caldo record

Bel tempo e caldo fino a sabato poi un ciclone rovinerà 1° Maggio

Il caldo ci prova, la siccità del Nord-Ovest continua. In questi ultimi giorni le piogge sono state frequenti e anche intense, ma ancora una volta hanno evitato il secco Nord-Ovest: per quelle regioni assetate, all’orizzonte c’è però un’interessante novità. Nel frattempo, il caldo ci prova e porterà tra oggi e sabato temperature oltre i 30°C in Italia. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma il primo tentativo dell’Anticiclone Africano di portare connotati estivi in Italia. Ci riuscirà solo in parte, mentre scatenerà la canicola infernale in Andalusia con temperature di 12°C oltre la media del periodo. Nella regione di Siviglia sono attesi picchi di 38°C all’ombra, ad Aprile, oltre ogni record registrato prima per questo mese. In Italia arriverà invece solo il bordo orientale di questa fiammata calda: sono attesi picchi di 30°C sulle Isole Maggiori, in particolare punte di 32°C all’ombra in Sardegna tra domani e dopodomani.

Nelle prossime ore e nei prossimi giorni, dunque, il tempo sarà bello e soleggiato ovunque salvo prime avvisaglie di cambiamento nella giornata di sabato al Nord.
Il cambiamento sarà importante, drastico e foriero di un’importante novità per il Nord-Ovest: da domenica 30 aprile arriverà tanta pioggia, per almeno 2 giorni, dal Piemonte alla Lombardia, dalla Valle d’Aosta alla Liguria, acqua fondamentale per i laghi, le falde idriche e la portata dei fiumi. Dobbiamo ricordare infatti che il Lago di Garda, ad esempio, ha raggiunto il livello più basso dal 1953, mentre la stagione invernale ha lasciato un deficit di neve sulle Alpi del 64%. Numeri allarmanti che continuano a sorprenderci da due anni, in negativo purtroppo: per questo, l’abbondante pioggia attesa tra domenica e lunedì 1 maggio sarà benvenuta al Nord-Ovest. Domenica 30 aprile una perturbazione atlantica raggiungerà l’Italia, causando l’approfondimento di un vortice sul Mar Ligure: le correnti umide meridionali porteranno piogge al Nord-Ovest, poi anche lungo tutto il versante tirrenico, Sardegna compresa; andrà meglio, in una prima fase, sul settore orientale italiano. Nella giornata del Primo Maggio questo vortice diffonderà precipitazioni localmente intense anche verso il resto del Centro-Nord, e poi via via anche verso il Sud.

Al momento, la tendenza meteo vede questo vortice in azione almeno fino a mercoledì 3 maggio, posticipando l’inizio di un’eventuale precoce fase calda estiva (come invece avvenne l’anno scorso con il caldo estremo che iniziò ai primi di maggio): più pioggia e meno caldo è un’equazione che ci piace, anche se purtroppo disturberà un altro periodo festivo lungo; sembra proprio in atto la ‘Maledizione dei Ponti’ dopo che il 25 aprile è stato funestato da piogge e grandinate violente.

Acquazzoni sparsi fino a Pasqua, sole a Pasquetta

Inverno caldo, Settimana Santa fredda con gelate e -4°C anche in pianura. I cambiamenti climatici favoriscono situazioni anomale con fioriture anticipate a gennaio e ondate di freddo polare tardive, 20 giorni dopo l’inizio della Primavera. Il tempo delle ultime stagioni, ricorda Antonio Sanò, fondatore del sito ilmeteo.it, è stato molto spesso capovolto: lo scorso inverno abbiamo registrato un caldo anomalo su gran parte dello Stivale, con circa 1,4°C in più rispetto alle medie al Nord. Da un paio di anni mancano piogge significative, specie tra Piemonte e Lombardia, e anche negli ultimi 4 mesi è stato registrato un deficit pluviometrico compreso tra il 30 ed il 50%. Impressiona vedere le rive del più grande fiume italiano trasformate in spiagge grandi come quelle di Copacabana. Anche la neve si è dimezzata come quantità sulle montagne con i livelli dei laghi del Nord ai minimi: si prevede una stagione estiva estrema con diffusi razionamenti dell’acqua se non pioverà nei prossimi 2-3 mesi.

