Le vacanze al tempo dei social: su Instagram spopola il mare

Viaggiare, scoprire nuove destinazioni, spezzare la routine consueta abbracciando giornate all’insegna del relax, del divertimento o dell’avventura. Ciascuno ha la propria personale idea di vacanza. Ma il minimo comune denominatore, nell’era dei social media, è la condivisione: è ormai del tutto naturale, e ancor più frequente durante la stagione estiva, pubblicare sui social foto e video che sono dei veri e propri reportage di viaggio ‘artigianali’, attraverso cui gli utenti amano scambiarsi spunti, idee, informazioni e, soprattutto, ispirazione. Instagram e TikTok sono diventati dei canali privilegiati per la raccolta di suggerimenti di viaggio, con gli enti del turismo sempre più attivi nel promuovere le proprie destinazioni e i travel creator che sono una vera e propria miniera di consigli per i loro follower. L’agenzia di comunicazione Theoria ha commissionato a Inflead, piattaforma di Influencer Marketing Intelligence, una ricerca sui trend social e gli opinion leader nel mondo del travel, analizzando le tendenze, gli hashtag e i temi emergenti, oltre alle personalità, che, in un arco temporale compreso tra l’estate 2022 e quella in corso, hanno guidato le discussioni su viaggi e destinazioni nelle piattaforme social.

Analizzando l’uso di parole chiave e il numero complessivo di post in ciascuna categoria, tra le tipologie di destinazione preferite sul social di Meta, il mare si piazza al primo posto (26,8%), seguito dalla montagna (10,9%) e dal camping outdoor (7,2%). Su TikTok, invece, le destinazioni low-cost sono quelle più pubblicate (31,1%), mentre mare e montagna si ritrovano pressoché a pari merito, con, rispettivamente il 5,3% e il 5,8%.

Nella top delle location più celebri su Instagram nell’estate 2022, al primo posto si colloca la Sardegna (menzionata nel 10,2% dei post esaminati a tema destinazioni italiane), seguita dalle città d’arte Roma (7%) e Venezia (5,8%). La Campania trionfa con Positano (5%), iconica località della Costiera Amalfitana, e Capri (4,8%), la magica isola dei Faraglioni e della Grotta Azzurra. Seguono le Dolomiti (3,7%), la Puglia (2,8%) e Milano (2,6%). Palermo (1,8 %) e Firenze (1,7%), si piazzano rispettivamente al nono e decimo posto.

Sul social di Meta, l’hashtag più utilizzato dagli influencer italiani nell’estate 2022 è stato #italy (41,6%), seguito da #travel (29,5%), #italia (28,6%), #sardegna (11,4%), #nature (8,4%), #sea (6,6%), #dolomiti (3,8%), #mountains (2,5%), #trekking (1,9%). Su TikTok, l’hashatg #viaggiare è stato usato nel 20,3% dei post pubblicati dagli influencer italiani; subito dopo il suo equivalente inglese #travel (19,3%), seguito da #tiktokviaggi (16,5%), #tiktoktravel (15,6%), #consiglidiviaggio (15,1%), #fyp – acronimo di “for your page” (14,2%), #lowcost 7,1%, #mare (4,8%), #dolomiti (4,7%).

Tra i 50 influencer italiani che hanno pubblicato di più su Instagram contenuti a tema travel durante l’estate 2022, ecco quelli che hanno avuto più engagement: al primo posto, @thetravelization (con una media di engagement di 37.638), al secondo @rotoloandoperilmondo (18.121), al terzo @enricotravels_insardinia (10.905), @gaiaconsalvo (10.768) e @kavalaomer (10.734). Il ranking su TikTok vede trionfare al primo posto @giovanniarena_ (con una media di engagement pari a 57.929),  seguito da @gaiaconsalvo (45.078), @iam.polets (30.093), @sivola.it (26.266), @vanvangulo (25.068).

Le discussioni sul tema delle vacanze sui profili degli influencer considerati per il ranking (quelli con oltre 100K di followers), hanno totalizzato una media di 3.722 like e 62.363 views su Instagram, e di 34.583 like e 331.646 views su TikTok.  La media del numero di follower degli influencer presi in esame è di 190.179 per Instagram e 548.457 per TikTok, con un Influencing value di 20.207 per il social di Meta e 576.368 per il social cinese, totalizzando rispettivamente un’efficiency di 26% su IG e 139% su TT. Un dato assai significativo che emerge nel 2022 e si proietta nelle previsioni del 2023 è che il tema travel crea molto più engagement su TikTok rispetto a Instagram.

