Nubifragio a Milano, esonda il Seveso. Allerta rossa per l’Adige
(Photocredit: Marco Granelli/Facebook)
La forte perturbazione che ha colpito l’Italia settentrionale non ha risparmiato Milano. Dopo le intense piogge di lunedì pomeriggio, un violento nubifragio con tuoni, tempesta di fulmini e raffiche di vento si è abbattuto sul capoluogo lombardo a partire dalle 4.30 di martedì mattina. Una “bomba d’acqua di notevoli dimensioni”, come ha riferito il sindaco Beppe Sala. Nella notte è iniziata l’esondazione del Seveso, che ha causato notevoli danni alla circolazione del trasporto pubblico locale: gli allagamenti, iniziati nella zona nord con viale Fulvio Testi e viale Sarca, nel corso della mattinata si sono estesi fino al quartiere Isola e al sottopassaggio della stazione Garibaldi in via Guglielmo Pepe. I disagi maggiori in in zona Niguarda. Pesanti i disagi anche per le linee Atm: la M3 è stata interrotta per acqua in galleria, tra Zara e Centrale, diverse linee di superficie deviate per allagamenti e alberi caduti. “L’evento è durato circa sei ore e ha portato a un flusso di acqua sulla città di 60/70 m³ al secondo, a fronte di una capacità di assorbimento delle nostre tombinature di circa 40 m³ al secondo. Fra un mese avremo a disposizione la vasca di Bresso, avrebbe aiutato molto”, ha spiegato Sala.
TRASPORTO PUBBLICO IN TILT. Come riferisce Atm alcune linee stanno cambiando servizio. In particolare, il tram 1 erso Roserio devia e salta le fermate tra corso Sempione/via Procaccini e via Espinasse/via Palizzi. Tram 5 non fa servizio tra via Vitruvio/via Settembrini e l’Ospedale Maggiore, tram 7 non fa servizio da viale Fulvio Testi/Santa Monica a piazzale Lagosta.
Il tram 10 non fa servizio tra il Cimitero Monumentale e Lunigiana e il 14 tra piazza Diocleziano e il Cimitero Maggiore. Il 19 non fa servizio tra piazza Sei Febbraio e piazza Castelli, il 33 tra via Farini/via Ugo Bassi e Lagosta.
Problemi anche per il bus 42, che devia e salta le fermate tra piazza Farina e via Fulvio Testi/via Santa Marcellina e per il 60 che non fa servizio tra piazzale Lagosta e il capolinea di viale Zara.
Per i filobus 90, 91 e 92 circolazione rallentata per alberature danneggiate lungo la linea. Non passano in viale Sarca e deviano su via Fulvio Testi i bus 727 e 728, mentre il 729 verso Comasina devia e salta le fermate tra via Monte Grappa/via Picardi e via Gorki (Cinisello).
170 INTERVENTI DEI VIGILI DEL FUOCO IN LOMBARDIA. Sono oltre 170 gli interventi fatti dai vigili del fuoco in Lombardia dalle 4 di questa notte per allagamenti di strade, sottopassi e scantinati di edifici: maggiori criticità a Milano e nel monzese dove a Meda è esondato il fiume Tarò. A Brescia, a causa del raggiungimento del livello di guardia della diga di Dazarè sul lago d’Idro, alla mezzanotte è stata disposta l’apertura delle chiuse per mantenere le condizioni di sicurezza della struttura. In previsione di una possibile esondazione del fiume Caffaro sono state evacuate 250 persone a Bagolino e 100 persone a Ponte Caffaro.
SALVINI MONITORA LA SITUAZIONE. Il vicepremier Matteo Salvini, “segue con la massima attenzione le ripercussioni del Maltempo su infrastrutture e trasporti”. Salvini, spiega il Mit, ha raccomandato chi di dovere di “informare tempestivamente i viaggiatori di eventuali rallentamenti ed ha auspicato il ritorno alla normalità nel più breve tempo possibile”. Salvini e i suoi uffici stanno monitorando anche le situazioni più critiche nelle province di Piacenza e Parma.
ALLERTA MASSIMA PER IL LAGO DI COMO. Nella notte è cresciuto rapidamente il livello del lago di Como oltre la soglia di esondazione. I volontari hanno montato le barriere mobili su Lungo Lario Trento e Trieste davanti a piazza Cavour, e questo ha comportato un restringimento di carreggiata. La strada è al momento percorribile, anche se rallentamenti saranno inevitabili. Come riferisce la protezione civile, verrà posizionata anche la grossa idrovora della colonna mobile in piazza Cavour per cercare di controllare il livello della falda acquifera. In giornata il livello è destinato a salire.
PIENA DEL SECCHIA ALLA SOGLIA 2. Continua l’ondata di maltempo anche in Emilia Romagna. Le precipitazioni delle ultime ore, ancora in atto sul crinale appenninico, stanno alimentando da monte le piene sui bacini del settore occidentale della regione, che sono in lento esaurimento su Trebbia, Nure, Parma, con livelli quasi stazionari nei tratto vallivi. La piena di Secchia si sta propagando nel tratto vallivo con livelli superiori alla soglie 2. Si prevede l’esaurimento delle precipitazioni nella mattina. Lo rende noto Arpae.
