
Italia-Algeria, 40 accordi su energia e industria. Meloni: “Relazioni mai così solide”
Energia, economia circolare, infrastrutture e trasporti, agricoltura sostenibile e industria avanzata. Sono stati questi i temi al centro del Forum Imprenditoriale Italia-Algeria di Roma, evento organizzato dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con ICE Agenzia, in concomitanza con il quinto Vertice intergovernativo tra i due Paesi. L’appuntamento ha coinvolto 250 imprese italiane e 140 algerine. Il Paese nordafricano si conferma infatti tra i mercati ad alto potenziale sul piano dell’export, come primo partner economico dell’Italia nel continente africano: nel 2024 l’interscambio tra i due Paesi è stato pari a 14 miliardi di euro.
L’energia resta ancora l’architrave del partenariato ma la cooperazione si estende anche ad altri settori chiave come l’industria avanzata. Quindi automotive, agro industria, farmaceutica, economia digitale e industria della difesa. Circa quaranta gli accordi e le intese di natura commerciale siglate tra aziende italiane ed algerine, oltre 20 al Forum e i restanti al vertice su terrorismo, difesa, agricoltura e Tlc. I settori con le maggiori opportunità sono la meccanica strumentale (91 milioni), i metalli (37 milioni) e la chimica (36 milioni), che da soli rappresentano il 56% del totale. “Le relazioni tra i nostri due Paesi non sono mai state solide come oggi”, commenta la premier Giorgia Meloni. L’Algeria, secondo la presidente del Consiglio, si è rivelata Paese amico “soprattutto all’indomani della guerra di aggressione russa all’Ucraina”, ovvero “quando l’Italia aveva bisogno e necessità di diversificare le sue fonti energetiche per affrancarsi dalla dipendenza dalla Russia”. Confermando di svolgere “da molto tempo un ruolo fondamentale per garantire la nostra sicurezza energetica e per garantire la sicurezza energetica dell’Europa”, aggiunge Meloni.
“Ciò che abbiamo raggiunto oggi – mette in luce il presidente della Repubblica Algerina, Abdelmadjid Tebboune – apre orizzonti ampi per la partnership algerino-italiana, partnership strategica di esempio, di modello, che riflette la profondità e le interconnessioni di amicizia radicate tra l’Italia e l’Algeria”. Su tutto, il presidente algerino auspica di raggiungere la rete ferroviaria più grande in Africa.
“Il rapporto con l’Algeria – commenta il presidente Ice, Matteo Zoppas – si inserisce nel Piano Mattei. E’ un mercato che per noi vale circa 3 miliardi di euro ed è in crescita: 3% nel 2024, quasi 7% quest’anno”. Per il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, l’incontro conferma il rilievo centrale dell’Algeria nella strategia italiana di diplomazia della crescita. “L’Italia – ha detto il ministro – vive di export, che rappresenta quasi il 40% del PIL annuo, per un totale di 623 miliardi di euro. Ma il nostro obiettivo è arrivare a 700 miliardi entro il 2027 e per questo vogliamo incrementare l’internazionalizzazione delle nostre imprese”. L’obiettivo è far diventare il Mediterraneo “un’area di commercio, e non di cimitero di migranti”.
A margine del Forum, Tajani ha avuto un incontro bilaterale con l’omologo algerino, Ahmed Attaf. Il colloquio ha rappresentato l’occasione per ribadire l’impegno congiunto per la stabilità del Mediterraneo. Passando in rassegna i principali dossier internazionali e regionali, i due ministri hanno concordato sulla priorità di arrivare a un cessate il fuoco a Gaza, al rilascio degli ostaggi e alla consegna degli aiuti umanitari alla popolazione civile. È stato quindi confermato il comune impegno per la stabilità della Libia, per cui hanno sottolineato la necessità di rilanciare il processo politico a guida Onu, e per il contrasto al terrorismo e ai traffici illegali nell’area del Sahel. Infine la promessa di Tajani sulla collaborazione “proficua” tra Algeri e Bruxelles: “A volte ci sono degli ostacoli da superare, faremo in modo che questi ostacoli possano essere superati. Cerchiamo di essere il miglior ponte possibile”.