Torna il Festival dell’Asvis. Giovannini: “Interesse per sostenibilità sempre più radicato”

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile dell’Asvis arriva alla sua ottava edizione e cresce in maniera esponenziale. Oltre mille sono gli eventi che verranno organizzati quest’anno in Italia e nel mondo, tra il 7 e il 23 maggio. Sei però saranno le tappe principali: Ivrea, Torino, Bologna, Milano, Palermo.

L’interesse verso i temi della sostenibilità è sempre più radicato e trasversale in ogni ambito della vita del Paese, nel pubblico e nel privato“, rivendica il direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini, durante la presentazione, nella sede Rai di via Asiago a Roma.

Accanto alla società civile, alle istituzioni educative e culturali e alle amministrazioni pubbliche centrali e locali, spiega Giovannini, il Festival coinvolge “in maniera sempre più profonda anche le aziende, protagoniste fondamentali della transizione verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale“.

Il 7 maggio, nell’evento di apertura alle ex officine Olivetti di Ivrea, verrà presentato un Rapporto sugli scenari per l’Italia al 2030 e al 2050 che contiene, tra l’altro, un’analisi inedita sviluppata con Oxford Economics sulla relazione fra transizione energetica e variabili macroeconomiche, per evidenziare le scelte da compiere oggi nel campo delle politiche industriali e degli investimenti, in modo da assicurare un futuro di prosperità per l’Italia ed evitare non solo gli scenari catastrofici, ma anche il peggioramento delle condizioni socioeconomiche del Paese.

La seconda tappa sarà a Torino, tra il 9 e l’11 maggio, nell’ambito del Salone del Libro e si focalizzerà sul rapporto tra cultura, comunicazione e sostenibilità. La terza, il 14 e 15 maggio a Bologna, sarà dedicata al futuro delle città e al ruolo delle aziende per la transizione in ambito urbano. Il 17 maggio, a Milano, ci sarà un focus sui territori come motore del cambiamento. Il 21 maggio, a Palermo, al centro dell’attenzione saranno le tematiche sociali. Tra una tappa e l’altra numerosi eventi saranno organizzati a Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni, “casa” del Festival, che ospiterà gli appuntamenti dedicati ai singoli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’evento conclusivo si terrà a Roma, il 23 maggio, presso l’Aula dei Gruppi della Camera dei Deputati, e illustrerà alle istituzioni i risultati e le proposte maturate nel corso del Festival.

 

Media partner dell’evento sarà la Rai. “L’impegno del servizio pubblico sui temi dello sviluppo sostenibile si incontra con i compiti che alla Rai assegna il nuovo Contratto di Servizio, con gli articoli dedicati alla sostenibilità e alla transizione ambientale e digitale, ma anche ai giovani e all’inclusione“, ricorda il direttore di Rai per la Sostenibilità-ESG, Roberto Natale. “Sollecitazioni – sostiene – alle quali il servizio pubblico ha già cominciato a rispondere con la recente approvazione del primo Piano triennale di Sostenibilità, strettamente connesso al nuovo Piano Industriale“. Il Festival dello Sviluppo Sostenibile sarà quindi, osserva Natale, “un’occasione importante per dare ai temi della sostenibilità un carattere sempre più popolare ed arrivare così a quella fascia ampia di pubblico ancora non sensibilizzata, in questa partita la Rai può avere un ruolo decisivo”, è convinto.

Rai è media partner del Festival dalla sua prima edizione e dal 2020 ospita nella sede di Rai Radio la conferenza stampa di apertura: “Ci unisce all’Alleanza una convergenza di obiettivi e di vedute, grazie alla collaborazione che è cresciuta nel tempo arricchendosi ogni anno di contenuti e iniziative“, scandisce la vicedirettrice di Rai Radio, Laura Rossetto Casel. Un esempio è ‘L’elefante nella stanza, 10 notizie dal futuro dell’Africa‘, podcast in dieci puntate realizzato da Rai Radio in collaborazione con Asvis e Amref Health Africa, disponibile su RaiPlay Sound. Ma non solo: “L’attenzione della Rai verso la sostenibilità – aggiunge – si concretizza con le numerose campagne di sensibilizzazione, con le azioni di efficientamento energetico avviate nella sede di Rai Radio di via Asiago e con le iniziative editoriali, tra cui ‘M’Illumino di meno’, ideata dal programma Caterpillar vent’anni fa e divenuta nel 2022 ‘Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili’”.

