La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha parlato alla Camera in vista del Consiglio europeo di domani e venerdì, trattando tutti i temi più caldi di questo periodo, dalla guerra Ucraina-Russia al Mes, dal Piano Mattei per l’Africa alla transizione ecologica, dalla decisione della Bce di alzare ulteriormente i tassi alla dipendenza dalla Cina. Quasi 40 minuti di intervento per dettare la linea del governo italiano a Bruxelles.
LA MIA AFRICA – Meloni ha detto che “molti stati europei hanno dimostrato interesse e apprezzamento per il Piano Mattei per l’Africa”. Che non è solo una strategia energetica: “Si fa strada l’approccio che mira a superare la contrapposizione tra movimenti primari e secondari – ha precisato -. Se non si affronta a monte l’immigrazione illegale, è impossibile stabilire una politica di asilo giusta ed efficace. Una società come la nostra non può lasciare agli schiavisti dei nostri giorni il potere di decidere chi entra e chi esce dall’Europa. Un approccio che colpisce i più deboli e i più fragili. Questo cambio di passo significa mantenere alta l’attenzione ai Paesi della sponda Sud del Mediterraneo e dell’Africa, coniugando lotta ai trafficanti con politiche di sviluppo”. E ancora: “L’Italia ha presentato un documento di posizione per il rilancio del partenariato su energia, migrazione e transizione verde con il Vicinato Sud, auspichiamo che si possa tenere un vertice con i leader dei paesi interessanti sotto la presidenza spagnola”. Sulla Tunisia ha aggiunto: “Mi sono personalmente impegnata con le recenti missioni per mantenere alta l’attenzione sulla stabilità, fondamentale per la sicurezza del Mediterraneo e dell’Unione europea”.
SICUREZZA NUCLEARE – L’Ucraina continuerà ad avere il massimo sostegno da parte dell’Italia ma “dopo l’atto criminale dell’esplosione della diga di Nova Kachovka, temiamo che anche per la centrale di Zaporizhzhia possa essere usata come strumento di guerra”, è l’allarme lanciato dalla premier, precisando che il governo “sostiene pienamente gli sforzi del direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi per garantire la sicurezza nucleare“. L’Italia, assicura Meloni, sarà “protagonista” nella ricostruzione dell’Ucraina devastata dal conflitto con la Russia.
FONDO SOVRANO E TRANSIZIONE VERDE – “Lo Step è uno strumento che è anche un primo passo per un Fondo europeo di Sovranità, fondamentale per affrontare con risorse adeguate sfide come le transizioni verde e digitale, la difesa, la salute. Sfide che ci impegneranno nei prossimi decenni”, ha evidenziato la presidente del Consiglio. La lotta al cambiamento climatico è prioritaria, però “non possiamo affrontare questa sfida gravando solo ed esclusivamente sulle nostre economia, la Cina deve essere coinvolta”, ha detto Meloni. Che proprio sulla Cina ha voluto precisare che “il disaccoppiamento tra l’economia europea e quella cinese se da un lato non è percorribile, dall’altro è necessario ridurre il rischio, sostenere con forza la competitività del nostro sistema produttivo per non cadere in deleteri legami di dipendenza”. E’ ineludibile il fatto che “la Cina è un interlocutore imprescindibile, ma il nostro rapporto vuole essere equilibrato”.
ATTACCO ALLA BCE – “L’inflazione è tornata a colpire l’economia, è un’odiosa tassa occulta che colpisce soprattutto i meno abbienti. È giusto combatterla con decisione ma la semplicistica ricetta dell’aumento dei tassi intrapresa dalla Bce non appare agli occhi di molti la strada più corretta”, ha picchiato duro Meloni. “L’aumento dei prezzi non è figlio di un’economia che cresce troppo velocemente, è figlio di fattori endogeni. Primo tra tutti la crisi energetica. Non si può non considerare il rischio che l’aumento costante dei tassi sia una cura più dannosa della malattia”, ha concluso.