Weekend da pieno autunno: minime fino a 4-5°C in pianura

E’ arrivato venerdì 13 e con lui il clima autunnale con forte maltempo. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma che questo cambiamento così repentino potrà spaventare, considerando i nubifragi, il vento e il calo termico atteso. Sicuramente non rimpiangeremo il caldo africano dei 37-39°C, i rovesci in arrivo saranno inoltre un toccasana contro la siccità imperante della Sardegna e del meridione (Sicilia in primis). Infine, temperature massime gradevoli, intorno ai 20-23°C, ci restituiranno un po’ di quella spigliatezza umorale che il caldo afoso e opprimente aveva spento. Certo è che questo tracollo irruento delle temperature, le piogge intense, le nevicate a settembre sulle Alpi sono il segno di un passaggio stagionale in meno di 24 ore: dal caldo africano ad un autunno quasi invernale.

Un passaggio che non sarà indolore: sono previsti temporali forti sul versante adriatico, dalla Romagna al Gargano e sul Basso Tirreno specie in Calabria. Su gran parte del Centro-Sud si apriranno gli ombrelli, mentre al Nord si apriranno ampie schiarite. Le temperature massime saranno basse, solo al Sud oscilleremo ancora tra i 26 e i 29°C. Milano e Torino avranno una massima sui 20°C, addirittura Firenze 18°C e Bologna 17°, Roma si fermerà a 22-23°C. Sarà pieno autunno al Centro-Nord.

Nel weekend, poi, tornerà un po’ più di sole, specie al Nord, ma il cielo sereno favorirà minime quasi invernali al mattino: si prevedono fino a 4-5°C in Pianura Padana, a Milano e Torino 8°C, a Venezia circa 10°C a settembre, un valore molto basso per il periodo per una città sul mare. Il sole del weekend sarà però disturbato ancora, in modo consistente, da piogge anche intense sul Medio Adriatico e sul Basso Tirreno, fenomeni accompagnati anche da una sostenuta ventilazione. Il vento sarà, infatti, un protagonista delle prossime ore e almeno fino a sabato su gran parte del Paese.

In sintesi, rovesci, crollo delle temperature, neve sulle Alpi, vento e mareggiate: è arrivato l’autunno in anticipo.

Quest’anno l’Equinozio d’autunno cadrà domenica 22 settembre alle ore 14.44: molto probabilmente fino a quella data sarà pieno autunno su buona parte del Paese con i fenomeni più frequenti previsti per la prossima settimana al Sud e su parte del Centro.

Da giovedì ciclone autunnale: temperature giù di 15°C in tutta Italia

Temporanea fase ‘interciclonica’, poi fase autunnale con maltempo e forte calo termico. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma una fase ‘interciclonica’ (un breve periodo di tempo tra 2 cicloni) che riporterà sole e caldo per almeno 24-36 ore: si tratterà di un’effimera tregua dal maltempo. Un primo ciclone si trova, al momento, sui Balcani e ha lasciato quasi completamente l’Italia dopo i violenti temporali di domenica e lunedì; un secondo ciclone è invece pronto a fiondarsi verso il Mediterraneo dalla lontana terra delle cornamuse e del kilt: dalla Scozia un severo maltempo di stampo autunnale invaderà l’Italia, ad iniziare da mercoledì sera. Godiamoci dunque questa fase interciclonica di bel tempo con temperature, specie di giorno, dal sapore pienamente estivo: il cielo sereno favorirà picchi di 31°C a Roma, 30°C a Latina e Napoli con punte di 33°C all’estremo Sud. Anche in Pianura Padana si raggiungeranno nuovamente i 28-29°C dopo la fresca, violenta, sferzata di domenica.

Dopo questa fase interciclonica però, avremo il secondo ciclone in arrivo: questa bassa pressione nordatlantica, colma di aria fredda, scenderà dalla Scozia portando un veloce ma diffuso peggioramento mercoledì sera su Alpi e Prealpi, specie centro-orientali, e poi nella notte su tutto il settentrione. Giovedì entreremo in un nuovo clima, l’autunno sarà protagonista per qualche giorno, in anticipo, su tutto il Centro-Nord Italia con un calo sensibile delle temperature massime: Milano 23°, Torino 22°, Venezia 21° e Roma sotto i 25°. Attenzione poi alle piogge intense, attese su gran parte del Centro-Nord e dalla sera anche su Campania e Basilicata.

