Italia-Grecia, partnership si amplia. Accordo Terna-Ipto per 2 mld. Fs in campo su trasporti

Italia e Grecia stringono ancora di più i nodi della partnership. Il Vertice intergovernativo di Roma porta in dote diverse intese firmate in molti campi strategici: dall’energia con i quasi 2 miliardi di investimenti di Terna e Ipto sulle interconnessioni elettriche, ai trasporti, all’industria della difesa.

Senza le nostre nazioni non esisterebbe l’idea stessa di Occidente che conosciamo”, dice Giorgia Meloni al termine del summit. La premier ricorda come fino a qualche anno fa Roma e Atene fossero considerate le ‘cicale’ d’Europa, perché “sarebbe stato difficile immaginare che Paesi storicamente considerati frugali e molto spesso, a torto, definiti poco seri, un po’ allegri, si incontrassero e parlassero delle grandi questioni che riguardano la sicurezza, la difesa”. Oggi, invece, lo scenario è cambiato. La dichiarazione congiunta adottata dai due governi prevede un’azione congiunta in ambito Ue per una strategia industriale comune, compatibile con i valori Nato, ma che porti al progresso di tutti gli Stati membri.

Allo stesso modo, toccando un altro tasto dolentissimo per le imprese europee, spingeranno per realizzare “una vera Unione dell’energia” che abbatta finalmente costi diventati insopportabili, anzi un ostacolo per la competitività. La collaborazione in quest’ambito avrà confini molto ampi: dal gas naturale all’elettricità, all’idrogeno, i progetti di cattura della Co2 e, ovviamente, le rinnovabili. Ma anche infrastrutture, sfruttando il “vantaggio straordinario della nostra collocazione geografica nel Mediterraneo, tornato centrale nelle dinamiche globali come via più breve tra Atlantico e Indo-Pacifico”. Per non parlare, poi, dei trasporti e la mobilità, visto che Ferrovie dello Stato italiano ha firmato un memorandum di intesa con il ministero dei Trasporti ellenico “che rilancia un’importante collaborazione strategica”, sottolinea Meloni. “Una rinascita delle nostre relazioni, dopo la tragedia di Tempe, dove hanno perso la vita 57 dei nostri connazionali”, conferma conferma il primo ministro greco, Kiriakos Mitsotakis. Al momento gli scambi commerciali tra i due Paesi si aggirano sui 12 miliardi di euro, ma “vorremmo rafforzarli”, ammette ancora Mitsotakis.

La sintonia è forte anche sulla sicurezza e la gestione dei flussi migratori, con la ‘battaglia’ politica condotta a Bruxelles sulla difesa dei confini, i rimpatri e la lotta ai trafficanti da due nazioni che sono per ragioni geografiche il primo approdo naturale per chi parte dal Nordafrica. Sull’economia il capitolo è corposo, soprattutto in considerazione del fatto che le aziende operanti sui due territori sono tante e impegnate in vari campi.

In questo senso l’intesa siglata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, con il ministro dello Sviluppo della Repubblica Ellenica, Takis Theodorikakos, e il ministro per la Governance Digitale, Dimitris Papastergiou, abbraccia una moltitudine di settori, per affrontare le “sfide comuni della politica industriale europea”. Il rafforzamento delle relazioni economiche bilaterali e le sinergie si svilupperanno nei campi dell’Intelligenza artificiale, le tecnologie emergenti, la meccanica quantistica, l’industria farmaceutica e la microelettronica. Scenario nel quale anche le pmi avranno uno spazio importante, riconoscendo il valore di un tessuto produttivo caratteristico dei due Paesi.

Per quanto riguarda l’agricoltura, poi, Italia e Grecia, che già hanno una storica tradizione di cooperazione, confermano di voler portare avanti la comune visione per una Pac “Pac rinnovata e innovativa, che includa la sicurezza alimentare e un sostegno sostanziale semplificato per i piccoli agricoltori”.

Inoltre, considerando che “le catastrofi naturali incidono notevolmente sulla produzione agricola”, Roma e Atene sottolineano la necessità di un “sostegno speciale dell’Ue per le misure di adattamento” al cambiamento climatico. Argomento che si lega anche a uno dei maggiori campi di cooperazione, quello sulla prevenzione degli incendi boschivi, piaga che negli ultimi anni sta mettendo a dura prova sia Italia che Grecia. Sulla protezione civile i due Paesi saranno dalla stessa parte “nel chiedere all’Unione europea un cambio di passo nella mitigazione del rischio terremoti e una iniziativa concreta nel rinnovo della flotta aerea antincendio dei Canadair”. Meloni e