EVACUAZIONI IN TRENTINO. Proseguono gli interventi legati alle forti piogge in corso che hanno causato frane, allagamenti ed esondazioni in diverse località del Trentino. A causa delle esondazioni di diversi corsi d’acqua, tre abitazioni sono state evacuate a Nago Torbole in località Tempesta, mentre una famiglia ha lasciato la propria casa a Tiarno di Sopra in località Licalì, dove era bloccata a causa di una frana. Nella zona industriale di Storo, un nucleo familiare è stato costretto ad abbandonare per qualche ora la propria residenza in seguito all’esondazione del torrente Palvico. A Pieve di Ledro alcuni residenti hanno lasciato invece i pianterreni e i piani rialzati. Al fine di favorire il deflusso del Rio Salone, ad Arco, è stato demolito con un escavatore un ponte pedonale di proprietà comunale. Infine, attraverso le operazioni di contenimento della portata sulla diga di ponte Pià è stata ridotta la portata della Sarca.
Il picco è avvenuto questa notte e sinora sono caduti mediamente 70 – 110 mm con punte superiori a 150 mm (con punta massima di 188 mm in val Rendena al Doss del Sabion). Dopo una pausa nelle ultime ore, i radar mostrano temporali in movimento verso nord. Per ragioni di sicurezza è stata chiusa la Trento – Malè nella piana Rotaliana.
La linea ferroviaria è stata interrotta nel tratto tra Trento e Mezzolombardo alla confluenza tra Adige e Noce a causa dell’arrivo della piena dell’Adige all’altezza di San Michele. Sono previsti bus sostitutivi almeno fino a mezzogiorno. Interrotta anche la linea della Valsugana tra Trento e Pergine per caduta massi, anche in questo caso sono attivi i bus sostitutivi fino al centro perginese, da lì la circolazione su rotaia è regolare fino a Bassano. Agli allagamenti e smottamenti già registrati nella notte, si aggiungono l’esondazione del rio Val Ussaia a Mezzana, in val di Sole, e copiosi attraversamenti di acqua e ghiaia sulle strade, in particolare sulla SP 88 della Val di Gresta da Ronzo Chienis a Loppio. Dalla tarda mattinata è atteso un rinforzo dei venti da nord con raffiche di Foehn in valle, localmente fino a circa 60 – 80 km/h. Le temperature sono in diminuzione, lo zero termico è posto a 2600 metri così come la quota neve è in calo fino a 2000 metri circa. Per le prossime due ore si prevedono rovesci sparsi o diffusi, localmente anche intensi e temporaleschi in esaurimento dalla tarda mattinata. Sono attesi mediamente altri 5-30 mm di pioggia, ma in alcune località si verificheranno rovesci più intensi.
DANNI A EDIFICI IN TOSCANA. Notte di maltempo anche in Toscana. Nella tarda serata di ieri sono stati numerosi gli interventi del sistema regionale nelle province di Massa-Carrara, Lucca e in parte anche di Livorno: cadute di alberi, danni alla viabilità, allagamenti localizzati, danni ad alcuni edifici con lesioni alle coperture. In corso il ripristino di alcune utenze rimaste senza elettricità in Lunigiana e Garfagnana. “Sotto controllo il livello dei fiumi – riferisce il governatore Eugenio Giani – nelle prossime ore possibili nuovi temporali ma meno intensi”.
ALLE 13 CESSA ALLERTA IN LIGURIA. In Liguria è cessata l’ allerta nelle zone B, E (Genovesato e savonese; valli Trebbia, Aveto e Scrivia). Rimane, invece, l’allerta gialla nella zona C (Tigullio e spezzino e Magra, Vara, Entella) fino alle ore 13.00 di oggi, martedì 31 ottobre.
IN VENETO – la Protezione civile regionale ha diffuso un nuovo avviso di criticità valido dalle 14 di oggi alle 20 di domani, 1° novembre. Le previsioni meteo indicano residue precipitazioni nel primo pomeriggio di oggi, nel complesso di modesta entità, salvo qualche locale rovescio. Nel resto della giornata precipitazioni assenti. Fino a parte del pomeriggio i venti saranno ancora tesi e a tratti forti, anche con raffiche, su costa, pianura centro meridionale, zone prealpine e pedemontane centro occidentali. Dato lo scenario, è stata definita una criticità idraulica rossa nelle zone Adige-Garda e Monti Lessini, e Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige riferita alla piena dell’Adige. In queste stesse zone, è previsto un innalzamento significativo del livello dei principali corsi d’acqua; probabile superamento della prima soglia idrometrica su Piave Pedemontano, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Basso Brenta -Bacchiglione, Basso Piave, Sile e bacino scolante in laguna, della seconda soglia idrometrica su Livenza, Lemene e Tagliamento e della terza soglia idrometrica sulle zone Adige-Garda e Monti Lessini, e Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige, con inondazione delle are limitrofe e golenali; sulle zone in allerta rossa – ancora la nota – sono possibili scenari rilevanti: erosione delle sponde, tracimazione, sifonamento, rotture arginali, sormonto di ponti e altre opere.