Maltempo, Toscana in piena emergenza. Si attende il ‘ciclone’ al sud nel weekend

Mentre la Liguria sta faticosamente uscendo dall’allerta arancione, l’emergenza maltempo sta colpendo la Toscana. Squadre dei vigili del fuoco sono al lavoro da ieri proprio tra Liguria, Emilia Romagna e la Toscana, con oltre 350 interventi di soccorso.

In Liguria sono stati circa 100 gli interventi effettuati da ieri, soprattutto nel genovese, per allagamenti, frane e soccorsi a persone bloccate in auto e ai piani bassi di abitazioni per l’innalzamento dell’acqua. Colpite in particolare le zone di Rapallo, Chiavari, Recco e Sestri Levanti. In Toscana la situazione è più complessa. Qui le squadre dei vigili del fuoco sono al lavoro dalla serata di ieri nelle province di Siena e Livorno per le intense precipitazioni. Nel senese sono stati svolti 60 soccorsi connessi al Maltempo, la maggior parte dei quali tra Siena e Sovicille. A Campiglia Marittima, provincia di Livorno, sono state soccorse stanotte dalle squadre del Corpo nazionale 30 persone minacciate dall’innalzamento dell’acqua generato dalla rottura dell’argine del fiume Cornia. A Suvereto (LI) evacuati gli ospiti di una casa di cura. Nel livornese da ieri sono stati portati a termine 100 soccorsi dalle squadre del Corpo nazionale per allagamenti, salvataggi di persone bloccate in auto o ai piani bassi di edifici. A Bologna sono stati effettuati 90 interventi. A Savigno sono stati evacuati tre nuclei familiari rimasti isolati a causa dell’esondazione del torrente Samoggia.

Il governatore della Toscana, Eugenio Giani, sta partecipando all’unità di crisi con i Comuni e territori colpiti dalla fortissima perturbazione”. “Sono proseguiti tutta la notte – dice – gli interventi del sistema di Protezione Civile della Toscana per assistenza e soccorso ai cittadini e ripristino della viabilità”. A Campiglia Marittima, riferisce il presidente della Regione, “dove è piovuto in un’ora più di quello che piove in un mese, si è verificata una rottura del Cornia lato campagna che ha superato il livello massimo storico di oltre 8 metri. È stata ritrovata e soccorsa nella notte una persona che risultava dispersa. Nelle prossime ore saranno ancora possibili rovesci sparsi e isolati temporali, più frequenti sul centro-nord della regione”.

Giani traccia anche il quadro della situazione dei fiumi. Sta transitando la piena del Cecina a Cecina; il servizio di piena è attivo anche sull’Ombrone grossetano che ha raggiunto il secondo livello a Buonconvento. “Transito della piena dell’Arbia a Monteroni – dice – e piena in transito dell’Elsa a Ponte a Elsa e dell’Era a Capannoli”. Il Bisenzio e l’Ombrone pistoiese sono in diminuzione al primo livello. L’Arno è sotto i livelli di riferimento”.

Le previsioni per i prossimi giorni non sono buone. Nel weekend, addirittura, il meteo peggiorerà con piogge e nubifragi per tutti: il ciclone tirrenico si approfondirà fino a sfiorare configurazioni simil-tropicali (con un cuore caldo e piogge torrenziali) tra Basso Tirreno e Ionio. Intorno a Sicilia e Calabria si prevedono accumuli fino a 400-500 litri per metro quadrato di pioggia, metà di quanto piove in un anno intero, il tutto in un paio di giorni. Sabato le regioni più colpite saranno quelle del Nord-Est e tutto il Sud, meno la Campania; avremo delle schiarite al Nord-Ovest e questa, se confermata, potrebbe risultare un’ottima notizia. Domenica, infine, nonostante un miglioramento al Centro-Nord, il ciclone intorno alla Sicilia potrebbe continuare a causare piogge eccezionali e potenziali situazioni alluvionali, anche in Calabria, Basilicata e Puglia.

