace di portare anche un altro carico di sabbia dal deserto: potremo avere dunque la neve rosa sulle Alpi a causa del limo in arrivo dal Nordafrica.

Si tratta di una tendenza da confermare. La giornata di domenica sarà pericolosa anche per la Sardegna e per il versante tirrenico.

piogge al sud/imago

Arriva il ciclone dell’Equinozio: da sabato maltempo da nord a sud

Puntuale come un orologio svizzero arriva l’Autunno. La lunga Estate 2023 e la robusta alta pressione nordafricana crolleranno sotto i colpi di un ciclone equinoziale.
Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma che quest’anno l’avvio della nuova stagione astronomica, cadrà alle ore 8.49 di sabato 23 settembre: “ebbene, proprio in concomitanza di questa data con una precisione da orologio svizzero – dice – avremo maltempo diffuso da Nord a Sud, su tutta l’Italia, con fenomeni anche intensi e un calo generale delle temperature”.

Sabato è dunque prevista la formazione di un ciclone equinoziale, una tempesta tipica del periodo: infatti, in questa fase dell’anno le zone polari iniziano a raffreddarsi e l’alta pressione perde vigore sul Mediterraneo permettendo l’ingresso di masse d’aria dal Nord Europa. Lo scontro tra le masse d’aria di estrazione polare ed il caldo preesistente sul nostro Paese genera dunque cicloni equinoziali e, mediamente dopo 2-3 fenomeni di questo tipo, le temperature scendono definitivamente verso valori tipici autunnali, lasciando alle spalle l’estate.

Sabato correnti atlantiche molto instabili faranno il loro ingresso proprio dalla Svizzera: il ciclone raggiungerà poi nel weekend anche il Sud con una lunga fase di vero e proprio maltempo.

Le piogge sono cadute, cadono e cadranno anche prima del ciclone equinoziale di sabato, a causa di due perturbazioni in arrivo da Sud-Ovest e da Nord-Ovest: dapprima dalla Spagna un nucleo instabile mediterraneo, già in transito, porterà ancora piogge e rovesci al Centro-Nord, in seguito da domani un intenso fronte atlantico in discesa dalla Scozia rinvigorirà lo stesso maltempo con temporali anche più forti e qualche nevicata sull’arco alpino oltre i 2200 metri. Di contro, fino all’ultimo giorno d’estate il Sud vivrà una fase caldissima e in prevalenza soleggiata con picchi di 36°C in Puglia, 35°C in Sicilia e 34°C in Calabria. Tutti al mare fino all’ultimo momento estivo.

Durante il weekend con la formazione i fenomeni si estenderanno anche al Sud con rovesci forti che raggiungeranno già sabato mattina la Campania e la Sicilia, poi tutto il meridione entro la sera. Al Centro sabato, durante l’Equinozio, avremo una fase di spiccato maltempo così come al Nord-Est, mentre al Nord-Ovest potrebbero arrivare momenti più asciutti.

Infine, domenica 24 settembre, con il ciclone in azione, il tempo sarà molto perturbato su gran parte d’Italia, soprattutto al Sud e sul medio Adriatico anche se si teme la risalita di un fronte molto attivo di piogge e rovesci verso la Romagna e il Triveneto.

Le bizze del clima: dalla primavera al gelo, ritorna l’inverno. E crollano temperature

Sbalzi termici e crisi della primavera, appena iniziata. Il secondo colpo di coda invernale in una settimana riporterà giù i termometri di almeno 10 gradi; rivedremo anche la neve fino in collina sull’Appennino. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, prevede un drastico peggioramento delle condizioni Meteo dalla Domenica delle Palme con un ciclone che attraverserà tutta l’Italia.

Il primo giorno di aprile ci regalerà prevalenza di sole, con un rinforzo dei venti di Maestrale sulla Sardegna e in Calabria: su quest’ultima regione non mancheranno anche locali addensamenti, ma in generale il tempo sarà gradevole sul nostro Paese.
La giornata che segnerà invece l’inizio di un nuovo colpo di coda invernale sarà la Domenica delle Palme, ma attenzione, l’evoluzione sarà particolare: al Nord, fino al primo pomeriggio, avremo ancora temperature miti fino a 22-23°C con sprazzi di sole, al Centro il peggioramento avanzerà gradualmente con piogge diffuse, mentre al Sud il maltempo è previsto in particolare dalla sera, ma in rapida forte intensificazione. Un’Italia dunque molto variegata dal punto di vista Meteo per la Domenica delle Palme.

La nuova settimana si aprirà con l’approfondimento di un pericoloso ciclone al Sud; dall’Alto Adriatico fino alla Sicilia le precipitazioni saranno frequenti, maggiormente diffuse e localmente molto forti sulle estreme regioni meridionali: i venti soffieranno fino a 100 km/h al Centro-Sud e sulle Alpi, localmente avremo condizioni di Foehn al Nord-Ovest, mentre la neve cadrà fino a quote collinari con possibili accumuli eccezionali per l’inizio di aprile: non sono esclusi 30 cm di neve a 700-900 metri tra Basilicata e Calabria, evento da monitorare e confermare.

