Meteo, è arrivato NìKola: porterà una settimana di gelido inverno

Ormai ci siamo: è arrivato NìKola, un nocciolo d’aria gelida in discesa dalla Russia, che provocherà verosimilmente effetti pesanti su gran parte delle regioni per tutta la settimana. Il rischio, oltre al gelo, è che si verifichino diffuse precipitazioni, nubifragi, e anche neve a bassa quota. Si apre così una settimana di crudo inverno per il nostro Paese.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, comunica che nella giornata odierna un flusso di correnti d’aria di origine artico-continentale dilagherà sul bacino del Mediterraneo, tuffandosi direttamente dalla Porta del Rodano: una parte dell’intenso flusso in uscita dal Rodano favorirà la formazione di un minimo depressionario (Vortice Ciclonico) proprio tra il mar Ligure e il mar Tirreno. Oggi il maltempo colpirà il nostro Paese a iniziare dal Nord Ovest, con nevicate fino a bassa quota tra basso Piemonte, interno ligure ed Emilia occidentale.

Col passare delle ore il vortice ciclonico si sposterà verso Sud-Est: saranno possibili precipitazioni intense su Toscana, Lazio, Campania, Calabria e sulle due Isole Maggiori. Grazie a un cospicuo calo delle temperature, la neve potrà scendere copiosa sull’Appennino con fiocchi che potranno spingersi fin sotto i 100 metri di quota specie sul versante adriatico. Martedì 7 attenzione alla Sicilia: la particolare configurazione attesa potrebbe dar luogo a fenomeni piovosi molto intensi, anche sotto forma di nubifragio sui settori occidentali dell’isola.

Anche per il resto della settimana le condizioni meteo climatiche si manterranno instabili e soprattutto fredde da Nord a Sud, con il rischio di nevicate fino in pianura sul versante adriatico tra Romagna e Marche. Su Sicilia e Sardegna insisteranno ancora per tutta la giornata di Giovedì forti precipitazioni, localmente a carattere di nubifragio, nevose sulla Sardegna a 5-600 metri, a quote superiori sulla Sicilia.

Oltre alle intense precipitazioni, localmente anche nevose, a far notizia saranno le temperature, che si porteranno di circa 7-8°C al di sotto delle medie climatiche di riferimento, in particolare sulle regioni del Centro Sud per tutta la settimana. Attenzione inoltre al freddo notturno che si registrerà soprattutto al Nord dove sono previsti maggiori aree di sereno che favoriranno una maggior dispersione del calore verso la libera atmosfera e un conseguente più rapido ed intenso raffreddamento alle basse quote. Su molte aree della Pianura Padana infatti la colonnina di mercurio potrà scendere di parecchi gradi sotto la soglia del gelo.

Mai così caldo e secco nel Regno Unito: colpa del cambiamento climatico

L’anno 2022 è il più caldo mai registrato nel Regno Unito, che quest’estate ha visto diverse ondate di calore record, ha dichiarato mercoledì il servizio meteorologico britannico, il Met Office. “Il 2022 sarà l’anno più caldo mai registrato nel Regno Unito. Sebbene molti ricordino il caldo estremo dell’estate, quest’anno è stato notevole il calore relativamente costante durante tutto l’anno”, ha dichiarato Mark McCarthy del Met Office.
La temperatura media dell’anno sarà nota a gennaio, ma sarà superiore al precedente record di 9,88 gradi Celsius del 2014, secondo i dati provvisori disponibili. Ciascuna delle quattro stagioni di quest’anno è tra le dieci più calde mai registrate dall’inizio delle registrazioni nazionali nel 1884, ha dichiarato il Met Office, sulla base dei dati provvisori che saranno ufficializzati una volta terminato l’anno.
“L’anno caldo è coerente con gli effettivi impatti che ci aspettiamo dal cambiamento climatico indotto dall’uomo”, ha aggiunto McCarthy. Il 2022 è iniziato con un primo gennaio da record, con temperature di oltre 16 gradi a Londra. Tutti i mesi dell’anno, ad eccezione di dicembre, hanno registrato temperature medie superiori alla norma stagionale. A luglio, le temperature hanno superato per la prima volta i 40 gradi nel Regno Unito e in molte zone dell’Inghilterra meridionale e orientale è stato il mese più secco mai registrato, costringendo le autorità a introdurre restrizioni idriche in alcune aree.
Oltre alle temperature record, il Met Office afferma che è stato un anno particolarmente secco, con precipitazioni ben al di sotto della media. Secondo gli scienziati, l’aumento delle ondate di calore è una conseguenza diretta del riscaldamento globale e le emissioni di gas serra ne aumentano l’intensità, la durata e la frequenza.
Anche in Francia, tra l’altro, l’anno che sta finendo sarà ricordato anche come l’anno più caldo mai registrato, secondo Météo-France. Insomma, mal comune…

pioggia

Caldo in escalation fino a 40°: ma da domenica tornano i temporali

Breve fortissima fiammata africana con punte di 38-40°C e caldo insopportabile. Ma all’orizzonte arriva una buona notizia: da domenica il possente anticiclone africano potrebbe perdere potenza e lasciare spazio a temporali e veloci rinfrescate ad iniziare dal Nord. Le prossime ore vedranno l’ulteriore espansione di un cuneo di alta pressione nordafricana (con temperature 10-12°C superiori alle medie del periodo) lungo un asse sudovest-nordest: l’ondata di calore investirà in modo intenso Francia, Germania e regioni alpine. Anche in Italia vivremo una breve fortissima fiammata africana fino a sabato in estensione graduale dal centro-nord verso il meridione.

Gli ultimi aggiornamenti modellistici indicano la probabilità di un parziale cedimento del campo anticiclonico africano da domenica, con l’arrivo di temporali a tratti intensi al Nord: potremo avere anche un calo delle massime di 7-8°C. Buona notizia seguita da un’altra altrettanto buona: la prossima settimana, temporali e calo delle temperature potrebbero interessare quasi tutta l’Italia, soprattutto nel pomeriggio.

Andrea Garbinato, Responsabile Redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma la possibilità di rovesci dalle Alpi alla Sicilia per la prossima settimana, in un contesto più tardo primaverile che estivo: al mattino prevalenza di sole, nel pomeriggio acquazzoni a macchia di leopardo. Va detto che, essendo nel periodo del Solleone, quello climatologicamente più caldo per l’Italia, le temperature massime saranno ancora ben oltre i 30°C, ma decisamente più sopportabili.