traffico strada

Turismo poco sostenibile, 3/4 dei villeggianti usano ancora l’auto

La mattina di sabato 6 agosto la Polizia di Stato informa che sulle autostrade italiane il traffico sarà da bollino nero, ovvero si prevedono code e forti rallentamenti per il primo grande esodo estivo verso le località turistiche (di mare principalmente). Perché, dagli anni del Boom economico in avanti, l’automobile resta il principale mezzo di trasporto utilizzato dagli italiani per spostarsi lungo lo Stivale, ma anche all’estero. Nonostante la comodità del treno (che permette di rilassarsi durante il tragitto e conduce direttamente nei centri storici delle città) la macchina viene infatti preferita per la sua praticità e per la possibilità di utilizzarla anche nei piccoli spostamenti una volta giunti a destinazione. Il turismo sostenibile, dunque, resta un miraggio, nonostante gli sforzi delle grandi società di trasporti e delle amministrazioni pubbliche.

La macchina viene preferita soprattutto dalle famiglie che con bambini dichiarano di essere più libere e rilassate negli spostamenti, mentre i più giovani tendono a preferire il treno. Secondo lo studio Ispra ‘Flussi turistici per modalità di trasporto’ a fronte di una diminuzione dei viaggi in generale dovuto inevitabilmente al ‘pandemico’ 2020, la scelta dell’automobile, da sempre il mezzo più utilizzato, diventa prevalente per il 73,9% dei viaggi effettuati nel 2020 e del 78,2% di quelli compiuti in Italia. Osservando i dati degli spostamenti in vacanza, ben il 79,6% dei turisti si mette alla guida di un’auto; il 7% viaggia in treno, il 5,2% prende l’aereo, il 2% la nave e il 6,3% altri mezzi di trasporto.

turismo

Anche i turisti che arrivano dall’estero in Italia non sono poi così sensibili all’ambiente. Guardando i dati sull’andamento, nel corso degli anni, delle infrastrutture utilizzate per raggiungere il Bel Paese, si nota come quelle stradali rappresentino oltre il 60% del totale. Dal 1996 al 2003 le infrastrutture stradali sono state preferite da oltre il 70% dei turisti stranieri; dal 2004 il dato è calato a poco più del 60%, fino a restare stabile fino al 2016, per scendere sotto il 60% dal 2017 al 2019. Lo spazio lasciato vuoto è stato occupato dalle infrastrutture aeroportuali, il che significa che molti turisti (quelli extra Ue) hanno raggiunto l’Italia in aereo. Fanalino di coda restano le infrastrutture ferroviarie (assottigliatesi sempre più dal 1996 al 2019) e quelle portuali.

Nonostante l’impennata dei prezzi dei carburanti, gli italiani pare non vogliano rinunciare alla macchina per i loro spostamenti, forse perché vengono da ‘anni pandemici’ che li hanno visti rinunciare o limitare parecchio gli spostamenti e per questo ora vogliono sentirsi liberi. Ma le prospettive sostenibili restano comune buone.

Secondo un recente studio realizzato da ‘EY Future Travel Behaviours’ diffuso in primavera, aumenta infatti rispetto al 2020 l’utilizzo di treno e aereo rispetto ai mezzi personali, ma con livelli ancora inferiori rispetto al 2019, e con alcune differenze per fascia d’età che rivelano un incremento consistente dei voli aerei per gli under 40 (42% contro il 30% del campione totale). Aumentano anche gli spostamenti per lavoro: tra chi viaggia per lavoro, l’auto resta il mezzo più utilizzato (60%), il treno è usato in misura maggiore rispetto al 2019 (55%), mentre solo 1 su 3 si sposta in aereo. Comodità e prezzo sono i principali fattori che influenzano la scelta del mezzo di viaggio, come per la precedente rilevazione, ma, anche se la sicurezza dell’esperienza di viaggio resta importante, quest’ultima tuttavia assume meno rilevanza nelle priorità dei viaggiatori. Aumenta invece l’importanza attribuita alla sostenibilità: il 74% degli individui afferma di aver fatto scelte di viaggio pensando alla sostenibilità in quanto sono preoccupati per le conseguenze delle proprie azioni sul pianeta.

Nel confronto tra auto e treno, si registra un’elevata attenzione dei viaggiatori alle iniziative di riduzione dell’impatto ambientale dei viaggi in aereo, con oltre la metà del campione che ritiene rilevanti quelle relative all’utilizzo di carburanti green, ma si evidenzia anche una disponibilità da parte dei 2/3 degli intervistati a pagare un sovrapprezzo per garantire la compensazione delle emissioni di CO2 dei propri viaggi di breve e lungo raggio.

