Maltempo, la grande burrasca colpisce il nord: Milano sott’acqua, 66 isolati in Piemonte

In Piemonte diverse borgate della Valsusa sono isolate. A Milano attivata la vasca di contenimento del Seveso e in Valle d'Aosta è stata di nuovo chiusa la strada per Cogne

La grande burrasca è arrivata e ha colpito tutto il nord Italia, causando frane, allagamenti e lasciando intere frazioni isolate.

PIEMONTE. La situazione più critica si è verificata in Piemonte e, in modo particolare in Valsusa. L’esondazione in più punti del torrente Gerardo ha fatto saltare 2 ponti a Mattie, nel Torinese: uno in corrispondenza della borgata Combe, che è rimasta isolata con 22 persone, l’altro in borgata Giordani. Criticità anche in corrispondenza dell’agriturismo Mulino di Mattie, dove si sono rotti gli argini e l’acqua ha portato via la strada di accesso. Sempre in Valsusa è rimasta isolata la borgata Santa Petronilla di Bussoleno per caduta di materiale sulla strada di accesso. A Bardonecchia è stato evacuato un gruppo di ospiti del rifugio Scarfiotti, rimasto isolato per una frana.
A Perosa Argentina, in Val Chisone, sono esondati rii minori che hanno parzialmente invaso la sp23, chiusa a Pinasca e da Perosa a Fenestrelle. Chiuse anche per piccole esondazioni le sp 261, 207, 255, nonché la ss 26 in Val d’Aosta. Nelle Valli di Lanzo la Stura ha superato a Mezzenile il livello di pericolo idraulico del torrente, a Lanzo e Cantoira superato il livello di guardia. Complessivamente le persone isolate sono 66 di cui 24 a Mattie per la caduta di 2 ponti, 40 a Roure per la chiusura della strada, 2 a Mezzenile. Una persona risulta dispersa in Valle Orco.

LOMBARDIA. Allagamenti e traffico in tilt anche a Milano, dove nel primo pomeriggio è esondato anche il Seveso. La vasca di esondazione ha limitato i danni. A causa del superamento della soglia critica del Lambro, sono state evacuate le comunità Ceas e Exodus. Il fiume ha allagato il quartiere Ponte Lambro e si è riversato nel cortile delle case popolari. Nel capoluogo lombardo è prevista l’allerta arancione fino alle 9 di venerdì mattina. “Le vasche di laminazione e lo scolmatore di Nord/Ovest – ha detto Gianluca Comazzi, assessore al Territorio e Sistemi verdi di Regione Lombardia – hanno ridotto sensibilmente l’impatto di questi fenomeni, evitando il verificarsi di situazioni emergenziali”. Allagata anche la sede di Radio Popolare, che è stata costretta a interrompere le trasmissioni e a ‘trasferirle’ in diretta su Instagram.

A Milano sono stati impiegati 50 vigili del fuoco. Oltre 100 gli interventi portati a termine, la maggior parte dei quali ha riguardato il soccorso ad automobilisti in panne all’interno dei sottopassaggi in via Silla, via Cassala e viale Rubicone, la rimozione di alberi pericolanti e il prosciugamento di aree allegate. A Peschiera Borromeo sono stati soccorsi dai vigili del fuoco un uomo e una donna, entrambi disabili, bloccati dall’acqua che aveva invaso la loro abitazione.

LIGURIA. In Liguria, in particolare a Andora, Albenga, Finale Ligure e Alassio quattro squadre sono intervenute per allagamenti di scantinati, frane e rimozione di alberi pericolanti. In mattinata è stata riaperta l’autostrada A10, con l’istituzione di uno scambio di carreggiata dopo il casello di Imperia Est in direzione Francia. Riattivata anche la linea ferroviaria tra Finale Ligure e Loano. Alle 13 si è chiusa l’allerta arancione sul ponente e sul centro della regione e alle 18 anche quella gialla. Proprio in Liguria, come riferisce Coldiretti, il maltempo ha causato danni per milioni di euro alle coltivazioni.

VALLE D’AOSTA. Il maltempo che ha colpito il nord Italia ha causato danni anche in Valle d’Aosta. Al momento è stato segnalato una caduta massi sulla statale 26 nel comune di Montjovet. Sono state chiuse le strade per Valnontey e Lillaz e la strada regionale per Cogne all’altezza di Lexert. Esondazioni localizzate in zona Cretaz, nel comune di Cogne..

VENETO. Situazione difficile anche in Veneto dove, dalla serata di mercoledì sono più di 100 gli interventi di soccorso portati a termine dai vigili del fuoco, la maggior parte per allagamenti e messa in sicurezza di alberi pericolanti. Criticità segnalate a Rosolina e nel medio Polesine.

La protezione civile ha confermato per venerdì 6 settembre allerta arancione nel nodo idraulico di Milano, nella zona Laghi e Prealpi Varesine, Lario e Prealpi occidentali, Orobie bergamasche. Allerta gialla, invece, nel resto della Lombardia, in Veneto, Campania, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Valle d’Aosta.