Guasto di Microsoft su scala globale: trasporti mondiali in tilt, disagi anche per banche e Borse

Allarme in tutto il mondo per un guasto Microsoft su scala globale, che sta causando disagi dall’India all’Europa, da Hong Kong all’Australia. Decine di compagnie aeree sono bloccate a terra, si registrano code negli aeroporti, problemi di telecomunicazione alla ABC TV australiana, disagi alla Borsa di Londra: nelle ultime ore si è moltiplicato il numero di aziende che hanno segnalato interruzioni o disservizi. Gli utenti “potrebbero non essere in grado di accedere a varie applicazioni e servizi di Microsoft 365”, ha annunciato la società, che sta attuando “misure di mitigazione” del danno.

PROBLEMI TECNICI ALLA BORSA DI LONDRA. I mercati azionari mondiali sono crollati venerdì a causa di una serie di incertezze economiche e politiche, ma anche a causa di questo guasto, che ha impedito agli indici delle borse di Londra e Milano di visualizzare il loro tasso di variazione al consueto orario di apertura. La Borsa di Londra è stata colpita da un problema tecnico che ha interessato la sua piattaforma di diffusione delle informazioni al mercato, mentre la visualizzazione della variazione del FTSE 100, il suo indice principale, è stata ritardata all’apertura. “Il servizio di informazione RNS sta attraversando un problema tecnico globale legato a una terza parte, che impedisce la pubblicazione di informazioni”, si legge in una nota pubblicata sul sito web del London Stock Exchange. “I team tecnici stanno lavorando per ripristinare il servizio. Gli altri servizi del Gruppo, in particolare il London Stock Exchange, continuano a funzionare normalmente”, si legge nella nota

AEROPORTI IN TILT. Numerosi aeroporti hanno dichiarato di essere stati colpiti dall’interruzione, tra cui Berlino, Amsterdam-Schipol e tutti quelli spagnoli, mentre diverse compagnie aeree hanno segnalato problemi: i vettori statunitensi Delta, United e American Airlines, Air France, l’irlandese Ryanair e tre compagnie aeree indiane.

La compagnia aerea irlandese Ryanair, il più grande vettore di passeggeri d’Europa, ha avvertito che “attualmente sta subendo un’interruzione della rete a causa di un’interruzione informatica globale da parte di terzi al di fuori del suo controllo”. “Se dovete viaggiare oggi e non avete ancora fatto il check-in per il vostro volo, potete farlo in aeroporto. Ci scusiamo sinceramente per gli eventuali disagi”. “Un guasto ai sistemi informatici potrebbe portare a tempi di attesa più lunghi del solito negli aeroporti”, ha avvertito su X anche la Civil Aviation Authority (Caa) del Regno Unito.

Anche l’aeroporto di Berlino è nel caos, con ritardi nel check in e il traffico sospeso. Diversi voli da e per lo scalo sono stati cancellati in mattinata. Altri aeroporti tedeschi, tra cui i principali Francoforte e Monaco, non hanno segnalato alcuna interruzione.

Tutti gli aeroporti spagnoli stanno subendo interruzioni a causa del gigantesco guasto informatico che ha colpito molte compagnie in tutto il mondo. Lo ha annunciato Aena, il principale operatore aeroportuale al mondo in termini di numero di passeggeri. “A causa di un guasto nel sistema informatico, si stanno verificando interruzioni nei sistemi di Aena e negli aeroporti della rete in Spagna”, ha dichiarato il gruppo, facendo riferimento a possibili ‘ritardi’ in un messaggio sul social network X. Questo “incidente tecnico globale riguarda principalmente i punti di check-in e di informazione per i passeggeri”, afferma Aena, che sta effettuando alcune operazioni “con sistemi manuali” in attesa che il guasto venga risolto. “Stiamo continuando a lavorare con tutte le parti interessate per porre rimedio alla situazione il prima possibile”, ha aggiunto la società.

Anche tre compagnie aeree indiane hanno annunciato interruzioni nei loro sistemi di prenotazione, legate ai diffusi problemi tecnici segnalati dagli operatori aerei di tutto il mondo. “I nostri sistemi sono attualmente affetti da un’interruzione di Microsoft”, ha dichiarato il vettore low-cost IndiGo in un post sulla piattaforma di social media X, mentre anche le compagnie aeree Akasa Air e SpiceJet hanno segnalato problemi tecnici.

