Alta pressione e smog alle stelle, ma da giovedì cambia tutto con il ciclone polare

Ultimi giorni di caldo eccezionale con valori 10-11 gradi superiori alle medie del periodo. Da giovedì, lentamente, il termometro si riporterà verso la climatologia del periodo, ma non farà freddo. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che “temperature massime fino a 20 gradi a febbraio non sono la normalità, specie al Nord: anzi, rappresentano un campanello d’allarme del Riscaldamento Globale essendo le temperature che normalmente dovremmo avere ad aprile”.

A Milano, Torino, Bologna, Venezia e Bolzano, ad esempio, la media delle massime di febbraio è circa 8-9°C; nelle ultime settimane e negli ultimi giorni sono stati raggiunti spesso i 17-19°C. Qualcosa però cambierà da giovedì: dalle zone polari, dopo la notte invernale del gelido buio assoluto, potrebbe scendere un ciclone con aria fredda verso il Mediterraneo.

Sulle zone polari infatti, senza la luce del sole, l’aria si raffredda e raggiunge le temperature più basse in questo periodo: dal Circolo Polare Artico durante il weekend una massa d’aria proverà a raggiungere il nostro Paese. Il termometro scenderà di 10 gradi riportandosi intorno alla media.

Questa massa d’aria dal nord Atlantico, con caratteristiche polari marittime, invaderà il nostro Paese da giovedì portando dapprima nevicate deboli sulle Alpi; in seguito, lo scontro con l’aria calda preesistente e l’arrivo di intense correnti meridionali molto umide genererà nevicate molto abbondanti sulle Alpi centro-orientali, soprattutto venerdì.

Intanto, nelle prossime ore, un primo fronte porterà piogge e locali temporali al Sud e localmente al Centro, specie versante adriatico; dal pomeriggio l’aria instabile formerà un piccolo vortice sullo Ionio in moto verso la Grecia. Questa bassa pressione porterà piogge più diffuse ed intense sulla Sicilia, terra colpita da un’estrema siccità.

Mercoledì, poi, vivremo la classica giornata di tregua meteorologica con ampi sprazzi di sole quasi ovunque e temperature ancora decisamente miti.
Per venerdì 23 febbraio si stima che possa cadere oltre mezzo metro di neve fresca sopra i 1000-1500 metri sulle Alpi centro-orientali. Inoltre le precipitazioni, attese da giovedì in poi, abbatteranno lo smog che negli ultimi giorni è salito alle stelle soprattutto sulla Pianura Padana.

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Due cicloni in rotta di collisione con l’Italia: tornano pioggia e venti forti

Nel corso della settimana appena iniziata sull’Italia torneranno piogge, venti forti e pure la neve: la seconda metà di febbraio si annuncia quindi decisamente instabile e movimentata. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, comunica che già a partire dalla giornata odierna le condizioni meteo sono previste in peggioramento con precipitazioni in particolare sulle regioni del Centro Sud e sulle due Isole maggiori a causa del passaggio del primo ciclone che si approfondirà sui nostri mari. Visti i contrasti piuttosto accesi tra masse d’aria diverse non si esclude il rischio di fenomeni intensi anche a carattere temporalesco. Martedì 20 gli effetti di questo primo peggioramento si andranno rapidamente a concentrare verso le regioni del Sud, dove la giornata trascorrerà sotto uno spesso tappeto di nubi cariche di pioggia anche a carattere di rovescio temporalesco. Tornerà invece il sole sulle regioni del Nord e gran parte del Centro, nonostante le consuete insidie provocate dalle nebbie in fase di intensificazione sulla Valle Padana e nelle zone più interne del Centro.

Ma attenzione, questa non sarà la perturbazione più forte della settimana: ne è infatti attesa un’altra tra giovedì 22 e venerdì 23 febbraio, ben più intensa, destinata a provocare precipitazioni abbondanti e nevicate intense sulle montagne.

