pioggia

Ultimi giorni di caldo record: arriva ciclone Poppea con piogge e brusco calo temperature

L’anticiclone africano Nerone ha i giorni contati. Il caldo sahariano che in questi giorni ha battuto alcuni record sia di temperatura sia di zero termico, sta per subire lo scacco matto ad opera del ciclone Poppea. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it non ha più dubbi. L’avvento del ciclone Poppea porrà fine all’estate africana che a più riprese ha mandato quasi in tilt i termometri di molte città.

Fino a sabato 26 l’anticiclone Nerone dominerà incontrastato il nostro Paese e anzi, darà il meglio di sé (o il peggio a seconda dei casi). Le temperature massime saliranno ulteriormente di qualche grado e così i 39-40°C potrebbero essere raggiunti o ancora registrati su molte città del Centro-Nord come ad esempio Firenze, Prato, Arezzo, Bologna, Pavia, Mantova, Alessandria, fino a 37-38°C a Roma, Milano, Padova, Bolzano, in Sardegna e su alcune zone del Sud (tarantino, costa lucana, casertano, siracusano). Il caldo continuerà poi anche di notte quando i valori rimarranno prossimi ai 30-31°C almeno fino a mezzanotte per poi calare di qualche grado. Domani ben 19 ‘bollini rossi’, sabato situazione in graduale miglioramento sotto il profilo delle temperature. Secondo il bollettino delle ondate di calore per le giornate del 25 e 26 agosto diffuso dal Ministero della Salute, domani a Bari, Bolzano, Bologna, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Napoli, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo l’allerta sarà di ‘Livello 3,’ ovvero “condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla Salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche”. Unico ‘bollino verde’ a Cagliari. La situazione è prevista in miglioramento sabato 26 agosto, quando il numero dei ‘bollini rossi’ scenderà a 16. Cagliari ancora in ‘verde’, con l’aggiunta di Civitavecchia. Temperature in calo nelle città del Nord-ovest.

Da sabato infatti le temperature inizieranno a calare, anche se di poco e aria fresca dall’Atlantico comincerà ad addossarsi alle Alpi generando forti temporali che verso sera potrebbero raggiungere anche le zone pianeggianti di Piemonte e Lombardia. Questo sarà l’antipasto di quello che succederà nei giorni successivi.
Domenica 27 il ciclone Poppea, attivo sulle Isole Britanniche, inizierà a scendere di latitudine scalfendo così la parte più settentrionale dello scudo dell’anticiclone Nerone. I temporali si faranno via via più frequenti al Nordovest e in serata potranno raggiungere anche il Triveneto. Ma il peggio dovrà ancora arrivare.
Nel corso di lunedì 28 il ciclone Poppea farà irruzione sul bacino del Mediterraneo posizionandosi sul golfo di Genova e muovendosi lentamente verso il medio alto Adriatico. Si verrà a creare così una situazione meteorologica potenzialmente pericolosa per l’Italia.

Temporali violenti con nubifragi, grandine di grosse dimensione e forti raffiche di vento potranno colpire gran parte delle regioni centro-settentrionali, nessuna esclusa. L’aria fresca in arrivo farà crollare lo zero termico fin verso i 2800/3000m (ricordate il record di 5320?) cosicché la neve potrà scendere fin sopra i 2400-2700 metri. Il vento, a tratti impetuoso, spazzerà via in un battibaleno la canicola africana provocando un tracollo delle temperature che potrebbero perdere anche 15-20°C rispetto a questi giorni. Con l’arrivo di Poppea l’estate africana subirà il definitivo stop.

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Allerta rossa in 17 città, ma da domenica arriva Poppea: addio al caldo estremo

Con l’anticiclone Nerone che sta per raggiungere la massima potenza, l’ondata di calore sull’Italia si fa più intensa. Oggi sono 17 le città da bollino rosso: Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Latina, Milano, Napoli, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia e Verona. Le temperature schizzeranno oltre la media del periodo di 5-8°C.

