Il prezzo della benzina in modalità self in autostrada segna un primo leggerissimo calo a 2,078 euro al litro (-1 millesimo) e il prezzo medio del gasolio cede 2 millesimi a 2,021 euro. E’ quanto emerge dalla rilevazione quotidiana diffusa dal Mimit, ministero delle Imprese e del made in Italy.Fuori dalle autostrade, la provincia di Bolzano è la zona più cara d’Italia, con la benzina che arriva a 2,037 euro al litro e il diesel che resta a 1,98 euro.
In generale si nota una minima decelerazione dei prezzi fuori dalle autostrade. Complessivamente sono scese a 12, dalle 14 di ieri, le regioni/province dove la verde ha sfondato quota 2 euro: Abruzzo 2,002 euro al litro, Basilicata 2,024, Calabria 2,021, Campania 2,004, Friuli Venezia Giulia a 2, Liguria 2,027, Molise 2,007, Puglia 2,01, Sardegna 2,024, Val d’Aosta 2,024, provincia autonoma di Trento 2,006 e appunto di Bolzano a 2,037 euro.
Secondo l’ultima indagine di Unem, Unione Energie per la Mobilità, nei primi otto mesi 2023 i consumi petroliferi sono ammontati a 37,9 milioni di tonnellate, con un decremento dell’1,3% (-496.000 tonnellate) che si va amplificando rispetto allo stesso periodo 2022. Il calo è da attribuire proprio all’aumento del costo dei carburanti.
I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultati pari a 20,9 milioni di tonnellate, con un incremento dello 0,7% (+144.000 tonnellate) rispetto ai primi otto mesi 2022. In particolare, rispetto al periodo gennaio-agosto 2022, la benzina totale ha mostrato un incremento del 6,3%, con una crescita analoga della benzina venduta sulla rete (+6,3%), mentre il gasolio autotrazione ha evidenziato un calo dell’1,1%, con il gasolio venduto sulla rete aumentato dello 0,4%.
Quanto alla dinamica dei prezzi al consumo, in media ad agosto la benzina è stata superiore di circa 13 centesimi di euro/litro rispetto all’agosto dello scorso anno, quando vigeva l’accisa ridotta, mentre il gasolio di soli 1,9 centesimi.