bollette

Bollette, in onda sulla Rai spot su fine tutela. Pichetto: “Facciamo chiarezza”

Parte da oggi la campagna di comunicazione sulla fine del mercato tutelato dell’elettricità sulle reti tv della Rai. “Portiamo all’attenzione del grande pubblico un messaggio di notevole rilevanza sociale”, spiega il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto.

Una campagna con cui il governo punta a “fare chiarezza e a tranquillizzare i cittadini”, afferma: “La liberalizzazione del mercato dell’energia riguarderà circa 5 milioni di famiglie, verso le quali abbiamo il dovere dare il massimo dell’informazione e assicurare ogni controllo possibile contro truffe e abusi a danno dei consumatori”.

Gli spot dunque guideranno i consumatori sulle opzioni disponibili in previsione della fine del servizio di tutela della luce, spiegando anche il funzionamento del mercato a tutele graduali che lo sostituirà. La campagna, promossa dal Mase, è stata commissionata da Acquirente Unico, secondo quanto previsto dall’ultimo Decreto Energia.

In particolare, la comunicazione istituzionale prevede la messa in onda sui canali Rai dei primi quattro spot televisivi e radiofonici per informare i consumatori del nuovo contesto di mercato nel quale si svolgerà, a partire dal prossimo 1° luglio, la fornitura dei servizi di energia elettrica.

Si tratta del primo passo di una più ampia campagna di informazione che si svolge nell’arco di dodici mesi su carta stampata e social network, prevedendo anche eventi itineranti in collaborazione con le associazioni dei consumatori. Protagonista degli spot è l’ingegnere Lumi, un personaggio animato che guida gli utenti in quattro diversi scenari: per chi resta nella maggior tutela come per chi vuole fare una scelta differente, ma anche indicazioni per chi ha una domiciliazione bancaria e per i clienti vulnerabili.

 

Bisogna conoscere per poter scegliere e per scegliere al meglio“, osserva Giuseppe Moles, amministratore delegato di Acquirente Unico. Con questa campagna, fa eco al ministro, “vogliamo raggiungere tutti gli utenti finali rassicurandoli che, seppur in un momento di cambiamento molto significativo, è possibile fare scelte consapevoli e mirate, anche grazie a strumenti istituzionali messi a disposizione di tutti, quali il Portale Offerte e il Portale Consumi“. Moles garantisce che si continuerà a lavorare in stretto contatto con il Ministero, con l’Arera, e con le associazioni dei consumatori.

Ma il Movimento in Difesa del Cittadino avverte: la comunicazione non basta. L’associazione propone altre misure e si dice pronta a “collaborare attivamente con il governo e altre istituzioni per un impegno concreto che ponga i cittadini e i loro diritti al centro del processo di liberalizzazione, assicurando che il passaggio a un mercato completamente liberalizzato sia equo e vantaggioso per tutti“.

Al via il Prix Italia nel segno della sostenibilità

Dal 2 al 6 ottobre a Bari va in scena la nuova edizione del Prix Italia, tutta nel segno della sostenibilità. Parola della presidente Rai, Marinella Soldi, che durante la presentazione ne parla addirittura come un “progetto pilota”, che si potrebbe poi replicare anche in altri prodotti di punta di viale Mazzini, come il Festival di Sanremo. Durante la kermesse, infatti, “il palco è posizionato in un punto strategico per sfruttare la luce naturale sole e ridurre la necessità di elettricità, gli ospiti potranno usare le bici elettriche per spostarsi e, dove possibile, i criteri di sostenibilità sono stati inseriti anche nei capitolati. Abbiamo scelto di lasciare un’eredità positiva in termini di impatto sull’economia e sulla comunità“, spiega Soldi, aggiungendo che il Prix sarà “un evento sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale e di governance. Per la nostra azienda dover cambiare il modo di fare le cose non è semplice, ma lo dobbiamo fare. E’ un percorso virtuoso che un servizio pubblico deve fare. Ce lo chiede il pubblico, specialmente i giovani, ma lo chiedono anche i nostri dipendenti“.

