Bollette, Gusmeroli chiede a Pichetto proroga per rientro in mercato tutelato

Chi è nel mercato libero dell’energia ha tempo fino al 30 giugno per poter passare al mercato a maggior tutela e poi, automaticamente, dal primo luglio al mercato a tutele graduali per tre anni. I vantaggi, per il presidente della commissione Attività produttive della Camera, Alberto Gusmeroli, ci sono: Arera segnala che nel primo trimestre 2024 non ci sono state offerte nel mercato libero migliori di quello tutelato e, puntualizza, “al momento c’è una grande differenza tra i due“.

Il punto è, spiega, che “la campagna informativa è partita lentamente, mancano ancora le Faq e il monitoraggio degli operatori“. I cittadini che potrebbero risparmiare sono milioni, ricorda Gusmeroli in commissione: “Diciamo questo perché è una situazione che permetterebbe di far risparmiare alle famiglie senza costi per lo Stato, un caso quasi più unico che raro, e senza tassare gli operatori dell’energia“, osserva. Una “vittoria per i cittadini“, per la quale però serve più tempo e più informazione.

Ecco perché il presidente della commissione ha chiesto di sentire i Consumatori e annuncia che farà tre richieste al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Pichetto Fratin: la proroga del termine del rientro dal mercato libero a a quello tutelato al 31 dicembre, per avere più tempo informativo; la possibilità per tutti coloro che sono nel mercato libero di aderire nel triennio al mercato di tutele graduali, saltando il passaggio al tutelato che non esisterebbe più, e la possibilità di rivolgersi allo sportello del consumatore di Arera e rientrare nel servizio di maggior tutela con una semplice telefonata.

Le richieste di Gusmeroli incassano l’appoggio delle associazioni dei consumatori. Codacons si dice “pienamente favorevole” alla proroga del termine per il rientro al mercato tutelato: “Al momento assistiamo ad una situazione di totale caos – denuncia il presidente Carlo Rienzi -. Tra informazioni carenti agli utenti, procedura macchinosa per il passaggio al Servizio a Tutele Graduali e dubbi circa i reali vantaggi del mercato libero, crediamo serva più tempo per mettere in condizione tutti i clienti che già rientrano nel libero mercato di godere dei benefici delle tutele graduali”. Un’altra richiesta è che si vigili sul corretto operato dei gestori energetici, “affinché non vi siano ostacoli e pratiche scorrette che possano danneggiare gli utenti in questa delicata fase”.

Bene anche per Assoutenti che si conceda più tempo agli utenti per avere “informazioni chiare anche sul passaggio dal mercato libero, oggi meno conveniente, al servizio di maggior tutela per usufruire del servizio tutele graduali”, ribadisce il presidente onorario e responsabile energia, Furio Truzzi.

La decisione politica sarebbe “sensata” anche per il presidente di Consumerismo Luigi Gabriele, contro le “resistenze degli operatori energetici”. Solo la settimana scorsa l’associazione, con Adiconsum Sardegna, avevamo proposto una proroga del mercato tutelato ad Arera e Parlamento perché, analizzato quando sta accadendo, “ci siamo resi conto i consumatori non avrebbero mai avuto il tempo utile per essere adeguatamente informati e compiere scelte consapevoli, tanto più alla luce della tardiva e pressoché inutile attività di comunicazione messa in campo da Arera attraverso Acquirente Unico”, spiega Gabriele, che annuncia che consegnerà a Gusmeroli le oltre 30mila firme raccolte per chiedere la reintroduzione del prezzo unitario di luce e gas, “altro tassello fondamentale per la corretta informazione dei consumatori circa la spesa in bolletta”, sostiene.

In un contesto critico, dove “la libera concorrenza rischia di essere minata da posizioni dominanti e speculazioni”, il Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) e altre associazioni hanno presentato un documento condiviso in cui, spiega Mdc, hanno sottolineato la necessità di proteggere i consumatori e gli utenti attraverso normative “robuste e misure preventive efficaci”. Fondamentale, anche per Mdc, è l’ampliamento delle campagne informative, la regolamentazione del telemarketing e del teleselling, e l’intervento normativo contro le pratiche commerciali aggressive e ingannevoli.

“Chiediamo che i consumatori possano rientrare nel mercato tutelato della luce con più semplicità, al telefono, anche quello del numero verde dello Sportello del consumatore di Arera e con un modello unico uguale per tutti gli esercenti, unificando anche la documentazione necessaria”, conferma oggi Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori, nel corso dell’audizione in commissione. Nel documento scritto presentato alla Commissione tra le richieste c’è il ripristino dei bonus sociali ampliati dal Governo Draghi e non rinnovati all’eliminazione delle penali previste per chi recede prima dello scadere del contratto, il giro di vite per le comunicazioni di modifiche contrattuali con lo stop al principio del silenzio assenso, il divieto di alzare il prezzo in caso di contratto a prezzo fisso. “Urge che sul Portale offerte – insiste – sia subito inserita l’opzione dell’offerta del servizio STG, prima del 1° luglio, così da poterla confrontare sia con il mercato libero che con il Servizio di Maggior Tutela”.

Energia, niente proroga del mercato tutelato ma prezzi calmierati per 4,5 milioni di famiglie

Anche con la fine del mercato tutelato, per 4,5 milioni di famiglie italiane considerate ‘vulnerabili’ i prezzi della bolletta dell’energia elettrica resteranno calmierati. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri con il via libera alla nuova disposizione normativa sul mercato tutelato nel settore della fornitura di energia elettrica. La decisione, spiega Palazzo Chini, “è in linea con gli impegni assunti nell’ambito della terza rata del Pnrr, e si è resa necessaria per garantire un graduale e informato passaggio al mercato libero”.

La liberalizzazione del mercato è , infatti, prevista dal Legge n. 124 del 2017 e dagli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza previsti nel 2021 come condizione per il pagamento della terza rata. Per le altre famiglie, attualmente nel mercato tutelato e corrispondenti a circa quattro milioni e mezzo di utenze, vengono introdotte misure per assicurare “la massima informazione e le migliori condizioni nel passaggio al mercato libero dell’energia elettrica”, che già riguarda complessivamente circa 21 milioni di famiglie.

Il governo, con l’approvazione in Cdm del decreto Energia, punta così a disciplinare il passaggio graduale al mercato libero dei nove milioni di utenze domestiche che ancora usufruiscono di quello tutelato, “rafforzando al contempo – spiega in una nota – gli strumenti finalizzati a prevenire ingiustificati aumenti dei prezzi e possibili alterazioni delle condizioni di fornitura di energia elettrica”.

Limitatamente alla fornitura di energia elettrica in favore delle famiglie non vulnerabili, entro il 10 gennaio 2024 saranno individuati gli operatori economici che subentreranno nella fornitura.

Gli utenti interessati dal passaggio, inoltre, saranno destinatari di una specifica campagna informativa, nonché i principali beneficiari di “una costante attività di monitoraggio sulle attività degli operatori e sull’andamento dei prezzi definita da Arera in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e della Scurezza energetica e con il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative”.

Nel decreto appena approvato, vengono, inoltre, introdotte delle semplificazioni relativamente al trasferimento della domiciliazione bancaria per il pagamento delle bollette, di cui viene prevista l’emissione con cadenza necessariamente bimestrale, ferma restando, spiega ancora Palazzo Chigi, “la libertà dell’utente di scegliere un fornitore diverso da quello assegnato all’esito delle procedure competitive e una differente modalità di pagamento”.