Ancora estate per una settimana: poi arrivano piogge e freddo

L’anticiclone africano continuerà a proteggere il nostro Paese ancora per quasi una settimana. Dopo di che irromperà l’autunno con piogge battenti, temporali e un clima sicuramente meno caldo. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it non ha più dubbi. La data dell’arrivo delle piogge è segnata: tra sabato 14 e domenica 15 l’anticiclone africano abbandonerà gradualmente l’Italia. Fino ad allora però continuerà a mietere caldo e bel tempo praticamente su tutte le regioni. Da lunedì 9 a venerdì 13 tutta l’Italia si troverà sotto la cappa estiva dell’anticiclone. Il bel tempo sarà assicurato da un cielo in prevalenza sereno su gran parte delle regioni. Soltanto sulla Liguria, sull’alta Toscana e lungo le coste di Veneto e Friuli Venezia Giulia la nuvolosità potrà essere più presente, soprattutto al mattino. Non mancheranno inoltre locali foschie o temporanei banchi di nebbia nelle primissime ore del mattino, soprattutto sulle pianure del Triveneto. E farà ancora caldo. Le temperature continueranno a mantenersi sopra la media del periodo con valori massimi ancora sopra i 30°C, non solo al Centro-Nord, ma pure al Sud, come in Sicilia e Puglia.

Tutto questo però avrà una fine. Gli ultimi aggiornamenti del Centro Europeo prospettano un radicale cambio della circolazione atmosferica in Europa. Le correnti atlantiche si faranno via via più intense e abbassandosi di latitudine cacceranno via l’anticiclone africano. L’ingresso delle correnti sul Mar Mediterraneo, ancora troppo caldo, favorirà la genesi di un ciclone che provocherà un’intensa fase di maltempo su molte regioni italiane. Tornerà la pioggia, probabilmente la neve a quote prossime ai 2000 metri, ma soprattutto arriverà il fresco autunnale con un sensibile abbassamento delle temperature, anche di 10°C rispetto a questi giorni. Irromperà l’autunno.

ONDATA DI CALDO

E’ un ottobre mai visto: caldo record anche nel weekend con Anticiclone Apollo

Temperature mai viste a ottobre, non solo in Italia ma anche su gran parte dell’Europa centro-occidentale. E il caldo aumenterà ancora. Le temperature massime saliranno anche di 3-4 gradi, entro lunedì, come conferma Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it.

Intanto il mese scorso si è chiuso con un altro record: è stato il settembre più caldo della storia a livello globale con un sorprendente aumento delle temperature rispetto al clima degli ultimi 30 anni, +0,93°C rispetto al 1991-2020. Per l’Europa la differenza è stata ancora più elevata: +2,51°C.

Un clima sempre più caldo che continueremo a vivere, anche in Italia, fino a metà mese se non oltre: l’Anticiclone Africano Apollo si espanderà, infatti ,ancora di più verso Nord nel weekend, fino a raggiungere una linea immaginaria Oxford-Amsterdam.
Insomma, il clima sarà estivo e soleggiato anche nelle ‘normalmente’ piovose Inghilterra ed Olanda. In Italia avremo un aumento termico significativo soprattutto tra domenica e lunedì, quando potrebbero essere battuti altri record mensili al Centro-Nord: ci attendiamo 32-33°C ad Agrigento, Benevento, Roma e Terni; lunedì prossimo potrebbe venire infranto il record di caldo mensile assoluto per la Capitale, domenica anche a Milano.

Oltre i 30 gradi, che è un valore estremo per l’autunno, si arriverà anche a Firenze con picchi di 31 a Ferrara, Padova, Ravenna, Rovigo, Siracusa e addirittura a Vicenza. A risentirne saranno anche piante e animali, che normalmente in questo periodo si preparano al letargo. Con queste temperature tutto il loro bioritmo stagionale diventerà sballato e l’ecosistema rischierà una paralisi temporale: tutto si sposterà di settimane in avanti e il periodo di riposo o di letargo si accorcerà drasticamente e in modo molto pericoloso.

Al momento non si prevede la fine di questo caldo anomalo; fino a metà mese, l’Anticiclone Africano Apollo dominerà la scena sull’Europa centro-occidentale, mentre ad Est qualcosa si muove: domenica 8 ottobre è attesa la prima neve a Mosca, in Russia.
Per il nostro Paese, invece, avremo un solleone quasi incontrastato, solo a tratti disturbato da qualche timido addensamento all’estremo Sud: durante il weekend infatti non sono esclusi brevi rovesci specie a ridosso dei rilievi di Calabria e Sicilia.

