‘M’illumino di Meno’: luci spente in tutta Italia per la Giornata del Risparmio Energetico

Spegnere le luci, anche solo per un’ora, come simbolo di attenzione nei confronti della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse. E’ il concetto alla base di ‘M’illumino di Meno’, l’iniziativa inaugurata dal programma di Radio2 ‘Caterpillar’ nel 2005 e arrivata alla 19esima edizione. La prima si tenne in occasione dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, quando ‘Caterpillar’ ebbe l’idea di chiedere agli ascoltatori e alle ascoltatrici di spegnere tutte le luci non indispensabili come gesto di attenzione nei confronti dell’ambiente. E quest’anno più che mai, con la crisi energetica in atto, il gesto diventa ancora più attuale con tantissime istituzioni, dai ministeri ai Comuni, passando per le Regioni, che hanno deciso di aderire e di restare al buio per qualche minuto nella serata di giovedì 16 febbraio.

Anno dopo anno, ‘M’illumino di Meno’ ha promosso e raccontato le molte azioni, piccole e grandi, che ciascuno di noi può fare per salvare il Pianeta: scegliere la bici anziché l’auto, passare alle rinnovabili, condividere, piantare alberi, eliminare lo spreco alimentare e riciclare correttamente. Nel tempo l’urgenza di queste azioni individuali e collettive si è imposta a tutti noi mostrandoci gli effetti sulla natura di anni di sfruttamento ambientale. La pandemia da Covid-19 è stata l’occasione per tutti di ripensare il tema della salute globale e la guerra in Ucraina ci impone nuovamente di accelerare la riconversione energetica. Il cambiamento di abitudini suggerito da molti anni da ‘M’illumino di Meno’ è ormai diventato una necessità di sopravvivenza, oltre che una possibilità per sviluppare una comunità sociale più sostenibile da tutti i punti di vista.

Superata la maturità, alla 19esima edizione, ‘M’illumino di Meno’ guadagna anche una postazione fissa nel calendario: il Parlamento italiano ha infatti istituito la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili riconosciuta dalla Repubblica. Ogni 16 febbraio, data della prima edizione della campagna, la comunità di ‘M’illumino di Meno’ farà festa.

Negli anni Rai Radio2 con ‘Caterpillar’ ha proposto numerose azioni condivise: piantare alberi, scegliere la mobilità dolce, spegnere le luci, organizzare cene anti-spreco a lume di candela. In questo modo M’illumino di Meno ha promosso e raccontato in radio la crescita di una grande comunità energetica, composta da associazioni, scuole, università, persone che producono energia sostenibile in molti modi diversi: chi pedalando verso il lavoro, chi installando pannelli fotovoltaici, chi coltivando l’orto. L’edizione 2023 mapperà il fenomeno crescente delle Comunità Energetiche Rinnovabili: ovvero quelle alleanze territoriali di enti pubblici e cittadini che producono e distribuiscono energia da fonti alternative.
La grande comunità energetica di M’illumino di Meno sarà poi composta anche quest’anno da tutte quelle scuole, università, amministrazioni, aziende, associazioni, condomìni, cittadini che come da tradizione aderiranno spegnendo le luci, pedalando, organizzando attività di educazione ambientale, riducendo il consumo energetico

