Stellantis, Tavares: “Pronti per transizione, ma servono più incentivi”. Ira della politica

Il gruppo Stellantis è “pronto” per la transizione ecologica e il passaggio all’elettrico totale, ma servono “importanti iniezioni di incentivi” per consentire ai cittadini di acquistare auto necessariamente più costose delle altre. E’ la posizione che Carlos Tavares porta davanti alle commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato, chiedendo alla politica un aiuto “non per il gruppo, ma per i vostri cittadini“.

Parole che non piacciono, trasversalmente, ai partiti. La maggioranza è tiepida, ma chiede comunque garanzie e chiarezza. L’opposizione sale sulle barricate. La segretaria del Pd Elly Schlein interpreta esplicitamente il crollo della produzione in Italia come un “disimpegno“. Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, chiede che sia il presidente John Elkann in persona a “rispondere allo Stato italiano“: “Gli incentivi fiscali li avete già presi, negli anni recenti oltre un miliardo e mezzo. Avete portato a casa 6,3 miliardi, ma se va a rileggere le clausole c’erano impegni sui livelli occupazionali che non avete mantenuto“, tuona. “Indignati” si dicono i deputati di Avs con Marco Grimaldi: “Siamo davanti all’eutanasia di un gruppo industriale. In vent’anni da capitale dell’automotive Torino è diventata capitale della cassa integrazione“, dice in audizione.

Il più duro, ancora una volta, è il leader di Azione, Carlo Calenda, che parla di “falsità inaccettabili“: “è venuto qui a fare un sacco di chiacchiere, da cui emerge come unica certezza che il milione di auto, sbandierato come obiettivo, non esiste più”, afferma.
Io non parlerò mai di un milione di veicoli, ma di un milione di clienti“, replica Tavares. “Se avessimo un milione di clienti, vi posso garantire che il sistema manifatturiero in Italia potrebbe produrre un milione di veicoli. Non chiediamo soldi per noi, noi chiediamo a voi di aiutarci per consentire ai cittadini di accedere alle auto elettriche, non sono soldi che vanno a Stellantis. Un milione sono i clienti che devono essere messi in condizione di acquistare“. “Così sono buono pure io“, controbatte Calenda, gridando al “ricatto inaccettabile, che avviene ogni volta“.

Tavares arriva a Montecitorio nel giorno in cui Detroit ricorda che il suo stesso futuro è incerto, perché è iniziato il processo formale per identificarne il successore, quando lascerà l’incarico al termine del mandato di Ceo, all’inizio del 2026.

Il momento è complesso, osserva l’ad, ammettendo che “le regole europee non sono tra le migliori“, ma ribadisce: “non le abbiamo scritte noi e ora dobbiamo dare il nostro contributo“. A chi accusa il gruppo di aver messo in atto una volontà precisa di produrre di più in Francia che in Italia, il Ceo replica senza mezzi termini: “Abbiamo la fortuna di avere un’ottima governance, una governance forte, eccellente, equilibrata. Non c’è nessun rappresentante dello Stato francese all’interno del board. Smettiamola di pensare che ci sia un’influenza esterna che voglia mettere l’Italia all’angolo. Se voleste fare le vittime di un’influenza politica esterna non sarei qui a parlarvi“.

Neanche la promessa che il gruppo non abbandonerà l’Italia (“lotteremo come i dannati per mantenere la nostra leadership“, dice l’ad) basta a raffreddare gli animi dei sindacati, anzi, l’audizione “conferma e rafforza le ragioni dello sciopero unitario del 18 ottobre con manifestazione nazionale a Roma“, fa sapere Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità. Non c’è stata “nessuna rassicurazione concreta sul futuro degli stabilimenti italiani e sulla salvaguardia occupazionale di tutti i lavoratori“, fa eco Rocco Palombella, segretario generale di Uilm. “Tavares dice di non voler andare via dall’Italia ma in tre anni – ricorda – abbiamo perso oltre 12 mila posti di lavoro“.