Questo secondo ciclone stavolta colpirà anche il Nord con piogge sempre più diffuse e localmente di forte intensità. Attenzione soprattutto alla Liguria di Levante e all’arco alpino, dove si potranno verificare anche nevicate, sopra i 1100-1300 metri di quota. Dando poi uno sguardo più avanti, non possiamo affatto escludere che possa aprirsi un ‘canale perturbato’ all’interno del quale potrebbero fluire intense perturbazioni di origine nord atlantica verso l’Europa occidentale e l’Italia.

fiume Tevere

Ultime ore di pioggia: poi torna l’anticiclone con clima primaverile

In queste ore, il ciclone Pulcinella che tanta neve e pioggia ha portato soprattutto nella giornata di sabato, si sta velocemente spostando verso i Balcani. Nel frattempo, da Ovest, torna a farsi vedere l’alta pressione.

L’allontanamento del vortice ciclonico, spiega Antonio Sanò, fondatore del sito www.ilmeteo.it, provocherà ancora delle precipitazioni su alcune regioni. Le piogge, più irregolari e meno intense rispetto al weekend, interesseranno maggiormente il basso Tirreno e la Puglia nella giornata di lunedì e il Sud peninsulare nel pomeriggio di martedì e sempre a carattere piuttosto irregolare. Sul resto delle regioni tornerà il bel tempo e un clima piuttosto piacevole. Si annunciano giornate soleggiate anche mercoledì e giovedì. Da venerdì invece la pressione tornerà a diminuire provocando maggiori annuvolamenti.

Grazie alla rimonta dell’anticiclone, che come spesso è accaduto in questo inverno, avrà caratteristiche sub-tropicali, le temperature non potranno far altro che aumentare di giorno. Il clima tornerà ad assumere sembianze primaverili.

Su gran parte d’Italia, infatti, i valori termici diurni potranno salire fin oltre i 14°C e sfiorare ancora i 20°C sulle Isole Maggiori. Le grandi città italiane, come Milano, Roma, ma anche Firenze, Bologna e Torino si preparano a vivere giornate con picchi termici di 15-17°C. Almeno fino a fine mese le temperature continueranno a rimanere sopra la media del periodo. Da segnalare soltanto il calo termico atteso di notte, soprattutto al Nord quando i valori scenderanno fino a sfiorare gli zero gradi sulle zone pianeggianti.

piogge al sud/imago

Il Ciclone Pulcinella porta forte maltempo: pioggia e neve in tutta Italia per Carnevale

E’ confermato: dopo 20 giornate dominate dall’alta pressione subtropicale, arriva il Ciclone Pulcinella con forte maltempo per tutto il Carnevale. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, ricorda che le ultime piogge significative in Italia sono state registrate tra il 17 ed il 20 gennaio. Da allora, la potenza di Zeus, l’anticiclone subtropicale disteso su gran parte dell’Europa meridionale, ha portato giornate primaverili con massime fino a 24-26 gradi in Piemonte e Valle d’Aosta (complici i venti di Foehn) e picchi di 25°C diffusi sulle Isole Maggiori.

In tutto questo contesto anticiclonico non sono mancate le nebbie in Val Padana e forti inversioni termiche, con periodi più caldi in montagna che in pianura: lo zero termico ha infatti raggiunto a più riprese la quota di 3500 metri, valore tipico di fine giugno.

Ma tutto questo è quasi alle spalle. Da Giovedì Grasso in poi, un ciclone, in avvicinamento dall’Atlantico, ci traghetterà verso una fase pienamente autunnale con tanta pioggia e vento. Questo ciclone, chiamato ‘Pulcinella’, vista la coincidenza temporale della sua azione con il periodo dei coriandoli colpirà l’Italia fino a martedì prossimo.

Sono, quindi, in arrivo, pioggia, vento e neve. Il vento principale sarà lo Scirocco quindi si attendono temperature ancora miti, con la neve che cadrà solo sulle Alpi oltre i 1500 metri; sugli Appennini sarà ancora un miraggio e la pioggia cadrà anche sulle cime più alte.