La Settimana Santa è stata fredda, ma ha registrato piogge, anche abbondanti; ma come sempre, negli ultimi mesi, è piovuto in modo significativo solo al Sud e parte del Centro. Ora una perturbazione è in entrata anche sul Nord-Ovest, ma ci resterà solo per 12 ore. Sono attese piogge sparse su Liguria, zone padane, Alpi e Prealpi, con quota neve intorno ai 1000 metri; avremo gli ultimi fiocchi della stagione poi, probabilmente, dalla prossima settimana il caldo primaverile divamperà su tutta l’Italia. Questa perturbazione del Nord raggiungerà poi il Centro dalla serata di venerdì.

Sabato il maltempo si fermerà tra Bassa Toscana, Lazio e poi velocemente dal mattino si sposterà verso il meridione. Il Sud, dopo una tregua molto breve, rivedrà la pioggia e anche la neve fino ai 1300 metri: una Pasqua Natalizia da Napoli in giù.

La domenica di Pasqua sarà instabile al meridione e localmente anche sulla fascia adriatica, sempre con temperature sotto la media del periodo: avremo una situazione migliore altrove con pieno sole al mattino, temperature in aumento. Ma attenzione: nel pomeriggio non mancheranno degli scrosci veloci, ma frequenti, specie al Nord-Est ed in Toscana.

Il Lunedì dell’Angelo è confermato in miglioramento, ma ancora un po’ capriccioso, con sole al mattino, quasi ovunque però disturbato improvvisamente da temporali a macchia di leopardo nel pomeriggio. I fenomeni saranno più probabili al Centro-Sud e a ridosso della dorsale appenninica. Da lunedì le temperature torneranno ad essere primaverili, da martedì arriverà l’anticiclone africano.

Italia divisa tra sole e acquazzoni anche a Pasqua e Pasquetta

Alta pressione subtropicale tra Spagna ed Inghilterra, ampio ciclone freddo in azione sui Balcani. Sarà questo lo scenario meteorologico principale durante il periodo pasquale: l’Italia si troverà nel mezzo e risentirà di condizioni intermedie. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, spiega cosa comporterà per l’Italia il fatto di essere a metà strada tra un’alta ed una bassa pressione: “Con questa configurazione – dice – sul nostro Paese continueranno ad arrivare correnti fredde (per il periodo) direttamente dall’Europa settentrionale, in particolare dall’area teutonica-scandinava. Le correnti di estrazione polare, scontrandosi con l’aria che inizia ad essere scaldata dal sole primaverile, provocheranno notti fredde, ma anche frequenti acquazzoni durante le ore centrali della giornata“.

La discesa di queste masse d’aria teutonica-scandinava causerà tra l’altro la formazione di un ciclone sul Mar Ligure da domani, con un peggioramento veloce tra Nord-Ovest e Toscana ed Umbria; in seguito questo piccolo ciclone porterà piogge su tutto il Centro e parte del Sud nella giornata di sabato. Queste prime informazioni meteorologiche disegnano un quadro pessimo per i prossimi giorni, ma non è così: non mancheranno ampie schiarite e momenti totalmente soleggiati, specie al mattino; le temperature massime poi tenderanno a salire nei prossimi giorni grazie al maggiore soleggiamento anche al Sud.

In sintesi le previsioni, movimentate, fino al Lunedì dell’Angelo sono queste: nelle prossime ore avremo prevalenza di sole su gran parte dello Stivale, con qualche residuo piovasco solo all’estremo Sud. Domani, come detto, si formerà una bassa pressione sul Mar Ligure e sono attese piogge e rovesci tra il Nord-Ovest e la Toscana; al Sud e sul resto del Centro troveremo prevalenza di sole dopo un’alba freddina. Il minimo di bassa pressione scivolerà poi sabato verso il resto del Centro e verso il Sud portando piogge diffuse e localmente persistenti specie tra Umbria, Lazio e Campania.

