Nel Regno Unito è arrivato il temuto record: una temperatura che, per la prima volta, ha superato i 40 gradi. Il Paese, come il resto dell’Europa occidentale, è stato colpito da un’ondata di caldo eccezionale, che sta alimentando decine di incendi, in particolare in Francia e Spagna. Gli scienziati ritengono che l’aumento di temperatura sia una conseguenza diretta della crisi climatica e delle emissioni di gas serra, che ne intensificano durata e frequenza.
Secondo l’agenzia meteorologica Met Office, il massimo storico di 40,2° è stato registrato alle 11.50 all’aeroporto di Heathrow, nella zona ovest di Londra. Il precedente record è stato di 38,7 gradi nel luglio 2019, già superato oggi in mattinata, con oltre 39°C registrati nel sud di Londra.
Il ministro dei Trasporti Grant Schapps ha confessato alla BBC che il sistema di trasporto pubblico di epoca vittoriana del Paese non è in grado di far fronte a queste temperature.
Per la prima volta, l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito ha emesso un’allerta di livello 4, il più alto, l’equivalente di un’emergenza nazionale. Sul piano politico, il governo è stato accusato di aver preso il fenomeno sottogamba: il primo ministro dimissionario Boris Johnson è stato criticato per aver saltato, domenica scorsa, una riunione di emergenza sulla crisi preferendo partecipare a una festa di addio nella sua seconda casa, mentre l’ordine dei medici ha condannato le parole del vice primo ministro Dominic Raab, che ha consigliato ai britannici di “godersi il sole“.
Gli attivisti ambientalisti del gruppo Extinction Rebellion hanno sfondato le finestre di News UK, che pubblica il tabloid The Sun, questa mattina per protestare contro il modo in cui alcuni media stanno trattando la notizia dell’ondata di caldo. “Il Sun ha scelto di mettere in prima pagina immagini di donne in bikini, spiagge e bambini felici con il gelato“, ha dichiarato il gruppo. Un altro tabloid, il Daily Express, ha pubblicato lunedì il titolo ‘Non è la fine del mondo, state calmi e andate avanti’.
Nella vicina Irlanda, lunedì a Dublino c’erano 33 gradi, la temperatura più alta dal 1887.
Nel resto d’Europa, ieri i Paesi Bassi hanno registrato il giorno più caldo dell’anno, con temperature che hanno raggiunto i 35,4°C a Westdorpe. Le temperature potrebbero raggiungere i 39°C nel sud e nel centro del Paese, avvicinandosi al record nazionale (40,7 gradi il 25 luglio 2019).
Secondo l’Istituto Meteorologico Reale (RMI), anche il Belgio teme di raggiungere temperature record oggi, con il termometro che in alcuni punti salirà a 40°C.
In Francia, dopo i numerosi record registrati ieri, la temperatura dovrebbe scendere significativamente oggi sulla costa atlantica e l’ondata di calore si sposterà a Est. Il Paese sta ancora affrontando due grandi incendi nella regione di Bordeaux, che hanno già distrutto 17mila ettari di foresta.
Il caldo estremo soffoca anche la Spagna da più di una settimana, causando numerosi incendi. Ieri, quasi tutto il Paese è rimasto sotto un’allerta a “rischio estremo“. “Il cambiamento climatico sta uccidendo le persone (…) ma anche il nostro ecosistema, la nostra biodiversità“, ha dichiarato il presidente del governo Pedro Sanchez.
In Portogallo, ieri circa 800 vigili del fuoco combattevano ancora contro quattro incendi nel centro e nel nord del Paese. Secondo la protezione civile, le fiamme hanno causato quattro morti, cinque feriti gravi e l’evacuazione di 960 persone in 10 giorni.
Secondo la Commissione europea, circa la metà del territorio dell’Ue è attualmente a rischio di siccità a causa della prolungata mancanza di precipitazioni, che sta mettendo paesi come Francia, Romania, Spagna, Portogallo e Italia a rischio di riduzione dei raccolti.