E fino al weekend non ci sarà spazio per pioggia e aria fresca. “Almeno fino a domenica 27 agosto – spiega il meteorologo Antonio Sanò – sarà Nerone a dettar legge non solo sull’Italia, ma anche su gran parte dell’Europa, dalla Penisola Iberica fin verso il Mar Nero”.

Dopo aver stracciato il record dello zero termico (che ha superato i 5300 metri sulle Alpi) l’apice della canicola potrebbe far cadere anche qualche record di temperatura massima, per il periodo, su alcune città, come ad esempio Firenze, Milano e Roma. Su questi tre capoluoghi tra il 20 e il 23 agosto si toccarono 38-39°C soltanto nel 2000 e 2007 nella Capitale, nel 2012 a Milano Linate e nel 2011 a Firenze. Nei prossimi giorni questi valori potrebbero essere raggiunti o addirittura superati. Sul resto del Centro-Nord si viaggerà sui 37-39°C diffusi, qualche grado in meno invece al Sud.

Le previsioni del tempo fino a sabato 26 sono stabili: sole prevalente, caldo in intensificazione, venti deboli, mari calmi e caldi e rari temporali sui confini alpini e sui rilievi meridionali. Oltre al caldo diurno si dovranno fare i conti con le notti tropicali, ovvero con valori che poco prima dell’alba non scenderanno sotto i 22-23°C su gran parte delle città. Aggiungiamo un clima afoso e il disagio fisico sarà davvero pericoloso, soprattutto per le persone più fragili come gli anziani, i bambini e chi soffre di qualche particolare patologia.

Ma c’è una buona notizia. La situazione sembra cambiare in maniera radicale proprio dal weekend quando Nerone perderà improvvisamente forza per la discesa verso il bacino del Mediterraneo di aria più fresca, portata dal ciclone Poppea, un vortice che si attiverà sulle Isole Britanniche.

L’ingresso e lo scontro tra l’aria più fresca e quella rovente preesistente creeranno le condizioni ideali per lo sviluppo e lo scoppio di violenti temporali accompagnati dal temibile fenomeno della grandine. Quindi da domenica i temporali dalle Alpi scenderanno a macchia di leopardo verso le pianure di Piemonte e Lombardia per poi portarsi verso sera e notte anche su quelle del Nordest. A seguire ci sarà il tanto sospirato crollo termico. Le temperature infatti potrebbero perdere, rispetto a questi giorni, anche 12-15°C. Infine, con l’inizio della prossima settimana, l’aria fresca con annessi temporali raggiungerà pure il Centro Italia mentre il Sud rimarrà ancora in attesa.

caldo record

E’ allerta rossa per il caldo in 16 città. Attese punte di 38 gradi per cinque giorni consecutivi

Sono 16 le città italiane da bollino rosso a causa dell’allerta caldo, che saliranno a 17 mercoledì 23 agosto. Temperature eccezionali che, secondo il bollettino del ministero della Salute, rappresentano un’emergenza a Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino e Verona, a cui domani si aggiungerà anche Venezia.

Il caldo non accenna infatti a diminuire: con la coda dell’anticiclone Nerone sono attese punte fino a 38°C per 5 giorni consecutivi. Ma non solo. Come ricorda Antonio Sanò di ilmeteo.it, è in corso “un cambiamento epocale”: lo zero termico è salito di circa 300 metri oltre il precedente record in Italia, registrato alla stazione di radiosondaggio Novara Cameri a 5.328 metri. Si tratta del valore più alto dal 1954, anno di inizio rilevazioni con le radiosonde.

Tutta la colonna troposferica, schiacciata dalla potenza dell’anticiclone, presenta valori di almeno 10 gradi superiori alle medie del periodo: “pensate – dice Sanò – che lo zero termico, cioè il livello minimo delle temperature sotto lo zero, dovrebbe essere a 3500 metri in questo periodo dell’anno sulle Alpi: abbiamo una quota di 1800 metri superiore, i ghiacciai fonderanno ancora di più e l’ecosistema impazzirà”.

