Barachini: “Sacrosanta una nuova legge sull’editoria. Per l’Ia serve approccio umanocentrico”

Un tempo si diceva intervista ‘a tutto tondo’. Alberto Barachini, sottosegretario all’Editoria e all’Informazione, davvero tocca tanti argomenti ai microfoni del #GeaTalk (guarda qui il video integrale). Innanzitutto sulla rielezione di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea: “Come esponente di Forza Italia sono estremamente soddisfatto del fatto che la coerenza dell’appartenenza al Partito popolare europeo ha portato a una buona continuità di governo europeo. La coerenza e anche la visione europeista del nostro movimento politico e del Ppe credo siano fondamentali anche per dare una centralità all’Italia“.

Restando sull’attualità, Barachini risponde anche (indirettamente) all’appello lanciato poche ore prima dal presidente dell’Autorità per Garanzie nelle Comunicazioni, Giacomo Lasorella, che alla presentazione della Relazione annuale 2024 di Agcom dice apertamente che serve una nuova legge sull’editoria. “Credo che sia sacrosanto e fa parte di una riflessione che molti di noi hanno fatto in questo periodo. Il sistema dell’editoria sta cambiando in maniera vorticosa e la legge è del 1987. Qualcosa sicuramente va rivisto“. Anche perché “il sistema nazionale dell’informazione italiana è fragile, quindi va tutelato e difeso nell’interesse nazionale e nell’interesse anche occupazionale del Paese“, ammette l’esponente di governo.

Oggigiorno tutto sta cambiando rapidamente sotto la spinta del web, dei social e adesso anche dell’Intelligenza artificiale, argomento di cui Barachini si occupa quasi quotidianamente. Al punto da aver creato una commissione, con a capo padre Paolo Benanti, che svolge lo stesso ruolo anche alle Nazioni Unite. Dal lavoro di questo nuovo organismo è stata prodotta una relazione che poggia le basi su tre pilastri: “Difesa del diritto d’autore, marcatura dei contenuti prodotti con l’Ia e, soprattutto, la nuova aggravante penale del cosiddetto deep fake“. Il testo è stato poi consegnato alla premier, Giorgia Meloni, che lo ha inserito nel dossier che ha centralizzato l’attenzione del G7 dei leader, alla presenza anche di Papa Francesco. “L’approccio umanocentrico prodotto nella nostra prima relazione è stato molto opportuno“, dice Barachini del lavoro svolto.

Il sottosegretario analizza diverse criticità di questa tecnologia. In fondo “siamo in presenza di un’innovazione della quale neanche gli stessi ingegneri conoscono l’evoluzione esatta“. Che porta anche qualche preoccupazione: “Abbiamo cercato di lavorare sul tema del cosiddetto ‘Registro di apprendimento dell’Ia – ricorda -, cioè chiedere alle società che sviluppano questa tecnologia di tenere un registro delle fonti. Si tratta di un tema molto delicato, perché i tecnici della commissione mi hanno detto che al momento, e probabilmente anche nel futuro, i sistemi di Intelligenza artificiale generativa sono talmente complessi che dalla risposta sarà quasi impossibile risalire alla fonte. Cioè, è talmente articolata l’interazione, la gestione delle fonti che lo stesso sistema non riconosce quali fonti che hanno generato un contenuto“.

Senza contare che, sul piano ambientale, l’Ia qualche problema lo crea. “Amazon, che sta investendo molto in Ia, ha fatto studi molto approfonditi sul consumo di energia elettrica e idrico, perché per raffreddare i server serve una mole di acqua incredibile. Quindi, la domanda è: il business che genererà sarà compatibile con l’esborso di risorse e i consumi che questo fenomeno richiede?“. Per Barachini “forse stiamo anche un po’ sopravvalutando l’Ia: pensiamo che possa fare cose straordinarie, poi quando gli chiediamo di fare delle cose molto semplici o facciamo degli esperimenti il contenuto è estremamente superficiale“. Ci sono anche aspetti positivi, però. Ad esempio per i Paesi sottosviluppati può essere una risorsa importante, a patto che “a livello internazionale si rifletta anche sulla capacità di sviluppo e, magari, sull’aiuto economico. Perché se queste tecnologie rimangono patrimonio solo di alcuni Paesi, invece che ridurre la povertà mondiale – avverte Barachini –, si rischia di ampliare il divario“.