A Parigi la Cittadella degli affari punta al risparmio energetico

La torre Coeur Défense, il più grande complesso di uffici d’Europa situato a La Défense (Hauts-de-Seine), riduce i suoi consumi grazie a nuove installazioni per controllare l’edificio tramite sensori. “Di efficienza energetica si parla da tre o quattro anni”, spiega il direttore tecnico Ludovic Levavasseur, 52 anni, che sostiene la transizione, già ben avviata con quasi il 40% di consumi in meno tra ottobre 2021 e ottobre 2022. Anche se invisibile in bolletta, perché parallelamente è aumentato il prezzo del kWh, il calo continuerà, assicura, in particolare grazie alle migliaia di rilevatori di presenza via via installati nei 170 mila mq di uffici. Ora dopo ora, giorno dopo giorno, questi sensori comunicano con un computer che si trova nel seminterrato della torre, dove Nicolas Puype, 42 anni, ha il compito di monitorare quello che accade. Dipendente del fornitore di servizi di manutenzione Engie Solutions, è da tre anni Energy manager dell’edificio. Nei sette palazzi di Coeur Défense lavorano circa settemila persone, con una tendenza al ribasso legata al telelavoro. Senza vederli, Nicolas Puype assiste al balletto dei loro arrivi e delle loro partenze, trasmesso istantaneamente al sistema di gestione tecnica dell’edificio (GTB). “So quasi tutto quello che succede, senza muovermi, non ho nemmeno bisogno di una telecamera”, confessa l’ingegnere dell’automazione che arriva a indovinare quale treno ha preso la gente per raggiungere il quartiere degli affari.

Sui suoi schermi salgono gli ascensori, si accendono le luci e le pompe di calore e la curva dei consumi elettrici sale, per poi crollare a fine giornata. Quando una scrivania non è occupata, sul computer si spegne automaticamente. Nicolas Puype non detta la temperatura, né la regola a distanza, ma sa tutto. Su uno schermo alla sua destra viene sintetizzata tutta la produzione di energia e segnalata la minima anomalia. Sono sovrapposti grafici a colori, il consumo del giorno e quello del giorno prima. Tutti i sensori di Coeur Défense e i computer monitorati da Nicolas Puype hanno una missione in fondo semplice: riscaldare e illuminare solo quando i lavoratori sono presenti. “Se consumi già solo ciò che ti serve, sei al sicuro”, commenta Thierry Chambon, CEO di Energisme, un’azienda che vende software per la gestione dell’energia. Il grattacielo, riconoscibile per le sue due torri di 40 piani con bordi arrotondati che culminano a 161 metri e le sue vetrate che formano una scacchiera bianca cangiante, è occupato all’80%.

Impossibile per definizione fermare il riscaldamento o l’aria condizionata, né ovviamente aprire le finestre. Per respirare è necessario far pulsare aria nuova, calda o fredda a seconda della stagione, per alimentare 42.000 punti luce, 76 ascensori, 11 scale mobili, 14.000 tapparelle, più di 8.000 ventilconvettori. Tutto è elettrico. I generatori di sicurezza si avviano in caso di blackout. La bolletta elettrica è quindi la seconda voce di spesa per la torre, dopo la sicurezza antincendio.

In Francia si lavora di notte per risparmiare energia ed evitare blackout

“Bravi a tutti, 19% di risparmio”: nella fabbrica di ruote Accuride vicino a Troyes, in Francia, i dipendenti ora lavorano di notte per ridurre il consumo di elettricità e il rischio di interruzioni di corrente. All’esterno dell’edificio, uno schermo mostra il livello di consumo energetico del giorno precedente e si congratula con i team per i loro sforzi. Nei magazzini di La Chapelle-Saint-Luc si producono ruote in acciaio per veicoli commerciali e passeggeri e ruote per metropolitane per tutto il mondo. Le macchine srotolano gigantesche bobine di lamiera, mentre i cerchioni viaggiano su nastri trasportatori come se fossero autostrade interconnesse.

I 240 dipendenti dello stabilimento Accuride Wheels di Troyes – una filiale del gigante industriale americano Accuride – lavorano solitamente su due turni (2 da 8 ore ciascuno) dalle 5 del mattino alle 9 di sera. Ma da novembre le linee di produzione funzionano per tre settimane dalle 13 alle 5 del mattino, un ritmo che sarà imposto anche a metà dicembre e gennaio. “Abbiamo spostato volontariamente la nostra produzione per ‘cancellare’ 3,6 MWh di consumo dal fabbisogno nazionale, durante il picco mattutino delle 8.00-12.00, questo è l’equivalente del consumo di mille abitazioni”, ha indicato Hugues Dugrés, direttore generale.