Stellantis annuncia ai sindacati: “Dal 2026 la 500 ibrida sarà prodotta a Mirafiori”

Dal primo trimestre 2026 la versione ibrida della Fiat 500 sarà prodotta a Mirafiori. L’annuncio è arrivato dal ceo di Stellantis, Carlos Tavares, durante l’incontro con i sindacati che si è svolto oggi a Torino per parlare delle prospettive future del Gruppo. Allocata anche una nuova versione ibrida della Jeep Compass nello stabilimento di Melfi.

Questi annunci si aggiungono a quelli recenti relativi a una nuova generazione di batterie per rendere la Fiat 500e ancora più attraente per i clienti e all’estensione industriale della Fiat Panda ibrida a Pomigliano. La fornitura di questi nuovi modelli ibridi, spiega Stellantis, contribuirà positivamente al carico di lavoro dello stabilimento di Termoli e degli impianti e-DCT e trasmissioni di Mirafiori per i prossimi anni. Con il successo del piano annunciato, Stellantis avvierà un processo di rinnovamento generazionale della forza lavoro, con l’assunzione di giovani lavoratori soprattutto a Mirafiori. 

Secondo quanto riferito dal segretario generale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, a Melfi sono previsti 5 modelli in due anni, già dalla primavera 2025 arriverà prima la Ds e poi l’ibrida Compass per dare più garanzia. A Cassino confermate Giulia e Stelvio. A Pomigliano la Panda potrebbe essere estesa oltre il 2029.

Durante l’incontro Tavares ha ricordato l’importanza di offrire auto accessibili e di alta qualità ai clienti italiani, il che implica un lavoro sulla competitività di Stellantis insieme ai suoi fornitori e alle Istituzioni italiane. Stellantis sta già lavorando sui fattori interni all’azienda, ma restano da affrontare quelli esterni, come il costo dell’energia, la rete di ricarica per i BEV e gli strumenti di supporto al mercato, oltre alle attività per incoraggiare la conversione e la riqualificazione. Un passaggio, poi, sulla “ambizione condivisa con il Governo italiano di raggiungere un milione di veicoli prodotti in Italia entro il 2030”, che avrà bisogno di “un ambiente imprenditoriale favorevole, attualmente condizionato dalle incertezze dell’elettrificazione e dalla forte concorrenza con i nuovi operatori del mercato”.

Un primo passo avanti importante per Ferdinando Uliano di Fim Cislper rafforzare la missione produttiva di Mirafiori”. Ma ci sono ancora luci e ombre: “Gli aspetti produttivi hanno ancora una condizione di indeterminatessa – spiega il segretario nazionale di Fiom Cgil Samuele Lodi -, l’arrivo della 500 elettrica è una notizia positiva, ma sarà dal 2026, quindi bisogna ancora traghettare due anni in una condizione per Mirafiori molto complicata”. Secondo Rocco Palombella, segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, il piano esposto oggi “risponde ad alcune importanti richieste che avevamo avanzato, poiché arricchisce il novero dei modelli assegnati alla Italia ad iniziare dalla Fiat 500 ibrida a Mirafiori nel 2026, ma prevede tempi di realizzazione lunghi e quindi implica la condivisione di un percorso ancora difficile con notevoli sacrifici per i lavoratori. Ci sono inoltre questioni ancora irrisolte, come il rilancio del marchio Maserati e dello stabilimento di Modena“. Per questo ritengono “essenziale un tavolo presso la presidenza del Consiglio per provare ad arrivare ad una intesa che garantisca un futuro industriale sostenibile all’Italia”. 