La Santa Pasqua sarà ancora incerta al Sud con qualche pioggia, più probabile tra Puglia e Calabria; altrove prevarranno le schiarite al mattino e potremo avere qualche temporale pomeridiano sul Triveneto e a ridosso della dorsale appenninica.

Lunedì dell’Angelo sarà bello al mattino, poi verso l’ora di pranzo attenzione al fiorire di frequenti cavolfiori, come vengono chiamati in gergo i cumulonembi: queste nubi a forma di cavolfiore saranno associate a temporali brevi, ma localmente intensi. I fenomeni temporaleschi saranno più probabili al Centro-Sud, in spostamento dalle adriatiche verso le regioni tirreniche.

Meteo sempre più pazzerello: a Pasqua farà più freddo che a Natale

La Settimana Santa sarà più fredda di quella natalizia. Aria polare in arrivo dalla Norvegia sta entrando nel nostro Paese attraverso la Porta della Bora con venti tesi da Nord-Est. Nei prossimi giorni le massime scenderanno ovunque anche di 5-10 gradi, mentre le minime potrebbero scivolare pericolosamente sottozero in Val Padana con il rischio di gelate tardive. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma l’anomalia termica pasquale ricordando le temperature registrate lo scorso Natale 2022: Cagliari 21°C, Catania 20°C, Napoli 19°C, Roma 18°C e addirittura 15°C anche in Pianura Padana.

“La Settimana Santa – dice – sarà invece ricordata come la Settimana Fredda, nonostante quest’anno la Pasqua cada piuttosto alta e non bassa come altri anni. Si dice Pasqua bassa quando nel calendario avviene tra il 22 marzo e il 2 aprile, media tra il 3 e il 13 aprile ed alta tra il 14 e il 25 aprile. Insomma siamo ad aprile ed il freddo norvegese è ancora protagonista”.
Nel dettaglio, nelle prossime ore le temperature crolleranno anche di 7-8 gradi nei valori minimi, le massime scenderanno di altrettanto al Centro-Nord mentre avremo un aumento al Sud con il tempo in miglioramento. Il ciclone che ha portato forte maltempo negli ultimi 2 giorni si sta infatti allontanando verso la Grecia: oggi sono attesi residui acquazzoni al Sud e tra medio Adriatico e Basso Lazio, ma in un contesto soleggiato. Il vento invece sarà ancora teso dai quadranti settentrionali e farà calare le temperature. Domani si riaccenderà l’instabilità al Centro-Sud nelle ore pomeridiane: in pratica avremo dei temporali sparsi nelle ore centrali della giornata, con minime all’alba invece decisamente fredde sotto un cielo stellato.

Dando uno sguardo fino alla Santa Pasqua le temperature rimarranno molto basse di notte da Nord a Sud, mentre durante il giorno saranno solo leggermente sotto le medie del periodo; tra venerdì e sabato è previsto un nuovo impulso instabile dal Nord Europa con possibili acquazzoni a macchia di leopardo sul nostro Stivale, mentre Pasqua potrebbe esserci un miglioramento, anche se ovviamente da confermare.
“Al momento la Pasqua – dice il meteorologo – sembra con temperature sotto media e in prevalenza soleggiata; sarà incerta solo al Sud con rovesci sparsi; non è comunque escluso che il meteo ci smentisca e viri verso un quadro anche migliore. La Pasquetta sembra al momento sotto la rimonta dell’alta pressione, ma del meteo pic nic del Lunedì dell’Angelo ci fidiamo molto poco: tutte le volte che arriviamo alla brace perfetta inizia l’acquazzone”.