“Un’interruzione di Microsoft che ha interrotto il servizio alle compagnie aeree di tutto il mondo sta interessando alcune compagnie aeree dell’aeroporto internazionale di Hong Kong”, ha annunciato lo scalo.

FERROVIE BRITANNICHE NEL CAOS.  Il più grande operatore ferroviario britannico ha dichiarato di essere stato colpito da problemi informatici che hanno portato a cancellazioni dell’ultimo minuto. Le quattro compagnie ferroviarie del gruppo Govia Thameslink Railway hanno annunciato sui social media che sono in corso problemi informatici diffusi su tutta la rete. “I nostri team IT stanno indagando attivamente sulla causa del problema”, hanno dichiarato, aggiungendo che si potrebbero prevedere “potenziali cancellazioni dell’ultimo minuto” poiché le compagnie non sono in grado di accedere ad alcuni sistemi di guida. “Anche altri sistemi chiave, tra cui le nostre piattaforme di informazione in tempo reale per i clienti, sono interessati dal problema”, prosegue il messaggio, invitando i passeggeri a informarsi prima del viaggio.

Ia, Urso lancia ‘quadrilatero’ italiano e Hub: “Presto decreto collegato alla Manovra in Cdm”

Un “quadrilatero” dell’innovazione e l’hub per lo sviluppo sostenibile. E’ la strategia italiana per mettere a servizio del mondo produttivo l’Intelligenza artificiale. Durante l’audizione in commissione Ambiente del Senato il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, mette in fila le mosse del governo per indirizzare le enormi potenzialità di questa tecnologia tutta nuova (e ancora da scoprire appieno) e ridurre al minimo i rischi che potrebbe generare. Partendo da due eventi: la partecipazione del Mimit al Summit sulla sicurezza a Bletchley Park e la riunione trilaterale con Francia e Germania del novembre scorso a Palazzo Piacentini, fondamentali tappe negoziali per un approccio sulle regole per per le imprese Ue.

Poi ci sono i passi europei, come l’Ai Act approvato lo scorso mese di marzo dall’Europarlamento, al quale l’Italia per prima ha voluto ispirare il proprio disegno di legge per indirizzare lo sviluppo e l’adozione di tecnologie di Intelligenza artificiale. “Ma il governo non si è solo concentrato sulle regole – spiega Urso -, iniziando anche a tratteggiare un quadro di politica industriale che andrà via via sempre più concretizzandosi, non solo grazie al ddl ora al vaglio del Parlamento, ma anche grazie al disegno di legge collegato alla manovra economica sulle nuove tecnologie abilitanti, che presenteremo in Cdm e poi in Parlamento nei prossimi mesi” e che sarà “finanziato col fondo sulla sostenibilità“.

Le direttrici su cui l’esecutivo si sta muovendo riguardano “le nuove politiche industriali“, sintetizzabili “su tre livelli – sottolinea il responsabile del Mimit -. Favorire la ricerca applicata industriale per far emergere nuove idee, ricerche e brevetti, e di questo di occuperemo nel collegato. C’è poi un secondo livello, sostenere lo sviluppo strumentale e un terzo su come aumentare la diffusione della Ia tra le imprese in generale e, soprattutto, tra le pmi“. Sul primo punto “siamo all’opera con l’avvio fondazione ‘Ia for industry’, che si è insediata a Torino e che completa il quadro di una ricerca industriale italiana sull’Ia volta ad ammodernare il comparto industriale in tutte le sue componenti critiche“, spiega. Aggiungendo che questo era “l’elemento che mancava” alla strategia italiana, perché la fondazione lavorerà assieme “anche ad altre strutture che già operano in questo campo e che potremo delineare come una sorta di quadrilatero: Genova, Bologna, Torino e Pavia“.