Prima di entrare sotto le spire di Pulcinella, però, vivremo ancora qualche ora di alta pressione: in particolare oggi ci saranno momenti soleggiati a carattere sparso in un contesto molto variabile. Al centro-sud il sole accompagnerà la giornata con massime fino a 23 gradi in Sicilia, 20 gradi in Calabria, Sardegna e Puglia.

Nella giornata del Giovedì Grasso si inizieranno a sentire gli effetti dell’avvicinamento del Ciclone Pulcinella: sono previste deboli piogge sul Nord-Ovest, in particolare dalla tarda serata, precedute però da un anticipo instabile pomeridiano in Liguria ed Alta Toscana. Il clou del peggioramento è previsto però venerdì e, soprattutto, nel weekend.

Meteo, scherzo di Carnevale: arriva ciclone Pulcinella, porta pioggia e neve

Ultima settimana con temperature miti poi torna l’inverno con pioggia e neve. Da venerdì arriva il Ciclone ‘Pulcinella’ e non è uno scherzo di Carnevale. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma la previsione modellistica con altri 5 giorni ‘caldi’ oltre la media del periodo su gran parte del Paese. L’anticiclone subtropicale prima e venti meridionali poi, riusciranno a mantenere la colonnina di mercurio oltre i valori medi tipici di questo periodo, normalmente uno dei più freddi dell’anno.

In particolare, nonostante nel weekend siano attese delle precipitazioni, i venti di Scirocco e di ‘Libeccio caldo’ manterranno ancora il sapore primaverile degli ultimi giorni. Ma, dalla prossima settimana, dal 12 febbraio fino al 10 marzo, le previsioni sub-stagionali e i vari indici meteorologici prevedono un generale ritorno all’Inverno con valori non particolarmente rigidi, ma comunque non caldi o anomali come negli ultimi giorni. Le temperature ‘da Sant’Eulalia (12 febbraio) a San Macario (10 marzo) saranno nella media e con tempo vario’.

Intanto, le prossime ore saranno comunque caratterizzate da valori termici straordinari per questo periodo dell’anno: il mese di febbraio prende il nome dalla frequente febbre da raffreddore tipica di questa fase normalmente gelida. Quest’anno, come d’altronde anche negli ultimi anni, il mese di febbraio ci fa sudare. Negli ultimi giorni siamo arrivati anche a toccare 23-24 gradi in Pianura Padana!

Oggi ci accompagnerà con un po’ più di nubi al Nord e lungo tutta la fascia tirrenica, ma il termometro toccherà comunque i 25°C in modo diffuso tra Sardegna e Sicilia. Tra le due isole maggiori il valore normale di inizio febbraio è di circa 16 gradi: saremo ancora 9 gradi oltre la media, anche al Sud. Domani e giovedì saranno la fotocopia delle prossime ore con nubi più compatte tra Liguria e versante tirrenico, addensamenti a tratti anche al Nord-Est con al più locale pioviggine. Le temperature, inutile dirlo, continueranno ad essere miti.

Un primo cambiamento si paleserà venerdì 9 febbraio con l’arrivo di un ciclone denominato ‘Pulcinella’, in pieno stile carnevalesco (il martedì grasso quest’anno cade il 13 febbraio e le Ceneri il 14 in concomitanza con San Valentino): con il Ciclone Pulcinella sono attese piogge diffuse al Nord, moderate tra Liguria e Lombardia ed il ritorno della neve sulle Alpi a quote medie, oltre i 1500 metri. Localmente le piogge interesseranno anche il versante tirrenico. Da sabato la situazione diverrà instabile anche al Centro-Sud e un po’ ‘sciroccata’ ovunque: soffieranno venti miti di Scirocco dal Nord-Africa e quindi il freddo sarà ancora lontano.

Domenica, infine, il Ciclone Pulcinella si approfondirà dal Mar Tirreno Centrale verso la Campania, verso il luogo di nascita della maschera (Acerra, Napoli) e porterà piogge e rovesci quasi ovunque da Nord a Sud: arriverà la prima giornata di maltempo dopo tante settimane, accompagnata da venti occidentali, ancora non freddi.