Oltre all’impennata record delle tariffe, la produzione di energia elettrica francese è storicamente bassa perché quasi la metà dei reattori nucleari è spenta. Secondo Franceinfo, altri siti industriali, come Toshiba a Dieppe o Setforge e Ascométal in Lorena, hanno riorganizzato o riorganizzeranno la loro produzione. In Accuride, la motivazione non è finanziaria, insiste Dugrés, per il quale la riorganizzazione riflette una “responsabilità sociale” e la preoccupazione di proteggere lo strumento industriale. Dietro di lui, una macchina per lo stampaggio che produce parti metalliche da una sottile lastra di metallo: “In caso di improvvisa carenza di approvvigionamento, potrebbe rimanere bloccata per diverse ore o addirittura per diversi giorni, e non possiamo correre questo rischio”.

La bolletta energetica dello stabilimento è passata da 1,8 milioni di euro nel 2021 a oltre 4,4 milioni di euro nel 2022. La riorganizzazione della scorsa settimana ha portato a un risparmio di quasi 10mila euro. Ma la somma è in parte riassorbita dagli aumenti salariali per il lavoro notturno, dice Alexis Beck, energy manager del sito di Troia. “L’elettricità è la terza spesa storica della nostra linea di produzione”, dopo l’acciaio e gli stipendi, ma “quest’anno l’energia sarà sicuramente equivalente alla spesa per gli stipendi”, afferma.

Per Didier Le Beller, delegato sindacale FO, “tutti giocano perché non abbiamo necessariamente una scelta, ma non è facile, ci sono persone per le quali questo crea grossi problemi” alla vita familiare. Secondo EDF, il passaggio ai turni di notte è una delle formule scelte dai produttori per affrontare la crisi energetica. Da parte sua, RTE afferma che sta lavorando con le aziende per evitare i blackout, con una serie di “gesti ecologici”.

Kiev, in piazza Sofia un albero di Natale a risparmio energetico

Non basta la guerra a fermare la magia del Natale a Kiev. Il sindaco della capitale ucraina, Vitaliy Klitschko, ha annunciato che, come di consueto, in piazza Sofia sarà allestito un grande albero, alto 12 metri, decorato con luci a risparmio energetico alimentate da un generatore. “Abbiamo in programma – racconta – di installare punti di ricarica per telefoni e altri device vicino al generatore”, che viene fornito da un’azienda e che, al termine del periodo natalizio, sarà donato all’esercito ucraino. Nessuna risorsa comunale, assicura Klitschko, sarà utilizzata per allestire l’albero, grazie a donazioni di imprese private e benefattori.
L’abete – che è artificiale – sarà decorato con ghirlande degli anni scorsi e con oltre 1000 palline gialle e blu e 500 colombe bianche fornite da Global Decor. La parte superiore dell’albero di Natale sarà decorata con lo stemma dell’Ucraina. La parte inferiore, invece, con le bandiere dei Paesi, spiega il sindaco, “che aiutano Kiev ad affrontare le sfide e le conseguenze della guerra”. Non ci saranno, però, iniziative pubbliche come concerti, fiere o momenti di intrattenimento in piazza Sofia. (Fotocredit/Afp)

stadio

La Serie A affronta l’emergenza energetica: ridotte ore di luce negli stadi

Riduzione dei tempi di accensione delle luci negli stadi e ottimizzazione dei consumi di riscaldamento dei terreni di gioco. La Lega Serie A di calcio in campo per il risparmio energetico. Dopo gli ultimi mesi resi complicati dall’emergenza energetica e in vista di un inverno che si prospetta ancora più complicato, la massima serie del calcio italiano vuole fare la sua parte. Ecco così che, come annunciato dal presidente Lorenzo Casini in Assemblea, già a partire dalla quinta giornata di campionato saranno adottate alcune misure per dare un contributo concreto.