Il Prix Italia è stato scelto come progetto pilota Rai per la realizzazione di eventi sostenibili ESG, con l’avvio di un percorso di analisi e monitoraggio di tutti i processi. ‘Engage me’ è il titolo scelto, in continuità con ‘Sustainable Me’ del 2022, per sottolineare l’importanza dell’impegno in prima persona con il coinvolgimento di diversi target di pubblico, territori e addetti ai lavori e la massima accessibilità possibile. Cuore dell’evento sarà Piazza del Ferrarese, dove si terranno le dirette delle trasmissioni Rai e molti degli eventi in Programma, con un “palco che s’illumina di meno”, progettato per sfruttare al meglio e più a lungo la luce naturale con allestimenti ecocompatibili e riutilizzabili. Attenzione particolare è dedicata all’uso dei materiali, ai trasporti, al cibo a km 0, alla promozione dell’evento e alla possibile impronta positiva sul territorio attraverso la collaborazione di enti e istituzioni. Il K-Visual è ancora una volta un ulivo stilizzato, simbolo di rinascita, di coraggio, di pace, ma anche di fragilità dell’ecosistema.

E ancora, visto il territorio ospite dell’evento, particolare attenzione al tema della Xylella. I ragazzi e le ragazze delle scuole superiori della città metropolitana di Bari, insieme in un’azione di ‘Pace preventiva’, ricostruiranno il simbolo del ‘Terzo Paradiso’ del Maestro Michelangelo Pistoletto. Il legno proveniente da piante colpite dalla Xylella torna a nuova vita e si trasforma in un oggetto d’arte, per questo progetto di riqualificazione di un’area verde intitolato ad una donna che ha dedicato la vita alla tutela ambientale della sua città (Parco Maria Maugeri). A carattere augurale, e non solo, verrà interrato anche un albero di ulivo.

Il nostro obiettivo è chiaro: la Rai guarda al domani, alle future generazioni e prende con orgoglio un impegno dal quale non si potrà tornare indietro: organizzare eventi e produzioni sempre più attenti all’ambiente e al sociale. Naturalmente si tratta dell’inizio di un processo articolato: il traguardo delle produzioni sostenibili non può certo essere immediato, ma rappresenta il frutto di un percorso che abbiamo deciso di avviare e di portare avanti nel tempo. Per un servizio pubblico sostenibile, inclusivo, credibile, rilevante e di qualità”, chiude Soldi.

Extinction Rebellion ‘colpisce’ sede Rai pubblicità di Milano

Nuova azione del gruppo ambientalista Extinction Rebellion. Nella notte, gli attivisti hanno attaccato manifesti sulle vetrate della sede di Rai Pubblicità di Corso Sempione a Milano e scritto sull’asfalto, all’ingresso della sede, ‘No Eni, no greenwashing’.

I manifesti, che imitano quelli delle più famose trasmissioni Rai, incitano l’emittente pubblica ad impegnarsi sul serio nella comunicazione della crisi eco-climatica dove i media hanno un ruolo fondamentale. “Per dimostrare di fare sul serio la Rai deve subito smettere di fare pubblicità alle aziende fossili che sono i principali responsabili del surriscaldamento globale e della crisi ecologica, Eni su tutte”, spiegano gli attivisti in una nota.

“Da poche settimane è uscito il nuovo report della IPCC sulla crisi eco-climatica” afferma Skar, attivista di Extinction Rebellion, “purtroppo ciò che emerge da questo documento importantissimo non sta ricevendo l’attenzione che merita, mentre invece viene lasciato molto spazio alle pubblicità delle aziende dei combustibili fossili che invece ne sono responsabili. Siamo sempre più vicini al punto di non ritorno, superato il quale gli effetti dell’aumento della temperatura della Terra saranno irreversibili. Questo vorrà dire che ci saranno sempre maggiori catastrofi naturali che sarà molto difficile gestire e che costeranno la vita a migliaia e forse milioni di persone!”