E l’annuncio entra anche nella campagna elettorale delle prossime regionali. Se il presidente uscente Alberto Cirio festeggia la notizia considerandola il “modo migliore per concludere il mio mandato” perché è “il completamento di un lavoro che, negli ultimi due anni, ho condotto in prima persona con il sindaco di Torino”, più scettica l’avversaria del centrosinistra Gianna Pentenero. Che lo considera “un passo avanti importante, ma non sufficiente”. L’obiettivo, per lei, è chiaro: “Mantenere una quota di 200mila veicoli l’anno che renderebbe stabile la situazione del settore automotive regionale e del suo indotto”.

Stellantis, cala retribuzione Tavares: 13,5 milioni nel 2023. Ma arriva incentivo per sostenibilità

Nel 2023, l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, ha percepito una retribuzione di circa 13,5 milioni di euro, 1,4 milioni in meno rispetto al 2022 (14,9 milioni di euro). I compensi 2023, spiega il gruppo, sono composti da una retribuzione base di 2 milioni di euro, che è invariata da tre anni, a cui va aggiunta una retribuzione variabile del 90% rispetto ai KPI di performance a lui assegnati, che ammonta a 11,5 milioni, circa 1,4 milioni in meno sull’anno precedente.

Oltre alla retribuzione di base e variabile, Tavares ha inoltre ricevuto nel 2023 un incentivo per la trasformazione di Stellantis in un provider di mobilità tecnologica sostenibile, pari a 10 milioni di euro, approvato nel 2021 dal board del gruppo nell’ambito di un piano per il raggiungimento di tappe significative e strategiche legate all’innovazione del nell’arco di cinque anni.

Parallelamente sono stati attribuiti all’ad incentivi a lungo termine pari a 13 milioni di euro che saranno assegnati a Tavares solo se saranno raggiunti nei prossimi anni specifici obiettivi di performance. “Sotto la guida di Tavares”, si legge in una nota, Stellantis ha ottenuto “una delle migliori performance del settore automobilistico”, con un margine del 12,8% nel 2023, che ha portato a una ridistribuzione di 1,9 miliardi di euro tra retribuzione variabile, bonus e partecipazione agli utili a tutti i dipendenti, per un totale di 6 miliardi di euro dalla creazione dell’azienda 3 anni fa.

Stellantis è al sedicesimo posto “tra le aziende più profittevoli al mondo, con amministratori delegati che guadagnano fino a 6 volte di più rispetto a Tavares ed è tra le 20 maggiori aziende quotate in borsa al mondo per fatturato”.

Nel 2023, dice Tavares nel messaggio che accompagna la Relazione finanziaria 2023 del gruppo, “abbiamo dimostrato ancora una volta la nostra capacità di esecuzione, di innovazione e di trasformazione in un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile” e “non c’è dubbio che l’enorme trasformazione in atto nel nostro settore sia la nostra opportunità – non una minaccia – per scuotere lo status quo, ridefinire il nostro destino e dimostrare di avere i team migliori per affrontare una concorrenza agguerrita”.  Alla fine del 2023, ricorda “quasi un terzo del nostro portafoglio prodotti era costituito da veicoli elettrici a batteria e nel 2024 intendiamo lanciare altri 18 Bev, arrivando a un totale di 48 modelli elettrici. Questa offensiva di prodotti sosterrà la grande spinta all’elettrificazione in Nord America e rafforzerà la nostra posizione in Europa”.

Per sostenere “la nostra audace ambizione di elettrificazione – dice Tavares – abbiamo assicurato il nostro fabbisogno di materie prime fino al 2027 e siamo al passo con la produzione di batterie”.

“Il nostro obiettivo – ricorda il ceo di Stellantis – è industrializzare il recupero e il riutilizzo sostenibile dei materiali, costruendo al contempo tecnologie innovative e capacità avanzate, per salvaguardare il nostro futuro comune”.