I record storici di questi giorni riguardano la temperatura in quota, ovvero quella che non risente dall’urbanizzazione e dunque quella che, senza alcun tipo di influenza ‘terrena’ dà esattamente l’idea del riscaldamento globale. Una cosa è il calore nella libera atmosfera e un’altra è la temperatura che si esplicita al suolo.
E nei prossimi giorni non andrà meglio. Si verificherà una vera e propria ‘tempesta di calore’, come viene definita dal servizio meteo californiano quando le massime di almeno 38°C insistono per più di tre giorni su una superficie molto ampia: con l’Heat Storm di Nerone ci saranno addirittura sette giorni di canicola e valori roventi.

Tempo asciutto e caldissimo, quindi, al Centro-Nord, possibili temporali sul meridione a causa di un’area depressionaria tra Sicilia e Libia: proprio tra Sicilia, Calabria e Campania si potranno avere disturbi temporaleschi pomeridiani che manterranno le temperature del Sud decisamente più basse di quelle del Centro-Nord.

“I numeri – spiega l’esperto – non smettono dunque di mandare segnali di allarme, e non è meteo terrorismo come qualcuno scrive: sono record che, grazie alla sapiente pazienza dei nostri nonni e dei nostri bisnonni, possiamo confrontare con tabelle, archivi, libri polverosi e annali meteorologici storici. Sono i valori più alti da 70 anni per i radiosondaggi, sono i valori più alti in alcuni casi da 300 anni per i dati delle stazioni meteo”.

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L’anticiclone Nerone infiammerà l’Italia: arriva il caldo a Centro-Nord

Anticiclone Nerone in arrivo, pronto ad infiammare ancora una volta il tempo estivo italiano. Antonio Sanò, fondatore del sito www.ILMeteo.it, conferma il ritorno del caldo africano sul nostro Paese, in due fasi: dapprima al Centro-Nord poi, da metà della prossima settimana, anche al Sud.

L’anticiclone africano negli ultimi giorni ha stazionato sulla Spagna portando massime record fino a 46,8°C a Valencia e in Andalusia. In queste ore si sta espandendo verso l’Italia centro settentrionale e nel weekend toccheremo 35 gradi a Bolzano e Firenze, 34 a Ferrara, Pavia e Terni con 33 in aumento a Bologna e Roma. Il caldo di questo weekend, dunque, non presenterà numeri confrontabili a quelli ‘stratosferici’ di luglio (48°C in Sardegna il 24 del mese), ma sarà accompagnato da un maggior tasso di umidità: sono previste condizioni di elevato stress biometeorologico per la combinazione di calore e umidità.

Nel dettaglio, dalle prossime ore assisteremo ad un graduale aumento termico: già oggi sono previsti picchi di 34-35°C al Centro-Nord con 38 gradi nelle zone interne della Sardegna. Ma il vero caldo divamperà con Nerone da domenica in poi: entro Ferragosto arriveremo a 40 gradi in Sardegna, 37 a Firenze per più giorni, mentre a Roma il caldo sarà spesso opprimente a causa dell’afa. Insomma, la prima fase di caldo colpirà soprattutto il Centro-Nord: a Ferragosto la massima di Palermo sarà di 30°C, mentre la massima di Milano sarà 35°C.

La seconda fase di caldo africano, invece, investirà anche il Sud dove potrebbe insistere anche fino a fine mese: la persistenza di Nerone e la sua tenacia destano dunque un po’ di allarme.

ONDATA DI CALDO

Arriva l’anticiclone Nerone: caldo africano per almeno 10 giorni

Oggi al Centro-Sud il cielo sarà limpido salvo sottili velature lungo la costa tirrenica toscana; al Nord, invece, dopo il tramonto non sono esclusi veloci passaggi nuvolosi.
Archiviato il mese di luglio più caldo della storia, nei prossimi giorni si materializzerà lo spettro di una nuova ondata africana con l’Anticiclone Nerone.

L’anticiclone africano inizierà a infiammare l’Italia e la sua espansione punterà dritto dal Sahara verso Roma ed il Centro Italia, da qui il nome Nerone.