Gli attivisti denunciano in particolare le responsabilità della RAI nella comunicazione della crisi eco-climatica: “Abbiamo cercato sul sito della RAI se da qualche parte comparissero dei dati sui suoi finanziatori, ma non abbiamo trovato nulla” spiega Valeria. “Riteniamo che sia inaccettabile vedere in prima serata, durante il Festival di Sanremo, gli spot di Eni Plenitude, che altro non sono se non greenwashing. ENI ancora oggi e per i prossimi decenni ricaverà enormi profitti e manterrà al centro delle sue attività l’estrazione di combustibili fossili, nonostante voglia farci credere il contrario”.

“Al centro della nostra campagna, DiRAI La Verità, c’è la convinzione che i media abbiano un grandissimo potere ed una grandissima responsabilità nel parlare di crisi eco-climatica ed informare la popolazione” dice Sara. “Riteniamo che non la stiano raccontando in maniera corretta a causa della presenza di interessi fossili nel mondo dell’informazione. Quello che chiediamo alla RAI è di essere da esempio per il mondo della comunicazione italiana e rinunciare ai finanziamenti fossili, perché è possibile farlo ed è già stato fatto altrove!”.

 

photo credit: Extinction Rebellion (Instagram)

Rai Documentari - E' solo acqua e vento

‘E’ solo acqua e vento’: la vita di Alex Bellini in un documentario

Alex Bellini ha attraversato oceani, deserti, ghiacciai e continenti per superare i suoi limiti, illuminare le sue ombre e cercare una strada possibile oltre le insidie della condizione umana. E ora la storia dell’esploratore e divulgatore ambientale diventa un documentario. ‘E’ solo acqua e vento’, è il titolo del lavoro, scritto e diretto da Luca Rosini e prodotto da Rai Documentari, in prima visione il 25 novembre alle 16.00 su Rai Tre.

Nato a Aprica, un piccolo paese della Valtellina, nel 2001 Alex Bellini decide di abbandonare la facoltà di economia e commercio per correre la sua prima corsa di 250 km, la Marathon des Sables, per spingersi fino all’estremo nord del globo e partecipare all’Alaska Ultrasport nel 2003, una traversata invernale di 1400 km a piedi, dopo essersi allenato per mesi in una cella frigorifera. “Un esploratore è colui che sfida i limiti e li sposta più avanti”, racconta Alex, che per tutta la vita ha cercato di superare con coraggio e tenacia i limiti che la natura ha imposto agli esseri umani. Lo ha fatto compiendo la più lunga traversata a remi in solitaria mai registrata: 18mila chilometri nel Pacifico, dal Perù all’Australia, attraversando il Mediterraneo, l’Atlantico e il Pacifico a remi su una barca di 6 metri, senza assistenza. O correndo 5.400 km da Los Angeles a New York – due maratone al giorno per 70 giorni – attraversando per primo il più grande ghiacciaio d’Europa in inverno.

Quello di Alex Bellini non è solo un viaggio all’insegna dell’esplorazione dei luoghi più selvaggi e incontaminati della terra ma soprattutto un viaggio verticale dentro la sua interiorità, le emozioni ma anche i momenti più difficili, quelli in cui sfida i limiti. “Ho percorso più chilometri dentro di me di quanti ne abbia percorsi fuori”, è la frase con cui ama descrivere la sua vita.

Un viaggio alla scoperta di se stesso e della natura, con un occhio attento all’ambiente. Perché oggi Alex è impegnato con sua moglie Francesca nella discesa dei 10 fiumi più inquinati della terra. Al centro della divulgazione ambientale c’è ancora la sua esperienza: gli esseri umani sono dentro uno storico rito di passaggio che potrebbe portarli a scomparire o a vivere un nuovo rapporto con la natura.

Photo credit: Rai Documentari