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Italgas, nel primo trimestre +13,5% utile netto ma calano ricavi per fine Superbonus. Gallo: “2024 solido, avanti con decarbonizzazione”

“Siamo molto felici dei risultati del primo trimestre 2024” e “non credo che ci siano così tante compagnie che hanno avuto queste performance”. E’ soddisfatto l’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, dei conti del gruppo dei primi tre mesi dell’anno e, durante la conference call con gli analisti finanziari e gli investitori assicura che “il 2024 è all’insegna della solidità”.

In effetti, l’utile netto è in crescita del 13,5% 8 (a 117,6 milioni di euro), anche se i ricavi totali calano del 10,1% a 431,3 milioni di euro “per effetto della contrazione delle attività di efficienza energetica relative” al Superbonus. Nel primo trimestre, dice Gallo, “c’è stata una piccola coda, ma ci aspettiamo che arrivi a zero. Sulla base delle informazioni che abbiamo oggi, il cambio da 4 a 10 anni, il deprezzamento, dovrebbe riguardare solo i costi del 2024, quindi” il Superbonus “avrà un impatto davvero minimo sui nostri risultati”.

I ricavi regolati distribuzione gas sono pari a 403,5 milioni di euro (+11,2%). L’Ebitda dei primi tre mesi del 2024 ammonta a 325,7 milioni di euro in crescita del +9,6% rispetto al 31 marzo 2023, anche a seguito, spiega Italgas, “del miglioramento del Wacc regolato nella distribuzione gas in Italia”. Il gruppo ha effettuato investimenti tecnici per un ammontare pari a 160,9 milioni di euro e sono state posate 175 km di condotte di distribuzione del gas (di cui 104 in esercizio e 98 in Grecia).

Inoltre, a febbraio 2024 sono entrate nel perimetro di consolidamento circa 900 km di condotte relative all’Atem di Belluno. Investimenti, dice l’ad, che “hanno permesso di fornire ulteriore impulso allo sviluppo e alla trasformazione digitale di reti e impianti, in Italia e in Grecia, a sostegno della transizione ecologica al net zero”. Un lavoro importante “sul fronte della decarbonizzazione dei consumi e del risparmio energetico a sostegno dello sviluppo sostenibile dei territori e della crescita di valore del gruppo”. Nel primo trimestre, infatti, Italgas ha ridotto del 4% le emissioni di Scope 1 e 2, trainate dal calo dei consumi netti di energia (-14,2%). “Il nostro approccio per ridurre la carbon footprint sta mostrando importanti risultati”, conferma Gallo.

Il gruppo, intanto, guarda avanti e ha presentato un’offerta non vincolante per l’intero capitale sociale di 2i Rete Gas S.p.A. In caso di intese vincolanti, Italgas farà fronte al fabbisogno finanziario con un finanziamento ‘bridge’, garantito da J.P. Morgan. Ed è questa la ragione per cui il gruppo ha deciso di rinviare la presentazione del Piano Strategico 2024-2030, precedentemente prevista per il 12 giugno 2024. Grazie all’eventuale acquisizione, che rappresenterebbe “un’incredibile opportunità”, “otterremmo un significativo passo avanti – conferma Gallo agli analisti e agli investitori – nel consolidamento del settore generando maggiore efficienza, migliore qualità del servizio accelerando anche la transizione energetica al net zero”. Il tema Antitrust, dice, “ce lo porremo ad accordo vincolante raggiunto”.

In ogni caso l’amministratore delegato prova a rassicurare. Con l’eventuale acquisizione “non andremo a cambiare la nostra dividend policy. Abbiamo dimostrato che è una politica equilibrata e che il sistema continuerà a funzionare per la soddisfazione dei nostri azionisti e investitori”. Il meccanismo del 65% del payout “rappresenta il giusto equilibrio tra la remunerazione degli azionisti e la capacità dell’azienda di crescere; il fatto che abbiamo annunciato questo potenziale accordo per 2i ne è una chiara dimostrazione”. L’operazione non cambierà nemmeno i piani del gruppo in Grecia, che “sono stabili e avviati per i prossimi anni”. Qui, ricorda l’ad “ci vorranno ancora un paio di anni per raggiungere lo sviluppo italiano, ma stiamo procedendo molto più rapidamente del previsto e l’obiettivo è che alla fine del 2025 le nostre società siano allo stesso livello”.

