Italia divisa in due: anticiclone Bacco al Centro-Nord, rovesci al Sud
Sole e caldo al Centro-Nord fino a metà settembre con l’Anticiclone Bacco, temporali e vento fresco al Sud, con temperature sotto la media del periodo per buona parte di questa settimana.
Lorenzo Tedici, meteorologo de ilmeteo.it, conferma un’Italia divisa in due per almeno 4-5 giorni. L’Anticiclone africano Bacco porterà una fase estiva a oltranza specie sull’Europa Centrale: il caldo più estremo, per il periodo, si osserverà tra Francia, Belgio ed Olanda; già ieri lo zero termico ha raggiunto 5000 metri sulla verticale di Parigi con massime oltre i 35°C sul territorio transalpino dei nostri cugini.
L’Italia non resterà comunque a guardare e, dopo i 35°C di Firenze ed Alghero, i 33 gradi di Roma e i 30 di Milano raggiunti domenica, le temperature saliranno di nuovo da giovedì in poi, dopo una leggera flessione nelle prossime ore.
L’Estate continuerà in Italia fino al 15 settembre, a meno di clamorose sorprese, e anche al Sud arriverà il solleone da venerdì 8 in poi: in seguito, le proiezioni dei nostri modelli vedono l’arrivo di piogge e cali termici diffusi dopo il 17 settembre, ma sono tendenze con un livello di attendibilità non molto alto.
Nelle prossime ore troveremo dunque bel tempo al Centro-Nord, seppur disturbato da qualche nuvola al mattino sul Nord-Ovest e da venti freschi e tesi sulle adriatiche; al Sud invece il barometro presenterà una freccia in giù: sono previsti rovesci e locali temporali tra Calabria e Sicilia, il tutto condito purtroppo da venti forti e nubi sparse.
Questa situazione ci accompagnerà fino a venerdì: al Sud si prepara un profondo ciclone sul Mar Ionio, un Vortice Greco che potrebbe alimentarsi anche del calore del mare e formare un TLC (Tropical Like Cyclone) o in italiano Ciclone Simil-Tropicale: tra giovedì e venerdì la pressione nell’occhio di questo ciclone potrebbe raggiungere 990 hPa e scatenare venti di tempesta in mare aperto e mareggiate sulle coste. Al momento, la traiettoria di questo vortice è prevista sul Mar Ionio meridionale, intorno all’arcipelago di Malta, ma potrebbe avere un’evoluzione pericolosa, per il potenziale rischio nubifragi sulle coste ioniche di Sicilia e Calabria.