Proteste agricoltori, Giansanti: “Non esagerare andando oltre sistema leggi”

“Noi di Confagricoltura oggi siamo qui a Bruxelles con la nostra assemblea generale per far fronte a quelle che sono le richieste del mondo agricolo che noi rappresentiamo. C’è modo e modo di rappresentare lo stato di disagio vissuto; si può andare ovviamente in giro con i trattori, si possono anche fare momenti di proteste e di proposta andando a incontrare le istituzioni. Io credo che tutto ciò che serve per riportare al centro del dibattito il futuro dell’agricoltura sia importante, però non bisogna poi esagerare con momenti di protesta che vanno oltre il sistema delle leggi”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a margine dell’Assemblea di Confagricoltura a Bruxelles. “Quindi – ha aggiunto – fino a che tutto ciò si svolge in maniera pacifica va bene” perché “dobbiamo trovare le soluzioni nel confronto aperto che deve esserci tra agricoltori e istituzioni europee. Ci aspettiamo molto oggi dal Consiglio dei Ministri, c’è bisogno di spingere molto soprattutto per l’Italia. Le concessioni che sono state date in questi giorni da parte della Commissione, certamente risolvono dei problemi ma non quelli che noi auspicavamo in Italia”. Serve, ha detto ancora Giansanti, “la ripresa di una discussione necessaria quanto mai tra i ministri sulla necessità di ripartire da zero dalla Pac. Dobbiamo ricostruire la Pac con una riforma hard di medio periodo con delle politiche di mercato perché altrimenti le nostre aziende agricole rischiano di chiudere”.

Riflettori su Bruxelles: trattori in piazza, attesa per Agrifish

Bruxelles ancora sotto i riflettori del mondo agricolo. Oggi nella capitale belga, in concomitanza col consiglio Agrifish, sono in programma l’assemblea di Confagricoltura e la manifestazione di Coldiretti, che torna in piazza per chiedere risposte all’Unione europea.

Sul tavolo dei ministri dell’Agricoltura dei 27 ci sono le proposte avanzate dalla Commissione per ridurre il carico amministrativo che grava sulle spalle degli agricoltori. Nel documento informale inviato nei giorni scorsi le ipotesi riguardavano la riduzione dei requisiti di condizionalità per accedere ai fondi previsti dalla Politica agricola comune, il dimezzamento del numero di visite in azienda da parte delle amministrazioni nazionali e i chiarimenti sull’uso del concetto di forza maggiore e di circostanze eccezionali per non incorrere in sanzioni.

 

Gli agricoltori hanno chiesto una drastica semplificazione degli adempimenti burocratici imposti dalla Pac. La risposta della Commissione europea è assolutamente inadeguata”, commenta però il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, spiegando che “alcune iniziative vengono addirittura rinviate al prossimo autunno, abbiamo invece bisogno di decisioni immediate ed efficaci”. L’assemblea della Confederazione, che si svolge nella sede del Copa-Cogeca, consegnerà un pacchetto di proposte al ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, che hanno obiettivi ben precisi. Come la revisione della Pac e l’avvio del dialogo per un modello efficiente di agricoltura, “con l’intento di tutelare maggiormente la produttività e la competitività delle imprese del settore, centrale nella sicurezza alimentare e nella transizione ecologica”; poi la semplificazione delle procedure amministrative e la possibilità di garantire reciprocità negli scambi internazionali. Giansanti, in qualità di vicepresidente del Copa, fa parte di una ristretta delegazione che incontrerà il presidente del Consiglio dei ministri dell’Agricoltura europei. “Sarà anche l’occasione per uno scambio di vedute con il Commissario Ue all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski – fa sapere Confagricoltura -, sulla difficile situazione del settore, sulla flessione dei prezzi innescata per alcuni comparti dal forte aumento delle importazioni dall’Ucraina”.

Sarà in piazza a manifestare, assieme a migliaia di altri agricoltori, invece, Coldiretti. Secondo le stime della polizia belga, a Bruxelles saranno almeno 1.500 i trattori attesi. “Non è più tempo di annunci, serve cambiare le regole che penalizzano l’agricoltura”, dice il presidente, Ettore Prandini. Che chiede “tempi e strumenti certi per cambiare le politiche europee che minacciano la sopravvivenza del settore”. Per il leader dei coltivatori diretti ”nelle proposte avanzate dalla Commissione abbiamo letto alcune semplificazioni da noi proposte, ma manca completezza e certezza dei dettagli”. Riconosce, comunque, che in Ue “si sono finalmente accorti di alcuni aspetti su cui intervenire, come ad esempio la condizionalità ambientale e la razionalizzazione dei controlli. Sono positive anche le ipotesi di intervento per i piccoli agricoltori. Però – aggiunge Prandini – al momento sono solo dichiarazioni: i tempi delle aziende non combaciano con i tempi della burocrazia europea. Noi vogliamo risposte concrete e interventi immediati”. La manifestazione organizzata da Coldiretti parte alle 10, in concomitanza dell’inizio dei lavori, dalla Stazione Luxembourg per raggiungere Rue de la Loi, nei pressi della sede di Commissione e Consiglio Ue.