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Da azionisti Italgas ok a bilancio. Gallo: “Su M&A niente di concreto, ma lavoriamo”

L’assemblea degli azionisti di Italgas ha approvato il bilancio 2023 e la distribuzione del dividendo di 0,352 euro per ciascuna azione. Ai lavori hanno partecipato 713 azionisti rappresentanti il 77,04% del capitale. “Con ricavi adjusted pari a 1.774,8 milioni di euro (1.817,5 milioni di euro nella configurazione reported) e un utile netto attribuibile al Gruppo pari a 439,6 milioni di euro, il 2023 ha confermato il costante trend di crescita del Gruppo. Si tratta di risultati raggiunti grazie al contributo di tutte le persone di Italgas che hanno coniugato cambiamento, innovazione e miglioramento e che ci permettono di proporre la distribuzione di un dividendo di 0,352 in aumento dell’11% rispetto al 2022, per la soddisfazione dei nostri Azionisti”, ha detto la presidente, Benedetta Navarra, aprendo l’assemblea. Approvata inoltre la Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione 2024 e sui Compensi Corrisposti 2023, nonché la proposta di adozione di un Piano di Co-investimento 2024-2025 riservato ai dipendenti del Gruppo Italgas. In sede straordinaria i soci hanno infine approvato la proposta di aumento gratuito del capitale da riservare ai dipendenti di Italgas e/o società del gruppo per un importo di nominali massimi 3.720.000 euro in una o più tranche mediante assegnazione di un corrispondente importo prelevato da riserve da utili a nuovo, con emissione di non oltre 3.000.000 di azioni ordinarie.

L’assemblea è stata anche l’occasione di fare il punto sulla situazione attuale e sul futuro. E nella lettera agli azionisti della presidente Benedetta Navarra e dell’ad Paolo Gallo, le idee sono chiarissime: transizione al net zero sì, ma non a tutti i costi. Necessario, infatti, garantire “al contempo sicurezza energetica e sostenibilità dei costi per tutti i cittadini e per la competitività dell’industria. Un trilemma scaturito dalle condizioni – spesso estreme – che abbiamo dovuto fronteggiare proprio in questi anni e ha posto in evidenza come la sicurezza energetica scaturisca da una maggiore diversificazione delle fonti e come la competitività delle imprese passi per il mantenimento di un adeguato livello dei costi dell’energia di cui beneficiano non solo le attività produttive, ma anche le famiglie”.

Nel futuro di Italgas continuano a esserci efficienza energetica, idrico e distribuzione gas. All’orizzonte, però, nessuna operazione di M&A per il momento: “Su questi tre filoni ci stiamo lavorando. Al momento non abbiamo nulla di concreto o di particolarmente avanzato, ma ci lavoriamo regolarmente. Fa parte del piano strategico quello di andare fare crescita attraverso delle acquisizioni in questi tre settori”, spiega Gallo. E chissà che delle novità ci possano essere in occasione della presentazione del piano strategico al 2030 che verrà presentato a giugno.