Per il resto invece il cielo sarà azzurro, estivo e decisamente anomalo per questo periodo autunnale: ci sembrerà di essere a luglio, ma siamo tre mesi più avanti.

Tags:
,
siccità

Clima, sempre più vicina soglia critica di +1,5°C dell’Accordo di Parigi

Le temperature globali continuano a battere record: dopo un’estate senza precedenti e un settembre ancora più sorprendente, il 2023 è ora l’anno più caldo mai misurato nei primi nove mesi, avvicinandosi alla soglia critica di +1,5°C rispetto all’era preindustriale.

Da gennaio a settembre, “la temperatura media globale è di 1,40°C al di sopra della media preindustriale (1850-1900)“, prima cioè dell’effetto sul clima delle emissioni di gas serra dell’umanità, annuncia il Climate Change Service (C3S) dell’osservatorio europeo Copernicus. E questa media, che è già superiore di 0,05°C rispetto all’anno record 2016, potrebbe aumentare ulteriormente negli ultimi tre mesi dell’anno, data la crescente potenza di El Nino. Il fenomeno meteorologico ciclico sul Pacifico, sinonimo di ulteriore riscaldamento, raggiunge in genere un picco intorno al periodo natalizio. “Non è scontato che nel 2023 si raggiungano gli 1,5°C. Ma siamo abbastanza vicini”, conferma all’AFP Carlo Buontempo, direttore del C3S.

Il raggiungimento di questa soglia simbolica non significherebbe tuttavia che il limite più ambizioso dell’Accordo di Parigi sia stato raggiunto, poiché l’Accordo si riferisce ai cambiamenti climatici su lunghi periodi, decenni e non singoli anni. L’IPCC, un gruppo di esperti sul clima nominato dalle Nazioni Unite, prevede che la soglia di 1,5°C sarà raggiunta già nel 2030-2035.

In primavera, l’Organizzazione meteorologica mondiale ha stimato che la barriera sarà superata per la prima volta in un solo anno nei prossimi cinque anni.

Nel frattempo, “il settembre 2023 è stato il settembre più caldo mai registrato a livello globale“, continuando una serie di record mensili globali iniziata a giugno. Il luglio 2023 detiene il record assoluto per tutti i mesi messi insieme. Con una temperatura superficiale media globale di 16,38°C, il mese scorso ha superato il record stabilito nel settembre 2020 con un margine “straordinario” di 0,5°C, ha riferito giovedì Copernicus. Il mese di settembre 2023 è quindi “più caldo di 1,75°C rispetto alla media di settembre nel periodo 1850-1900″, ha aggiunto Copernicus. Mentre le variazioni delle temperature globali sono generalmente misurate in pochi decimi di grado, il mese di settembre 2023 è di 0,9°C al di sopra della media di settembre nel periodo 1991-2020, che rappresenta “l’anomalia mensile più alta” mai misurata da Copernicus, il cui database completo risale al 1940. Tutti i continenti sono stati interessati da anomalie insolite. In Europa, settembre 2023 ha stabilito un nuovo record continentale per il primo mese dell’autunno meteorologico, con temperature di oltre 35°C in Francia fino all’inizio di ottobre. Nello stesso mese, le piogge torrenziali della tempesta Daniel, probabilmente aggravate dai cambiamenti climatici secondo gli studi preliminari, hanno devastato il nord-est della Libia e la Grecia. Anche il sud del Brasile e il Cile hanno subito un diluvio a settembre, mentre l’Amazzonia è attualmente colpita da una siccità estrema che interessa più di 500.000 abitanti.