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Allerta meteo: oltre 200 litri di pioggia per metro quadrato al Centro-Nord

Italia bersagliata da piogge torrenziali fino a giovedì, prima un ciclone extratropicale poi le spire dell’Uragano Kirk. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma l’estremo maltempo atteso fino a giovedì al Centro-Nord, poi ci sarà una decisa rimonta dell’alta pressione. Massima allerta, dunque, per due violente perturbazioni: la prima, già sull’Italia, risulta collegata ad un profondo ciclone nordatlantico centrato sul Galles, la seconda sarà invece associata all’Uragano Kirk, in transito nella giornata di giovedì tra Francia e Germania.

Il primo peggioramento, sceso nella notte sul nostro Paese, porterà ancora nubifragi specie su Liguria, Alta Toscana, Alpi e Prealpi con coinvolgimento più irregolare anche di Pianura Padana, Umbria e Lazio dove non si escludono fenomeni intensi, anche a carattere di rovescio. In giornata le piogge, a tratti forti, interesseranno anche Sardegna e Campania, mentre all’estremo Sud farà caldo con una bella sciroccata, 29°C a Bari e 28°C in Sicilia. Gli accumuli maggiori si temono sulla Liguria, su nord Piemonte e nord Lombardia, localmente superiori ai 200 litri (il contenuto di una vasca da bagno) su ogni metro quadrato.

Mercoledì 9 ottobre vivremo la classica ‘tregua interciclonica’, cioè tra due cicloni: il tempo sarà nuvoloso con schiarite, avremo ancora qualche debole pioggia su Liguria di Levante, Alta Toscana e Triveneto, ma tutto sommato la giornata sarà soleggiata e di attesa.

L’attesa durerà poco in quanto già giovedì 10 ottobre è previsto ‘l’incubo Kirk’: l’uragano Kirk raggiungerà l’Europa, già mercoledì la Penisola Iberica, poi giovedì Francia e Germania. Ovviamente, abbandonando le calde acque tropicali a 27°C, spingendosi a nord delle Azzorre ed incontrando le correnti subpolari, Kirk si trasformerà da Uragano tropicale a ciclone extratropicale, ma sarà estremamente intenso ed anomalo. La prima anomalia di Kirk è individuabile nella rarità dell’arrivo degli uragani in Europa, la seconda anomalia ricade nella traiettoria prevista nel cuore del Continente: si ricordano infatti solo due uragani capaci di raggiungere l’Europa negli ultimi anni, Ophelia e Lorenzo, in grado di attraversare l’Atlantico da ovest verso est; questi due uragani si fermarono però tra Irlanda ed Inghilterra. Kirk invece raggiungerà il cuore del nostro Continente.

Giovedì pioverà, dunque, anche in Italia: dopo la perturbazione violenta delle prossime ore, Kirk porterà altre piogge su Liguria, Alpi e Prealpi. Le precipitazioni saranno intense, meno violente di quelle odierne, ma accompagnate da burrasche di vento al Centro-Nord. Vivremo una situazione ancora di forte maltempo con mareggiate, rischio alluvioni ed un’Italia divisa a metà: laddove non arriverà il maltempo, da Roma in giù, farà addirittura caldo con 35°C attesi in Sicilia e 26°C sulla Capitale.

In conclusione, prestiamo la massima attenzione, specie sulle regioni centro settentrionali, agli avvisi della Protezione Civile: in arrivo nubifragi, allagamenti, burrasche di vento, mareggiate; mancherà solo il rischio neve in quanto lo zero termico si attesterà su valori molto elevati per il periodo, fino a 3000-4000 metri anche al Nord.

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Breve tregua dal maltempo: in arrivo forte perturbazione con nubifragi

Questa fase di maltempo non vuole finire, anche nei prossimi giorni e addirittura fino a fine mese, l’Italia dovrà fare i conti con una serie di impulsi perturbati forieri di precipitazioni a tratti molto forti.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it pone l’attenzione alla fase di intenso maltempo in arrivo nelle prossime ore e che colpirà il Centro-Nord fino a martedì 21 maggio. La perturbazione atlantica, collegata a un semi stazionario ciclone attivo tra le Isole Britanniche e la Francia, sarà sospinta da intensi venti di Libeccio e Scirocco. Da lunedì il tempo peggiorerà via via più diffusamente e intensamente dalla Sardegna verso Toscana, Umbria, Lazio, quindi Nordovest e infine Nordest. Ma sarà martedì 21 la giornata clou del maltempo. Sin dalle prime del giorno piogge abbondanti o abbondantissime e locali temporali con grandine, si abbatteranno su Liguria, alta Toscana, Lombardia, Veneto e infine Friuli Venezia Giulia. Le precipitazioni intense potrebbero causare allagamenti improvvisi e dato che il livello dei fiumi in Lombardia e Veneto è ancora piuttosto alto, non sono da escludersi nuove esondazioni.