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Energia, Gallo (Italgas): “Servono infrastrutture resilienti e approccio pragmatico”

Bisogna avere un approccio pragmatico per affrontare le sfide che abbiamo di fronte, per arrivarci ben preparati. L’intervento del ministro Fratin, ma anche del ministro azero Babayev (ministro dell’Ambiente dell’Azerbaigian e prossimo presidente della Cop29, ndr) sono andati tutti in questa direzione, cioè quella di costruire delle infrastrutture resilienti che possano oggi trasportare il metano e domani trasportare invece altri tipi di gas. Il nostro ministro ha parlato di idrogeno, di e-metan, quindi ha parlato di gas rinnovabili ma per essere trasportati hanno bisogno di infrastrutture resilienti, capaci, upgradate”. Così l’ad di Italgas, Paolo Gallo, nella sede della società a Torino dove, con il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha accolto le delegazioni ministeriali e i rappresentanti diplomatici per un confronto dal titolo ‘Bridging tradition and sustainable energy’, nell’ambito degli eventi della Planet Week in vista del G7 Clima, Ambiente e Energia. “Io personalmente – ha aggiunto – non condivido queste critiche perché credo che negli ultimi anni i passi in avanti verso questi obiettivi (di decarbonizzazione, ndr) siano stati tanti. Il motivo per cui forse avremmo potuto farne di più e perché fino a qualche anno fa l’approccio era strettamente ideologico e questo secondo me ha limitato la capacità di battere strade alternative per arrivare prima e più velocemente agli obiettivi. Credo che il cambio di passo importante che c’è adesso è che l’abbandono dell’approccio ideologico e invece l’adozione di un pragmatismo basato su quello che si può fare secondo me accelererà il raggiungimento degli obiettivi. Quindi io non condivido assolutamente le critiche che sono state fatte“. “Io, come il ministro (Pichetto, ndr), sono ottimista per natura ma devo dire che se guardo l’evoluzione degli ultimi anni uno non può che essere ottimista. Se uno affronta i problemi senza pregiudizio, con una mente aperta, cercando di vedere soluzioni anche dove magari uno non ci pensa. A mio avviso gli obiettivi si possono raggiungere per quello che sono profondamente ottimista”, ha concluso.

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Pichetto e Gallo accolgono le delegazioni del G7 Ambiente nella sede di Italgas

Dopo il seminario ‘Transitioning to netzero: technology roadmaps’, Italgas ancora attiva nella cornice della Planet Week in vista del G7 Clima, Ambiente e Energia. Questa mattina nella storica sede torinese della società l’ad Paolo Gallo e il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, hanno accolto le delegazioni ministeriali e i rappresentanti diplomatici per un confronto dal titolo ‘Bridging tradition and sustainable energy’. In concomitanza con i lavori del G7, Italgas ha voluto sostenere iniziative per richiamare l’attenzione su temi quali l’azione climatica, l’economia circolare, le energie rinnovabili e l’acqua, allo scopo di promuovere un dibattito su sfide e soluzioni globali per il raggiungimento della neutralità carbonica.

Arrivando nella sede di Italgas, Pichetto ha parlato del G7 previsto per lunedì e martedì a Venaria, spiegando che “c’è un grosso impegno da parte degli sherpa sul lungo elenco dei temi che riguardano ambiente, energia, clima. Ci sono molte convergenze e limature rispetto alle posizioni dei diversi Paesi che rispecchiano la realtà rispetto alle condizioni energetiche nei vari Paesi. Però il clima è molto buono”. Le priorità del vertice, ha aggiunto, “sono date dal motivo di fondo: noi siamo il Paese che è al centro del Mediterraneo, che proprio per questa sua caratteristica soffre più di tutti il cambiamento climatico, il rischio di perdita di biodiversità che è una caratteristica forte del nostro Paese, e naturalmente anche della questione inquinamento. Quindi quali sono le varie azioni da fare sulla decarbonizzazione, che significa diminuire in modo forte l’emissione carbonica, partendo dal primo inquinante che è il carbone, poi passa al petrolio e alla produzione di energia pulita utilizzando il gas come transizione al 2050”. E sul nucleare ha detto: “L’indirizzo di ricerca e sperimentazione che ho avuto dal Parlamento lo sto portando avanti. Rispetto alle ipotesi di scenario, io tengo conto e riporterò nell’ambito del Pniec quelle che sono le risultanze della piattaforma per il nucleare sostenibile”.