Barachini: “Legge sull’editoria è del 1987, sacrosanto cambiare. Sistema italiano è fragile”

Credo che sia sacrosanto quello che il presidente Lasorella ha detto, fa parte di una riflessione che molti di noi hanno fatto in questo periodo. Il sistema dell’editoria sta cambiando in maniera vorticosa e la legge è del 1987“. Lo dice il sottosegretario all’Editoria e l’informazione, Alberto Barachini, ospite della nuova puntata del #GeaTalk (vedi qui l’intervista integrale), rispondendo indirettamente al presidente dell’Autorità per Garanzie nelle Comunicazioni, Giacomo Lasorella, che alla presentazione della Relazione annuale 2024 sull’attività svolta e sui programmi di lavoro, aveva avanzato l’idea di portare modifiche alla legge di settore. “Basta pensare a questi due elementi – spiega -: il cambiamento, la digitalizzazione del web, poi dei social e l’Intelligenza artificiale, e una legge del 1987, per comprendere che qualcosa sicuramente va rivisto“. Ma “può essere un’occasione per introdurre paletti, norme, regole che difendano l’informazione professionale, che tutelino il lavoro e in qualche modo ci proteggano dagli sviluppi non necessariamente virtuosi della tecnologia. Perché la tecnologia non si arresta, non va contrastata ma a mio parere, come tutte le libertà, deve avere un margine di regole”. Ma allo stesso tempo occorre “Rovesciare la narrazione che l’informazione non sia un bene legato al business, è una delle prime chiavi per arrivare a degli accordi che sorreggono un sistema“, continua la riflessione. “La nostra preoccupazione è che il sistema nazionale dell’informazione italiana è fragile, e lo certificano anche i dati diffusi oggi dalla relazione di Agcom e le parole del presidente Lasorella – aggiunge Barachini -. Oggi il sistema editoriale è abbastanza fragile, quindi va tutelato e difeso nell’interesse nazionale e nell’interesse anche occupazionale del Paese“.

Barachini: “Intelligenza artificiale non sia solo patrimonio di alcuni Paesi”

Ho avuto questa opportunità straordinaria di partecipare a un dibattito alle Nazioni Unite sull’Intelligenza artificiale. In particolar modo, in quella sessione ci si confrontava sul tema se e quanto l’Ia possa contribuire al miglioramento delle condizioni economiche dei Paesi sottosviluppati: è stata un’opportunità molto interessante, perché parliamo molto spesso delle ricadute potenzialmente negative dell’Intelligenza artificiale, ma esistono anche scenari positivi dell’applicazione tecnologica“. Lo dice il sottosegretario all’Editoria e l’informazione, Alberto Barachini, ospite della nuova puntata del #GeaTalk. “Ho saputo, lavorando su questo campo, che per esempio in ambito sanitario ci sono delle innovazioni straordinarie – spiega -: c’è un ragazzo piemontese che proprio con l’utilizzo dell’Ia ha la possibilità di rimuovere i propri arti inferiori grazie a una sorta di computerizzazione degli impulsi che dal cervello arrivano alle sue gambe. Poi c’è l’ambito biomedico, biochimico, farmaceutico e c’è anche effettivamente l’ambito economico, basti pensare per esempio alla gestione dei processi produttivi agricoli che l’intelligenza artificiale potrebbe avere nei Paesi sottosviluppati. Certo è – continua -, che quando si parla di innovazione tecnologica il divario economico è fondamentale. Già l’Italia rispetto, per esempio, al Sud-est asiatico e agli Stati Uniti soffre un gap di investimento, quindi a livello internazionale dobbiamo riflettere anche sulla capacità di sviluppo, e magari sull’aiuto economico, perché se queste tecnologie rimangono patrimonio solo di alcuni Paesi, invece che ridurre la povertà mondiale, si rischia di ampliare il divario“.

Alberto Barachini ospite del #GeaTalk di oggi: focus su intelligenza artificiale

Torna il 18 luglio alle 15, in diretta sul nostro canale YouTube, il #GeaTalk, format videogiornalistico di Gea, con i rappresentati delle istituzioni, della politica, delle aziende, della società civile, universitaria e del terzo settore in dialogo diretto su tematiche di stretta attualità. In diretta streaming, attraverso videoclip e news testuali, raccontiamo protagonisti e decisori dei nostri giorni, i loro progetti e le loro opinioni.

Ospite di questa puntata sarà Alberto Barachini, Sottosegretario all’Editoria, con cui parleremo, in modo particolare di intelligenza artificiale.

Questo il link per seguire la diretta: https://youtube.com/live/ldv1Gt6sVnk.