Da mercoledì 22 l’alta pressione tornerà ad avanzare verso il Centro-Sud dove il tempo tornerà a essere soleggiato. Non sarà così al Nord. Sulle regioni settentrionali continuerà a imperversare il flusso instabile proveniente dall’oceano Atlantico e così dopo mattinate relativamente tranquille e soleggiate, nel pomeriggio scoppieranno numerosi temporali con grandine.

Sotto il profilo termico invece è da segnalare il temporaneo aumento dei valori sia massimi sia minimi a causa dei venti meridionali, successivamente (da mercoledì) il clima sarà mite su gran parte delle regioni.

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Ultime ore di instabilità, poi arriva il (tiepido) sole. Weekend di bel tempo da nord a sud

Ultime piogge poi torna la primavera, soleggiata ma non calda. Nel weekend bel tempo da Nord a Sud. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma un deciso miglioramento dopo il passaggio del ‘doppio vortice’ di inizio maggio. Il secondo vortice sta lasciando il Paese direzione Balcani, ma attiva ancora correnti occidentali instabili e umide specie verso il settore tirrenico centro-meridionale ed il Nord-Est.

Nelle prossime ore, dunque, questo secondo vortice, arrivato dall’Inghilterra e carico di aria più fresca e instabile, andrà a posizionare il minimo di bassa pressione in Macedonia, a nord della Grecia. Nonostante la distanza geografica, il vortice riuscirà a richiamare venti di Ponente che scaricheranno piogge tra Bassa Toscana e Calabria tirrenica; inoltre sono attesi dei fenomeni sul Triveneto e localmente, in sconfinamento dalle regioni centrali tirreniche verso le adriatiche, anche su Marche, Abruzzo, Molise e Puglia.

In pratica ci sarà qualche scroscio di pioggia quasi ovunque, ma a macchia di leopardo e alternato a fasi soleggiate. Solo sulle isole maggiori, Sicilia e Sardegna, splenderà totalmente il sole e raggiungeremo temperature di 25-26°C; altrove le massime faticheranno a salire oltre i 20 gradi confermando un inizio di maggio decisamente sotto media.

Come detto, però, ci penserà il weekend a riportare un po’ di tepore: da sabato scoppierà di nuovo la primavera. Il tempo è previsto buono con sole prevalente e cielo soltanto a tratti nuvoloso salvo locale instabilità sulle Alpi. Le temperature massime raggiungeranno addirittura i 30°C in Sardegna e i 28°C in Sicilia, ma faticheranno sul settore peninsulare a salire oltre i 22-23°C. Si starà comunque bene quasi ovunque: dopo un inizio di maggio traballante e instabile, ecco un bel fine settimana sereno, pacifico e stabile.

A meno di un mese dall’inizio dell’estate meteorologica (1 giugno) mancano dunque i segnali spettrali della canicola estiva anticipata a maggio, come successo spesso negli ultimi anni. L’estate rovente è lontana e, almeno fino al 12 maggio, le temperature resteranno gradevoli e senza eccessi; anzi, tra martedì e mercoledì torneranno delle piogge al Centro-Nord in successiva discesa verso il meridione, accompagnate da un nuovo leggero calo termico.

Primo maggio con l’ombrello al Centro-Nord. Al Sud fino a 30°C

‘La pioggia di maggio fa diventare belli’, recita un detto popolare. E dal Primo Maggio di pioggia ne arriverà tanta. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma la credenza popolare che la pioggia di maggio renda belli, ma ricorda anche un proverbio opposto: ‘Acqua di maggio, Acqua di fango’ con il significato evidente che la pioggia di maggio, a differenza di quella che cade ad aprile, è particolarmente forte e in grado di smuovere violentemente la terra, trasformandola in questo modo in fango. Sia che renda belli o che sia intensa e produca degli allagamenti (come purtroppo successo l’anno scorso nel maggio alluvionale dell’Emilia Romagna), nei prossimi giorni la pioggia sarà protagonista ‘non desiderata’ al Centro-Nord. Almeno due perturbazioni porteranno un peggioramento nei primi giorni di maggio.