Il clima meno caldo, come detto, arriverà poi la prossima settimana ad iniziare da lunedì 12 febbraio: meglio tardi che mai, molto probabilmente ritroveremo anche la neve fresca sugli Appennini e questa sarà già una grande notizia, anche se le temperature non scenderanno su valori particolarmente freddi.

Super anticiclone Zeus ancora per 12 giorni: ruba un mese all’inverno

Da oggi iniziano i cosiddetti ‘giorni della Merla’, il periodo che fino a non molti anni fa, era considerato il più freddo dell’inverno e non solo per detto popolare, ma anche statisticamente parlando. Quest’anno però non sarà così. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, avvisa che la presenza dell’anticiclone africano Zeus durerà ancora molto tempo, almeno per altri 10-14 giorni. Di fatto questa possente alta pressione ruberà alla stagione invernale quasi 30 giorni. Arriverà quindi una primavera anticipata? Forse, ma di certo non durerà. Il mese di febbraio, che segna il passaggio tra inverno e primavera, è stato spesso caratterizzato da eventi meteorologici importanti ed è proprio a febbraio che si sono verificate le più forti ondate di gelo e neve sull’Italia; basti ricordare gli anni come il 1929, il 1956 e più recentemente il 2012 e il 2018.

Parlando invece del tempo previsto per la settimana appena iniziata ci sono due aspetti da sottolineare. Innanzitutto la stabilità atmosferica portata da Zeus garantirà giornate soleggiate e piacevoli al Centro-Sud e sui settori alpini e prealpini, però provocherà anche la formazione di nebbie o nubi basse sulla Pianura Padana e lungo le coste tirreniche (qui solo al mattino). Se questa ormai è una normalità da parecchi giorni, i due aspetti che caratterizzeranno i prossimi giorni sono la quasi scomparsa della nebbia al Nord e l’aumento delle temperature. Da giovedì 1 febbraio, ma soprattutto dal giorno della Candelora (2 febbraio) ci saranno sempre meno nebbie a favore di un più ampio soleggiamento. L’anticiclone Zeus infatti si rafforzerà ulteriormente e così anche le temperature potranno aumentare. I valori massimi diventeranno via via più gradevoli su tutte le regioni e compresi grossomodo tra 13 e 18°C un po’ ovunque. Insomma, dall’inizio di febbraio si inizierà a respirare aria di primavera.

caldo record

Addio all’inverno: fino a febbraio dominerà l’anticiclone di primavera

Il vero inverno è durato poco, troppo poco. Nei prossimi giorni torneranno temperature anomale, oltre i 10 gradi in Val Padana, oltre i 15 gradi al Centro ed oltre i 20 gradi al Sud. Torneremo in una fase quasi primaverile. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma l’espansione del ‘temibile’ anticiclone nordfricano, con temperature fino a 10-12 gradi oltre la media del periodo: come avviene spesso in inverno, le anomalie saranno più marcate in montagna e al Centro-Sud.

Ma non mancheranno delle eccezioni, qualche disturbo si paleserà in questo contesto di vasta espansione anticiclonica: nelle prossime ore una blanda perturbazione in transito favorirà momenti di instabilità sulla dorsale appenninica con qualche debole nevicata oltre i 1100-1300 metri fino al Sud. Ma dal pomeriggio, e almeno fino alla fine del mese, non si prevedono altri sussulti significativi: dominerà l’alta pressione con temperature in aumento, cieli perlopiù liberi da nubi con tempo asciutto e mite.

Mercoledì 24 mostrerà già i primi segni evidenti di caldo anomalo, a cominciare dalle montagne, poi il picco sarà raggiunto tra giovedì e venerdì quando addirittura lo zero termico si porterà fino a 3900 metri, una quota tipica di fine giugno – inizio luglio.