Il padrone di casa, l’ad di Italgas Paolo Gallo, si è voluto soffermare sulla necessità di abbandonare l’ideologia e avere un approccio pragmatico per raggiungere i target di decarbonizzazione. “Bisogna avere un approccio pragmatico per affrontare le sfide che abbiamo di fronte, per arrivarci ben preparati – ha spiegato -. L’intervento del ministro Fratin, ma anche del ministro azero Babayev (ministro dell’Ambiente dell’Azerbaigian e prossimo presidente della Cop29, ndr) sono andati tutti in questa direzione, cioè quella di costruire delle infrastrutture resilienti che possano oggi trasportare il metano e domani trasportare invece altri tipi di gas. Il nostro ministro ha parlato di idrogeno, di e-metan, quindi ha parlato di gas rinnovabili ma per essere trasportati hanno bisogno di infrastrutture resilienti, capaci, upgradate”. “Io personalmente – ha aggiunto – non condivido queste critiche perché credo che negli ultimi anni i passi in avanti verso questi obiettivi (di decarbonizzazione, ndr) siano stati tanti. Il motivo per cui forse avremmo potuto farne di più e perché fino a qualche anno fa l’approccio era strettamente ideologico e questo secondo me ha limitato la capacità di battere strade alternative per arrivare prima e più velocemente agli obiettivi. Credo che il cambio di passo importante che c’è adesso è che l’abbandono dell’approccio ideologico e invece l’adozione di un pragmatismo basato su quello che si può fare secondo me accelererà il raggiungimento degli obiettivi. Quindi io non condivido assolutamente le critiche che sono state fatte”. “Io, come il ministro (Pichetto, ndr), sono ottimista per natura ma devo dire che se guardo l’evoluzione degli ultimi anni uno non può che essere ottimista. Se uno affronta i problemi senza pregiudizio, con una mente aperta, cercando di vedere soluzioni anche dove magari uno non ci pensa. A mio avviso gli obiettivi si possono raggiungere per quello che sono profondamente ottimista”, ha concluso.

Energia, Gallo (Italgas): “No a approccio ideologico a transizione”

L’approccio giusto è quello di valutare le diverse tecnologie, i loro benefici e i loro costi e cosa mi portano in termini di sicurezza degli approvvigionamenti. Se uno ha un approccio ideologico significa che ha già scelto la strada per raggiungere l’obiettivo. Io credo che l’errore che è stato fatto fino ad oggi sia stato quello di confondere gli obiettivi da raggiungere con la strada per raggiungerli. E’ un errore che non ci permetterebbe di raggiungere gli obiettivi di transizione energetica. Noi dobbiamo esplorare tutte le strade, fare leva sull’innovazione e sulla ricerca. Magari il percorso non sarà lineare ma le probabilità di raggiungere gli obiettivi al 2030 e 2050 sono superiori se adottiamo un approccio olistico al problema”. Così l’ad di Italgas, Paolo Gallo, a margine dell’evento ‘Transition to net zero: energy technology roadmaps’ che si è svolto a Torino nella sede della società. “Bisogna esplorare tutte le tecnologie – ha spiegato -, non bisogna a priori metterne da parte qualcuna. E’ chiaro che determinate tecnologie, ed è il caso del nucleare che noi non abbiamo, avranno certamente bisogno di più tempo per arrivare in Italia. Però le tecnologie vanno esplorate tutte perché è l’unico modo in cui si raggiungeranno gli obiettivi“. L’obiettivo del G7 Clima, Ambiente e Energia, ha aggiunto – “è quello di discutere in maniera aperta sulle varie tecnologie e sui vari percorsi per arrivare ai target. Credo che bisogna essere aperti ad ascoltare gli argomenti di tutti perché solo andando a scegliere il meglio delle varie tecnologie potremmo arrivare agli obiettivi di decarbonizzazione”.