Agricoltura, Giansanti: Mercosur? A queste condizioni nostre produzioni a rischio

“L’accordo col Mercosur porta vantaggi in altri ambiti dell’economia, ma vista la situazione attuale, il settore del pollame, del riso e della zootecnia da carne sono fortemente a rischio dall’importazione di produzione. Quindi noi diciamo ‘no’ all’accordo a queste condizioni. Se, al contrario, modificate le condizioni, allora a parità di concorrenza ci confronteremo”. Così il presidente di Confragricoltura, Massimiliamo Giansanti intervenendo al #geatalk format videogiornalistico di GEA. Il tema è proprio quello della competizione, a causa dei “sistemi di miglior vantaggio rispetto a norme che i singoli Paesi hanno costruito sulle loro economie”. Tante le differenze, ha ricordato Giansanti, a partire dalla burocrazia. In Italia, “c’è lo stesso animale” che c’è in Sudamercia, ma “con un carico di burocrazia e di costi che non rende competitiva la vendita di carne sul banco della macelleria e io credo che tutto questo debba trovare una soluzione”.

Ue, Giansanti: Chiederemo prossima vicepresidenza a commissario Agricoltura

Spero che questa attenzione” dell’Europa al tema dell’agricoltura “non sia solamente un’attenzione elettorale, perché se tutto questo serve soltanto per conquistare il voto degli agricoltori a livello europeo, mi preoccupa molto quello che accadrà dopo i primi giorni di giugno”. Così il presidente di Confragricoltura, Massimiliamo Giansanti intervenendo al #geatalk format videogiornalistico di GEA. “Ci aspettiamo – ha aggiunto – che questa attenzione che noi ci stiamo vedendo venga anche definita poi nella percorso della nuova Commissione europea. Mi chiedo, quindi, se siamo pronti e maturi oggi per dare una vicepresidenza di peso non più al commissario all’Ambiente, ma al commissario dell’Agricoltura. Chiederemo che la vicepresidenza della prossima Commissione europea venga assegnata alla chi oggi rappresenta il gabinetto dell’Agricoltura”.

Proteste agricoltori, Giansanti: Due anni fa noi unici a dire che Pac era sbagliata

“Quando due anni fa fu approvata la Politica agricola comune nel silenzio generale o, al contrario nel plauso generale, ci fu solo una persona che disse che quella politica, cioè io. Non è che io oggi voglio fare quello che dice ‘ve l’avevo detto’, ma se due anni fa coloro i quali oggi dicono che tutto è sbagliato si fossero allineati alle nostre proposte, probabilmente oggi non avremmo i trattori in piazza”. Così il presidente di Confragricoltura, Massimiliamo Giansanti intervenendo al #geatalk format videogiornalistico di GEA .

Agricoltura, Giansanti: In Italia si può fare di più, mi aspetto convocazione governo

“Nella legge di bilancio le risorse sono meno dell’anno precedente. Io ho grande rispetto per il debito pubblico e comprendo che bisogna fare misure anche impopolari, e quindi il taglio della legge di bilancio in tutti i ministeri è evidente. Ad esempio, è stata tolta l’agevolazione sull’Irpef che vale 200 e più milioni di euro. Oggi il superbonus limita la capacità ma si può fare qualcosa di meglio, credo che l’apertura che leggo da giornali sull’Irpef sia positiva, ma ci sono misure, anche strutturali, che se adottate in Italia possono agevolare il sistema agroindustriale. Penso a tutti i temi legati al lavoro”. Così il presidente di Confragricoltura, Massimiliamo Giansanti intervenendo al #geatalk format videogiornalistico di GEA.

“Io credo che sul piano italiano ancora qualcosa si possa fare e mi aspetto a breve una convocazione da parte del governo per mettere sulla tavola quelle che sono le nostre richieste”.

