Draghi

Draghi: “Con price cap inflazione meno pericolosa”

Non abbiamo scuse per tradire i nostri obiettivi climatici. L’emergenza energetica in atto deve essere un motivo per raddoppiare i nostri sforzi. Con questo avvertimento il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intende diffondere un messaggio forte e chiaro: “Dobbiamo continuare a facilitare l’espansione delle energie rinnovabili – sia nei Paesi ad alto che a basso reddito – e promuovere ulteriormente la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni energetiche pulite”. Ciò significa, ad esempio, rafforzare l’architettura verde dell’idrogeno e sviluppare reti intelligenti e resilienti.

All’apertura del meeting ministeriale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse), il premier ha ripercorso le tappe degli ultimi sviluppi riguardanti il tema dell’energia e della sempre più ‘imminente’ crisi alimentare. Innanzitutto, “accelerare la transizione energetica è essenziale per passare a un modello di crescita più sostenibile e, allo stesso tempo, ridurre la nostra dipendenza dalla Russia“, ha detto Draghi.

Per sciogliere il legame con Mosca una delle vie d’uscita più concrete, al momento, è l’imposizione del tetto ai prezzi delle importazioni del gas. Secondo il presidente del Consiglio, infatti, limiterebbe l’aumento del tasso di inflazione, sosterrebbe i redditi disponibili e ridurrebbe i nostri flussi finanziari verso la Russia“. Esiste anche un’ipotesi molto valida per l’impiego di trasferimenti statali diretti, mirati ai più poveri, mantenendo la sostenibilità delle finanze pubbliche. “Responsabilità e solidarietà devono andare di pari passo, a livello nazionale ed europeo”, ha raccomandato Draghi.

In merito alla crisi alimentare, soggetta a numerosi dibattiti nel corso dei giorni scorsi, il premier ha ribadito che dobbiamo affiancare la stessa determinazione nell’aiutare i nostri cittadini e quelli delle zone più povere del mondo, in particolare l’Africa. “I nostri sforzi per prevenire una crisi alimentare devono partire dai porti ucraini del Mar Nero. Dobbiamo sbloccare i milioni di tonnellate di cereali che sono bloccati lì a causa del conflitto“, la sottolineatura. “L’interruzione delle catene di approvvigionamento alimentare – in particolare del grano – ha fatto lievitare i prezzi e rischia di provocare una catastrofe umanitaria“, ha avvertito Draghi, consapevole che la collaborazione internazionale possa essere l’unico strumento per sollevarsi da questa emergenza globale.

Trasporti, Giovannini: “Progettare sistemi di mobilità sostenibili”

Durante il Consiglio dell’Ocse, tenutosi oggi a Parigi, Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), ha presentato la strategia del Mims in linea con gli impegni che l’Italia ha assunto a livello internazionale ed europeo sulla giusta transizione ecologica e digitale e sull’urgente necessità di ridurre le disuguaglianze, anche territoriali. L’obiettivo è quello di creare migliori connessioni ferroviarie e stradali tra i territori riducendo il gap infrastrutturale tra il Nord e il Sud del Paese e con le aree interne, riqualificare l’edilizia pubblica, rinnovare i sistemi di mobilità urbana in senso ecologico con l’acquisto di mezzi non inquinanti, migliorare le connessioni ferroviarie con porti e aeroporti, accelerare e incentivare la decarbonizzazione dei trasporti.

L’Unione europea indica la strada e mai come ora è importante perseguire i programmi di decarbonizzazione, puntando a una maggiore diversificazione energetica e a una rapida transizione orientata alle fonti rinnovabili”, ha affermato il Ministro sottolineando l’importanza di impiegare tutte le energie per sfruttare al meglio le risorse disponibili. Il Ministro ha però chiarito che per riuscire in questa missione è necessario “programmare gli investimenti seguendo una logica sinergica e integrata”.

La transizione verde – ha proseguito Giovannini – è un’opportunità per ripensare il modo di realizzare le infrastrutture e di progettare sistemi di mobilità sostenibili”. Infatti, grazie ai nuovi criteri sviluppati dal ministero lo scorso anno, gli investimenti futuri saranno basati su nuove regole che puntano a migliorare “ la qualità della vita delle persone, il benessere sociale e la qualità dell’ambiente” perché, ora più che mai, “lo sviluppo sostenibile è l’unico modello perseguibile“, così Giovannini ha concluso il suo intervento.