Da Stellantis risultati record nel 2023: +6% ricavi e utili a 18,6 miliardi di euro

Risultati record per l’esercizio 2023 di Stellantis. I ricavi netti sono cresciuti del 6% su base annua, raggiungendo 189,5 miliardi di euro. L’utile netto è aumentato dell’11% a 18,6 miliardi di euro. Il flusso di cassa industriale netto è aumentato del 19% su base annua, raggiungendo 12,9 miliardi di euro. Le vendite globali di BEV sono aumentate del 21% e quelle dei LEV del 27%. Negli Stati Uniti i PHEV si posizionano al primo posto e i LEV al secondo. I risultati sono in linea con gli obiettivi del piano strategico Dare Forward 2030. Il risultato operativo rettificato è in aumento dell’1% a 24,3 miliardi di euro, con un margine sui ricavi del 12,8%. Sono stati corrisposti 6,6 miliardi di euro agli azionisti nel 2023 sotto forma di dividendi e riacquisti di azioni, con un aumento del 53% rispetto ai 4,3 miliardi di euro del 2022. Il dividendo proposto è di 1,55 euro per azione ordinaria, circa il 16% in più rispetto all’anno precedente, in attesa dell’approvazione degli azionisti. E’ stato annunciato un programma di acquisto di azioni proprie sul mercato per il 2024 per un importo di 3,0 miliardi di euro.

Abbiamo da poco superato il traguardo dei tre anni dalla nascita di Stellantis e desidero ringraziare calorosamente tutti i team che, operando con elevati standard di eccellenza, stanno contribuendo in maniera determinante al nostro percorso di crescita, nonostante le avversità del momento. I risultati record annunciati oggi sono la prova che siamo diventati un nuovo leader globale nel settore e che continueremo a essere solidi anche in previsione di un turbolento 2024. Grazie alla flessibilità delle nostre tecnologie e alla roadmap stabilita in termini di prodotto siamo pronti ad affrontare i vari scenari che potrebbero presentarsi, continuando a realizzare gli obiettivi del piano strategico Dare Forward 2030“, commenta il ceo Carlos Tavares.

Per sostenere la crescita complessiva del mercato e la spinta all’elettrificazione in Nord America, nel 2024 Stellantis lancerà altri 18 BEV, per un totale di 48 modelli disponibili entro la fine del 2024. Il prezzo della nuova Citroën ë-C3 parte da 23.300 euro ed è l’EV del segmento B prodotto in Europa con il prezzo più competitivo. Inoltre, Jeep Avenger, premiata come European Car of the Year 2023, continua a ottenere i massimi riconoscimenti. Con la Peugeot E-3008 Stellantis ha lanciato la prima delle quattro nuove piattaforme incentrate sui BEV, la piattaforma STLA Medium, caratterizzata dalla migliore autonomia della categoria, fino a 700 chilometri (435 miglia). La seconda piattaforma, STLA Large, il cui lancio è previsto nel 2024, avrà un’autonomia di 800 chilometri (500 miglia) e sarà equipaggiata per superare le aspettative dei clienti. STLA Large è una piattaforma altamente flessibile. Nata per i BEV e in grado di adottare diversi sistemi di propulsione, inclusi quelli ibridi e a combustione interna, servirà come base per i prossimi veicoli globali dei segmenti D ed E. Stellantis si è assicurata l’approvvigionamento di materie prime fino al 2027 e ha sottoscritto un accordo con CATL per la fornitura di celle e moduli per batterie LFP, ampliando ulteriormente il proprio portfolio di chimiche per batterie. Inoltre, Stellantis e Ample hanno avviato una partnership relativa alle tecnologie di scambio dei moduli batterie per fornire batterie EV completamente cariche in meno di cinque minuti. Stellantis si è unita a Symbio e agli altri azionisti per inaugurare SymphonHy, la prima gigafactory in Francia e il più grande sito integrato d’Europa per la produzione di celle a combustibile a idrogeno. Inoltre, l’Azienda sta adottando su più fronti una strategia dedicata ai semiconduttori per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e favorire l’innovazione. A partire dal 2026 SiliconAuto, la joint venture al 50% con Foxconn, produrrà chip su misura per le piattaforme di veicoli dell’industria automotive di ultima generazione.  Nel 2023, Stellantis Ventures ha investito in sei nuove startup e ha firmato 49 contratti commerciali con nuove aziende emergenti.