Pesticidi, Giansanti: Non mi intesto vittorie, ma ritiro regolamento è quello che ci voleva

“Non mi intesto vittorie né sconfitte, mi interessano i risultati”. La volontà della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, di chiedere lo stop alla proposta di regolamento Sur (Sustainable use of pesticides) sul taglio dell’uso dei pesticidi “è quello che ci voleva. Detto questo ci saranno probabilmente altri atti legislativi che potrebbero essere ritirati o ripensati ed è quello che mi auguro”. Così il presidente di Confragricoltura, Massimiliamo Giansanti intervenendo al #geatalk format videogiornalistico di GEA.

Ue, Giansanti: Ingresso Ucraina sarà come rompighiaccio per agricoltura

L’ingresso dell’Ucraina in Ue “sarà come quando arriva una spaccaghiaccio: spacca, appunto, il ghiaccio e si aprono ovviamente delle crepe”. Così il presidente di Confragricoltura, Massimiliamo Giansanti, intervenendo al #geatalk format videogiornalistico di GEA. Se il suo ingresso “non verrà compensato con un aumento significativo del budget a sostegno degli agricoltori degli altri 27 Stati membri”, avverte, si rischia di “mettere in forte difficoltà tanti settori dell’economia agricola dei diversi Paesi”.

Nella seconda puntata di #GeaTalk: Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura

La protesta dei trattori scuote l’Europa, arriva nella Capitale e punta al palcoscenico più importante d’Italia, Sanremo.

Per capire le ragioni degli agricoltori, le risposte del governo, le prospettive in Europa, ne parliamo oggi, 6 febbraio, in diretta alle 13 sul nostro canale Youtube con il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

Si tratta della seconda puntata di #GeaTalk, format videogiornalistico con i rappresentati delle istituzioni, della politica, delle aziende, della società civile, universitaria e del terzo settore in dialogo diretto su tematiche di stretta attualità. In diretta streaming, attraverso videoclip e news testuali, raccontiamo protagonisti e decisori dei nostri giorni, i loro progetti e le loro opinioni.

Nella prima puntata, il 21 dicembre, ci siamo confrontati con Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.

Agricoltura, Giansanti: “Guerre e instabilità non fanno bene a nessuno, troppe ricadute”

La Sala Serpieri di Palazzo della Valle, sede nazionale di Confagricoltura, ritorna agli antichi splendori, completamente restaurata e con una nuova illuminazione. In una giornata “importante” come quella di oggi, in cui “celebriamo la bellezza di un’opera d’arte del genere, che ritorna alle sue origini“, è giusto anche “mettere al centro i temi di discussione e le preoccupazioni che oggi il settore dell’agricoltura affronta“, confessa il presidente Massimiliano Giansanti, che approfitta del momento per riflettere sui fattori che piegano il comparto.

Il quadro internazionale, la guerra in Ucraina, nel golfo arabico e le difficoltà che si riscontrano anche sul canale di Suez, denuncia, mettono “seriamente in difficoltà” non solo le imprese dell’industria e del commercio ma anche le attività agricole e i consumatori: “Sempre di più sono i fattori esogeni che vanno a incidere sul costo di produzione e trovano un uguale risultato nell’ aumento dei prezzi al consumatore. Questo non ce lo possiamo permettere”.

Gli imprenditori agricoli, rivendica Giansanti, sono “lo scheletro su cui si regge la comunità” e portano sulle spalle il peso della responsabilità di dover “garantire la certezza di cibo per tutti“. Ma l’instabilità del momento, ribadisce, “non fa bene a nessuno“.

Tanto più che il comparto deve fare i conti non solo con le speculazioni e l’inflazione, ma anche e soprattutto con il cambiamento climatico. “L’agricoltura è custode e qualche volta vittima dell’ambiente”, osserva il cardinale presidente della Cei, Matteo Zuppi, nel corso dell’inaugurazione della sala. Parla di un “bisogno straordinario” di agricoltura e di un “rapporto molto stretto” con la Chiesa: “In agricoltura c’è comunità, l’agricoltura invita all’attesa in un momento in cui c’è bulimia digitale. La terra richiede manutenzione, pazienza, lavoro. Per questo abbiamo tanto bisogno della terra, come filosofia, modo di vivere, capacità di scelta delle cose che contano davvero. Nella terra c’è moltissima integrazione e preoccupazione per le aree interne”, scandisce.

Dove non si fa agricoltura il territorio è più soggetto a danni che potrebbero essere mitigati dagli agricoltori”, fa eco il sottosegretario all’Agricoltura, Patrizio La Pietra. E’ per questo che, conferma, si deve fare in modo che “agricoltura e ambiente vadano di pari passo”.