Dal weekend le temperature inizieranno a salire ovunque: i primi 38°C si registreranno in Sardegna poi il caldo afoso investirà soprattutto il Centro-Nord con valori tra 34 e 37°C anche a Firenze e Roma.

Da giovedì 17 agosto l’ondata di caldo nordafricano inizierà a fare ancora più sul serio e colpirà soprattutto il Centro-Sud con valori prossimi ai 40 gradi all’ombra.

La tendenza meteo è da confermare, ma potremmo restare sotto la cappa umida e opprimente dell’Anticiclone Africano fino al 24-25 agosto, se non addirittura fino a settembre per quanto riguarda il Sud.

Intanto, nelle prossime ore, il tempo resterà stabile e in prevalenza sereno, salvo qualche nuvola in transito in serata.

Venerdì sarà più caldo, specie in Sardegna e Sicilia, e ancora soleggiato. Durante il weekend, invece, troveremo qualche acquazzone in più a ridosso delle Alpi con la possibile discesa di qualche goccia anche verso la pianura piemontese domenica 13 agosto. Tutto sommato comunque splenderà il sole anche nel weekend, in generale. Le temperature saliranno gradualmente con un primo picco tra il 14 ed il 15 al Centro-Nord, con un Ferragosto soleggiato, caldo e senza vento.

Dal weekend nuova ondata di caldo africano per almeno 10 giorni

Dopo pochi giorni dalla fine di luglio, mese più caldo della storia, le temperature si mitigano: localmente, la notte, i valori sono quasi autunnali. Nel fine settimana, però, arriva dalla Spagna il ‘Cammello’, anticiclone subtropicale. Si prevedono 38 gradi in Sardegna e gradualmente il caldo nordafricano si espanderà nel resto d’Italia, prima con un aumento significativo delle temperature minime poi con massime verso i 40 gradi.

La proiezione indica la possibilità che la prossima settimana sia oltre la media di 7-8 gradi e che l’anticiclone africano resti sull’Italia almeno fino al 20 agosto. Per il momento, l’anticiclone è sulla Penisola Iberica, portando l’isoterma dei 30°C a 850 hPa. Un dato meteorologico che ilmeteo.it definisce straordinario: “Significa avere 30 gradi a circa 1550 metri. Con il gradiente termico, che fa aumentare le temperature scendendo di quota di circa 1 grado ogni 100 metri, questo valore può corrispondere a più di 45 gradi in pianura al livello del mare“, spiega il sito. E infatti, da sabato scorso, specialmente in Andalusia, si raggiungono oltre 40 gradi, con picchi di 45°C anche a Siviglia, e la previsione indica temperature in ulteriore aumento almeno fino a venerdì.

Nel dettaglio, il Italia, il cielo sarà terso anche nei prossimi giorni, con qualche temporale di calore pomeridiano su Alpi e Prealpi orientali e locale interessamento serale delle pianure adiacenti. Per San Lorenzo, 10 agosto, il rischio acquazzoni non è previsto. Con il cielo sereno e con la quasi luna nuova ci saranno condizioni ottimali per osservare le lacrime di San Lorenzo, le Perseidi.

Dopo il ciclone Circe torna l’estate: picchi di 38°C a Firenze e Roma

Nel corso della settimana appena iniziata l’estate è pronta a prendersi una rivincita: dopo gli ultimi temporali su alcuni angoli d’Italia attesi nella giornata odierna, opera di un ciclone Circe che va allontanandosi dal nostro Paese, ecco che è pronto a tornare sulla scena un redivivo anticiclone africano e l’Estate è pronta a prendersi una rivincita.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.ILMeteo.it, comunica che l’attore principale di questo radicale cambiamento è l’anticiclone africano che, dall’interno del deserto del Sahara, si allungherà verso il mar Mediterraneo. Da sottolineare anche le caratteristiche intrinseche della massa in questione: si tratta di correnti d’aria calda di matrice subtropicale che provocheranno, oltre a un’estrema stabilità atmosferica con tanto sole, anche un aumento sensibile delle temperature. Con questo tipo di configurazione il caldo si farà sentire in particolare da mercoledì 9, sulle pianure del Nord, sulle regioni tirreniche e sulle due Isole maggiori dove i valori termici si porteranno diffusamente oltre i 35°C durante le ore pomeridiane. Addirittura, in città come Firenze o Roma si potranno raggiungere picchi fino a 38°C, insomma saremo di fronte alla tipica fiammata di calore africana.