Pericolo gelo: martedì 4 aprile, a poche ore di distanza dai 22-23°C della domenica del Nord, ritroveremo -3/-4°C in Pianura Padana, con gelate tardive pericolosissime per l’agricoltura; ricorreremo a tecniche antigelo quali candele o fuochi nei campi e irrigazione notturna. Dovremo prepararci in quanto la Settimana Santa sarà per gran parte fredda e purtroppo siamo già nel periodo delle fioriture. Il freddo ci accompagnerà per tutta la nuova settimana: le minime, come detto, scenderanno da martedì fino a giovedì sottozero al Centro-Nord, localmente anche in pianura, poi resteranno comunque sotto la media; le massime, dopo i 25°C di questo weekend, si assesteranno sui 15-17°C come fossimo all’inizio di marzo. In pratica torneremo indietro di almeno un mese, vivremo una Pasqua freddina al mattino con un coniglietto pasquale a tratti intirizzito.

NEL DETTAGLIO – Sabato 1. Al nord: in prevalenza soleggiato salvo temporale tra Friuli e Veneto. Al centro: soleggiato salvo locali addensamenti sulle regioni tirreniche; ventoso in Sardegna. Al sud: più nubi su Sicilia e Calabria.
Domenica 2. Al nord: nuvoloso con locali addensamenti specie sulle Alpi di confine ed al Nord-Est con locali fenomeni; venti di Bora dalla sera. Al centro: piogge e temporali sparsi, dalla sera forti venti di Bora. Al sud: instabile con qualche rovescio ad Ovest, marcato peggioramento dalla sera.
Tendenza: nuovo colpo di coda invernale con tanto vento, neve in collina lunedì e crollo termico fino a mercoledì. Settimana Santa con temperature sotto la media del periodo, gelate tardive al mattino.

Meteo, la trottola ciclonica? Indizio del cambiamento climatico

Nella giornata in cui il movimento Fridays For Future scende in piazza per lo sciopero globale del clima, il meteo diventa un altro indizio del profondo cambiamento. L’attuale ciclone mediterraneo, che vaga da giorni sul Mar Tirreno, come ricorda Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, ne è un esempio. “Dopo il Medicane, l’Uragano Mediterraneo che ha colpito la Sicilia esattamente tre settimane fa – spiega – un altro ciclone dai connotati simil-tropicali sta interessando, da numerosi giorni, gran parte dell’Italia”.

Questi Tropical Like Cyclones o uragani mediterranei, sono favoriti dal riscaldamento globale, così come l’aumento dell’intensità delle precipitazioni, la durata dei periodi siccitosi e, come sappiamo bene ma ce lo scordiamo in inverno e il dramma del caldo soffocante dell’estate italiana. “Potremmo dire, infatti – dice Sanò – che mancano solo due mesi al caldo africano: un anno fa, la prima ondata di calore colpì l’Italia dal 10 maggio; se quest’anno 2023, come indicato dalle previsioni stagionali, risulterà ancora più caldo dell’anno record 2022, non è impossibile confermare il via dell’estate tra circa 60 giorni”.

E con i cambiamenti climatici anche questo ennesimo ciclone mediterraneo, dai connotati tropicali, potrà avere ancora vita lunga, in particolare al Sud con maltempo per altre 36-48 ore. Negli ultimi giorni, lo stesso vortice simil-tropicale ha portato la neve sulle spiagge di Ibiza, qualche fiocco a Bologna, Modena e ha scaricato temporali intensi, fuori stagione, dalla Sicilia all’Albania e fino alla Grecia.

Nelle prossime ore “prestiamo dunque attenzione – dice l’esperto – agli effetti di questo TLC, Tropical Like Cyclone, questa trottola dai connotati tropicali con venti forti e piogge intense: le zone più colpite saranno quelle tra le Isole Maggiori ed il versante ionico, con possibili nubifragi in risalita dal Nord Africa. Nel frattempo al Nord tornerà a splendere il sole”. Il tempo del primo weekend di marzo vedrà dunque ancora residua instabilità al Sud, mentre al Centro-Nord il cielo sarà sereno o poco nuvoloso tranne addensamenti il sabato tra Marche, Abruzzo e Molise e la domenica tra Liguria di Levante ed Alta Toscana.

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Trottola ciclonica in azione: maltempo su mezza Italia fino al weekend

Ciclone mediterraneo ancora protagonista. L’inizio di marzo, dal punto di vista meteorologico, è governato in modo autoritario da questa trottola o vortice che vaga sul Mar Tirreno. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, prevede che il ciclone mediterraneo si muoverà lentamente nelle prossime ore dal Tirreno settentrionale verso il Tirreno centrale portando un peggioramento anche tra Lazio, Campania e Sicilia. Il tempo resterà uggioso con qualche precipitazione anche al Nord e sul resto del Paese. Il ciclone ci terrà compagnia anche nei giorni seguenti, con il maltempo che si sposterà da venerdì verso il Sud, seppur con precipitazioni residue anche al Nord-Est e sulla fascia adriatica centrale.