Nelle prossime ore vedremo già le avvisaglie della prima perturbazione che si sposta dalle Baleari e dal Golfo del Leone verso l’Italia: l’ultimo giorno di aprile sarà caratterizzato da forti rovesci sulla Sardegna, in spostamento successivo verso le regioni occidentali del Paese, perlopiù raggiunte in serata. Questa prima perturbazione sarà anticipata dal richiamo caldo nordafricano, con tanto pulviscolo nei cieli (la cosiddetta sabbia del deserto), e da un sensibile aumento delle temperature che toccheranno i 30°C al Centro-Sud. Un ultimo giorno di aprile simil-estivo e poi subito un nuovo ribaltone.

Continua ad ondeggiare l’imperterrita altalena termica che da metà aprile non accenna a fermarsi: prima caldo, poi freddo, poi caldo, poi di nuovo freddo e chissà magari continueremo a ‘dondolare’ ancora per un bel po’ tra fasi nordafricane e break sottomedia. D’altronde la primavera è un mese di transizione, maggio è un mese molto piovoso e a tratti freddo in Italia.

Mercoledì Primo Maggio, dunque, avremo tanta pioggia specie sul Nord-Ovest, sul versante tirrenico del Centro e in Sardegna, mentre sulla fascia adriatica e al Sud il tempo sarà anche soleggiato e asciutto. Le temperature massime caleranno anche di 10°C nelle zone più piovose. Giovedì 2 maggio un’altra perturbazione porterà un ulteriore peggioramento al Nord con piogge diffuse ovunque, precipitazioni frequenti anche al Centro (sempre versante tirrenico) e le consuete schiarite al Sud. Sulla fascia adriatica in pochi si accorgeranno di questo importante peggioramento: in 48 ore al Nord e tra Toscana e Lazio potrebbero localmente cadere più di 100 millimetri di pioggia, corrispondenti a 100 litri di acqua per metro quadrato, mentre dalle Marche in giù, fino al Salento, il terreno potrebbe restare asciutto e non ‘fangoso’.

Il primo weekend di maggio inizierà instabile e finirà stabile e soleggiato: venerdì 3 infatti, in un contesto termico decisamente più fresco ovunque, avremo residue piogge al Nord e al Centro, ma alternate a schiarite e fasi più tranquille. Sabato poi, con la probabile rimonta dell’alta pressione, il tempo migliorerà ulteriormente salvo acquazzoni questa volta più probabili al Sud. La prima domenica di maggio è prevista, infine, all’insegna del sole prevalente seppur con l’incertezza primaverile tipica del mese.

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In settimana arrivano due perturbazioni a guastare la primavera

La settimana appena iniziata non sarà tranquilla dal punto di vista meteo: questa fase della primavera sarà infatti guastata da nuove perturbazioni destinate a portare tanta pioggia su buona parte dell’Italia. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, spiega che nel corso della giornata odierna un campo di alta pressione di origine sub-tropicale riuscirà a garantire il sole un po’ ovunque e soprattutto temperature ben oltre le medie: a titolo di esempio, su Sicilia e Sardegna si potranno sfiorare i 28-30°C durante le ore pomeridiane, così come in Toscana.

Si tratterà però di una tregua dal maltempo: infatti, un profondo ciclone atlantico posizionato tra Isole Britanniche e Penisola Iberica invierà un primo fronte temporalesco che farà peggiorare il tempo già dal pomeriggio/sera di martedì 30 aprile a partire dal Nord Ovest e dalle due Isole Maggiori. La fase più intensa è prevista in concomitanza con il Primo Maggio: la Festa dei Lavoratori vedrà dunque un elevato rischio temporalesco, soprattutto al Centro-Nord e, a causa dei forti contrasti tra masse d’aria diverse, i fenomeni potrebbero risultare localmente intensi e grandinigeni.