Stellantis ha anche annunciato che  quest’anno distribuirà quasi 1,9 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo come riconoscimento per le loro prestazioni e per il loro contributo ai risultati e ai traguardi finanziari raggiunti dall’Azienda nel 2023, sia a livello globale che locale. Dalla sua costituzione poco più di tre anni fa, Stellantis ha distribuito 6 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo. Per quanto riguarda i dipendenti italiani, il premio che riceveranno ad aprile ammonta ad un valore medio complessivo di 2.112 euro, legato alla retribuzione contrattuale di riferimento. In particolare, ai dipendenti a cui è applicato il CCSL verrà erogato un premio pari al 7.2% della retribuzione, che corrisponde in media a 1812 euro lordi, a cui si aggiungerà il riconoscimento straordinario di 300 euro lordi, che porterà ad una erogazione complessiva pari all’8,5%. “Il premio medio complessivo che riceveranno i dipendenti di Stellantis in Italia è il frutto positivo dell’accordo siglato lo scorso anno con i sindacati firmatari e riconosce il contributo di tutta la forza lavoro italiana in relazione ai risultati dell’azienda e la qualità del dialogo sociale con i sindacati. La cifra media erogata, 2.112 euro, è del 10% in più rispetto alla cifra dello scorso anno (1.879 euro) ma va sottolineato anche l’aumento salariale dell’11% in 2 anni (6,5% nel 2023, poi 4,5% nel gennaio 2024) e gli ulteriori 600 euro ricevuti dai lavoratori come bonus speciale relativo agli accordi retributivi del 2023. In questo contesto, mi fa piacere sottolineare anche il successo del primo piano di acquisto di azioni da parte dei dipendenti di Stellantis in Italia, Shares to Win, che abbiamo lanciato nel 2023 con una partecipazione del 13%. Si tratta di un piano da rinnovare anche quest’anno“, sottolinea Tavares.

Stellantis lancia nuova piattaforma BEV STLA Large. Tavares: “Occhi puntati su elezioni Usa e Ue”

Capacità della batteria da 118 kWh, efficienza di ricarica da 4,5 kWh al minuto, accelerazione da 0-100 km/h in circa 2 secondi, autonomia di 800 km e massima flessibilità per realizzare un’ampia gamma di veicoli. Sono, in sintesi, le caratteristiche di STLA Large, la nuova piattaforma Bev presentata da Stellantis. La piattaforma è dotata di caratteristiche leader del segmento, quali quantità di energia disponibile a bordo, efficienza di ricarica, dinamica di guida ad alte prestazioni e in fuoristrada (Trail Rated). I veicoli fullsize basati su STLA Large sono focalizzati sulla domanda dei clienti nei principali mercati globali e saranno adottati inizialmente nel mercato nordamericano dai brand Dodge e Jeep, seguiti da altri marchi, tra cui Alfa Romeo, Chrysler e Maserati. Saranno lanciati otto modelli nel periodo 2024-2026. STLA Large è una delle quattro piattaforme BEV globali, fondamentali per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del piano strategico Stellantis Dare Forward 2030. Si tratta della seconda piattaforma che viene svelata dopo STLA Medium.