Ma, se giovedì le temperature scenderanno in modo sensibile, venerdì sia le minime sia le massime crolleranno in modo drammatico: avremo 19°C a Roma, Milano e Torino e addirittura 14°C a Venezia e 13°C a Bologna. Lo scorso Natale 2023 a Bologna ci furono 16°C, venerdì 13 settembre 2024 arriveremo malapena a 13°C nelle ore più calde. Venerdì 13 sarà dunque la data da ‘cerchietto blu’ come il freddo che arriverà sulle Alpi con la neve fino a 1500-1800 metri, blu come il fresco autunnale che si impadronirà di quasi tutta l’Italia, blu come la frizzantezza delle minime localmente sotto i 10°C in pianura.

Insomma, in altre parole, questo 2024 ci sorprenderà con un’estate assurda: giugno con il caldo in ritardo, luglio ed agosto bollenti come non mai, settembre subito autunnale; un’estate compatta concentrata in 2 mesi roventi, con un inizio ed una fine fuori dal comune. A meno che, verso la fine di settembre, l’anticiclone africano non voglia risvegliarsi e riportare giornate di caldo intenso, in continuità con le sempre più frequenti lunghe ‘ottobrate italiane’. Per ora, prepariamoci alla sfuriata scozzese che, da giovedì, ci farà cercare felpe e pantaloni più pesanti.

Con il ciclone Medusa arriva l’autunno: vento, temporali e calo temperature

Con la settimana appena iniziata ecco che andrà in scena il vero cambio di stagione: passeremo da un lungo periodo caldo e asciutto ad una fase di tempo spiccatamente instabile. Arriva infatti il ciclone Medusa, un profondo vortice ciclonico che provocherà una potente tempesta autunnale in grado di innescare una fase di maltempo caratterizzata da vento e temporali (anche neve sulle montagne), il tutto accompagnato da un brusco calo delle temperature che, dopo le anomalie di queste ultime settimane, si riporteranno su valori consoni al periodo.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, comunica che i primi effetti di un generale cambio della circolazione atmosferica si avvertiranno già in avvio di settimana, tra la giornata odierna e martedì 17, quando il maltempo interessa alcune aree del Sud dove non mancheranno piogge sparse e qualche temporale. Più sole invece in Sicilia. Sul resto del Paese avremo invece tante nubi, ma le uniche deboli piogge potranno bagnare solo i rilievi del Nordovest e localmente il versante tirrenico del Centro.

Nella seconda parte di settimana quando il ciclone Medusa riuscirà a sfondare definitivamente sul mar Mediterraneo, approfondendosi ulteriormente e traendo nuova energia dalle acque superficiali dei nostri mari ancora fin troppo calde per il periodo. I fenomeni più intensi sono attesi in particolare dalla giornata di venerdì 20: il pericolo più grosso, con questo genere di configurazioni, è quello della stazionarietà dei temporali che, nella fattispecie, potrebbero insistere per diverse ore sulle medesime zone.

Le aree più a rischio saranno dapprima le regioni settentrionali massima attenzione in particolare su Veneto e Friuli Venezia Giulia) e i settori tirrenici (Toscana, Lazio, Campania) dove non è esclusa la possibilità di locali alluvioni lampo vista la quantità d’acqua che potrebbe ricadere al suolo dalle immense celle temporalesche. Le piogge interesseranno comunque buona parte delle regioni centro-settentrionali per quella che possiamo considerare come la prima vera tempesta autunnale. Complice il calo delle temperature le nostre montagne torneranno ad imbiancarsi, specie le Alpi centro occidentali, con fiocchi a partire dai 2000 metri di quota. Le temperature, inoltre, caleranno di diversi gradi soprattutto al Nord e al Centro.