Da questo fine settimana in occasione di tutti gli incontri saranno ridotti i tempi di accensione delle luci degli stadi, con un tetto massimo di quattro ore di utilizzo. Inoltre, nelle gare con inizio tra le ore 12.30 e le ore 18, verrà ridotto da 90 minuti a 60 minuti prima della partita il momento di piena accensione necessario per calibrare gli strumenti a supporto della direzione di gara (VAR e GLT). In tal modo, si avrà una riduzione dei tempi di illuminazione di circa il 25%.

In aggiunta, gli uffici della Lega, insieme con Andrea Cardinaletti, neo-consulente della Serie A per le infrastrutture, si occuperanno di individuare tutte le migliori soluzioni per un efficientamento energetico degli stadi (come il passaggio ai led per tutti gli impianti o l’installazione di pannelli fotovoltaici), oltre che di realizzare, in vista dell’inverno, l’ottimizzazione dei consumi di riscaldamento dei terreni di gioco.

Si tratta di un primo passo, per ora. Dobbiamo essere un esempio virtuoso in un momento difficile di crisi energetica”, spiega il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini. “Le luci negli stadi – aggiunge – oggi sono fondamentali, oltre alle ragioni di sicurezza e ordine pubblico, anche per assicurare il corretto funzionamento del VAR e della Goal Line Technology, ma abbiamo ritenuto doveroso ridurre al massimo possibile l’illuminazione degli impianti, prima e dopo gli incontri, per abbattere in modo significativo i consumi. Inoltre, la Lega è al lavoro per realizzare quanto prima progetti di efficientamento energetico degli stadi: in Italia gli impianti possono davvero diventare non solo strumenti di riqualificazione urbana, ma anche modelli di sostenibilità ambientale e auto-produzione di energia”.

tinder

Un ‘Tinder del carbone’ per aiutare le imprese a ridurre emissioni

Come sostituire la caldaia a gas del panificio con una caldaia a biomassa? O recuperare e utilizzare il calore della fornace della fonderia? In Francia è stata lanciata una piattaforma per mettere in contatto le imprese, una sorta di ‘Tinder del carbone’.

Chiamata ‘I decarbonise‘, la piattaforma consente alle aziende di trovare soluzioni per ridurre le proprie emissioni di CO2 o il proprio consumo energetico, e a chi fornisce soluzioni tecniche di trovare clienti.

Una prima valutazione dell’attività sarà effettuata il 7 settembre in occasione di un evento a Bercy che riunirà tutte le parti interessate, hanno dichiarato all’AFP Sylvie Jehanno, CEO di Dalkia, una filiale di EDF, e Stéphane Michel, direttore del settore gas ed elettricità rinnovabili di TotalEnergies, sponsor del progetto.

Il progetto è sostenuto dal settore ‘Nuovi sistemi energetici‘, presieduto da Jehanno e Michel. È finanziato da Ademe nell’ambito del piano France Relance.

L’idea è di non rifare gli errori fatti con il fotovoltaico, dove la maggior parte dei pannelli solari proviene dall’Asia, ci saranno molti progetti di decarbonizzazione e questa è un’opportunità per l’industria francese“, che sta giocando una partita “molto collettiva” sul tema lanciando questa piattaforma, ha detto la signora Jehanno.

La produzione di pannelli solari in Europa è molto diminuita a causa dei prezzi elevati, dei prezzi ridotti dalla Cina e delle politiche pubbliche irregolari.

È una corsa all’implementazione di soluzioni che abbassino i prezzi e ci mantengano competitivi“, sostenendo i produttori francesi ed europei, ha dichiarato Aurélie Picart, delegata generale del Comitato strategico del settore.

Il sito propone tre temi principali a seconda che un’azienda cerchi di ottenere “risparmi energetici, di ridurre le proprie emissioni di CO2 attraverso “energia o calore a basso contenuto di carbonio” o, quando ciò non è possibile, di “catturare la CO2 emessa” per riciclarla.

