In California la rara fioritura del ‘fiore cadavere’: è gigante e puzza di carogna

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Il minimo che si possa dire è che non profuma di rosa: la nauseabonda fioritura di un ‘fiore cadavere’ ha attirato lunedì i visitatori di un giardino botanico vicino a Los Angeles, curiosi di assistere a un fenomeno tanto effimero quanto pestilenziale. Vedere un ‘Amorphophallus Titanium’, una delle specie floreali più grandi del pianeta, svelare i suoi petali è un evento raro. Più comunemente nota come ‘aro titano’, questa pianta a rischio di estinzione proveniente dall’Indonesia impiega molti anni per fiorire. E quando raggiunge la maturità, emana un potente odore di cibo stantio. “Puzza di carne in decomposizione“, spiega il curatore della Huntington Library Bryce Dunn. Questo cattivo odore di carne in decomposizione è essenziale per la sua riproduzione, aggiunge. “Sta cercando di attirare le mosche carogne per impollinarla, quindi più riesce a emanare questo odore, più mosche attira, più la pianta sta bene“.

Grande come un essere umano, questa pianta è in realtà composta da centinaia di piccoli fiori, maschili e femminili, che sbocciano in momenti leggermente diversi. Come nel caso dei famosi ciliegi o delle peonie giapponesi, è meglio essere lì al momento giusto se si vuole ammirare questo spettacolo. “Una volta che il fiore si apre, scompare nel giro di 48 ore“, continua il signor Dunn. “Quindi è una fioritura molto, molto effimera, ma molto spettacolare“.

Lunedì, molti visitatori sono accorsi al giardino botanico per vedere di persona il cattivo odore. “È un evento così raro. Penso di essere fortunata a poterlo vedere“, ha detto Diana Doo all’AFP.
Ma per alcuni la pianta maleodorante non merita il suo nome. “Non direi che puzza di cadavere“, ha osservato Paul Rulmohr. “È più simile a un cassonetto. Ma va bene così, se è il vostro genere“.

Tempesta in California: evacuata villa di Harry e Meghan

La villa californiana del principe Harry – la cui tanto attesa biografia esce oggi – e della moglie Meghan Markle è stata evacuata a causa della tempesta che da 10 giorni si sta abbattendo sullo stato americano. A Montecito, dove si trova la casa del duca di Sussex, vivono decine di celebrità, tra cui Jennifer Aniston, Gwyneth Paltrow, cantante Katy Perry e Oprah Winfrey. La città è circondata da colline che, cinque anni fa, furono devastante da numerosi incendi e che oggi, proprio a causa della loro fragilità, rischiano di franare a causa delle forti piogge. Di fronte al peggioramento delle condizioni meteo i vigili del fuoco hanno, quindi, ordinato ai residenti di lasciare le loro case. Lunedì, la conduttrice tv Ellen DeGeneres – anche lei residente a Montecito – ha pubblicato su Twitter un video che mostrava un torrente di fango che scorreva accanto alla sua villa.

La città di Montecito non è stata l’unica ad essere evacuata a causa delle tempeste che hanno già causato più di 12 vittime. Nella contea di Santa Cruz, vicino a San Francisco, dove la scorsa settimana è stato distrutto un molo, più di 30.000 residenti sono stati costretti a lasciare le loro case. Il terreno è completamente saturo d’acqua e il servizio meteorologico statunitense (NWS) ha emesso avvisi di inondazione su gran parte della California. Lunedì, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha approvato la dichiarazione di stato di emergenza per facilitare l’assistenza dello stato federale.

Tuttavia, le piogge eccezionali degli ultimi giorni non basteranno a ricostituire le riserve idriche della California, duramente colpita dalla siccità da due decenni. Secondo gli esperti sarebbero necessari diversi inverni con precipitazioni superiori alla norma per uscire dall’emergenza ormai strutturale.

 

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terremoto

Terremoto in California: 60mila persone restano senza elettricità

Sessantamila persone nella contea di Humbold, nel nord della California, sono rimaste senza elettricità a seguito della scossa di magnitudo 6.4  registrata a 12 km a sud-ovest della cittadina di Ferndale, sulla costa settentrionale californiana. Questa scossa –  avvertita alle 2.34 ora locale (le 11.34 ora italiana) – è stata preceduta e seguita da altre scosse di magnitudo superiore a 4 della scala Richter. Secondo l’Istituto geofisico statunitense (Usgs), il sisma è stato localizzato a una profondità di 16 chilometri. Al momento, non si registrano né morti né feriti. L’ufficio dei servizi di emergenza della contea interessata dal disagio si è rivolto agli abitanti attraverso Twitter, chiedendo loro di non chiamare il 911 a meno che non ci sia un’emergenza immediata.

A partire dalle prime ore del giorno, il sistema di allerta tsunami del National Weather Service ha riferito che non vi era alcuna minaccia associata al terremoto. La scossa è arrivata pochi giorni dopo che un piccolo terremoto di magnitudo 3.6 ha colpito la San Francisco Bay Area, svegliando migliaia di persone alle 3.39 nella notte tra sabato e domenica, causando danni minori vicino all’epicentro, situato a El Cerrito, a circa 25 chilometri dal centro di San Francisco.

