Crosetto: “Ci sarà razionamento energia, interventi subito o cataclisma”
“Per le lacrime non ci sarà bisogno di aspettare l’autunno, serve un intervento immediato o sarà un cataclisma economico”. Non le manda a dire, Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d’Italia, l’uomo politicamente più vicino a Giorgia Meloni. Seduto nella poltrona del suo ufficio allo Aiad, la federazione delle aziende che si occupano di difesa e aerospazio, in pieno centro della Capitale, possiede la libertà di pensiero per dire ciò che gli sembra giusto senza essere legato al perimetro asfissiante della campagna elettorale. “Non mi sono candidato e non farò il ministro”, sottolinea “perché sono fatto così. C’è bisogno di qualcuno che analizzi le cose con distacco senza essere coinvolto”, anche se le vie della politica sono infinite e Meloni non sembra una persona che si arrende facilmente.
PNRR PER CRISI ENERGETICA
Il tema della crisi energetica animerà le prossime settimane fino al voto del 25 settembre: la situazione è critica. “Molte aziende hanno già cominciato a settembre con la cassa integrazione agli operai. E non sono quelle energivore, che producono vetro, piastrelle o acciaio, ma anche quelle che fanno il Grana Padano… Tutte le aziende piccole e medie che si sono trovate con bollette incompatibili con i loro conti economici”, sottolinea Crosetto. E la via d’uscita quale può essere? Un extra debito? Palazzo Chigi nicchia di fronte a questa eventualità ma ci vogliono 60 miliardi subito per salvare la baracca: “Capisco che il governo non possa parlare di extra debiti senza un accordo su base europea perché sono cambiate le regole della Bce – dice il cofondatore di FdI – Innescheremmo una crisi ancora più grande perché influiremmo sul debito pubblico. Servirebbe una scelta di Pnrr europea. L’Europa stessa fornirebbe supporto con la Bce attraverso una spesa momentanea ulteriore. La soluzione va trovata immediatamente, ieri. Io sono mesi che lo dico”.
RAZIONAMENTO
Si profilano settimane paradossalmente ‘calde’ anche se andremo incontro al freddo. La situazione, tra le strette dei russi sui rifornimenti di gas e gli stoccaggi, non è ideale. “Penso che arriveremo al razionamento di energia”, la previsione di Crosetto, e “dobbiamo parlare chiaramente alle famiglie italiane perché inizino a capire qual è il dramma del momento”. Crudissimo, il cofondatore di Fratelli d’Italia, “come anni fa quando c’era l’austerity e le macchine non circolavano più”. Qualcosa va fatto, “dobbiamo svincolare il prezzo dell’energia generata da rinnovabili da quella prodotta dal gas, dobbiamo puntare su eolico e fotovoltaico. Sono scelte… ma ce n’è una prioritaria: che non fallisca il sistema economico. Bisogna fare in modo che le aziende sopravvivano, se no ci sarà la cassa integrazione che paga lo Stato, quindi noi cittadini. Quei soldi comunque dobbiamo spenderli. Meglio prima, però”.
ADELANTE CON JUICIO
La Germania si è buttata sul carbone per far fronte alla carenza di gas, in Italia non ci sono tante centrali anche perché manca la materia prima. In assoluto, il rischio è che, ripuntando sul fossile, vengano a saltare i parametri europei per la decarbonizzazione: “L’agenda del green deal europeo è stata fatta con altre condizioni economiche. La guerra in Ucraina ha avuto e avrà delle conseguenze. Se rimandiamo di uno o due anni il problema della CO2 non salta il green deal, non si può fare finta che non sia cambiato nulla. Penso che valga sempre la frase del Manzoni nei Promessi Sposi: Adelante, con juicio, si puedes”, la citazione di Crosetto.
RIGASSIFICATORE STRATEGICO
L’ex sottosegretario alla Difesa ai tempi del governo Berlusconi è contro l’ambientalismo che “diventa ideologia” e non si capacita per cosa sta accadendo nell’Adriatico: “Quando parliamo del gas in quell’area del paese, pensare che possiamo avere problemi da un impianto a 50 km e che dobbiamo tollerarne uno messo a 52 da un altro Paese è una follia”. Favorevole al nucleare di quarta generazione (“che è pulito ma ha tempi di realizzazione di sette, otto anni”), è convinto che la grana del rigassificatore di Piombino verrà risolta “appena ci sarà un nuovo governo e un nuovo commissario, che sarà il sindaco”. Sindaco che, eletto nelle liste di Fratelli d’Italia, si è trovato spiazzato di fronte al riposizionamento di Giorgia Meloni: “Quando la scelta è strategica per il Paese si porta avanti e basta”, la premessa. Con una spiegazione: “Il sindaco Ferrari non è un Ufo… Piombino ha aree inquinate per cui da decenni si chiedono interventi. Non lo hanno mai considerato e gli hanno messo come commissario il presidente della Regione… Ma con il nuovo governo tutto tornerà a posto“, conclude Crosetto.
IL PNRR
La tentazione di cambiare il Pnrr è forte, quasi una necessità come argomenta Crosetto. Non un vezzo e nemmeno un vizio: “Nessuno vuole rivedere le linee del Pnrr, ma l’Europa stessa si rende conto. Nel Pnrr sono previste opere pubbliche, dall’epoca di previsione a oggi il costo delle opere è aumentato del 20%. Non c’è una speculazione dietro, ma è cambiato il mondo”, quindi alcuni riferimenti vanno rivisitati. “Parliamo di soldi per la maggioranza messi da noi. C’è una fetta a fondo perduto ma maggior parte è sulle spalle degli italiani e italiani futuri”.