Ancora estate per una settimana: poi arrivano piogge e freddo

L’anticiclone africano continuerà a proteggere il nostro Paese ancora per quasi una settimana. Dopo di che irromperà l’autunno con piogge battenti, temporali e un clima sicuramente meno caldo. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it non ha più dubbi. La data dell’arrivo delle piogge è segnata: tra sabato 14 e domenica 15 l’anticiclone africano abbandonerà gradualmente l’Italia. Fino ad allora però continuerà a mietere caldo e bel tempo praticamente su tutte le regioni. Da lunedì 9 a venerdì 13 tutta l’Italia si troverà sotto la cappa estiva dell’anticiclone. Il bel tempo sarà assicurato da un cielo in prevalenza sereno su gran parte delle regioni. Soltanto sulla Liguria, sull’alta Toscana e lungo le coste di Veneto e Friuli Venezia Giulia la nuvolosità potrà essere più presente, soprattutto al mattino. Non mancheranno inoltre locali foschie o temporanei banchi di nebbia nelle primissime ore del mattino, soprattutto sulle pianure del Triveneto. E farà ancora caldo. Le temperature continueranno a mantenersi sopra la media del periodo con valori massimi ancora sopra i 30°C, non solo al Centro-Nord, ma pure al Sud, come in Sicilia e Puglia.

Tutto questo però avrà una fine. Gli ultimi aggiornamenti del Centro Europeo prospettano un radicale cambio della circolazione atmosferica in Europa. Le correnti atlantiche si faranno via via più intense e abbassandosi di latitudine cacceranno via l’anticiclone africano. L’ingresso delle correnti sul Mar Mediterraneo, ancora troppo caldo, favorirà la genesi di un ciclone che provocherà un’intensa fase di maltempo su molte regioni italiane. Tornerà la pioggia, probabilmente la neve a quote prossime ai 2000 metri, ma soprattutto arriverà il fresco autunnale con un sensibile abbassamento delle temperature, anche di 10°C rispetto a questi giorni. Irromperà l’autunno.

caldo

Arriva l’estate dell’anticiclone Bacco: ma da venerdì si entra nell’autunno

Nei prossimi giorni l’anticiclone africano e quello delle Azzorre saranno i responsabili di due importanti cambiamenti del tempo sull’Italia. Dopo la fase spiccatamente instabile che fino a domenica è stata caratterizzata da improvvisi e talvolta non previsti temporali anche molto forti al Centro-Nord, ora la scena meteorologica italiana sarà di nuovo comandata dall’anticiclone africano che è chiamato Bacco.

Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it comunica che almeno fino a mercoledì 14 l’anticiclone Bacco proteggerà gran parte delle regioni, garantendo giornate ampiamente soleggiate e temperature in graduale aumento. I valori massimi torneranno a toccare punte superiori ai 30°C al Centro-Nord e nuovamente fino a 37-38°C al Sud (a partire da martedì) dapprima in Sardegna, poi su Sicilia, Calabria e Puglia.

Giovedì 15, mentre una perturbazione sospinta da venti meridionali colpirà Alpi, Prealpi e soprattutto Toscana e Umbria, l’alta pressione delle Azzorre dall’oceano Atlantico inizierà a innalzarsi verso il Polo Nord. Questo suo movimento richiamerà aria fredda che velocemente dalla Scandinavia raggiungerà l’Italia.

Da venerdì e nel weekend 17-18 settembre l’aria artica farà il suo ingresso dalla Porta della Bora (Alpi Giulie) provocando non solo un intenso peggioramento del tempo dal Nordest verso le regioni adriatiche centrali, ma anche un drastico calo delle temperature, dapprima al Settentrione poi anche sul resto d’Italia. Si passerà così dall’estate all’autunno in poco tempo.

pioggia autunno

Arriva l’autunno: ma la prossima settimana ancora sole e caldo

Inizia l’autunno meteorologico con piogge e temporali, ma la prossima settimana torneranno il sole ed il caldo su mezza Italia. Se l’autunno astronomico inizierà solo il 23 settembre, quello del tempo anticipa di ben 23 giorni a oggi, 1 settembre.

Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma infatti che il primo giorno dell’autunno meteorologico sarà caratterizzato da frequenti piogge soprattutto in Emilia Romagna ed al Centro, in spostamento dalle regioni tirreniche verso le adriatiche. Diffusi acquazzoni anche al Sud dove il tempo è previsto in temporaneo, ma diffuso peggioramento.

Venerdì 2 settembre dovrebbe registrare una tregua, ma durante il weekend arriverà la prima perturbazione atlantica autunnale con piogge diffuse e persistenti verso il Centro-Nord. In sintesi avremo un contesto simil-autunnale almeno fino a domenica.

Ma la pazza estate 2022 ci sorprenderà ancora: già nel weekend al Sud, e durante la prossima settimana su gran parte del Paese, potrebbero tornare temperature elevate e tanto sole per più giorni.

(Photo credits: Kirill KUDRYAVTSEV / AFP)