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Auto, ad agosto -18,3% immatricolazioni in Ue

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA, l’andamento delle immatricolazioni di auto in Ue e nei principali mercati. Secondo Acea, l’associazione dei produttori di autoveicoli europei, ad agosto 2024 hanno registrato un forte calo (-18,3%) rispetto ad agosto 2023, con risultati negativi nei quattro principali mercati della regione: perdite a due cifre sono state registrate in Germania (-27,8%), Francia (-24,3%) e Italia (-13,4%), con il mercato spagnolo in calo del 6,5%.

Volkswagen studia prima chiusura di una fabbrica. In Italia -40% vendite auto elettriche

Ad agosto sono state immatricolate 69.121 autovetture a fronte delle 79.787 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad una diminuzione del 13,37%. Da inizio anno le vendite toccano comunque quota 1.080.447 con una crescita del 3,8% sul 2023, ma con un calo del 18,5% sui livelli ante-crisi (2019).

Livelli, questi del 2019, che sembrano restare un miraggio per il mercato italiano e che sono invece il primo obiettivo da superare“, commenta il Centro Studi Promotor. Rimanendo al mese precedente, “le autovetture a benzina vedono il mercato di agosto in calo del 18,8%, con quota di mercato al 28,2%; allo stesso modo, le diesel calano del 29% con quota al 13,6%. Nel cumulato dei primi otto mesi del 2024, le immatricolazioni di auto a benzina aumentano del 10,4% e quelle delle diesel calano del 21,5%, rispettivamente con quote di mercato del 30,1% e del 14,2%“, sottolinea Anfia, che specifica poi come il gruppo Stellantis, nel complesso, totalizzi ad agosto 17.228 immatricolazioni (-32,3%), con una quota di mercato del 24,9%. Nei primi otto mesi dell’anno, le immatricolazioni complessive ammontano invece a 337.018 unità (-2,4%), con una quota di mercato del 31,2%, sottolinea ancora Anfia.

Il mercato italiano delle auto elettriche continua intanto a rallentare. Il mese scorso sono state immatricolate in Italia 2.410 vetture full electric, in calo del 40,6% rispetto ad agosto 2023, con una quota di mercato pari al 3,5% (dal 5,1% di un anno fa), specifica Motus E. Nei primi 8 mesi del 2024 le auto elettriche registrate nella Penisola sono 41.254, in aumento comunque dell’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con una market share del 3,8%, in linea con il periodo gennaio-agosto 2023 (quando si era attestata al 3,9%). Al 30 agosto il parco circolante elettrico italiano risulta così composto da 256.493 auto. “Dopo l’incontro del Tavolo Automotive presso il Mimit lo scorso 7 agosto e con la ripresa delle attività istituzionali post pausa estiva“, l’Unrae – ovvero l’associazione dei produttori automobilistici esteri – ritiene “ancora più urgente che venga definita quanto prima la strategia del Governo per accompagnare la transizione energetica del settore. Tra le priorità, è fondamentale che i 240 milioni di fondi residui degli incentivi 2024 vengano resi disponibili ben prima della fine dell’anno, per rifinanziare le dotazioni esaurite della fascia 0-20 g/Km di CO2”.

Anche se tutto ciò, però, secondo Unrae “non è sufficiente“. Infatti, il presidente Michele Crisci ribadisce “la necessità di scelte cruciali per supportare la transizione energetica, a partire dal recupero di ulteriori 250 milioni di euro (parte del miliardo previsto per il 2025) sottratti dal dl Coesione, l’eliminazione del price cap per le auto della fascia 0-20 g/Km o, in alternativa, la sua equiparazione a quello della fascia 21-60 g/Km. Queste iniziative devono far parte di un più ampio piano strategico triennale per il 2025, 2026 e 2027”.

Gli incentivi tuttavia non appaiono come l’unica soluzione per risollevare un settore all’interno di una transizione dagli esiti incerti. Tanto che di fronte a una “situazione estremamente tesa”, il gruppo automobilistico leader in Europa, ovvero Volkswagen, decide di ristrutturare le proprie attività e non esclude la chiusura di impianti in Germania, come rivela un documento interno inviato lunedì all’AFP. “La Germania sta perdendo sempre più terreno in termini di competitività”, si legge nel documento, che aggiunge che “non si può più escludere la chiusura di impianti nei siti di produzione di veicoli e componenti’“. Lanciando l’allarme, Oliver Blume, amministratore delegato del gruppo, ritiene che Volkswagen “debba ora agire con decisione, in un momento in cui “l’industria automobilistica europea si trova in una situazione molto impegnativa e grave”. La notizia è stata accolta con favore solo dai mercati azionari, con il prezzo delle azioni Volkswagen che è balzato di quasi il 2% in cima all’indice borsistico Dax.