California rete elettrica

In California caldo e rete obsoleta: “Non caricate auto elettriche”

Non caricare le auto elettriche per non appesantire ulteriormente una rete che sta invecchiando e che è stata messa a dura prova da una temuta ondata di caldo. È l’indicazione che è stata fornita ai californiani, dopo che la scorsa settimana lo Stato ha annunciato di voler vietare la vendita di nuove auto a benzina a partire dal 2035. Intanto, però, il clima torrido sta mettendo sotto pressione la rete elettrica, già sottoposta a forti tensioni, soprattutto nelle ore più calde, quando i sistemi di condizionamento dell’aria – un must negli Stati Uniti – funzionano a pieno regime. Nei sobborghi di Los Angeles sono previste temperature fino a 44 gradi, mentre una cupola di calore si estende sull’ovest americano.

I consumatori sono invitati a ridurre l’uso di energia tra le 16 e le 21, quando il sistema è più energivoro, perché la domanda rimane alta e l’energia solare disponibile è minore“, ha dichiarato l’American Public Power Association, un’organizzazione che rappresenta i servizi di pubblica utilità. Le tre principali azioni consigliate sono: impostare il termostato a 25°C o più, evitare l’uso di grandi elettrodomestici e la ricarica di veicoli elettrici e spegnere le luci non necessarie. L’elettricità è una questione delicata per lo Stato, le cui infrastrutture sono obsolete. Le aziende elettriche chiedono regolarmente alle famiglie di limitare i consumi in determinate ore, quando i pannelli solari smettono di produrre elettricità mentre la domanda rimane alta a causa del caldo.

Ma l’invito a non caricare l’auto elettrica è stato ampiamente deriso sui social media, in un momento in cui lo Stato sta promuovendo questi veicoli. “La California ha appena reso obbligatori i veicoli elettrici e chiede ai residenti di non caricarli tra le 16 e le 21“, ha commentato su Twitter il senatore repubblicano Tom Cotton.

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L’algoritmo che prevede forti repliche di scosse di terremoto

Un algoritmo per valutare la probabilità di forti repliche di scosse di terremoto, basato su dati e informazioni dei cataloghi sismici della California.

Il nuovo studio arriva da Stefania Gentili dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS e Rita Di Giovambattista dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ed è stato pubblicato su Physics of the Earth and Planetary Interiors.

I terremoti non si verificano in maniera omogenea né nel tempo né nello spazio: una prima scossa sismica particolarmente forte, infatti, è spesso seguita da una serie di repliche successive, anche a distanza di settimane o mesi nella medesima area. A volte può accadere che ad una scossa di magnitudo elevata, seguano repliche simili o di magnitudo maggiore. Algoritmi di machine learning, una branca dell’intelligenza artificiale, sono stati applicati per valutare la probabilità che un evento di magnitudo superiore a 4 sia seguito da un forte evento.

Gli algoritmi di machine learning funzionano per apprendimento e hanno bisogno di una grande quantità di dati per essere addestrati. Quello che abbiamo proposto, chiamato NESTORE, sin dalle prime ore dopo il primo forte evento fornisce indicazioni sulla probabilità che avvengano repliche di intensità simile o maggiore“ racconta Stefania Gentili del Centro di Ricerche Sismologiche dell’OGS. “In questo studio, abbiamo utilizzato cataloghi di terremoti avvenuti in California, una zona sismicamente molto attiva e per questo molto ben monitorata e analizzata. NESTORE è stato in grado di prevedere l’accadimento di forti terremoti anche con ampio anticipo nell’ottanta percento dei casi analizzati, con un numero di falsi allarmi inferiore al 20%. Le repliche di magnitudo rilevante possono avere ulteriori impatti su edifici, strutture e infrastrutture già danneggiati dai sismi precedenti e comportare nuovi rischi per la popolazione”, continua la ricercatrice, precisando che “avere possibili indicazioni probabilistiche sul loro accadimento sarebbe estremamente utile”.

Per validare statisticamente il metodo e favorirne l’applicazione ad un ampio numero di eventi in diverse aree tettoniche, il software verrà reso disponibile alla comunità scientifica.

Il paper, intitolato Forecasting strong subsequent earthquakes in California clusters by machine learning, è frutto di una lunga ricerca che si inserisce nell’ambito del progetto ‘Analisi di sequenze sismiche per la previsione di forti repliche’, coordinato dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, e a cui partecipano l’INGV e l’ente di ricerca giapponese The Institute of Statistical Mathematics (ISM).

Il progetto è inserito nel Protocollo Esecutivo 2021-2023 di cooperazione scientifico-tecnologica bilaterale tra Italia e Giappone e compreso tra gli undici progetti di grande rilevanza ammessi dall’accordo sottoscritto a gennaio dello scorso anno.

L’obiettivo è di migliorare le capacità di stimare la probabilità di futuri forti repliche, già a partire da poche ore dopo la prima scossa rilevante, rendendo l’algoritmo sempre più robusto, ovvero addestrandolo affinché fornisca stime di probabilità sempre più affidabili.