L’analisi delle attitudini, effettuata con test impliciti, verso un atteggiamento di tipo ‘Environmental Concern’, evidenzia una netta tendenza verso l’adozione di comportamenti eco-friendly ed attenti all’ambiente. Dalle risposte esplicite emerge che il 46% considera importante o molto importante l’impatto sull’ambiente delle proprie scelte, un dato in aumento rispetto alla precedente rilevazione. Anche i test impliciti confermano il trend di crescita della preoccupazione verso i temi ambientali. Infatti, il 75% degli intervistati ha un atteggiamento ansioso verso i problemi ambientali (contro il 67% dello scorso sondaggio).

Cinque semplici scelte per una vacanza sostenibile (anche per le tasche)

Le vacanze sono alle porte per molti italiani e questa può essere l’occasione per sperimentare e anche godersi una serie di scelte sostenibili per l’ambiente e le nostre tasche. Scopriremo così che la nostra vita può pesare meno sul Pianeta senza grandi sforzi. Certo, possiamo fare decine di queste scelte ogni giorno e molti di noi già le fanno da tempo. Ma questo può essere il momento buono anche per chi è più diffidente, per chi ritiene che si tratti di passi troppo ‘complicati’ o per provare quella soluzione che avevamo in mente da tempo ma che nel marasma quotidiano abbiamo sempre rimandato. Le giornate di vacanza possono essere il momento migliore – mentre siamo rilassati e poco presi da altri pensieri – per scoprire che si tratta di scelte semplicissime e che migliorano la qualità della nostra vita.

Ecco cinque semplici esempi. Seguiamoli con l’impegno a mantenere questi comportamenti una volta tornati alla ‘vita normale’. Fatto il primo passo, sarà naturale passare alle scelte più complesse.

  1. Spostamenti. Scegliamo sempre la soluzione meno impattante: andiamo a piedi o in bicicletta per gli spostamenti più brevi, ci aiuterà anche a mantenerci in salute e a curare la migliore forma fisica; utilizziamo i mezzi pubblici dove disponibili e preferiamo il treno all’aereo; se usiamo l’auto, cerchiamo di muoverci a pieno carico di passeggeri e non una persona per automobile pur dovendosi recare nella stessa destinazione (ad esempio in spiaggia o al ristorante o per la gita in montagna).
  2. Risparmiamo energia. Non lasciamo in stand by play station, televisori e pc. Accendiamo la luce solo quando è davvero buio e spegniamola quando usciamo dalla stanza. Non teniamo l’aria condizionata accesa notte e giorno ma cerchiamo di utilizzarla solo nei momenti in cui è strettamente necessario (temperature elevatissime senza possibilità di stare in mare o all’aria aperta all’ombra, ad esempio) e impostando temperature non inferiori ai 25 gradi. Appena possibile, dal tramonto, teniamo le finestre aperte e (al mare e in montagna) approfittiamo dell’aria più fresca serale per provare sollievo.
  3. Risparmiamo l’acqua. La siccità è il tema di cronaca in queste settimane e sono molte le cose che possiamo fare per dare il nostro contributo. Facciamo docce brevissime e lasciamo l’acqua aperta soltanto quando entriamo, per inumidire il corpo, e quando ci sciacquiamo. Chiudiamo l’acqua mentre ci insaponiamo. Evitiamo il bagno in vasca. Riutilizziamo l’acqua con cui laviamo frutta e verdura (se abbiamo usato bicarbonato, utilizziamola per gli scarichi sanitari e non per bagnare le piante) e quella raccolta con il condizionatore.
  4. Riduciamo i rifiuti ed evitiamo il monouso. Portiamo sempre con noi una borraccia: ogni bottiglia di plastica risparmiata significa minori emissioni e minori rifiuti da gestire. Acquistiamo sfuso: la frutta senza confezioni in plastica, i panini senza strati di pellicola e alluminio (basta un tovagliolo di carta), il caffè senza bicchierini monouso, i biscotti in confezioni uniche e non impacchettati due a due o quattro a quattro e così via per ogni altro dettaglio che la nostra fantasia ci aiuterà a individuare durante la giornata.
  5. Cibo. La stagione è perfetta: acquistiamo solo cibo di stagione e possibilmente prodotto (o pescato) localmente. Questo aiuterà le nostre tasche e il bilancio nelle emissioni. Ad esempio: sì al pesce azzurro ma evitiamo il salmone; rimpinziamoci di albicocche e pesche, evitiamo kiwi e ananas.