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Per Italgas ricavi oltre i 930 milioni nel primo semestre. Gallo: “Risultati immediati nell’idrico”

Un primo semestre 2023 “all’insegna della crescita costante”, con risultati che confermano “la centralità delle reti del gas – smart, digitali e flessibili – e del Gruppo Italgas per il raggiungimento dei target del REPowerEU e, per il loro tramite, di una transizione ecologica sicura e competitiva”. L’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, festeggia i risultati del Gruppo al 30 giugno, approvati dal Cda riunitosi sotto la presidenza di Benedetta Navarra. L’utile netto adjusted attribuibile al Gruppo è di 213,2 milioni di euro (+14,9%), i ricavi totali di 931,8 milioni di euro, segnando un +31,7%.

Ottimi risultati anche sul versante della sostenibilità, con una riduzione dei consumi netti di energia del 14,7% (Grecia inclusa, -18,7% considerando solo l’Italia) e delle emissioni correlate del 12%. Non a caso, secondo Gallo “l’obiettivo di neutralità carbonica al 2050 è raggiungibile grazie alla progressiva riduzione dei consumi energetici netti e delle emissioni Scope 1, 2 e 3 e i risultati che conseguiamo trimestre dopo trimestre lo dimostrano. Non solo. Per promuovere attivamente l’ulteriore cambiamento, abbiamo introdotto anche nuovi target riferiti a un’equità retributiva di genere e allo sviluppo di competenze e valorizzazione delle risorse: azioni indispensabili per continuare a puntare sull’innovazione e per metterla a valore per l’intero Gruppo”.

Nei primi sei mesi del 2023, fondamentali per Italgas le operazioni nel settore idrico. A giugno, infatti, il Gruppo ha acquisito da Veolia le partecipazioni detenute in società attive nel servizio idrico nelle regioni Lazio, Campania e Sicilia. “Abbiamo posto le basi per fare la nostra parte anche nella gestione dei servizi idrici: mutuando in essi le tecnologie sviluppate per il gas sarà possibile ottenere risultati immediati in termini di efficienza ed economicità del servizio per i territori e le comunità”, spiega Gallo. Che, guardando avanti, pensa di poter “diventare un player rilevante nel settore idrico“. Su una cosa, però, Gallo è chiaro parlando con gli analisti: “Non saremo una multiutility, questo è molto chiaro. La distribuzione del gas rimarrà il nostro core. Anche perché pensiamo che giocherà un ruolo centrale nella transizione energetica e noi siamo qui per giocare quel ruolo”. “Abbiamo investito in alcuni settori perché sono molto vicini a noi, come la distribuzione dell’acqua. Ma non saremo una multiutility”, chiarisce.

Ma mentre festeggia i risultati, Italgas guarda già al futuro. E, coerentemente con quanto previsto dal Piano Strategico 2023-2029, continuerà a perseguire i propri obiettivi principalmente volti alla prosecuzione del programma di trasformazione digitale, repurposing ed estensione del network, per dotare il Paese di infrastrutture all’avanguardia in grado di accogliere e distribuire gas rinnovabili come biometano e idrogeno verde; all’azione di consolidamento nel settore dell’efficienza energetica con l’obiettivo di porsi tra i principali operatori del settore; alle nuove opportunità di crescita esterna attraverso gare ATEM, M&A nei settori della distribuzione gas, idrico ed efficienza energetica così come, allo sviluppo del mercato greco.

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Energia, Gallo (Italgas): “Dobbiamo aprirci a biometano, gas rinnovabili e idrogeno”

“Oggi parliamo soprattutto di gas naturale, ma dobbiamo aprire la nostra visione anche a quelli che sono altri gas che si stanno affacciando all’orizzonte che sono il biometano, i gas rinnovabili, l’idrogeno. Il ruolo di questa industria è garantire l’utilizzo e la disponibilità di tutti questi gas muovendosi verso l’obiettivo della transizione energetica, ma al contempo garantendo un costo di approvvigionamento che sia sostenibile sia dall’industria che dal consumatore finale”. A dirlo è Paolo Gallo, Ceo di Italgas, a margine dell’evento ‘RepowerEu: Decarbonisation and security of Gas Supply’ organizzato a Roma da Italgas. Ma, ha ricordato, nella transizione energetica sono cruciali la “sicurezza degli approvvigionamenti e il costo dell’approvvigionamento stesso, perché noi dobbiamo garantire anche la competitività dell’industria e il costo al consumatore finale”.

