
Sono scattati oggi i dazi del 50% su acciaio e alluminio made in Europe che il presidente Usa Donald Trump ha annunciato, ma Bruxelles mantiene la calma, continua a invocare spazio e tempo per i negoziati in corso – che sono accelerati e costruttivi – e, soprattutto, attende l’incontro di domani a Parigi tra il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, e il rappresentante Usa per il Commercio, Jamieson Greer.
“A seguito della telefonata tra la presidente” della Commissione europea Ursula “von der Leyen e il presidente Usa Donald Trump, entrambe le parti hanno concordato di accelerare il ritmo dei negoziati e ciò sta avvenendo“, ha spiegato il portavoce della Commissione europea per il Commercio, Olof Gill, nel briefing quotidiano con la stampa. “I negoziati tecnici sono in corso in questo momento a Washington e posso dire che il primo giorno di negoziato mi è stato descritto come molto costruttivo. E domani a Parigi il commissario Sefcovic incontrerà il rappresentante Usa per il Commercio, Jamieson Greer“, ha puntualizzato il portavoce. Per tale ragione, “non daremo commenti in corso d’opera su cosa sta avvenendo nelle trattative perché i negoziati sono in corso: dobbiamo lasciare loro lo spazio di svolgersi, ed è ciò che faremo”, ha sottolineato.
Un incontro di persona che lo stesso Sefcovic, la settimana scorsa, aveva dichiarato di auspicare in tempi brevi. Parlando da Dubai nella conferenza a margine dell’avvio dei negoziati tra Ue ed Emirati Arabi Uniti per un accordo bilaterale di libero scambio, l’incaricato dell’Unione europea a condurre il dialogo con Washington ha spiegato di avere telefonate “quasi quotidiane” con le sue controparti Usa – Greer e il segretario al Commercio, Howard Lutnick – e che i team tecnici delle due sponde dell’Atlantico sono “in costante contatto”. Ha sottolineato la “grande intensità” nel lavoro e il fatto che “ogni dettaglio è importante. Ora – ha specificato – ci stiamo concentrando su questi dettagli”, in vista di “un accordo equo ed equilibrato” e di “incontri di persona che speriamo si svolgano a breve”. E un incontro di persona si terrà domani, dunque, ma nel frattempo, sul social Truth, il presidente Usa è tornato a esaltare la sua misura commerciale. “Grazie ai dazi, la nostra economia è in forte espansione”, ha scritto.
“Se ad altri Paesi è consentito usare tariffe contro di noi, e a noi non è consentito di contrastarli, rapidamente e agilmente, con tariffe contro di loro, il nostro Paese non ha nemmeno una piccola possibilità di sopravvivenza economica”, ha aggiunto. Allo stesso tempo, secondo i media americani, la Casa Bianca ha inviato una lettera ai suoi partner commerciali per chiedergli di presentare entro oggi la loro ‘migliore offerta’, cioè delle proposte in una serie di settori chiave, tra cui offerte tariffarie e di quote per l’acquisto di prodotti industriali e agricoli statunitensi e piani per porre rimedio a eventuali barriere non tariffarie. La lettera è però un capitolo su cui Bruxelles non si esprime. “Non facciamo commenti in corso d’opera sui diversi tipi di documenti, offerte e altro, che sono oggetto di scambio tra noi e gli Stati Uniti”, ha affermato Gill rispondendo a chi gli ha chiesto se la Commissione abbia ricevuto o meno la lettera degli Usa. Palazzo Berlaymont, insomma, non entra nei dettagli di quella che è una trattativa “complessa e che richiede tempo”, come ha spiegato la settimana scorsa la portavoce della Commissione, Paula Pinho, rispondendo a delle domande sulla telefonata von der Leyen-Trump di domenica 25 maggio. In queste settimane Bruxelles ha ricordato che la proposta zero per zero dazi è ancora sul tavolo e che l’analisi si sta concentrando su tutte le linee tariffarie e anche sulla cooperazione Ue-Usa nel campo dell’aviazione, dei semiconduttori, dell’acciaio, delle diverse dipendenze, specialmente nelle materie prime. “Stiamo parlando della relazione commerciale più ampia e più stretta al mondo, dunque i negoziati sono complessi e richiedono tempo”, ha evidenziato Pinho. Ma la telefonata tra i due leader ha dato “un nuovo impeto per i negoziati e da lì partiremo”, ha aggiunto.