(Photo credits: Niek Verlaan)

Bollette, Enea: I 20 consigli contro gli sprechi di energia

(Photo Credits: ENEA)

Contro il caro-bollette e gli sprechi di energia, in occasione della Giornata internazionale del risparmio energetico del 18 febbraio, ENEA presenta una guida in 20 punti per risparmiare sui consumi e aiutare l’ambiente.

Utilizzare lampadine a risparmio energetico – La tecnologia LED permette un grande risparmio energetico in quanto, a parità di potenza assorbita, produce una luce 5 volte superiore rispetto alle classiche lampadine ad incandescenza e alogene. La vita di esercizio di un LED a luce bianca è di circa 15.000 ore rispetto alle 7.500 ore delle lampadine fluorescenti e alle 750 ore delle alogene.

Migliorare la coibentazione dell’abitazione – Migliorare il livello di coibentazione dell’abitazione è un passo molto importante poiché riduce significativamente il fabbisogno energetico. La realizzazione di un isolamento termico a cappotto dell’involucro e in particolare la coibentazione della copertura, riducono le dispersioni tra il 40 e il 50%.

Isolare tetto e soffitto – Un tetto ben isolato fa la differenza sulla bolletta energetica, riuscendo a contenere le dispersioni di calore verso l’alto. Un investimento importante ma che offre notevoli vantaggi.

Utilizzare serramenti a doppi vetri – Un altro passo molto importante per la coibentazione dell’abitazione è la sostituzione dei vecchi serramenti, che spesso sono portatori di spifferi e ponti termici. I serramenti dovranno essere realizzati: in materiali altamente coibentanti come ad esempio PVC e legno; a taglio termico; con vetri doppi o tripli in base alle esigenze climatiche e camera d’aria con argon; con una particolare attenzione all’insonorizzazione e al comfort acustico interno dell’abitazione.

Ridurre l’utilizzo di acqua calda – Fare il bagno rispetto a fare una doccia implica un consumo di acqua di quattro volte superiore. Infatti il consumo medio di acqua per fare il bagno è di 120 -160 litri, mentre per fare una doccia di 5 minuti è stimato un consumo di 75-90 litri e per una di 3 minuti 35-50 litri. Per ridurre ulteriormente i consumi è importante chiudere l’acqua quando ci si insapona o quando si fanno trattamenti tipo balsamo o maschere.

Preferire apparecchi elettronici di classe energetica superiore – I consumi elettrici delle abitazioni sono riconducibili per il 58% agli elettrodomestici ed è grazie alla sostituzione di questi ultimi che si può ottenere una sensibile riduzione dei consumi energetici. Per esempio, sostituendo una lavatrice di 20 anni fa con una odierna in classe A si potrebbe ottenere un risparmio di energia elettrica del 35%.

Utilizzare ciabatte multipresa – Mediamente la televisione o qualsiasi apparecchiatura elettronica in stand-by, cioè con la luce rossa accesa, assorbe una potenza da 1 a 4 Watt (dipende da marca e modello). Se moltiplichiamo questo dato per 24 ore, risulta che sono stati consumati tra i 24 e i 96 Wh. La soluzione a questo problema potrebbe essere quella di riunire tutte le spine degli apparecchi elettronici in una ciabatta multi-presa con un interruttore annesso, in modo da poter spegnere tutti con un unico gesto se non utilizzati.

Non lasciare la luce accesa inutilmente – Durante la sera è bene tenere accesa in casa solo la luce della stanza che si sta occupando e, man mano che ci si sposta all’interno dell’abitazione, è sempre buona abitudine spegnere la luce e tutti gli apparecchi elettronici che si stavano utilizzando. Durante il giorno invece è importante sfruttare al massimo la luce del sole, cercando di tenere il più possibile le luci spente.