I nostri obiettivi per le piattaforme STLA sono ambiziosi, ma questo è ciò di cui i nostri clienti hanno bisogno oggi”, spiega il ceo di Stellantis Carlos Tavares. E l’ambizione è d’obbligo per perseguire il Dare Forward 2030, con il quale al momento “siamo perfettamente in linea”, aggiunge parlando con la stampa. Del fatto che ritenga il percorso complicato e anche guidato da scelte dogmatiche e poco vicine alla realtà, Tavares non ha mai fatto mistero. E anche in questa occasione ribadisce che “se imponi tecnologie che le classi medie non possono pagare, il risultato è che le persone tengono i loro vecchi veicoli, non ne comprano di nuovi. Infatti sta crescendo l’età del parco veicoli e questo è un disastro per il pianeta. Se ignoriamo la realtà verremo puniti con un risultato opposto da quello desiderato”.

Ma Stellantis non si gira dall’altra parte e, anzi, prosegue “a piena velocità” per passare al 100% all’elettrico nel 2030. “Abbiamo i veicoli, la capacità e la tecnologia”, ci tiene a precisare il ceo. Che però tiene “gli occhi bene aperti” su quello che accadrà in questo 2024. L’attenzione è tutta sugli esiti di due grandi voti: le elezioni presidenziali americane di novembre e le europee di giugno. “Oggi noi stiamo facendo quello che ci ordinano i governi eletti dai cittadini. Alle elezioni la gente confermerà o meno se questa è la direzione in cui vuole andare. Quindi noi procediamo a occhi aperti e a piena velocità finché non vedremo se i cittadini vorranno cambiare direzione. Mi preparo su due possibili scenari basati sul risultato delle elezioni, siamo pronti per entrambi. Gli scenari sono di accelerazione se dovessero vincere i progressisti dogmatici o di decelerazione se vincessero i populisti”. I cittadini sono avvertiti, la decisione è nelle loro mani.

Stellantis

Stellantis corre: utile +37%. Tavares: “Risultati record, pronti alla battaglia con la Cina”

Stellantis corre nel primo semestre 2023 con ricavi netti pari a 98,4 miliardi di euro (+12%) e un utile netto di 10,9 miliardi di euro, in crescita del 37% rispetto al primo semestre 2022. Una “eccezionale performance con risultati record”, la descrive il ceo del Gruppo, Carlos Tavares, ponendo l’accento su come i dati supportano “la nostra sostenibilità a lungo termine e la nostra capacità di realizzare gli ambiziosi obiettivi del piano Dare Forward 2030”. Confermata per il 2023 la guidance. Un risultato che dimostra come il piano in atto stia portando risultati e come sia possibile “gestire la transizione senza metterci a rischio“.

E proprio sulla transizione Stellantis ha deciso di puntare forte. Nel primo semestre, infatti, crescono le vendite sia di auto elettriche (Bev) con un +24% a 169mila unità sia di quelle a basse emissioni (Lev) con un +28% a 315mila unità. Il Gruppo si posiziona al terzo posto nel mercato Eu30 per vendite totali di Bev e al secondo posto nel mercato statunitense per vendite di Lev. Nessun problema sulla fornitura di materie prime per le batterie, che secondo Tavares è “sotto controllo”: “Crediamo di esserci assicurati le forniture fino al 2027 e siamo sulla buona strada per assicurarle fino al 2030“. Anche sull’ambizioso impegno di raggiungere net zero al 2038 si procede spediti: l’impronta di carbonio globale nel 2022 ha segnato una riduzione di intensità del 3,8% nell’intero ambito degli obiettivi 1-2-3 per ogni veicolo venduto rispetto al 2021. Nel campo dell’elettrico, Stellantis non teme neppure la concorrenza di Tesla. “Siamo fortunati perché siamo più redditizi di Tesla”, dice l’amministratore delegato conversando con i giornalisti. E sorride: “La Tesla sta entrando nel nostro mondo. La loro redditività è scesa dal 17% al 10,5%. Le nostre vendite Lev e Bev crescono, ma dobbiamo fare di più. Ora che Tesla è nel mio mondo sarà una sfida eccitante“.