In seguito, durante il weekend, il tempo resterà incerto al Sud sempre per il dominio ciclonico, mentre al Centro-Nord si apriranno ampie schiarite; non sono da escludere nella giornata di sabato nuvole pigre residue sul medio Adriatico con brevi e locali rovesci. Insomma, una settimana dominata dal Ciclone mediterraneo con piogge, neve a bassa quota al Nord-Ovest e vento.

Proprio per rimanere sul tema precipitazioni, la prossima settimana, con l’apertura della Porta Atlantica, ovvero l’arrivo di perturbazioni dall’Oceano Atlantico attraverso Penisola Iberica e Francia, sono previste piogge significative al Nord. Nel dettaglio l’apertura della Porta Atlantica avviene quando l’alta pressione si ritira verso Sud o verso le Azzorre, permettendo l’ingresso di fronti perturbati da Ovest: per piogge significative si intendono precipitazioni diffuse e persistenti per più giorni che gradualmente si infiltrano nel terreno, arricchendo la falda sotterranea; in inverno le precipitazioni significative sono anche quelle che accumulano decine di centimetri di neve sulle montagne che poi, durante la fusione primaverile, alimentano i fiumi.

In parole semplici, piogge significative potrebbero arrivare la prossima settimana al Nord, laddove insiste la siccità da più di due anni: è una notizia meteorologica ottima, potremmo dire, se verrà confermata, ‘la notizia del giorno’.

piogge al sud/imago

In arrivo il ciclone Poppea: nubifragi, neve e venti di burrasca

Mancano poche ore e l’ennesimo ciclone di questi giorni (se ne sono contati già 2) impatterà ancora una volta sull’Italia, ma questa volta con estrema violenza. Il quadro meteorologico tenderà a peggiorare dal pomeriggio di lunedì per l’arrivo del ciclone Poppea che nella giornata di martedì investirà tutte le regioni.

Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it invita alla prudenza in quanto l’impatto di Poppea sarà per tante regioni molto pericoloso. Dalla sera di lunedì il vortice, proveniente dalla Francia, si tufferà sul Mediterraneo raggiungendo il Mar Ligure. In questo periodo di tempo piogge torrenziali si abbatteranno sulla Sardegna, sulla Liguria di levante e su Toscana, Lazio e Campania. Dalle prime ore di martedì il ciclone si muoverà rapidamente verso l’alto adriatico, trasformandosi in una ‘Venezia low’, ovvero un vortice innanzi alla laguna di Venezia capace di innescare, oltre alle forti piogge, anche violente raffiche di vento. Soltanto in serata Poppea abbandonerà l’Italia spostandosi sui Balcani.

Le conseguenze del passaggio ciclonico saranno potenzialmente pericolose, infatti le piogge torrenziali previste potrebbero trasformarsi in alluvioni lampo sulla Sardegna, sul Lazio, sulla Campania, su Veneto, Friuli Venezia Giulia e infine Calabria tirrenica. Su queste regioni potrebbero cadere, localmente, anche più di 100mm di acqua in poche ore (100 litri per metro quadro). Oltre alle precipitazioni si dovrà tenere conto del vento che soffierà furioso dapprima di Libeccio e Scirocco con raffiche anche oltre i 100 km/h, poi di Ponente e Maestrale con altrettanta intensità. Al Nordest invece soffierà violenta la Bora. A Venezia sarà possibile anche l’acqua alta, così come a Chioggia. I venti di burrasca provocheranno inoltre forti mareggiate sulle coste esposte con onde che potrebbero raggiungere anche i 7-8 metri di altezza.

Non è finita qui. Il ciclone sarà alimentato da aria molto fredda che provocherà un tracollo della quota della neve. Sarà così che le Alpi centro-orientali riceveranno un carico abbondante con circa 30-40 cm a oltre i 1300m, fino a 100cm a oltre i 1800m, ma i fiocchi potrebbero raggiungere quote inferiori e fino a 900-1000m. Neve attesa anche sugli Appennini, qui la quota si attesterà attorno ai 1300-1500 metri.

In questa fase di forte maltempo gran parte del Nordovest verrà saltato dalle forti piogge, qualcuna interesserà soltanto la Lombardia centro-orientale. Infine, nel corso della sera le precipitazioni abbandoneranno gran parte del Paese rimanendo attive soltanto sul basso Tirreno (Calabria).

Dopo il passaggio di Poppea la pressione tornerà ad aumentare riportando il sole su quasi tutte le regioni, ma si avrà un generale raffreddamento del clima, sia di giorno che di notte. Ma non ci sarà da illudersi, da venerdì 25 infatti un altro ciclone è pronto a impattare sull’Italia minacciando con il maltempo l’ultimo weekend di novembre.