Caldo record, ammortizzatori sociali per i lavoratori

Il Decreto Agricoltura ha introdotto nuove disposizioni che facilitano l’accesso agli ammortizzatori sociali per i datori di lavoro agricoli e per alcune categorie del settore edile e lapideo, in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa di eventi meteorologici avversi.

“La Cassa Integrazione Speciale Operai Agricoli, che sarà valida dal 14 luglio al 31 dicembre 2024, è destinata agli operai agricoli a tempo indeterminato – spiega Michela Benna, consigliera d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – che hanno riscontrato una riduzione dell’attività pari almeno alla metà dell’orario giornaliero contrattualmente stabilito”.

Le domande vanno presentate entro 15 giorni dall’inizio dell’evento di sospensione o riduzione.

“La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, valida dal 1° luglio al 31 dicembre 2024 – prosegue Benna – è destinata ai datori di lavori nei settori edile, lapideo e delle escavazioni che riscontrano una sospensione o riduzione dell’attività per eventi oggettivamente non evitabili (EONE)”.

Le domande vanno presentate entro la fine del mese successivo all’inizio dell’evento di sospensione o riduzione.

Caldo record

Clima, 153mila morti per ondate di calore tra 1999 e 2019

Oltre 150.000 persone sono morte in tre decenni – dal 1999 al 2019 – di cui la metà in Asia, a causa delle ondate di calore. E’ quanto rivela il primo studio al mondo che ha mappato a livello globale la mortalità legata ai picchi di caldo. La ricerca, pubblicata su PLOS Medicine, è stata guidata dal professor Yuming Guo della Monash University e ha esaminato i dati relativi ai decessi giornalieri e alla temperatura di 750 località in 43 Paesi o regioni.

Rispetto al periodo 1850-1990, la temperatura superficiale globale è aumentata di 1,14℃ tra il 2013 e il 2022 e si prevede un ulteriore aumento di 0,41-3,41℃ entro il 2081-2100. Con la crescita dell’impatto dei cambiamenti climatici, le ondate di calore stanno aumentando non solo in termini di frequenza, ma anche di gravità e forza.

Lo studio – condotto in collaborazione con l’Università di Shandong in Cina, la London School of Hygiene & Tropical Medicine nel Regno Unito e università/istituti di ricerca di altri Paesi – ha rilevato che, nel periodo 1990-2019, le ondate di calore hanno portato a un aumento di 236 decessi per dieci milioni di residenti per ogni stagione calda di un anno. Le regioni con il maggior numero di decessi legati alle ondate di calore sono state l’Europa meridionale e orientale, le aree con climi polari e alpini e quelle in cui i residenti hanno un reddito elevato. Nelle località con clima tropicale o con basso reddito è stato osservato il maggior calo del carico di mortalità legato alle ondate di calore dal 1990 al 2019.

“I nostri risultati – spiega Guo – secondo cui le ondate di calore sono associate a un sostanziale carico di mortalità che varia spazialmente nel mondo negli ultimi 30 anni, suggeriscono la necessità di una pianificazione dell’adattamento e di una gestione del rischio a livello locale e a tutti i livelli di governo”.

Secondo gli autori dello studio, le ondate di calore causano un aumento del rischio di morte a causa di uno stress termico eccessivo sul corpo umano, innescando disfunzioni di diversi organi e provocando esaurimento, crampi e colpi di calore. Lo stress termico può anche aggravare condizioni croniche preesistenti, portando a morte prematura, disturbi psichiatrici e altri esiti.