Anche i poli stanno perdendo ghiaccio: il pack di ghiaccio antartico rimane al minimo storico per la stagione, mentre il pack di ghiaccio artico è del 18% sotto la media, secondo il C3S. Il surriscaldamento dei mari del mondo, che assorbono il 90% del calore in eccesso causato dall’attività umana a partire dall’era industriale, gioca un ruolo importante in queste osservazioni. Per il sistema di misurazione Copernicus, la temperatura media del mare ha raggiunto 20,92°C a settembre, un nuovo record mensile e la seconda misurazione più alta dopo quella dell’agosto 2023. Di fronte a questa situazione, le risposte dell’umanità sono “insufficienti, mentre il mondo sta cadendo a pezzi” e si sta avvicinando a un “punto di rottura”, ha deplorato mercoledì Papa Francesco, in un testo che ha la forma di un grido d’allarme a due mesi da una decisiva conferenza delle Nazioni Unite sul clima. Alla COP28 di Dubai, la questione di come abbandonare i combustibili fossili sarà al centro di accesi negoziati tra i Paesi, che finora non sono stati in grado di conciliare le richieste dell’Accordo di Parigi per limitare il riscaldamento globale con le aspirazioni di sviluppo di tutta l’umanità.

caldo

Ecco l’Ottobrata italiana: mai così caldo in autunno in tutto il Paese

Il mese di ottobre inizia caldissimo: anche nei prossimi 10 giorni vivremo una situazione anomala, per certi versi preoccupante, con picchi di 30-33°C ovunque da Nord a Sud. Non si ricorda un inizio di ottobre così rovente soprattutto al Centro-Nord, con un caldo anomalo diffuso su tutto lo Stivale.

Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, ribadisce sempre più l’estremo riscaldamento globale che insiste da almeno 25-30 anni. Ottobrata Italiana confermata, una situazione mai vista con questa potenza negli ultimi decenni.

E il caldo estremo, il clima cambiato, si osserva anche in Europa con tantissimi nuovi record per il mese di ottobre: in Spagna si superano i 38 gradi, in Francia i 35°C, ma ci sono anche 25-26 gradi dall’Inghilterra ai Paesi Bassi e al Belgio, e localmente anche in Germania, Svizzera ed Austria. Si registrano 20 gradi in Polonia e persino in Svezia e Norvegia.

E se una volta si parlava di Ottobrata Romana, in ricordo delle tradizionali feste romane che chiudevano il periodo della vendemmia spesso in giornate soleggiate e miti nelle campagne laziali, adesso si estende a tutto il nostro Paese, dalle Alpi alla Sicilia. Non fa caldo solo dal Lazio in giù, ma si registrano picchi estivi anche in Pianura Padana e soprattutto sulla Toscana, regione più calda dell’ultimo periodo.

Le proiezioni indicano per i prossimi tre mesi caldo anomalo su tutto il continente europeo, con 2-3°C in più (medi) fino al Polo Nord; per trovare una zona con un’anomalia fredda, a livello globale, bisogna andare in Cile (solo lì), mentre su tutto il resto del mondo si vivrà un trimestre più caldo del normale, stando quantomeno alle proiezioni attuali dei principali modelli meteorologici mondiali.
Tornando in Italia, oltre al caldo, si segnala un piccolo disturbo che è previsto tra oggi e domani: qualche nuvola in più sulla Liguria e sul Triveneto con qualche rovescio a ridosso delle Alpi orientali; da giovedì però l’Anticiclone Apollo tornerà ancora più prepotente con nuovi picchi di caldo africano durante il weekend 7-8 ottobre

Tags:

Arriva l’ottobrata italiana: picchi di caldo fino a 33°C in Val Padana, l’autunno da metà mese

Il mese di ottobre inizia subito forte: nei prossimi giorni vivremo ancora una situazione anomala, per certi versi preoccupante, con picchi di caldo che toccheranno anche i 33°C in diverse località. Ecco servita l’ottobrata italiana, un periodo di estrema stabilità atmosferica, caratterizzato da temperature tutt’altro che autunnali. Questo termine deriva dalle tradizionali feste romane che chiudevano il periodo della vendemmia nel mese di Ottobre. Per celebrare il raccolto e la fine del duro lavoro, nelle giornate di Giovedì e di Domenica ogni famiglia organizzava una gita fuori porta (detta, per l’appunto, ottobrata) e così da ogni rione partivano dei carri adornati di campanacci, su cui sedevano le ragazze. Il resto della comitiva seguiva a piedi il carro fino alla destinazione.