Il colosso di Wolfsburg sta soffrendo per il calo delle vendite, l’indebolimento del settore automobilistico e la crescente concorrenza dei produttori cinesi, in particolare in Cina, il suo mercato principale. All’interno del gruppo di dieci marchi, è Volkwagen inventore della Golf e della Passat, che è stato visto come l’anello debole negli ultimi anni. Il piano di ristrutturazione è dunque proprio destinato a colpire il marchio di punta. L’anno scorso è stato avviato un vasto programma di risparmio in VW. “Ma la situazione è estremamente tesa e non può essere risolta con semplici misure di riduzione dei costi”, sottolinea il management di Volkswagen nel documento. In un comunicato stampa, il sindacato IG Metall ha denunciato un piano “irresponsabile” che “scuote le fondamenta della Volkswagen e minaccia massicciamente posti di lavoro e siti”.

INFOGRAFICA INTERATTIVA Auto, Acea: A gennaio +12,1% immatricolazioni in Ue, +10,6% in Italia

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA, le immatricolazioni di auto in Ue. Secondo Acea, l’associazione europea dei costruttori di automobili, a gennaio 2024 il mercato ha registrato una ripresa dopo il rallentamento registrato nel dicembre 2023, con un aumento delle immatricolazioni del 12,1% su base annua a 851.690 unità. In particolare, tutti i principali mercati del blocco hanno registrato una crescita significativa, con Germania (+19,1%), Italia (+10,6%), Francia (+9,2%) e Spagna (+7,3%) che hanno ottenuto incrementi a una o due cifre.

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INFOGRAFICA INTERATTIVA Auto, poche ibride plug-in ed elettriche immatricolate a gennaio

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA sono illustrate le immatricolazioni di auto a gennaio per tipo di alimentazione. Come riferisce Unrae, ibride plug-in ed elettriche continuano a restare il fanalino di coda per quanto riguarda l’alimentazione. Le prime rappresentano il 2,8% del totale immatricolato il mese scorso e le elettriche appena il 2,1%. A gennaio la parte del leone l’hanno fatta le ibride tout court e quelle alimentate a benzina.

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A settembre +9,2% immatricolazioni auto in Ue, in Italia crescono le ibride

Nel mese di settembre 2023, le immatricolazioni di auto nuove sono aumentate del 9,2%, raggiungendo le 861.062 unità, segnando il quattordicesimo mese consecutivo di crescita del mercato automobilistico dell’Ue. Due dei maggiori mercati dell’Ue hanno registrato incrementi sostanziali: Italia (+22,7%) e Francia (+10,7%). Il mercato tedesco è rimasto relativamente stabile, con un piccolo calo dello 0,1% rispetto al 2022. Lo rileva l’Acea nel suo report mensile. Nei primi tre trimestri del 2023, il mercato automobilistico dell’Ue è cresciuto notevolmente (+16,9%), totalizzando otto milioni di unità immatricolate. Nonostante l’aumento su base annua, il mercato rimane del 20% al di sotto del livello pre-pandemia Covid di 10 milioni di unità nel 2019. Ad eccezione dell’Ungheria (-3,2%), tutti i mercati della regione hanno registrato aumenti in questi nove mesi, compresi i quattro più grandi: Italia (+20,5%), Spagna (+18,5%), Francia (+15,9%) e Germania (+14,5%).

La quota di mercato delle auto elettriche a batteria ha raggiunto il 14,8%, in aumento rispetto al 14,1% del settembre dell’anno precedente. Per la terza volta quest’anno le auto a batteria hanno superato il diesel, diventando la terza scelta più popolare per gli acquirenti di auto nuove. Le auto ibride-elettriche hanno mantenuto la loro posizione di seconda opzione preferita, rappresentando un significativo 27,3% del mercato. Sebbene le auto a benzina siano ancora la scelta principale degli acquirenti, la loro quota di mercato è scesa dal 35,3% del 2022 al 34,1% di quest’anno. Le immatricolazioni di auto elettriche a batteria nell’Ue sono aumentate del 14,3%, raggiungendo 127.149 unità, pari al 14,8% del mercato. La Germania, il mercato più grande, ha registrato un calo significativo del 28,6%, che potrebbe essere legato alla riduzione degli incentivi per gli acquirenti privati a partire da settembre. Tuttavia, le performance particolarmente positive di altri tre mercati dell’Ue – Paesi Bassi (+70,8%), Svezia (+60,7%) e Francia (+34,2%) – hanno compensato il calo della Germania. Le immatricolazioni di nuove auto ibride-elettriche nell’Ue sono aumentate del 30,5%, grazie soprattutto alla forte crescita nei tre maggiori mercati del blocco: Germania (+44,1%), Italia (+34,8%) e Francia (+30,2%). Il risultato è stato un aumento cumulativo del 28,8%, con quasi 2 milioni di unità vendute nei primi tre quarti dell’anno – circa un quarto del mercato. Il mese scorso le immatricolazioni di nuove auto ibride plug-in nell’Ue sono rimaste relativamente stabili (+0,4%), per un totale di 70.578 unità. La forte performance di mercati importanti come la Francia (+35,1%) e il Belgio (+71,4%) ha contribuito a compensare il calo della Germania (-45,7%), il più grande mercato per questa fonte di energia. Nel complesso, la quota di mercato delle auto ibride plug-in è scesa dall’8,9% all’8,2% nel settembre di quest’anno.