E attenzione, queste condizioni meteo-climatiche potrebbero accompagnarci almeno fino a Ferragosto, per una sorta di blocco anticiclonico con l’alta pressione ben piantata sull’Europa centro-meridionale. Solamente al Nord (specie sulle Alpi), qualche temporale potrebbe riuscire a bucare l’alta pressione.

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Arriva il Ciclone Circe: allerta meteo in tutta Italia, venerdì la giornata peggiore

La perturbazione quando meno te l’aspetti. Siamo nel periodo del Solleone, la fase più calda dell’anno, quella dedicata alle vacanze, ma qualcosa sta per cambiare. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che quest’anno il Solleone sarà disturbato dal Ciclone Circe: violento, freddo, ma veloce. Colpirà l’Italia da Nord a Sud tra oggi e sabato, poi lascerà rapidamente il Paese, non prima di aver trasformato il Solleone in Dioniso o Bacco, in qualche figura che ricorderà più l’Autunno che l’Estate.

Avremo un tracollo delle temperature di almeno 10 gradi, si temono nubifragi violenti a macchia di leopardo. Sorprende il periodo in cui arriva questa perturbazione atlantica: un ciclone all’inizio di agosto è una novità che coglie all’improvviso e disorienta anche la climatologia italiana. Molto raramente si sono registrate perturbazioni così sviluppate e profonde alla fine di luglio o ad inizio agosto: questo fronte atlantico sfiorerà addirittura la Tunisia, portandosi molto a Sud, coinvolgendo quindi tutto lo Stivale.

Nel dettaglio, oggi avremo i primi rovesci a tratti intensi su Liguria di Levante, Alta Toscana e Triveneto; in particolare, in serata potrebbero essere anche violenti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Ma la giornata peggiore sarà quella di venerdì 4 agosto quando il minimo di bassa pressione, l’occhio del Ciclone Circe, si sarà portato sulle regioni centrali: da questa posizione favorirà fenomeni intensi su tutto il Centro-Nord. Dalla sera, poi, con lo spostamento del ciclone verso i Balcani avremo ancora forti temporali su tutta la fascia adriatica ed al Sud, con una graduale attenuazione al Nord: per quanto riguarda il meridione, massima attenzione, dunque, tra la tarda serata di venerdì e la notte di sabato, specie sul Basso Tirreno, quando non sono esclusi violenti nubifragi, da confermare.

La causa dei fenomeni intensi è da ricercare in tre ingredienti fondamentali: il ciclone dal cuore freddo arriva in un periodo molto caldo e pienamente estivo, il mare Mediterraneo italiano bolle con 30-32°C (5-6°C oltre la norma) e il calore fornisce energia anche ai temporali della terraferma, la traiettoria di Circe è molto a Sud ed investe tutta l’Italia fino a sfiorare la Tunisia.

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Arriva Caronte bis: picchi fino a 48°C al Sud, ma ancora temporali al Nord

Nel corso della settimana appena iniziata il tempo sull’Italia risulterà piuttosto movimentato: il nostro Paese infatti si troverà proprio a metà tra un’ennesima avanzata dell’anticiclone africano Caronte e un insidioso break temporalesco. Il rischio, elevato, è quello di eventi estremi derivanti da questo tipo di contrasti: si teme soprattutto la grandine.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, comunica che nella giornata odierna il meteo trascorrerà ancora all’insegna di un caldo eccezionale, con Caronte che concederà un bis di quanto già accaduto nei giorni scorsi: si tratta di nuova pulsazione sul bacino del Mediterraneo dell’alta pressione di origine sub-tropicale, che provocherà l’ennesima ondata di calore con temperature che saliranno ancora ben oltre i 37-40°C su molte delle nostre regioni, in particolare su quelle centro-meridionali e sulle due Isole Maggiori. Su Puglia, Sicilia e Sardegna sono previsti picchi massimi fin verso i 45-48°C.

