Sostenibilità, le prime 5 province per numero di green jobs attivati: Milano in testa

La rilevazione 2023 contenuta nel Rapporto GreenItaly realizzato dalla Fondazione Symbola, da Unioncamere e dal Centro Studi Tagliacarne, evidenzia la marcata crescita delle attivazioni di green jobs. A livello provinciale, come si vede nell’infografica INTERATTIVA di GEA, Milano fa registrare il maggior numero di attivazioni green: 203.550 unità, +9,2% rispetto al 2022, pari al 10,6% del totale dei nuovi contratti green jobs su scala nazionale. Nelle prime quattro province (Milano, Roma, Napoli e Torino) sono concentrate il 25,9% delle nuove attivazioni green attese nel 2023 (24,9% nel 2022). In termini di incidenza dei nuovi contratti di green jobs sul totale dei nuovi contratti della provincia, i valori più elevati si registrano nelle province di Caltanissetta e Piacenza (50,9%), Lodi (47,9%) e Bergamo (45,1%).

Un piano europeo per mestieri ‘verdi’. Si inizia a ragionarne

Il 20 gennaio scorso, tre mesi e mezzo fa, su questa rubrica scrivevo: “Vorrei vedere un quadro di proposte ed interventi generali e, accanto ad ogni proposta legislativa per l’industria green, una proposta sul ‘lavoro green’ cioè sulle ricadute sociali e i possibili rimedi. Anche perché questo sì aiuterebbe i cittadini a condividere le scelte”.

Il 4 maggio una prima risposta è arrivata. È solo una proposta di “ragionamento”, ma viene da una fonte autorevole, il commissario europeo agli Affari Economici Paolo Gentiloni, il quale parlando al Brussels Economic Forum ha auspicato proprio questa cosa. Si discuteva la questione del mercato del lavoro in questi mesi nell’Unione europea, e Gentiloni ha riconosciuto che “è evidente che è sotto pressione. Le attività tradizionali stanno riducendosi, le nuove politiche economiche ed industriali richiedono figure professionali nuove, spesso non ancora disponibili. Pensiamo, tanto per stare ad un dibattito recente, alla diffusione delle auto elettriche, che, obbligatorie o meno dal 2035, già nell’ultimo paio d’anni hanno visto un’impennata nelle vendite. Serviranno nuovi “meccanici”, nuovi tecnici per i sistemi di ricarica. Dunque professionalità spesso da creare quasi dal nulla.

Per affrontare queste esigenze, dice Gentiloni, “un meccanismo europeo di finanziamento per riqualifica professionale e nuove competenze sarebbe un argomento interessante su cui discutere nei prossimi mesi. Forse sarebbe stato meglio dire “da subito”, ma il concetto è comunque chiaro, e condivisibile. Il Commissario non parla di un nuovo Sure, il meccanismo europeo a sostegno dell’occupazione varato sulla scia della crisi prodotto dalla pandemia di COVID-19, perché “non sarebbe possibile date le situazioni attuali in cui ci troviamo”. Ma ipotizza un qualcosa che, aiutando le necessità dell’industria, vada anche incontro alla necessità dei lavoratori, nuovi e, si spera anche i vecchi, di avere un’occupazione.

L’aspetto della transizione lavorativa che discende dalla transizione climatica è infatti decisivo, sia dal punto di vista sociale sia da quello industriale. Non dimentichiamo che il cambiamento al quale si lavora è per le generazioni presenti, ma in particolare per le future. Dobbiamo, sin da ora dare la possibilità ai lavoratori di esserci. Un ambiente più sano avrebbe uno scarso impatto nella qualità delle vite se non fosse accompagnato da una società più sana.

Al via progetto didattico GEA EDU-Idee per il futuro: la sostenibilità arriva ‘inclasse’

Approfondire insieme alle nuove generazioni le tematiche relative allo sviluppo sostenibile, alla transizione ecologica e ai nuovi ‘green job’ con uno sguardo generale rivolto all’Europa. È l’obiettivo che si pone GEA EDU-Idee per il futuro, il progetto didattico promosso dalla Fondazione Articolo 49, emanazione di WITHUB S.p.A, e destinato alle scuole secondarie di II grado. Il progetto, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ed in collaborazione con il Parlamento Europeo, è partito il 6 febbraio e ha già all’attivo oltre 2.050 studenti, appartenenti a 82 classi di 27 istituti in 13 regioni italiane. Il progetto educativo GEA EDU si inserisce nel sistema dell’Agenda Onu 2030 che ingloba 17 obiettivi per uno Sviluppo Sostenibile. Gli studenti verranno invitati a riflettere sui ‘goal’ 11 (città e comunità sostenibili), 12 (produzione e consumo responsabili), 13 (lotta contro il cambiamento climatico), lavorando sulle azioni e i comportamenti sostenibili di ogni singolo individuo.

Tre moduli didattici – Nel quadro delle possibilità offerte dall’introduzione dell’educazione civica obbligatoria nelle scuole, il progetto educativo GEA Edu – Idee per il futuro propone tre moduli indipendenti, ognuno dei quali affronterà diverse macro-tematiche riguardanti l’economica circolare. In particolare: Produzione e consumo sostenibile: il ruolo del cittadino e delle imprese nella gestione quotidiana dei prodotti; Economia circolare, riuso, riciclo e gestione dei rifiuti: la circolarità dei consumi con uno sguardo particolare allo smaltimento e alla nuova vita degli scarti; Innovazione e nuove professioni: le nuove professioni della sostenibilità offrono nuove opportunità di occupazione. Ciascun modulo, della durata di 40 ore, permette ai ragazzi, una volta completato, di ricevere un attestato di partecipazione che l’istituto di appartenenza potrà trasformare in crediti formativi. Insegnanti e studenti si possono registrare al progetto sulla piattaforma inclasse.net, sulla quale potranno seguire il percorso didattico e scaricare i materiali a supporto delle tematiche affrontate. Gli studenti potranno confrontarsi e collaborare per sviluppare un pensiero critico sulle tematiche trattate e partecipare al contest ‘Idee per il futuro’ dando sfogo alla loro creatività e fantasia.

Il contest ‘Idee per il futuro’: I ragazzi si faranno promotori di idee innovative per migliorare la vita di tutti i giorni per loro stessi e per la loro comunità. Una giuria di esperti selezionerà i tre migliori progetti; le tre classi vincitrici saranno premiate il 25 maggio a Roma presso Europa Experience, lo spazio multimediale dedicato all’UE e intitolato a David Sassoli, nel contesto del calendario degli Eventi di Withub www.withub.it/meet   “Lanciamo oggi questo progetto educativo – ha detto Andrea Poli, presidente della Fondazione Articolo49 – che si pone tre diversi specifici obiettivi: rendere gli studenti protagonisti della transizione ecologica, trasmettere competenze per l’adozione di buone pratiche nella vita quotidiana e stimolare il confronto. Questi goal sono in linea con il concerto di significati contenuti nella Costituzione Italiana e nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE e costituiscono una fonte di ispirazione per i valori sostanziali della Fondazione49, promotrice del progetto. Libertà, partecipazione e democrazia sono al centro della nostra mission e rappresentano un patrimonio che vogliamo condividere e diffondere nelle scuole, tra i ragazzi e le loro famiglie”.
Il progetto GEA EDU è sostenuto da Federacciai, CoReVe, iN’s Mercato e Nestlé.