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Le bizze del clima: dalla primavera al gelo, ritorna l’inverno. E crollano temperature

Sbalzi termici e crisi della primavera, appena iniziata. Il secondo colpo di coda invernale in una settimana riporterà giù i termometri di almeno 10 gradi; rivedremo anche la neve fino in collina sull’Appennino. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, prevede un drastico peggioramento delle condizioni Meteo dalla Domenica delle Palme con un ciclone che attraverserà tutta l’Italia.

Il primo giorno di aprile ci regalerà prevalenza di sole, con un rinforzo dei venti di Maestrale sulla Sardegna e in Calabria: su quest’ultima regione non mancheranno anche locali addensamenti, ma in generale il tempo sarà gradevole sul nostro Paese.
La giornata che segnerà invece l’inizio di un nuovo colpo di coda invernale sarà la Domenica delle Palme, ma attenzione, l’evoluzione sarà particolare: al Nord, fino al primo pomeriggio, avremo ancora temperature miti fino a 22-23°C con sprazzi di sole, al Centro il peggioramento avanzerà gradualmente con piogge diffuse, mentre al Sud il maltempo è previsto in particolare dalla sera, ma in rapida forte intensificazione. Un’Italia dunque molto variegata dal punto di vista Meteo per la Domenica delle Palme.

La nuova settimana si aprirà con l’approfondimento di un pericoloso ciclone al Sud; dall’Alto Adriatico fino alla Sicilia le precipitazioni saranno frequenti, maggiormente diffuse e localmente molto forti sulle estreme regioni meridionali: i venti soffieranno fino a 100 km/h al Centro-Sud e sulle Alpi, localmente avremo condizioni di Foehn al Nord-Ovest, mentre la neve cadrà fino a quote collinari con possibili accumuli eccezionali per l’inizio di aprile: non sono esclusi 30 cm di neve a 700-900 metri tra Basilicata e Calabria, evento da monitorare e confermare.

Pericolo gelo: martedì 4 aprile, a poche ore di distanza dai 22-23°C della domenica del Nord, ritroveremo -3/-4°C in Pianura Padana, con gelate tardive pericolosissime per l’agricoltura; ricorreremo a tecniche antigelo quali candele o fuochi nei campi e irrigazione notturna. Dovremo prepararci in quanto la Settimana Santa sarà per gran parte fredda e purtroppo siamo già nel periodo delle fioriture. Il freddo ci accompagnerà per tutta la nuova settimana: le minime, come detto, scenderanno da martedì fino a giovedì sottozero al Centro-Nord, localmente anche in pianura, poi resteranno comunque sotto la media; le massime, dopo i 25°C di questo weekend, si assesteranno sui 15-17°C come fossimo all’inizio di marzo. In pratica torneremo indietro di almeno un mese, vivremo una Pasqua freddina al mattino con un coniglietto pasquale a tratti intirizzito.

NEL DETTAGLIO – Sabato 1. Al nord: in prevalenza soleggiato salvo temporale tra Friuli e Veneto. Al centro: soleggiato salvo locali addensamenti sulle regioni tirreniche; ventoso in Sardegna. Al sud: più nubi su Sicilia e Calabria.
Domenica 2. Al nord: nuvoloso con locali addensamenti specie sulle Alpi di confine ed al Nord-Est con locali fenomeni; venti di Bora dalla sera. Al centro: piogge e temporali sparsi, dalla sera forti venti di Bora. Al sud: instabile con qualche rovescio ad Ovest, marcato peggioramento dalla sera.
Tendenza: nuovo colpo di coda invernale con tanto vento, neve in collina lunedì e crollo termico fino a mercoledì. Settimana Santa con temperature sotto la media del periodo, gelate tardive al mattino.