Dal punto di vista meteorologico l’ottobrata indica un periodo, tipico appunto del mese di ottobre, durante il quale l’alta pressione domina per diversi giorni, provocando, di conseguenza, condizioni di stabilità atmosferica, assenza di piogge e un clima più tardo estivo che autunnale.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it comunica che una nuova, importante, pulsazione dell’anticiclone africano Apollo interesserà l’Italia in questi giorni di inizio ottobre: questo si tradurrà in un caldo fuori stagione, con temperature massime che, oggi, toccheranno picchi di 32-33°C sulla Valle Padana, sulle due Isole Maggiori e su Toscana e Lazio, dove avremo giornate pienamente estive, specialmente in città come Roma e Firenze. Si tratta di valori quasi da record per l’inizio di ottobre: in questa fase, infatti, le temperature dovrebbero attestarsi intorno ai 22-23°C.

Anche nel corso di martedì lo scenario meteo non cambierà di molto: ancora spazio a tanto sole e a valori termici sopra le righe da nord a sud. L’alta pressione potrebbe subire una lieve flessione a ridosso delle regioni del Nord intorno a metà settimana, tra mercoledì e giovedì, a causa del transito della coda di un veloce fronte atlantico che potrebbe portare qualche modesto disturbo specialmente a carico del rilievi del Nordest.

In questo frangente le temperature caleranno di qualche grado sulle regioni settentrionali: questo passaggio instabile tuttavia non sarà comunque in grado di scacciare l’anticiclone africano, e le temperature, seppur in calo, continueranno a mantenersi su valori ancora superiori alle medie del periodo. Per una svolta autunnale dovremo attendere ancora, probabilmente fino alla seconda decade del mese.

E’ ancora estate fino a martedì con il picco di Caronte

Ce ne stiamo rendendo conto tutti: fa caldo e anche tanto, per essere settembre. Tutta colpa del ritorno, un po’ a sorpresa, dell’anticiclone africano Caronte che ha tutta l’intenzione di far proseguire l’estate come se fossimo a luglio. I suoi piani però stanno per essere disattesi. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, non ha dubbi. L’anticiclone africano Caronte tra qualche giorno non sarà più il protagonista del tempo sull’Italia.

Il gran caldo africano avrà il suo picco nella giornata di martedì 12 settembre quando al Centro-Nord si potranno toccare picchi diurni di 33-34°C in pianura e fino a 36°C sulle zone interne del Centro e delle Isole Maggiori. In questo contesto il sole sarà prevalente su tutte le regioni. La situazione inizierà a mutare da mercoledì in poi quando il flusso instabile Nord Atlantico comincerà a scendere di latitudine, iniziando a combattere con il possente anticiclone. In questa lotta Caronte sarà costretto a cedere terreno al suo nemico.

Da mercoledì quindi i primi temporali inizieranno a interessare l’arco alpino e una nuvolosità più presente coprirà il cielo del Centro-Nord. Giovedì sarà sempre l’arco alpino ad essere bersaglio di temporali a carattere sparso e verso sera pure la Pianura Padana con temporali ad esempio a Milano, Torino, Bergamo, Brescia. Ulteriore cedimento dell’anticiclone africano nella giornata di venerdì quando i temporali, accompagnati da grandine, non solo interesseranno sempre l’arco alpino e in forma irregolare e isolata anche la Pianura Padana, ma si spingeranno pure sulle regioni centrali, specie su rilievi e zone vicine. Sul resto d’Italia il tempo non subirà grossi cambiamenti.

In base a questa previsione le temperature cominceranno gradualmente a diminuire sotto l’incalzare di aria più fresca oceanica. Ma non è finita qui, con il weekend del 16-17 settembre una perturbazione atlantica potrebbe far breccia nello scudo dell’alta pressione facendo peggiorare il tempo non solo al Nord, ma anche al Centro.

Italia divisa in due: anticiclone Bacco al Centro-Nord, rovesci al Sud

Sole e caldo al Centro-Nord fino a metà settembre con l’Anticiclone Bacco, temporali e vento fresco al Sud, con temperature sotto la media del periodo per buona parte di questa settimana.
Lorenzo Tedici, meteorologo de ilmeteo.it, conferma un’Italia divisa in due per almeno 4-5 giorni. L’Anticiclone africano Bacco porterà una fase estiva a oltranza specie sull’Europa Centrale: il caldo più estremo, per il periodo, si osserverà tra Francia, Belgio ed Olanda; già ieri lo zero termico ha raggiunto 5000 metri sulla verticale di Parigi con massime oltre i 35°C sul territorio transalpino dei nostri cugini.

L’Italia non resterà comunque a guardare e, dopo i 35°C di Firenze ed Alghero, i 33 gradi di Roma e i 30 di Milano raggiunti domenica, le temperature saliranno di nuovo da giovedì in poi, dopo una leggera flessione nelle prossime ore.