In questo contesto di calma piatta, però, ci sarà vento forte sui crinali alpini tra mercoledì e giovedì, poi la possibilità di banchi di nebbia da giovedì in Pianura Padana durante le ore notturne. A tratti transiteranno anche delle sottili velature ma, come detto, dominerà la stabilità anticiclonica subtropicale.

Questa alta pressione nordafricana rimarrà centrata tra Spagna e Francia ed estenderà la sua ‘prepotenza’ sull’Italia almeno fino alla fine del mese, compresi i Giorni della Merla (29-30-31): da tradizione gli ultimi 3 giorni di gennaio dovrebbero essere i più freddi. Le temperature si manterranno ancora sopra la media climatica del periodo fino all’inizio di febbraio.

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Torna l’anticiclone africano: temperature oltre i 20 gradi al Sud Italia

Nel corso della settimana appena iniziata un caldo davvero anomalo avvolgerà l’Italia a causa dell’incedere dell’Anticiclone Africano: il protagonista delle ultime estati, ha deciso di farci visita in anticipo. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, comunica che già nella giornata odierna un vastissimo campo di alta pressione di origine africana, accompagnato da aria calda in quota, si espanderà sull’Europa centro-occidentale, bloccando di fatto qualsivoglia perturbazione atlantica o irruzione di aria fredda in discesa dal Polo Nord. Solamente nella serata odierna qualche piovasco potrà raggiungere la Liguria di Levante, la Toscana e la Romagna, prima di un rapido miglioramento anche su queste zone.

L’anomalia più rilevante riguarderà il campo delle temperature: solitamente questo è uno dei periodi più freddi dell’anno e invece sono attesi, pensate, scarti rispetto alla media climatica di +10°C, proprio sul bacino del Mediterraneo. Questo scenario del tutto anomalo e segno evidente dei cambiamenti climatici in atto persisterà per gran parte della settimana: registreremo infatti un’assenza pressoché totale di precipitazioni e, soprattutto, un caldo fuori stagione. La giornata più calda sarà molto probabilmente giovedì 25 gennaio, con punte massime fin verso i 20°C in particolare al Centro Sud (lato tirrenico) e sulle due Isole Maggiori, ma registreremo valori piuttosto miti anche sul resto del Paese, di certo tutt’altro che invernali. Per esempio lo zero termico sulle Alpi di Nord Ovest lo troveremo solamente oltre i 3500/4000 metri, una follia in questo periodo dell’anno.

Questa stasi atmosferica non sembrerebbe cambiare nemmeno per i ‘giorni della merla’ (29-30-31 gennaio), tradizionalmente i più freddi dell’inverno.

Irruzione di aria gelida dalla Russia: weekend con freddo e pioggia

Il tempo sta per subire un drastico cambiamento. L’aria artica che sta attualmente affluendo su gran parte dell’Europa riuscirà a raggiungere anche l’Italia, provocando un rapido peggioramento del tempo.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it non ha dubbi su ciò che accadrà tra poche ore. L’aria gelida in arrivo, addossandosi alle Alpi, riuscirà a sfondare in Italia entrando sia dalla Porta della Bora (Alpi Giulie), sia da quella del Rodano (Francia sudorientale). Le conseguenze di questo veemente ingresso saranno due: l’arrivo della Bora farà peggiorare il tempo dal Nordest verso Lombardia, Marche, Umbria e Toscana, mentre l’aria fredda in arrivo da ovest aggancerà un ciclone sulle Baleari il quale si dirigerà verso l’Italia centro-meridionale. Gli effetti saranno importanti.

Nella giornata di venerdì rovesci di pioggia interesseranno il Nordest e la Lombardia, per poi raggiungere Marche, Umbria e Toscana. A causa dell’abbassamento repentino delle temperature la neve potrà raggiungere quote collinari o addirittura rasentare la pianura lombarda entro sera (possibili fiocchi fino a Milano, magari misti a pioggia). Nel contempo, il ciclone sulle Isole Baleari piloterà una perturbazione che impatterà in serata sulla Sardegna, per poi puntare dritto alle regioni centrali e a quelle meridionali, provocando precipitazioni anche abbondanti e, in serata/nottata, nevose fino in collina, specie su Puglia, Molise, Campania e poi Calabria. Sabato, mentre al Nord rimonterà l’alta pressione, ma con venti gelidi, il maltempo dalle regioni adriatiche si sposterà al Sud peninsulare dove insisterà con rovesci di neve in collina, anche sotto forma di bufera, dapprima su Marche e Molise, poi anche su Puglia, Basilicata, Campania e Calabria.