Tra giovedì 2 e venerdì 3 maggio un secondo impulso instabile darà il via ad una nuova fase fortemente perturbata con frequenti occasioni per temporali; secondo gli ultimi aggiornamenti saranno ancora una volta a maggiore rischio le regioni del Centro-Nord e parte del versante tirrenico meridionale.

Prosegue dunque il trend meteo climatico di questa Primavera in cui si stanno susseguendo ondate di caldo fuori stagione a fasi invece marcatamente instabili e temporalesche; al momento, infatti, manca una figura atmosferica stabile, in grado di dominare sul bacino del Mediterraneo.

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Anticiclone in ritirata, da martedì temporali con grandine

Ultimo giorno, il più caldo, dell’anticiclone Narciso dopo di che arriverà un intenso break temporalesco. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it comunica che la giornata odierna risulterà la più calda di questo periodo in cui l’anticiclone Narciso ha riportato una totale stabilità atmosferica e un clima molto mite, anzi, a tratti pure caldo. La giornata trascorrerà con un cielo molto più nuvoloso al Nord dove il tempo peggiorerà verso sera e in nottata a partire dalle Alpi occidentali. Le temperature massime potranno toccare i 30-31°C sulle vallate alpine e sulle Isole Maggiori e fino a 25-26°C su molte città italiane.

Da martedì le cose cambieranno radicalmente. Una perturbazione atlantica, pilotata da un vortice ciclonico in formazione sul Mar Ligure, impatterà sulle regioni settentrionali provocando un graduale peggioramento del tempo a partire da Val d’Aosta e Piemonte dove sono attese le prime precipitazioni. Il resto del Nord rimarrà in attesa, così come la Toscana. Mercoledì la perturbazione interesserà con maggior intensità il Nord con temporali, possibili grandinate e forti colpi di vento che colpiranno fortemente soprattutto la Lombardia, anche Milano, ma in genere molte zone della Pianura Padana. Le precipitazioni interesseranno anche l’Emilia, le Dolomiti e il Veneto occidentale (soprattutto la zona del Garda). Nubi in aumento sul resto d’Italia, ma senza particolari fenomeni se non qualcuno in Toscana e in Sardegna.

Molto rapidamente il vortice dal Mar Ligure scenderà verso la Sardegna e quindi il nord Africa perdendo anche di energia, pertanto già da giovedì 11 il tempo tornerà a migliorare. Arriverà nuovamente un campo di alta pressione piuttosto caldo e così oltre al bel tempo prevalente, da venerdì le temperature saranno destinate ad alzarsi sensibilmente su tutte le regioni con valori massimi nuovamente sopra la media del periodo. Si prospetta quindi un altro weekend (quello del 13 e 14 aprile) molto soleggiato e decisamente più caldo di questo appena passato.

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Feste pasquali in balìa dello Scirocco: caldo al Sud, pioggia e neve al Nord

Un periodo pasquale sotto il segno dello Scirocco, il vento caldo proveniente da Sud-Est. Il nome Scirocco deriva dalll’arabo ‘sharqi = oriente’ e dalla Siria, zona di origine del vento rispetto al centro ‘marino’ degli antichi posto sull’isola di Zacinto nel Mar Ionio.

Antonio  Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma un periodo molto particolare sul nostro Paese. Lo Scirocco colorerà i nostri cieli di giallo, ocra o arancio trasportando in quota tanta ‘Sabbia del Deserto’: si tratterà di pulviscolo o più precisamente silt o limo che ricadrà poi con la pioggia o con la neve verso il suolo; come successo già negli ultimi giorni, troveremo un pezzo di Sahara sulle nostre auto e sui nostri tetti, ma anche nella neve fresca in arrivo sulle Alpi: i fiocchi, insieme al limo sahariano, conferiranno al nuovo manto nevoso una colorazione tra il rosa ed il rosso, il noto fenomeno della ‘Neve Rossa’. Questa neve, mescolata con il limo, fonderà più velocemente a causa del colore scuro che assorbirà più radiazione solare subendo un repentino riscaldamento diurno: nessun problema, durante il periodo pasquale cadrà sulle Alpi più di mezzo metro di neve fresca oltre i 1600-1700 metri!