Realizzare impianti di generazione di energia rinnovabile – La realizzazione di un impianto che sfrutta le energie rinnovabili è molto utile nella produzione di energia elettrica o termica. Questi sistemi, se ben combinati tra loro, possono permettere alle abitazioni di essere completamente indipendenti dalle forniture esterne di corrente elettrica e/o altri combustibili. Questi tipi di impianti possono sfruttare diverse fonti rinnovabili come ad esempio il sole, il vento, l’acqua.

Effettuare la manutenzione degli impianti – È la regola numero uno in termini di sicurezza, risparmio e attenzione all’ambiente. Infatti un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, con filtri puliti e senza incrostazioni di calcare.

Controllare la temperatura degli ambienti – Avere in casa temperature estive nella stagione più fredda è uno spreco, inoltre l’aria calda e secca nuoce alla salute. La normativa prevede una temperatura fino a 22°C, ma 19°C sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Ogni grado in più comporta consumi di energia significativi, con conseguente aggravio in bolletta.

Fare attenzione alle ore di accensione dei riscaldamenti – È inutile tenere acceso l’impianto termico di giorno e di notte. In un’abitazione efficiente, il calore che le strutture accumulano quando l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente grado di confort anche nel periodo di spegnimento.

Schermare le finestre durante la notte – Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.

Evitate ostacoli davanti e sopra i termosifoni e non lasciare le finestre aperte a lungo – Collocare tende, mobili o schermi davanti ai termosifoni o usarli come stendibiancheria è fonte di sprechi in quanto ostacola la diffusione del calore. Inoltre, per rinnovare l’aria di una stanza è sufficiente tenere le finestre aperte pochi minuti, mentre lasciarle troppo a lungo comporta solo inutili dispersioni di calore.

Fare il check-up dell’immobile – La valutazione di un tecnico sul grado di efficienza di un immobile, effettuata tramite la diagnosi energetica o l’attestato di prestazione energetica (APE) consente di determinare gli interventi più convenienti per contenere consumi e costi.

Dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione della temperatura – È indispensabile dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione automatica della temperatura che evita inutili picchi o sbalzi di potenza. La possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale garantisce un ulteriore risparmio energetico.

Utilizzare valvole termostatiche – Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni e consentono di non superare, negli ambienti dove sono installate, la temperatura media dell’intero appartamento, specie nelle stanze esposte a Sud.

Utilizzare un sistema di contabilizzazione del calore – Consente di gestire in autonomia il riscaldamento del proprio appartamento e permette al singolo utente di risparmiare e di pagare solo in base al consumo effettivo. Per usufruirne è necessario installare dispositivi di misura del calore sui radiatori o nei tubi di collegamento dell’appartamento all’impianto di riscaldamento centralizzato e valvole termostatiche nei singoli radiatori.

Sostituire la caldaia esistente con una caldaia a condensazione – Le caldaie a condensazione si distinguono dalle caldaie tradizionali perché raggiungono un’efficienza più alta e garantiscono un risparmio energetico oltre che economico, in quanto i costi di riscaldamento si riducono. In una caldaia tradizionale a gas l’acqua viene scaldata tramite il calore della combustione: i gas di scarico risultanti passano normalmente nella canna fumaria e vengono espulsi verso l’esterno. Il risultato è che l’energia contenuta nei fumi del gas di scarico viene persa. Una caldaia a condensazione invece sfrutta il calore contenuto in questi gas di scarico, che consistono in gran parte in vapore acqueo: si ha infatti la condensazione del vapore acqueo presente nei fumi di scarico. In questo modo si ha il recupero del calore latente di condensazione e di conseguenza maggiore efficienza energetica rispetto ad una caldaia tradizionale.

Sbrinare regolarmente frigoriferi e congelatori – Un frigorifero sbrinato ha un’efficienza energetica maggiore. Ma se il frigorifero è vicino al forno o in una stanza calda consuma fino a un 10% in più. Il suggerimento è dunque quello di posizionare adeguatamente i frigoriferi e i congelatori.