Nel capoluogo ligure “si trova l’Istituto italiano di tecnologia, con una dotazione annuale di circa 100 milioni di euro, che opera già da tempo e dedicherà una parte consistente del suo bilancio all’Intelligenza artificiale, concentrandosi sulla ricerca di base“, continua Urso. “Il secondo angolo è Bologna, con il Cineca e il Supercomputer Leonardo, tra i primi 5 al mondo per capacità di calcolo sull’Ia, dove si allenano molti algoritmi Ia prodotti da aziende europee, non soltanto italiane“. A completare il quadro è “il necessario sviluppo dell’hardware, che soprattutto per quanto riguarda i semiconduttori è rappresentato dal quarto angolo, quello che si sta sviluppando a Pavia con la fondazione Chips.IT“.

La partita dell’Ia è centrale anche in chiave G7, di cui l’Italia detiene la Presidenza. Infatti, in questo consesso è stata avanzata la proposta di un AI Hub per lo sviluppo sostenibile, “grazie al lavoro congiunto con Undp – continua il ministro – per rafforzare il ruolo del nostro Paese come parte integrante, trainante e innovativa dell’ecosistema globale sull’Intelligenza artificiale“. L’idea è di portar avanti il progetto “nel pieno spirito del Piano Mattei, volto a rafforzare la cooperazione e lo sviluppo dei paesi del Sud del Mondo, e dell’Africa in particolare, nella logica di mutuo scambio e mutuo sviluppo“. E per questo, conclude Urso, “ritengo che l’apertura di un centro internazionale in materia di intelligenza artificiale in Italia, auspicabilmente in congiunzione con la neo inaugurata Fondazione di Torino, possa rappresentare una grande opportunità per le imprese italiane, che si troverebbero così al cuore di un ecosistema industriale dell’Ia che guarda al mondo“.

Un miliardo e 380 milioni alle imprese turistiche per digitale e sostenibilità

Al via il nuovo incentivo per le imprese turistiche ‘FRI-Tur’ che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale. L’incentivo è gestito da Invitalia ed è promosso dal ministero per il Turismo. La domanda potrà essere presentata dalle ore 12 del 1° marzo 2023 fino alle ore 12 del 31 marzo 2023, mentre dallo scorso 30 gennaio – spiega Fedele Santomauro, consigliere d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – sulla piattaforma web di Invitalia è possibile scaricare la documentazione”. Per inviare la domanda è necessario essere in possesso di un’identità digitale, di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata.

Il 50% delle risorse è destinato agli interventi di riqualificazione energetica, mentre un altro 40% – prosegue Santomauro – delle risorse stanziate per il contributo diretto alla spesa è destinato alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia”. Va precisato che l’investimento deve essere riferito ad una o più unità dell’impresa richiedente situate sul territorio nazionale e deve prevedere spese ammissibili, al netto dell’IVA, comprese tra 500.000 euro e 10 milioni di euro. Inoltre, i progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea, alla Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e agli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio DNSH, a norma dell’art. 17 del Regolamento UE 2020/852.

Torino Wireless diventa Piemonte Innova: al servizio di imprese e Pa per la transizione

Accompagnare imprese e pubbliche amministrazioni nella gestione dell’impatto economico e sociale delle grandi transizioni (digitale, ambientale ed energetica) che caratterizzeranno i prossimi anni a partire da tre grandi temi: Sostenibilità, Intelligenza Artificiale e Cybersecurity. Il riconoscimento nazionale e non solo più regionale della Fondazione, inoltre, offre ulteriori opportunità di miglioramento competitivo. Sono gli obiettivi di Piemonte Innova, brand rinnovato di Torino Wireless, che dalla fondazione mette a fattor comune in ambito digitale soggetti pubblici, enti di ricerca e imprese. Uno staff di 35 persone impegnate su oltre 40 progetti di cui 8 europei, un cluster nazionale, un polo regionale e un ecosistema dedicato all’innovazione. Piemonte Innova mette a disposizione competenze nella gestione dei bandi sui temi dell’innovazione europei e italiani, sostiene e affianca Pmi e piccoli comuni nella transizione digitale, risponde alle richieste di partecipazione ai progetti promossi dagli enti territoriali, individuando fabbisogni e collaborazioni per progetti di ricerca collaborativa pubblico-privata. A queste funzioni storiche dei 20 anni di Torino Wireless, Fondazione Piemonte Innova aggiunge, grazie all’ingresso dei nuovi soci e al rinnovato patto tra i fondatori, nuove competenze e il mandato di agire, in collaborazione con gli altri Stakeholder, come soggetto facilitatore dei processi di innovazione e di sviluppo della digitalizzazione dei cosiddetti soggetti digitalmente fragili: piccoli comuni e micro e piccole imprese dei settori meno tecnologici.

