
Israele ha fatto partire l’attacco all’Iran. Dalla notte attacchi di portata senza precedenti continuano a essere lanciati contro siti militari e nucleari, uccidendo alti funzionari, con Teheran che ha promesso una risposta “distruttiva”. Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha ricordato che l’operazione sarebbe durata “per molti giorni”: in serata infatti il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, il Tenente Generale Eyal Zamir, ha dichiarato di stare continuando a colpire l’Iran “con tutta la forza” possibile. Nuove esplosioni si sono avvertite nella regione settentrionale di Teheran.
Gli attacchi, effettuati durante la notte da 200 aerei contro circa 100 obiettivi, hanno colpito in particolare la capitale e l’impianto di arricchimento dell’uranio di Natanz, nel centro del paese. Raid mirati anche per decapitare l’esercito e i pasdaran: colpiti nelle loro case i comandanti militari, il consigliere politico della guida suprema Khamenei e alcuni scienziati. ‘Rising Lion’ il nome dell’operazione lanciata dall’esercito israeliano che ha fatto sapere di aver colpito “decine di obiettivi militari, inclusi obiettivi nucleari in varie regioni dell’Iran”.
“L’attacco dell’Iran di oggi non è stato accidentale e ho ordinato l’eliminazione del programma nucleare iraniano sei mesi fa”, ha sottolineato Netanyahu in una dichiarazione video. L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) aveva confermato che il principale sito di arricchimento dell’uranio di Natanz, nella provincia di Isfahan, era stato preso di mira, ma ha sottolineato, anche dopo ulteriori attacchi durante il giorno, che i livelli di radiazione non erano aumentati nella zona. Almeno 18 persone sono state uccise e 35 ferite nel nord-ovest dell’Iran, secondo l’agenzia di stampa ufficiale IRNA, e almeno 95 persone sono rimaste ferite in tutto il Paese, secondo la televisione iraniana.
Israele ha dichiarato di aver ucciso la maggior parte dei leader della Forza Aerospaziale delle Guardie Rivoluzionarie, l‘esercito ideologico della Repubblica Islamica. Almeno due leader delle Guardie sono morti, tra cui il loro leader, il generale Hossein Salami, e il generale Gholam Ali Rashid. secondo la televisione di stato, sarebbe rimasto ucciso anche il capo di stato maggiore iraniano, il generale Mohammed Bagheri. Il consigliere per la sicurezza nazionale israeliano Tzachi Hanegbi, tuttavia, ha affermato che “attualmente non ci sono piani” per uccidere Ali Khamenei, la Guida Suprema dell’Iran e i suoi uomini. Un consigliere di alto livello della Guida Suprema iraniana, Ali Shamkhani, è rimasto ferito, secondo la televisione di stato iraniana.
Il Presidente Massoud Pezeshkian ha dichiarato che il suo Paese avrebbe fatto “rimpiangere” a Israele il suo attacco. Più
netto il nuovo capo delle Guardie Rivoluzionarie, Mohammad Pakpour, che ha promesso “le porte dell’inferno” al “regime sionista criminale e illegittimo”. “Le forze armate dell’Iran devasteranno il malvagio regime sionista”, ha promesso la Guida Suprema, Ali Khamenei, in un messaggio alla Nazione. “La Nazione iraniana può stare certa che non ci sarà negligenza nella nostra risposta”, ha proseguito Khamenei, secondo cui Israele “non uscirà indenne da questo crimine”.
Lo spazio aereo iraniano è chiuso fino a nuovo avviso, così come quello iracheno. Israele ha dichiarato lo stato di emergenza su tutto il suo territorio e ha chiuso il suo spazio aereo e le sue ambasciate nel mondo, con l’esercito che ha dichiarato di star intercettando droni lanciati in gran numero dall’Iran. “Prevediamo di essere esposti a diverse ondate di attacchi iraniani”, ha dichiarato Netanyahu. L’esercito ha annunciato il dispiegamento di riservisti “su tutti i fronti del Paese”. Teheran ha minacciato anche di colpire le basi militari statunitensi in Medio Oriente in caso di conflitto a seguito di un possibile fallimento dei negoziati sul suo programma nucleare.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ammesso di essere avvertito degli attacchi israeliani. Mentre Washington conduce negoziati indiretti con Teheran sul suo programma nucleare, ha esortato le autorità iraniane a “raggiungere un accordo prima che non rimanga nulla”. Il presidente ha anche avvertito che “futuri attacchi” sarebbero stati “ancora più brutali”. “È ancora possibile fermare questo massacro”, ha dichiarato sul suo social network Truth assicurando che gli Stati Uniti sono pronti a difendere se stessi e Israele in caso di rappresaglia da parte dell’Iran.
Di fatto Israele considera il programma nucleare iraniano una minaccia esistenziale. L’Occidente e Israele accusano Teheran di voler acquisire armi nucleari, cosa che il governo iraniano nega, sostenendo che il suo programma nucleare è esclusivamente per uso civile. Ieri Israele aveva chiesto alla comunità internazionale una “risposta decisa” dopo che l’AIEA aveva adottato una risoluzione che condannava Teheran per il mancato rispetto dei suoi obblighi nucleari. Israele l’ha denunciata come “una minaccia imminente alla sicurezza e alla stabilità regionale e internazionale”. Un sesto round di negoziati nucleari tra Iran e Stati Uniti era originariamente previsto per domenica a Muscat, con la mediazione dell’Oman. Ora sembra che la loro continuazione sia a rischio. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto la “massima moderazione”, così come l’Alta Commissario per la politica estera dell’Ue. La NATO ha chiesto una “de-escalation” e sia Londra sia Parigi hanno invitato le parti a “esercitare moderazione”.
L’Iran, sostenuto da Russia e Cina, ha ottenuto la convocazione di una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite alle 21 di venerdi sera. Pechino ha espresso “preoccupazione”, mentre Mosca ha denunciato gli attacchi israeliani come “inaccettabili” e “immotivati”. Lo stesso presidente russo Vladimir Putin ha offerto Mosca come mediatore in conversazioni avute con il suo omologo iraniano, Massoud Pezeshkian, e con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu Il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato al suo omologo italiano Antonio Tajani che l’Iran si aspettava che “l’Unione Europea in particolare condannasse questo attacco criminale”. Ma il Presidente francese Emmanuel Macron ha rivendicato “il diritto di Israele a proteggersi e garantire la propria sicurezza”, invitando al contempo alla moderazione. L’AIEA ha ribadito che gli impianti nucleari “non devono mai essere attaccati”. La Turchia ha esortato Israele a cessare le sue “azioni aggressive”, e il peso massimo regionale dell’Arabia Saudita ha denunciato “flagranti violazioni” del diritto internazionale.