Pichetto: “Per proteggere Terra serve contributo di tutti”. Opposizioni: “Basta spot e scelte miopi”

La cura della Terra non è una “missione di pochi”, ma una “responsabilità condivisa”. Nella Giornata Mondiale dell’Ambiente, il ministro Gilberto Pichetto chiede il contributo attivo si cittadini, imprese, comunità per una sfida sempre più urgente. Ma mentre il governo supporta una transizione che mette l’uomo al centro, gli esponenti dell’opposizione denunciano una inazione climatica preoccupante.

Il tema di quest’anno è la lotta all’inquinamento da plastica:Ci invita a compiere scelte concrete, ogni giorno”, spiega l’inquilino del dicastero di viale Cristoforo Colombo, assicurando che il ministero è “in prima linea” per favorire un’economia più circolare, ridurre i rifiuti e sostenere l’innovazione. Il responsabile del Mase ricorda il messaggio rilanciato nello spot andato in onda sulle reti nazionali: ‘Non ti chiediamo di salvare il Pianeta, ma il tuo mondo sì’: “La transizione ecologica è un’opportunità. Ma è anche una responsabilità. Solo insieme possiamo costruire un futuro più pulito, più sicuro, più giusto. Per noi e per chi verrà dopo di noi”, scandisce.

La giornata “ci ricorda l’urgenza di affrontare l’inquinamento da plastica con concretezza e responsabilità”, sollecita la sua vice Vannia Gava. L’Italia sta investendo in impianti, tecnologie e filiere del riciclo per ridurre l’impatto ambientale e favorire una reale economia circolare: “Siamo attivi anche nei tavoli internazionali per definire strategie efficaci. Ma nessun risultato sarà possibile senza l’impegno concreto di tutti: istituzioni, imprese e cittadini”, fa eco Gava.

Anche il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rivendica il sottosegretario Tullio Ferrante, è in prima linea per la lotta alla diffusione delle microplastiche, una “minaccia invisibile, silente ma concreta”, chiosa. L’impegno è su più fronti: dagli investimenti per la portualità green e la mobilità sostenibile, al sostegno alle misure che agevolino la gestione dei rifiuti provenienti dal mare, con l’obiettivo di costruire un sistema di trasporti moderno che riduca le emissioni climalteranti e l’impatto delle microplastiche. Misure come l’elettrificazione delle banchine o l’adozione del decreto attuativo della Legge Salvamare, osserva, “costituiscono risposte concrete a questa vera e propria piaga ambientale”.

Non riescono a “festeggiare” la Giornata le opposizioni: “La concentrazione di CO₂ ha toccato 429,6 ppm ad aprile 2025, un altro record, mentre i tagli promessi dai governi ci tengono su una traiettoria di 2,6 °C che tradurrebbe l’Accordo di Parigi in carta straccia“, tuona la co-portavoce di Europa Verde Fiorella Zabatta. Gli scienziati dell’IPCC dell’ONU avvertono che sfondare 1,5 °C sarà questione di pochi anni, con ricadute su salute, cibo e sicurezza. Per questo, ripete l’esponente di Avs, “chiedo alle istituzioni italiane di approvare subito un piano climatico ambizioso, alle imprese di accelerare la transizione energetica e a ciascuno di noi di ridurre plastica, consumi e sprechi”. Il baratro è “a un passo”: “l’unica risposta possibile è un’immediata mobilitazione collettiva. Insieme possiamo cambiare rotta, difendere il pianeta e garantire futuro alle prossime generazioni”, afferma.

La capogruppo Pd nella Commissione Agricoltura, Antonella Forattini punta i fari sui coltivatori colpiti dagli eventi climatici estremi: “Nel Pacchetto di primavera del Semestre europeo, la Commissione europea evidenzia come l’Italia sia, tra gli Stati membri dell’Ue, quello più esposto ai rischi”, riferisce. L’agricoltura è il settore che paga maggiormente lo scotto dell’evoluzione climatica, in un susseguirsi di eventi estremi, dalle inondazioni alle siccità, dalle grandinate alle ondate di calore, che ogni anno mettono in ginocchio i produttori: “Soltanto nel 2024, le perdite hanno raggiunto i 9 miliardi di euro”, ricorda, chiedendo di sostenere la transizione ecologica con “nuovi strumenti e adeguate risorse”.

Non accetta “compromessi al ribasso” la vicecaprogruppo del M5S alla Camera, Ilaria Fontana, che invita a occuparsi di ambiente ogni giorno, “perché la sua tutela non è un’opzione, ma una necessità essenziale per la vita, la nostra salute, la sopravvivenza stessa del pianeta”. Dopo la battaglia del Movimento per farla diventare un principio cardine della Costituzione, i pentastellati, garantisce, continuano a “combattere in tutte le sedi istituzionali e in tutti quei territori che aspettano giustizia“. Per proteggere l’ambiente, “non possiamo più permetterci interventi spot, politiche miopi o compromessi al ribasso – insiste -, servono visione, impegno costante, scelte coraggiose e un senso di responsabilità condivisa in difesa della nostra casa comune”.