Lo Scirocco sarà anche protagonista di un forte aumento delle temperature, specie al Centro-Sud: nelle prossime ore saliremo a 4 gradi oltre la media del periodo, sabato a 8 gradi ed infine per la Santa Pasqua ad un incredibile +12. In altre parole, l’ultimo giorno di marzo sarà associato ad un caldo estremo per il periodo, con oltre 32°C tra Sicilia, Calabria e Puglia. Ben 12°C oltre la norma climatologica. Lo Scirocco causerà anche il fenomeno dell’acqua alta a Venezia, porterà abbondantissime nevicate tra Piemonte e Valle d’Aosta e renderà i mari agitati, in particolare l’Alto Adriatico, il Mar Ligure ed il Mar Tirreno.

Insomma, saremo in balìa dello Scirocco per almeno 3 giorni, poi dalla Pasquetta i venti ruoteranno da Sud-Ovest (Libeccio, da Libia, nome sempre riferito a Zacinto). Entro lunedì vivremo lunghi momenti caldi e soleggiati, ma non sull’intero territorio italiano. Le previsioni indicano bel tempo nelle prossime ore al Centro-Sud, qualche addensamento in più al Nord con fenomeni possibili sul Nord-Ovest, nevosi oltre i 1500 metri.

Sabato il tempo peggiorerà ulteriormente sin dal mattino tra Piemonte, Valle d’Aosta ed Alta Lombardia per una perturbazione proveniente dalla Spagna: sono attese in giornata nevicate intense con oltre mezzo metro di neve fresca su queste regioni. Il maltempo in giornata interesserà anche la Liguria e, in serata, l’Alta Toscana, preambolo di una Santa Pasqua incerta al Nord. Domenica 31 marzo, Santa Pasqua e primo giorno con l’ora legale, vedrà infatti il passaggio di frequenti rovesci da ovest verso est sulle regioni settentrionali; in parte, verranno coinvolte da una maggiore instabilità anche le regioni centrali tra Alta Toscana e nord Marche, mentre al Sud avremo condizioni estive con oltre 30°C e un tempo asciutto seppur accompagnato spesso da un cielo giallognolo lattiginoso a causa della Sabbia del Deserto. Lunedì dell’Angelo 2024, al momento, sembra decisamente instabile, ancora una volta, al Nord; anche al Centro, tra Toscana, Lazio e Sardegna non mancheranno acquazzoni mentre sulle Alpi continuerà a cadere, per tutto il periodo pasquale e fino a questo 1 aprile, tantissima neve come fossimo a Natale. Vivremo un’inversione delle festività: a Natale 2023 abbiamo avuto caldo e siccità, a fine marzo – inizio aprile ritroveremo l’inverno sulle nostre montagne alpine piene di neve.

A Pasqua l’Italia spaccata in due: quasi Estate al Sud, temporali al Nord

Italia divisa in due durante le festività pasquali. Un’ondata di caldo fuori stagione investirà il Sud con picchi di 33°C tra la Santa Pasqua e la Pasquetta, al Nord troveremo spesso fasi instabili con rovesci alternati a schiarite in un contesto decisamente più fresco (massime sui 15-18°C in pianura). Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma il Bel Paese spezzato in due tronconi: la linea di separazione tra il tempo quasi autunnale e quello estivo correrà più o meno tra la Bassa Toscana, l’Umbria e le Marche; a nord di questa linea immaginaria (Livorno-Ancona) avremo acquazzoni sparsi, a sud di questa linea troveremo temperature intorno ai 22-25°C con picchi oltre i 30°C tra Sicilia, Calabria e Puglia.

Nel dettaglio, le prossime ore vedranno ancora delle piogge anche intense tra Liguria di Levante ed Alta Toscana, tempo molto instabile anche sul Triveneto con rovesci, neve sulle Alpi oltre i 1000 metri e anche l’acqua alta a Venezia; lungo la fascia tirrenica ci saranno momenti un po’ più variabili, altrove il tempo migliorerà decisamente anche se resterà ventoso quasi ovunque. Dal Venerdì Santo rimonterà l’anticiclone africano verso i Balcani e parte d’Italia: la protezione maggiore dell’alta pressione è prevista sulle regioni meridionali e su quelle adriatiche, ma la giornata sarà discreta quasi ovunque salvo rovesci frequenti sul Nord-Ovest e sulle Alpi. Soffieranno ancora venti tesi dai quadranti meridionali. Anche sabato vedrà frequenti momenti di instabilità sulle regioni nord-occidentali con estensione dei fenomeni in serata verso l’Alta Toscana; da Livorno in giù il tempo sarà buono, così come sul Nord-Est e tutto il versante adriatico. Le temperature saranno miti su gran parte del Paese, ma il vento sarà ancora piuttosto vivace.