Piemonte Innova mantiene la gestione del Polo di Innovazione ICT, una rete che traina dal 2009 l’innovazione del Piemonte attraverso eventi di networking, supporto a bandi regionali e nazionali, finanziamenti europei. Il polo è strutturato su cinque filiere che interpretano le sfide del futuro: Blockchain, Digital4Social, Green&Circular, Intelligenza Artificiale e Smart Mobility. Ne fanno parte quasi 300 aderenti tra cui 252 Imprese, 17 università e organismi di ricerca e 21 enti e associazioni in qualità di partner o end user. In questi 15 anni il Polo ICT ha portato a finanziamento 316 progetti di ricerca, per un investimento sul territorio pari a 150 milioni di euro.

Ha una dimensione nazionale sin dalla sua fondazione, un’altra eccellenza che Piemonte Innova eredita nella gestione: il Cluster SmartCommunitiesTech, la rete nazionale che dal 2012 promuove progetti di innovazione e soluzioni tecnologiche applicative per la gestione di aree urbane e metropolitane. Tredici soci territoriali, 119 organizzazioni aderenti e 46 città, animano questa comunità che integra e sviluppa competenze, fabbisogni e interessi per lo sviluppo tecnologico e sociale delle città.

Piemonte Innova è, inoltre, uno dei partner dell’Ecosistema Nodes (Nord Ovest Digitale e Sostenibile) finanziato a giugno 2022 dal ministero dell’Università e della Ricerca su una proposta presentata dal Politecnico e dall’Università di Torino insieme a una rete di 24 partner pubblici e privati. È uno degli 11 Ecosistemi dell’Innovazione che il ministero ha individuato al fine di supportare la crescita sostenibile e inclusiva dei territori di riferimento in quella che viene identificata come la doppia transizione (digitale ed ecologica), che tramite il Pnrr porterà 110 milioni di euro tra Piemonte, Valle d’Aosta e le province più occidentali della Lombardia, Como, Varese e Pavia. Nodes punta a creare in tre anni, filiere di ricerca e industriali in sette settori legati alle vocazioni del territorio. Delle risorse già individuate 54 milioni di euro saranno impiegati in ‘bandi a cascata’ per accrescere le competenze, valorizzare la ricerca e trasferimento tecnologico.

La capacità di attrarre investimenti, imprese e idee è diventata nevralgica per rendere più competitivi i territori che si contendono i circa 300 miliardi disponibili per l’Italia tra Programmazione europea 2021-2027 e PNRR. L’innovazione digitale è il processo abilitante grazie a cui queste risorse si trasformeranno in un beneficio concreto per cittadini e imprese, generando sviluppo e competenze diffuse”, spiega Massimiliano Cipolletta, presidente di Piemonte Innova. “Noi siamo al servizio di queste strategie, pienamente supportati dai nostri fondatori pubblici che hanno voluto sancire questo rinnovamento con un nuovo accordo di programma: Regione Piemonte, Città Metropolitana e Comune di Torino, Politecnico e Università di Torino, Camera di commercio di Torino.  A loro si affiancano i nostri fondatori privati: Fondazione Links e Unione Industriali di Torino con cui abbiamo rinnovato accordi di collaborazione mirati e a cui si sono aggiunti nel 2022 tre nuovi enti che hanno aderito e con cui sono già partite collaborazioni strategiche: Camera di commercio di Cuneo, CSI Piemonte e Unioncamere Piemonte”.

Siamo di fronte a un nuovo paradigma che ha imposto un cambiamento di dimensione e funzioni che ci ha convinto anche a cambiare nome assumendo una dimensione più ampia. Piemonte Innova però mantiene inalterata la sua natura di partenariato pubblico-privato. Vent’anni di storia certificano una competenza radicata che poggia su una conoscenza reale di oltre 3.000 imprese, di cui almeno due al giorno, per un totale di circa 400 all’anno, si rivolgono a noi e utilizzano almeno una delle nostre funzioni”, conclude Laura Morgagni, direttore di Piemonte Innova.