Meteo, weekend d’inganni: sembrerà estate, poi crollerà la temperatura

Ultimo fine settimana di marzo all’insegna del cambiamento: alle 2 di domenica 26 marzo sposteremo le lancette avanti di 60 minuti per entrare nell’ora legale, quella che ci permetterà di avere luce, da subito, almeno fino alle 20. Ma cambierà anche il tempo e torneremo per qualche giorno nell’inverno. Antonio Sanò, fondatore del sito www.ilmeteo.it, conferma infatti che da domenica le temperature scenderanno gradualmente e arriverà la pioggia con il rinforzo del vento. Un fronte polare scandinavo ha già iniziato la lenta discesa verso sud, attivando un parziale peggioramento a ridosso delle Alpi; in seguito, i venti inizieranno ad essere tesi nel weekend per poi scatenarsi fino a burrasca forte tra lunedì e martedì.

La perturbazione scandinava porterà un calo delle temperature anche di 10 gradi tra sabato e lunedì, con le minime che martedì potrebbero scendere sotto zero in Pianura Padana. Un vero e proprio ribaltone termico con fenomeni a tratti anche intensi: non sono esclusi temporali forti, locali grandinate e il ritorno della neve, oltre i 1000 metri sulle Alpi domenica e fino ai 500 metri sugli Appennini nella giornata di lunedì.

Domani Eolo inizierà ad attivarsi: il vento soffierà teso da Ovest, localmente anche in Pianura Padana, con rinforzi principali su Alpi Occidentali e Toscana. Tutto sommato, comunque, l’ultimo sabato di marzo sarà gradevole e sereno. La perturbazione scandinava arriverà domenica: dal pomeriggio sono previste precipitazioni al Nord-Est, sulla Toscana in successiva, graduale, estensione verso Lazio e Campania. La quota neve sulle Alpi e sugli Appennini settentrionali scenderà fino ai 1200-1300 metri.

Ma il picco di intensità del fronte, in arrivo dalle zone polari norvegesi, ci sarà lunedì con maltempo su tutta la fascia adriatica, sul basso Lazio, sulla Campania e la Calabria tirrenica. Su queste zone i fenomeni saranno a tratti intensi, anche temporaleschi, e, con la discesa dell’aria fredda, la neve potrà scendere fino ai 500 metri di quota, in particolare tra Marche ed Abruzzo: 27 marzo uguale a 27 dicembre, un ritorno indietro di 3 mesi, un ritorno all’inverno. Martedì, poi, con la parziale attenuazione dei venti, le minime tenderanno a scendere sensibilmente in Pianura Padana: non si escludono valori sotto zero con timide gelate tardive, quelle più pericolose per l’agricoltura. Al momento si prevedono gelate localizzate e di breve durata: già da mercoledì le temperature notturne dovrebbero risalire.

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Meteo, la trottola ciclonica? Indizio del cambiamento climatico

Nella giornata in cui il movimento Fridays For Future scende in piazza per lo sciopero globale del clima, il meteo diventa un altro indizio del profondo cambiamento. L’attuale ciclone mediterraneo, che vaga da giorni sul Mar Tirreno, come ricorda Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, ne è un esempio. “Dopo il Medicane, l’Uragano Mediterraneo che ha colpito la Sicilia esattamente tre settimane fa – spiega – un altro ciclone dai connotati simil-tropicali sta interessando, da numerosi giorni, gran parte dell’Italia”.

Questi Tropical Like Cyclones o uragani mediterranei, sono favoriti dal riscaldamento globale, così come l’aumento dell’intensità delle precipitazioni, la durata dei periodi siccitosi e, come sappiamo bene ma ce lo scordiamo in inverno e il dramma del caldo soffocante dell’estate italiana. “Potremmo dire, infatti – dice Sanò – che mancano solo due mesi al caldo africano: un anno fa, la prima ondata di calore colpì l’Italia dal 10 maggio; se quest’anno 2023, come indicato dalle previsioni stagionali, risulterà ancora più caldo dell’anno record 2022, non è impossibile confermare il via dell’estate tra circa 60 giorni”.