Veniamo alla previsione più importante: Pasqua e Pasquetta. Negli ultimi giorni abbiamo ricordato l’incertezza del meteo pasquale a causa di una perturbazione spagnola, in lento e disordinato spostamento verso l’Italia. Dapprima i modelli meteo indicavano un moto piuttosto rapido verso il nostro Paese, poi rallentato, adesso di nuovo più veloce: in altre parole, sembra che la perturbazione spagnola possa colpire anche il Nord Italia tra la Pasqua e la Pasquetta, marginalmente anche la Toscana e le Marche. La stessa perturbazione però richiamerà aria calda dal Nord Africa con temperature ben oltre la media del periodo sul settore centro meridionale italiano.

In sintesi, per la Santa Pasqua si prevedono degli acquazzoni al mattino su Liguria, Alpi e Triveneto localmente su Alta Toscana e resto del Nord-Ovest; dal pomeriggio piogge e rovesci si concentreranno su Alpi e Triveneto, altrove ci saranno anche delle schiarite; come detto, a sud della ‘linea immaginaria Livorno-Ancona’, il tempo sarà in prevalenza asciutto, soleggiato e caldo per il periodo. Per il Lunedì dell’Angelo la situazione dovrebbe essere molto simile con acquazzoni al Centro-Nord (possibili anche su Lazio e Sardegna), alternati però a maggiori schiarite dal pomeriggio.

piogge al sud/imago

Arriva il Ciclone della Colomba: piogge, venti forti e anche tanta neve

Mancano poche ore e il Ciclone della Colomba invierà la prima delle due perturbazioni che si susseguiranno sull’Italia almeno fino a mercoledì 27 marzo. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it non ha molti dubbi sull’evoluzione del tempo della settimana che ci porterà alle feste di Pasqua.

Dopo un lunedì in prevalenza soleggiato, piuttosto freddo e con qualche gelata al primo mattino al Nord, ma piacevolmente primaverile di giorno su tutte le regioni, sin dalle prime ore di martedì il tempo sarà compromesso dalle precipitazioni, inizialmente di debole intensità, poi, dal pomeriggio via via più moderate e diffuse, soprattutto al Centro-Nord. Questo primo peggioramento sarà sospinto da venti di Scirocco e alimentato da aria più fredda in quota; quest’ultima farà tornare la neve sulle Alpi mediamente sopra i 900-1100 metri.

Mercoledì arriverà il secondo impulso perturbato, più potente del primo tant’è che al mattino gran parte delle regioni settentrionali e centrali si troveranno sotto piogge, temporali con locali grandinate e ancora neve sulle Alpi a circa 1200 metri. Il Sud rimarrà in attesa, infatti qui il tempo peggiorerà fortemente nel pomeriggio, specie su Campania, Basilicata e Puglia. Questa perturbazione sarà sospinta da venti forti di Scirocco e poi Libeccio che provocheranno alcune mareggiate sulle coste esposte.

Entro sera il fronte perturbato abbandonerà l’Italia riportando una quiete atmosferica. Da giovedì e almeno fino a sabato santo la pressione tornerà ad aumentare e sarà nuovamente l’anticiclone africano a riportare il sole e un clima piuttosto mite su gran parte delle regioni. Soltanto al Nordovest il tempo potrà risultare più instabile per l’avvicinarsi di un nuovo sistema depressionario.
Quest’ultimo contesto perturbato potrebbe influenzare le feste di Pasqua, dapprima al Nord (domenica 31, giorno di Pasqua) e poi su molte regioni per il giorno di Pasquetta. Ma la distanza temporale è ancora tanta e questa tendenza dovrà essere necessariamente confermata nei prossimi giorni.