L’Estate continuerà in Italia fino al 15 settembre, a meno di clamorose sorprese, e anche al Sud arriverà il solleone da venerdì 8 in poi: in seguito, le proiezioni dei nostri modelli vedono l’arrivo di piogge e cali termici diffusi dopo il 17 settembre, ma sono tendenze con un livello di attendibilità non molto alto.

Nelle prossime ore troveremo dunque bel tempo al Centro-Nord, seppur disturbato da qualche nuvola al mattino sul Nord-Ovest e da venti freschi e tesi sulle adriatiche; al Sud invece il barometro presenterà una freccia in giù: sono previsti rovesci e locali temporali tra Calabria e Sicilia, il tutto condito purtroppo da venti forti e nubi sparse.

Questa situazione ci accompagnerà fino a venerdì: al Sud si prepara un profondo ciclone sul Mar Ionio, un Vortice Greco che potrebbe alimentarsi anche del calore del mare e formare un TLC (Tropical Like Cyclone) o in italiano Ciclone Simil-Tropicale: tra giovedì e venerdì la pressione nell’occhio di questo ciclone potrebbe raggiungere 990 hPa e scatenare venti di tempesta in mare aperto e mareggiate sulle coste. Al momento, la traiettoria di questo vortice è prevista sul Mar Ionio meridionale, intorno all’arcipelago di Malta, ma potrebbe avere un’evoluzione pericolosa, per il potenziale rischio nubifragi sulle coste ioniche di Sicilia e Calabria.

caldo record

Meteo, dal weekend torna la fiammata africana con l’anticiclone Bacco

Sta per tornare il caldo, con l’anticiclone sub-tropicale Bacco che conquisterà l’Italia dal primo weekend di settembre.

Dopo un venerdì segnato dalle residue e isolate note instabili del ciclone Poppea, da sabato Bacco diventerà sempre più il protagonista del tempo sul nostro Paese“, spiega Antonio Sanò, fondatore del sito ilMeteo.it.

Sia sabato che domenica il sole sarà prevalente e se sabato le nuvole saranno ancora piuttosto presenti, da domenica gli spazi di sereno saranno sempre maggiori. In questo contesto le temperature inizieranno a salire in entrambi i valori e di giorni si torneranno ad accarezzare i 30-32°C al Centro-Sud e quasi i 30°C al Nord.

Il caldo che porterà l’anticiclone Bacco non sarà rovente come quello di Nerone o di Caronte, e questo per due motivi. Il primo è il periodo in cui arriva, ovvero settembre, mese in cui le giornate sono più corte, il sole si alza più tardi e tramonta prima e così il calore africano in arrivo non avrà molte ore a disposizione per intensificarsi. Il secondo è la presenza di una minaccia, ossia una goccia fredda in discesa dalla Scandinavia. Questa dovrebbe sfiorare l’Italia, ma facendolo attiverà dei venti freschi nordorientali che soffieranno forti al Sud, mitigando un po’ la calura africana e provocando anche alcuni forti temporali.

Le temperature dei prossimi giorni saliranno sopra i 30°C su gran parte delle regioni, toccheranno picchi di 34-35°C in Toscana e sul Lazio come ad esempio a Firenze e Roma e qualche grado in più sulle zone interne delle Isole Maggiori. Di notte e al primo mattino invece raramente saliremo sopra i 20°C se non su alcune regioni.

caldo

Torna il caldo con l’anticiclone africano Bacco: nel week-end punte di 32°C

Se pensavamo che con l’arrivo del ciclone Poppea l’estate fosse finita e che l’anticiclone africano avesse terminato di soggiornare in Italia, ci sbagliavamo di grosso. Nei prossimi giorni il rovente alito del Sahara inizierà a incamminarsi per raggiungere l’Italia. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it conferma che sarà dal primo weekend di settembre che l’anticiclone africano tornerà sull’Italia. E in onore del mese del vino e della vendemmia, è stato già denominato ‘Bacco’.

Il ciclone Poppea ha lasciato l’Italia, ma dietro di sé rimarrà una debole scia di instabilità. E’ così che in attesa dell’arrivo di Bacco, fino a venerdì ci saranno alcune precipitazioni. Giovedì dei rovesci o brevi temporali potrebbero interessare Liguria, l’Emilia, il Triveneto e alta Toscana, venerdì le precipitazioni saranno più probabili sul Piemonte, sui rilievi del Triveneto e al primo mattino sulle coste venete e friulane. Sul resto d’Italia il tempo sarà più asciutto, ma con tante nuvole in cielo. Le temperature subiranno un primo, ma tenue aumento.