E di transizione ha parlato anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in un videomessaggio inviato proprio in occasione dell’evento.  “Lo sforzo di decarbonizzazione – ha spiegato – non può tradursi in un approccio puramente ideologico, sarà allineato al RepowerEu, ma investire nel gas ci consentirà di raggiungere un mix che ci garantisce sicurezza nella transizione. Tocca a noi essere protagonisti del nostro futuro energetico”.  “Puntiamo sul biometano, sul riconoscimento pieno dei suoi benefici ambientali. Puntiamo sull’idrogeno – ha detto il titolare del Mase – con un investimento da 6 miliardi”. 

Sul gas, ha ricordato Pichetto, “l’Italia ha creato ogni condizione per avere flussi certi e continui, anche se lo stoccaggio non ci deve far pensare che tutto sia risolto né che le fibrillazioni sui mercati non possano ripresentarsi in altre forme e vesti. Obiettivo governo è cogliere le opportunità, possiamo diventare registi di un nuovo disegno”.

Da assemblea azionisti Italgas ok a bilancio. Gallo: “Porteremo valore anche a reti idriche”

L’assemblea degli azionisti di Italgas approva il bilancio al 31 dicembre 2022 e il dividendo per azione a 0,317 euro (+7,5% rispetto all’anno precedente). Ma l’assemblea a Torino è anche il momento per fare il punto sulle attività del Gruppo, sulla rete di distribuzione del gas, ma non solo.

C’è attesa, infatti, per le prossime mosse di Italgas per quanto riguarda le reti idriche. Circa un mese fa, infatti, il Gruppo aveva annunciato le trattative in corso in esclusiva con Veolia per negoziare la potenziale acquisizione delle partecipazioni in alcune società attive nel settore idrico nelle regioni Lazio, Campania e Sicilia. Secondo l’amministratore delegato Paolo Gallo l’offerta vincolante dovrebbe essere presentata entro metà maggio e “da lì, se sarà accettata, dovremo andare velocemente al closing”. Per l’ad la tecnologia di Italgas, “se applicata alla distribuzione di acqua, permetterà di migliorare in maniera significativa le reti”, visto che “le perdite che registriamo nella rete del gas sono intorno allo 0,1%, per l’acqua si parla del 50-60-70%. La nostra tecnologia ci permetterebbe di portare le perdite al di sotto del 50%. Credo che solo operatori grandi, capaci di mettere a terra tecnologia e innovazione, siano in grado di intervenire anche nel sud Italia per migliorare la distribuzione dell’acqua”.

Per quanto riguarda l’infrastruttura energetica, intanto, mentre prosegue l’attività di digitalizzazione della rete da parte di Italgas, anche per contribuire ai target di decarbonizzazione della Ue, secondo Gallo la transizione energetica non può più essere l’unico obiettivo. “Una volta – spiega – nessuno si preoccupava della sicurezza degli approvvigionamenti, mentre oggi è diventata un punto cardine, quanto la decarbonizzazione”. Per l’anno prossimo, però, la situazione sembra positiva, visto che “oggi abbiamo un livello di stoccaggio di gas mai avuto prima, riempirlo sarà più facile dello scorso anno”. Un risultato ottenuto, certo, anche grazie al clima mite. Ma non solo. Anzi, secondo un’analisi di Italgas su novembre e dicembre, solo un terzo della riduzione del 19% dei consumi è dovuta all’insolito caldo. Per due terzi, invece, spiega Gallo, è stato grazie “alle azioni messe in campo dal Governo e all’atteggiamento di tutti noi. Di fronte a una situazione difficile abbiamo reagito andando nella giusta direzione e riducendo i consumi”. Complice, anche, il caro bollette.