Mitsotakis, infine, condividono la visione per una “pace giusta e duratura” tra Ucraina e Russia, nell’attesa che Vladimir Putin risponda alla disponibilità di Volodimyr Zelensky a incontrarlo giovedì prossimo in Turchia: “chiarendo in pochi minuti, rispetto a una certa propaganda, quale tra le parti coinvolte nel conflitto sia certamente a favore della pace e quale, invece, sia ancora una volta responsabile della Guerra”, sottolinea la presidente del Consiglio. Così come in Medio Oriente tra Israele Palestina la traiettoria non devia dalla necessità di avere “due Stati”. La richiesta ribadita da Villa Doria Pamphilj è per un cessate il fuoco immediato su tutti i territori dove c’è conflitto, appoggiando i negoziati intavolati da Donald Trump. Perché, ribadisce Meloni ma annuisce anche Mitsotakis, “dagli Stati Uniti può arrivare un impulso decisivo”.

Rendere più verde una capitale di cemento: la sfida del nuovo sindaco di Atene

Il nuovo sindaco di Atene, Haris Doukas, punta a piantare 25.000 alberi nella capitale greca nei prossimi 5 anni, nel tentativo di rinfrescare una metropoli dell’Europa meridionale densamente popolata e ricoperta di cemento che soffoca in estate. Dal suo vasto ufficio che si affaccia su un’area di edifici e asfalto senza una sola macchia verde, il sindaco, insediatosi il 1° gennaio, fa una constatazione cupa e condivisa da molti ateniesi: “In estate il centro è diventato invivibile“. La causa sono “le alte temperature, le microparticelle (…) e la riduzione del 23% del verde nelle aree montuose circostanti“, decimate dai ripetuti incendi degli ultimi sei anni, ha spiegato in un’intervista all’AFP. Durante l’estate del 2023, quando la Grecia è stata colpita da una delle più lunghe ondate di calore degli ultimi decenni, il termometro di Atene era rovente, con temperature che hanno superato i 40°C in numerose occasioni.

Il caldo in una città con pochi spazi verdi costrinse le autorità a chiudere l’Acropoli durante la parte più calda della giornata. Secondo l’Osservatorio nazionale di Atene, luglio 2023 è stato il mese più caldo mai registrato in Grecia dall’inizio delle registrazioni meteorologiche nel 1863, causando incendi devastanti, soprattutto nella regione intorno ad Atene, che hanno distrutto vaste aree forestali. Haris Doukas, ex professore di politica energetica al Politecnico di Atene, si è battuto per la tutela dell’ambiente e per una transizione verde in una capitale dove l’edilizia continua a imperversare senza sosta e il traffico pesante è un fastidio che esaspera molti residenti.

Atene ha una popolazione di 650.000 abitanti, ma con la sua vasta conurbazione, “circa 3 milioni di persone si muovono ogni giorno in città“, spiega. Sostenuto dal partito socialista Pasok, Haris Doukas, 43 anni, ha sorpreso vincendo le elezioni comunali di ottobre contro il sindaco uscente Kostas Bakoyannis, nipote del primo ministro conservatore Kyriakos Mitsotakis. “Sono qui per presentare i risultati scientifici e lottare per trovare soluzioni“, ha dichiarato Doukas.

Piantando 5.000 alberi all’anno nei cinque anni del suo mandato, il nuovo sindaco vuole creare “percorsi freschi” in modo che gli ateniesi possano godere di strade ombreggiate che collegano parchi e colline verdi come Lycabetta, che domina il centro della città. “In estate, creeranno una sensazione di freschezza e ridurranno la temperatura percepibile“, promette il sindaco, pur riconoscendo che “lo spazio è limitato, è una città di cemento, ma abbiamo molte possibilità“. L’ondata di calore estivo è un killer silenzioso per Haris Doukas, che sostiene che sia la causa di diverse migliaia di morti ogni anno.

Atene, che come il resto del Paese ha sofferto una lunga e amara crisi finanziaria i cui effetti si fanno ancora sentire, è ben lontana dalle ambizioni di altre capitali europee. Il Comune di Parigi si è impegnato a piantare 170.000 alberi in cinque anni. Entro l’estate del 2023, a metà del suo mandato, l’ufficio del sindaco ha dichiarato di aver già piantato 63.500 alberi per un’area di 105 km2 , rispetto ai 39 km2 della stessa Atene. Lo scorso febbraio, la Grecia è stata condannata dalla Corte di giustizia europea per la scarsa qualità dell’aria ad Atene e per non aver adottato le misure necessarie. Nella capitale greca, i limiti di biossido di azoto sono stati sistematicamente superati tra il 2010 e il 2020, ha sentenziato la Corte. Haris Doukas vuole anche incoraggiare il car-pooling, che finora è stato molto limitato. Un’altra ambizione è quella di installare pannelli solari sugli edifici comunali, in particolare “per coprire il fabbisogno elettrico delle scuole“.