Il weekend di sabato 2 e domenica 3 vedrà l’arrivo dell’anticiclone sub-tropicale Bacco. L’atmosfera si stabilizzerà ulteriormente e le temperature cominceranno ad aumentare in maniera più decisa. Tra sabato e domenica di giorno si potranno già toccare i 30-32°C al Centro-Sud, mentre al Nord raramente si toccheranno queste cifre.

L’anticiclone Bacco però darà il meglio di sé la prossima settimana quando diventerà ancora più potente e la sua lingua bollente investirà gran parte delle regioni. Ecco che allora le temperature saliranno ancora di più toccando picchi di 35-37°C come a Roma e Firenze, fino a 33-34°C al Nord e addirittura punte di 40-42°C sulle Isole Maggiori. Non dobbiamo stupirci se il mese di settembre inizierà all’insegna del caldo africano, anche gli ultimi anni, a causa del cambiamento climatico in atto, questo mese ha avuto sempre più caratteristiche estive che autunnali. Anche quest’anno sarà così.

Tags:
, ,

Allerta rossa in 17 città, ma da domenica arriva Poppea: addio al caldo estremo

Con l’anticiclone Nerone che sta per raggiungere la massima potenza, l’ondata di calore sull’Italia si fa più intensa. Oggi sono 17 le città da bollino rosso: Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Latina, Milano, Napoli, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia e Verona. Le temperature schizzeranno oltre la media del periodo di 5-8°C.

E fino al weekend non ci sarà spazio per pioggia e aria fresca. “Almeno fino a domenica 27 agosto – spiega il meteorologo Antonio Sanò – sarà Nerone a dettar legge non solo sull’Italia, ma anche su gran parte dell’Europa, dalla Penisola Iberica fin verso il Mar Nero”.

Dopo aver stracciato il record dello zero termico (che ha superato i 5300 metri sulle Alpi) l’apice della canicola potrebbe far cadere anche qualche record di temperatura massima, per il periodo, su alcune città, come ad esempio Firenze, Milano e Roma. Su questi tre capoluoghi tra il 20 e il 23 agosto si toccarono 38-39°C soltanto nel 2000 e 2007 nella Capitale, nel 2012 a Milano Linate e nel 2011 a Firenze. Nei prossimi giorni questi valori potrebbero essere raggiunti o addirittura superati. Sul resto del Centro-Nord si viaggerà sui 37-39°C diffusi, qualche grado in meno invece al Sud.

Le previsioni del tempo fino a sabato 26 sono stabili: sole prevalente, caldo in intensificazione, venti deboli, mari calmi e caldi e rari temporali sui confini alpini e sui rilievi meridionali. Oltre al caldo diurno si dovranno fare i conti con le notti tropicali, ovvero con valori che poco prima dell’alba non scenderanno sotto i 22-23°C su gran parte delle città. Aggiungiamo un clima afoso e il disagio fisico sarà davvero pericoloso, soprattutto per le persone più fragili come gli anziani, i bambini e chi soffre di qualche particolare patologia.

Ma c’è una buona notizia. La situazione sembra cambiare in maniera radicale proprio dal weekend quando Nerone perderà improvvisamente forza per la discesa verso il bacino del Mediterraneo di aria più fresca, portata dal ciclone Poppea, un vortice che si attiverà sulle Isole Britanniche.

L’ingresso e lo scontro tra l’aria più fresca e quella rovente preesistente creeranno le condizioni ideali per lo sviluppo e lo scoppio di violenti temporali accompagnati dal temibile fenomeno della grandine. Quindi da domenica i temporali dalle Alpi scenderanno a macchia di leopardo verso le pianure di Piemonte e Lombardia per poi portarsi verso sera e notte anche su quelle del Nordest. A seguire ci sarà il tanto sospirato crollo termico. Le temperature infatti potrebbero perdere, rispetto a questi giorni, anche 12-15°C. Infine, con l’inizio della prossima settimana, l’aria fresca con annessi temporali raggiungerà pure il Centro Italia mentre il Sud rimarrà ancora in attesa.