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Italgas supera le aspettative: nel 2022 ricavi a 1,5 mld. Gallo: Gruppo è solido

Italgas supera le aspettative. I conti del 2022 battono le attese degli analisti. I ricavi totali nella configurazione adjusted, ammontano a 1,5 miliardi di euro, in aumento di 166,5 milioni di euro rispetto al 2021 (+12,1%). L’EBITDA adjusted a fine 2022 ammonta a 1.082,7 milioni di euro (+7,3% rispetto 31 dicembre 2021) e l’utile netto adjusted attribuibile al Gruppo è pari a 395,7 milioni di euro (+7,6% rispetto 31 dicembre 2021).

I risultati consolidati sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di Benedetta Navarra, che ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il 20 aprile 2023, la distribuzione di un dividendo di 0,317 euro per azione (+7,5% rispetto al 2021). Italgas, però, nel 2022 ha anche investito molto, soprattutto nella trasformazione digitale, nella metanizzazione della Sardegna e nel repurposing delle reti per abilitarle alla distribuzione di gas rinnovabili: nell’immediato biometano e nel medio periodo idrogeno e metano sintetico. Sono stati 814,3 i milioni di euro investiti. Quello della digitalizzazione rete è un tema caro all’amministratore delegato Paolo Gallo, che spiega come il network è già “pronto ad accogliere gas rinnovabili come il biometano, già in rete, e l’idrogeno e il metano sintetico che lo saranno nel medio periodo. Con particolare attenzione al biometano, Italgas sta investendo per favorire l’allacciamento degli impianti di produzione alle reti di distribuzione, introducendo la tecnologia del reverse flow verso il network del trasporto al fine di aumentare ulteriormente la flessibilità del sistema gas”. Nel 2022 sono stati posati 332 km di nuove condotte in tutta Italia. La realizzazione di nuove reti ‘native digitali’ in Sardegna ha, invece, raggiunto un’estensione complessiva di 909 km su un totale da realizzare di circa 1.110 km e sono stati messi in servizio 13 nuovi depositi criogenici di GNL per un totale di 66 impianti al servizio dei Bacini in concessione.

Risultati che, secondo l’amministratore delegato Paolo Gallo, “sono l’ulteriore prova della grande solidità di un Gruppo capace di continuare a crescere in un contesto condizionato dal forte incremento dei costi delle materie prime e dalla necessità di centrare gli obiettivi di sicurezza energetica per il Paese”.

Una parte dei risultati, Italgas la dedica a snocciolare i numeri in generale dell’impatto ambientale e dell’apporto di emissioni di gas ad effetto serra del Gruppo. E, anche qui, i i dati sono positivi. Le emissioni infatti, nel 2022 rispetto al 2021, sono calate del 12,1%, principalmente grazie alla riduzione delle emissioni fuggitive (-10%) grazie ai minori tempi di localizzazione ed eliminazione delle dispersioni stesse.

Gas, Gallo (Italgas): Prossimo inverno meno critico delle aspettative

“Credo che il prossimo inverno non dovrebbe essere così critico come qualcuno immaginava. Ma dobbiamo finire questo prima di pensare al prossimo”. Così l’ad di Italgas Paolo Gallo a margine della presentazione agli stakeholder a Torino del Piano di Creazione di Valore Sostenibile 2022-2028. “Il problema è come finiremo questo inverno – aggiunge – come livello di riserve, che sarà determinante. Se continuiamo con la strada che abbiamo intrapreso e dove le azioni messe in campo dal Governo e la sensibilità che è stata diffusa a tutti i livelli hanno prodotto dei risultati importanti”, il prossimo inverno sarà meno critico rispetto alle aspettative.

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