Come anticipato però, il tempo non risulterà del tutto stabile da Nord a Sud, tutt’altro: analizzando il quadro sinottico generale previsto sul Vecchio Continente, possiamo osservare come alle alte latitudini, tra Isole Britanniche e Scandinavia, siano presenti vaste aree di bassa pressione ricolme di aria fresca e instabile di origine Polare. Più sotto, invece, troviamo l’ormai granitico anticiclone africano, con il suo carico rovente di masse d’aria in arrivo dal deserto del Sahara.

Tra il 25 e il 26 luglio l’ingresso di aria fresca e instabile in quota provocherà un vero e proprio break temporalesco. A causa della tanta energia in gioco (umidità e calore nei bassi strati dell’atmosfera trasportati in precedenza dall’anticiclone Caronte) e dei forti contrasti tra masse d’aria completamente diverse, si verranno a creare le condizioni ideali per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche in grado di scatenare, localmente, forti colpi di vento e grandinate. Stando al più recente aggiornamento le regioni maggiormente a rischio saranno tutte settentrionali: Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Sul resto del Paese l’anticiclone africano Caronte dovrebbe riuscire a dominare ancora incontrastato, garantendo tanto sole e caldo, anche se via via meno intenso specie da giovedì 27: in questo frangente si potrà notare un calo termico anche di 10-12 gradi rispetto all’inizio della settimana.

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Attesi temporali e grandine, ma da lunedì si prepara Caronte bis

Ad un mese dall’inizio dell’estate si possono già tirare le prime conclusioni: l’annus horribilis 2022, l’anno più caldo della storia per l’Italia, rischia di essere superato dal 2023. Le temperature hanno raggiunto per più giorni, e in molte zone, i 45-47°C all’ombra, le notti tropicali sono diventate ‘notti super tropicali’ con minime sopra i 30°C. Un luglio che, dopo un giugno relativamente fresco, risulta per ora il più caldo della storia italiana.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, guarda anche oltre: a livello globale i mari non sono mai stati così caldi nella storia recente; dal Pacifico all’Oceano Indiano, dal Mar Rosso al nostro Mediterraneo, l’acqua bolle. Sono oltre 1 grado più caldi della media con il Mediterraneo che guida il nuovo bollore del XXI secolo a +4°C oltre i valori normali. E se gli Oceani soffrono il caldo estremo, con quelle che vengono definite ‘Ondate di Calore Marino’, la terraferma registra temperature pazzesche: con 47°C in Sardegna sono stati superati numerosi record assoluti, resiste solo il record europeo di 48,8°C registrato in Sicilia l’11 agosto 2021 a Floridia, in provincia di Siracusa. Ma di questo passo facilmente la soglia dei 50 gradi potrà essere superata anche nell’Europa Meridionale.

L’incredibile calore di queste settimane sta causando nubifragi e grandinate eccezionali: negli ultimi giorni si sono avuti chicchi di grandine di 10 cm; il record per il chicco di grandine più grande a livello mondiale è di 20 cm con un cratere al suolo di 25 cm, registrato il 23 luglio 2010 in South Dakota, USA. Nei prossimi giorni potremo avere di nuovo grandinate intense al Nord, in particolare dal pomeriggio di oggi fino a domani sera. Da domenica rimonterà poi l’anticiclone africano anche sul Settentrione, mentre al Centro-Sud il caldo non mollerà mai la presa: si prepara eccezionalmente un Caronte bis.

Nel dettaglio sono previsti temporali al Nord, un leggero calo delle massime al Centro nel weekend, mentre al Sud le massime toccheranno ancora i 44°C, ma saliranno di nuovo fino e oltre i 47°C da lunedì con il Caronte Bis, che non lascerà in pace il meridione fino alla fine di luglio portando una seconda fiammata africana.