La competizione più impegnativa, però, è quella con la Cina. Complice, secondo il ceo di Stellantis, la direzione presa dall’Europa. “All’Unione Europea parlo da sei anni, non vogliono ascoltare. Oggi il dogmatismo si scontra con la realtà. L’offensiva cinese è qui, con i suoi costi competitivi”, ma noi “siamo pronti per la battaglia”, dice combattivo l’ad. “Non sarà facile, però è eccitante e siamo in una buona posizione per vincere la battaglia”. Nient’altro da dire, quindi, a Bruxelles: “E’ meglio mettere le energie nel combattimento, piuttosto di cercare di fare lobby con gente che non vuole ascoltare”. Una stoccata all’Ue, che arriva fino al regolamento sull’Euro7 colpevole, secondo il ceo, di rischiare di affossare alcune auto indissolubilmente intrecciate con la vita degli italiani. “Alcuni regolamenti vanno in direzione opposta rispetto a quello che vorrebbero i cittadini italiani. In Italia c’è un’auto importante come la Fiat Panda, fa parte del lifestyle italiano, della Dolce vita, è orientata alla famiglia. Se continuiamo a supportare regole molto costose per un beneficio marginale in termini ambientali, allora uccidiamo la Panda. E questo non è interesse dell’Italia, attacca il modo di vivere italiano. L’Italia, infatti, non supporta l’Euro7: è la cosa giusta da fare”, spiega. Un supporto, però, Tavares lo chiede anche ai Governi, soprattutto per quanto riguarda gli incentivi all’acquisto di auto elettriche. “Abbiamo osservato che in molti Paesi europei, come in Italia e in Germania, appena vengono ritirati i sussidi, gli ordini collassano”. D’altronde, chiude, “se si vuole proteggere la produzione nazionale, non si può essere autofobici”.

Il futuro di Cassino è elettrico. Tavares: “Qui piattaforma Large”

Sarà lo stabilimento di Cassino, dove attualmente vengono prodotti veicoli dei marchi premium e di lusso come Alfa Romeo e Maserati, a ospitare la produzione di veicoli basati sulla piattaforma BEV flessibile STLA Large. Ad annunciarlo è stato il Ceo di Stellantis Carlos Tavares proprio nel corso di una visita allo stabilimento ad alta tecnologia dove vengono prodotti i modelli Alfa Romeo Giulia e Stelvio e Maserati Grecale. Ancora non si sa quali saranno i modelli prodotti, i dettagli verranno annunciati successivamente.

Cassino non è il primo stabilimento Stellantis ad annunciare la produzione su piattaforma BEV STLA Large. Prima c’era già stato il Windsor Assembly Plant in Canada. La STLA Large è una delle quattro piattaforme BEV altamente flessibili su cui si fonda il piano di elettrificazione di Stellantis Dare Forward 2030. La piattaforma, che rappresenterà la base per svariati modelli di prossima produzione dei marchi Stellantis, è progettata per offrire un’autonomia fino a 800 chilometri/500 miglia in elettrico in abbinamento con i moduli di propulsione elettrica (EDM) e i pacchi batteria modulari di Stellantis. Progettisti e ingegneri sono in grado di adeguare le dimensioni della piattaforma e la configurazione del propulsore per rispondere a specifiche esigenze di progetto.

Lo stabilimento di Cassino vanta una lunga tradizione di innovazione e tecnologia”, ha detto Tavares. “I veicoli basati sulla piattaforma STLA Large che stiamo progettando rivoluzioneranno l’esperienza di guida grazie a funzionalità e caratteristiche all’avanguardia e per questo, confidiamo nella grande competenza dei nostri dipendenti e nel team manageriale di Stellantis per riuscire a raggiungere i nostri audaci obiettivi legati al costo e alla qualità. Il supporto dei dipendenti di Cassino e la lungimiranza delle autorità locali e nazionali sono per noi un grande stimolo per sviluppare veicoli in grado di conquistare i clienti con una mobilità pulita, sicura e accessibile”, ha concluso.