Domenica, un ulteriore aumento della pressione porterà il bel tempo ovunque, ma continueranno a soffiare venti freddi, anche forti al Sud. In questo contesto le temperature subiranno un forte abbassamento con uno scarto anche di 15°C sulle regioni meridionali rispetto agli ultimi giorni. Di notte torneranno le gelate, anche intense sulla Pianura Padana, mentre sulle Alpi si potranno toccare addirittura i -25°C.

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Maltempo in arrivo: attesi nubifragi, vento forte e neve a bassa quota

Meteo scatenato: tre stagioni in quattro giorni. Prima l’autunno, poi un anticipo di primavera con 25°C e, infine, il ritorno dell’inverno con neve in pianura. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma quattro giorni di ‘rivoluzione’ meteo, di movimenti estremi, di ribaltoni bizzarri e in parte inquietanti. Passeremo, in alcune regioni, da temperature massime oltre i 20 gradi alla possibilità di neve in pianura.

Inizialmente, nelle prossime ore, il tempo sarà prettamente autunnale al Centro-Sud con piogge anche forti sull’Alta Toscana, precipitazioni che non saranno nevose neanche sulle cime più alte degli Appennini; con temperature di 5-6 gradi a 1500 metri, la neve fonderà dando luogo ad un’equazione pericolosa: acqua dal cielo più acqua fusa della neve, uguale attenzione alle piene fluviali tra Liguria, Toscana, Emilia ed Umbria. Nel frattempo al Nord resisterà uno scampolo di inverno con neve sulle Alpi oltre i 600-800 metri e con piogge moderate in pianura. Attenzione poi nella giornata di oggi ai venti forti meridionali soprattutto al Centro-Sud.

Giovedì 18 gennaio segnerà un Anticipo di Primavera in alcune zone italiane, con 25°C in Sicilia, ma con oltre 20°C di massima anche in Puglia e Calabria; degni di nota anche i 18 gradi a Chieti a circa 350 metri di quota. Qui si scenderà a 6°C in 48 ore con la possibilità anche di qualche fiocco di neve nel weekend.

Venerdì 19, infatti, è prevista un’irruzione di aria polare in ingresso dalla Porta della Bora: in giornata avremo l’arrivo di venti taglienti sul Nord-Est che porteranno un crollo termico specie verso le adriatiche e possibile neve in serata-notte fino in pianura tra Emilia Romagna e Marche. Sarà un’irruzione che ci riporterà nel pieno Inverno.

La terza stagione (inverno) inizierà venerdì pomeriggio e ci accompagnerà fino a domenica. Durante il weekend sono attesi dei ‘blizzard’, delle bufere di neve, al Centro fino a quote di bassa collina: se la previsione venisse confermata potremmo avere fino a 70 cm di neve fresca sull’Appennino Centrale anche a quote collinari. Una vera tempesta sabato 20 gennaio non è dunque esclusa sulle regioni centrali.

Domenica 21, infine, il maltempo si attarderà solo al Sud, favorendo ampie schiarite al Centro-Nord con gelate molto intense. Sono previste minime fino a -7°C in pianura al Nord.

Ci aspettiamo dunque un periodo di estrema altalena termica, tipico delle aree continentali, con variazione di +15°C/-15°C come se niente fosse; ricordiamo che un clima così ‘ballerino’ è più tipico delle Montagne Rocciose in America, più tipico del Colorado dove a Denver spesso passiamo da 25°C a 0°C: anche la Puglia potrebbe passare da 20°C a 0°C ricordando le continentali Montagne Rocciose.