Nel settembre 2023, il mercato delle auto a benzina dell’Ue è aumentato del 5,5%, sebbene la sua quota di mercato sia diminuita dal 35,3% al 34,1% rispetto allo scorso anno. La crescita delle vendite nei mercati più grandi del blocco – Italia (+32,2%), Germania (+9,1%), Spagna (+3,2%) e Francia (+1,4%) – ha contribuito ampiamente a questo risultato. Il mercato delle auto diesel dell’Ue ha continuato a diminuire (-12,5%), nonostante la crescita in Germania (+4,6%), mentre le vendite nella maggior parte degli altri mercati del blocco si sono ridotte. Le auto diesel hanno ora una quota di mercato del 12,7%, in calo rispetto al 15,9% dell’anno precedente.

Il mercato auto europeo continua a crescere: le diesel superano le elettriche

A luglio, il mercato automobilistico europeo ha registrato il dodicesimo mese consecutivo di crescita, superando le 851.000 immatricolazioni, mentre le auto diesel hanno ripreso il sopravvento sulle vendite di auto elettriche. E’ quanto emerge dai dati diffusi dall’associazione dei costruttori automobilistici (Acea). Il mese scorso sono state vendute nell’Ue 851.156 unità, con un aumento del 15,2% rispetto all’anno precedente, con una netta crescita nei quattro mercati più grandi: +19,9% in Francia, +18,1% in Germania, +10,7% in Spagna e +8,7% in Italia.

Per i primi sette mesi dell’anno, l’aumento è stato del 17,6%, con 6,3 milioni di auto nuove vendute – una cifra che è comunque inferiore del 22% rispetto allo stesso periodo del 2019, prima della pandemia di Covid-19. Tuttavia, l’industria automobilistica sta mostrando “segni di ripresa dalle interruzioni di fornitura legate alla pandemia Covid-19“, osserva l’Acea. Il mercato automobilistico europeo è tornato a crescere in modo sostenuto dall’agosto 2022, quando la crisi sanitaria, unita alla carenza di pezzi di ricambio, tra cui componenti elettronici cruciali, gli ha inferto un duro colpo.

Nonostante un aumento vertiginoso del 60,6% a 115.971 unità a luglio, le vendite di auto elettriche rappresentano il 13,6% del mercato, dietro a quelle di auto a benzina (35,8%) e diesel (14,1%), anche se a giugno avevano superato queste ultime per la prima volta nella storia. Tra gennaio e luglio, nell’Ue sono state vendute circa 2,3 milioni di auto a benzina (+14% su base annua), contro 910.000 diesel (-3%) e 820.000 elettriche (+55%). Le ibride hanno rappresentato 1,6 milioni di vendite in questo periodo (+29%) e le ibride ricaricabili, che possono essere collegate a una presa o a un punto di ricarica, 468.000 unità (+2%). Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, “chi deve acquistare una nuova auto è fortemente stimolato a passare ad un’auto elettrica, ma non sempre vede in questo tipo di vettura una soluzione adeguata per tutte le esigenze di mobilità sue e della sua famiglia”, anche perché “i prezzi delle auto elettriche sono ancora molto lontani dalle possibilità di spesa delle masse”.

In termini di marche e produttori, Tesla ha registrato la crescita più forte a luglio, con vendite di quasi 14.000 auto (+650%), anche se è ancora molto lontana dai colossi Volkswagen (233.000 unità, +18%) e Stellantis (144.000 vendite, -6,1%, ma con un +4,1% considerando il periodo gennaio-luglio). Il gruppo Renault ha registrato un aumento delle vendite del 17%, con 90.000 immatricolazioni.