E con i cambiamenti climatici anche questo ennesimo ciclone mediterraneo, dai connotati tropicali, potrà avere ancora vita lunga, in particolare al Sud con maltempo per altre 36-48 ore. Negli ultimi giorni, lo stesso vortice simil-tropicale ha portato la neve sulle spiagge di Ibiza, qualche fiocco a Bologna, Modena e ha scaricato temporali intensi, fuori stagione, dalla Sicilia all’Albania e fino alla Grecia.

Nelle prossime ore “prestiamo dunque attenzione – dice l’esperto – agli effetti di questo TLC, Tropical Like Cyclone, questa trottola dai connotati tropicali con venti forti e piogge intense: le zone più colpite saranno quelle tra le Isole Maggiori ed il versante ionico, con possibili nubifragi in risalita dal Nord Africa. Nel frattempo al Nord tornerà a splendere il sole”. Il tempo del primo weekend di marzo vedrà dunque ancora residua instabilità al Sud, mentre al Centro-Nord il cielo sarà sereno o poco nuvoloso tranne addensamenti il sabato tra Marche, Abruzzo e Molise e la domenica tra Liguria di Levante ed Alta Toscana.

pioggia

Trottola ciclonica in azione: maltempo su mezza Italia fino al weekend

Ciclone mediterraneo ancora protagonista. L’inizio di marzo, dal punto di vista meteorologico, è governato in modo autoritario da questa trottola o vortice che vaga sul Mar Tirreno. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, prevede che il ciclone mediterraneo si muoverà lentamente nelle prossime ore dal Tirreno settentrionale verso il Tirreno centrale portando un peggioramento anche tra Lazio, Campania e Sicilia. Il tempo resterà uggioso con qualche precipitazione anche al Nord e sul resto del Paese. Il ciclone ci terrà compagnia anche nei giorni seguenti, con il maltempo che si sposterà da venerdì verso il Sud, seppur con precipitazioni residue anche al Nord-Est e sulla fascia adriatica centrale.

In seguito, durante il weekend, il tempo resterà incerto al Sud sempre per il dominio ciclonico, mentre al Centro-Nord si apriranno ampie schiarite; non sono da escludere nella giornata di sabato nuvole pigre residue sul medio Adriatico con brevi e locali rovesci. Insomma, una settimana dominata dal Ciclone mediterraneo con piogge, neve a bassa quota al Nord-Ovest e vento.

Proprio per rimanere sul tema precipitazioni, la prossima settimana, con l’apertura della Porta Atlantica, ovvero l’arrivo di perturbazioni dall’Oceano Atlantico attraverso Penisola Iberica e Francia, sono previste piogge significative al Nord. Nel dettaglio l’apertura della Porta Atlantica avviene quando l’alta pressione si ritira verso Sud o verso le Azzorre, permettendo l’ingresso di fronti perturbati da Ovest: per piogge significative si intendono precipitazioni diffuse e persistenti per più giorni che gradualmente si infiltrano nel terreno, arricchendo la falda sotterranea; in inverno le precipitazioni significative sono anche quelle che accumulano decine di centimetri di neve sulle montagne che poi, durante la fusione primaverile, alimentano i fiumi.

In parole semplici, piogge significative potrebbero arrivare la prossima settimana al Nord, laddove insiste la siccità da più di due anni: è una notizia meteorologica ottima, potremmo dire, se verrà confermata, ‘la notizia del giorno’.

Ribaltone meteo: dalla primavera alla neve in 24 ore

E’ in arrivo un ribaltone sul fronte del meteo: sabato 25 febbraio sembrerà di essere ad aprile-maggio, ma domenica ricorderà il tempo di Natale, con neve al Nord fino a quote basse. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, spiega dunque che “in 24 ore passeremo da condizioni tipiche di fine aprile a condizioni natalizie: un ritorno al passato, quindi, dopo aver assaporato un anticipo di piena primavera“. Passeremo dal caldo al freddo, dalla bonaccia alla tempesta, dal sole alla neve.

Non ricordavamo, da tempo, un drastico cambiamento simile: in pratica fino a sabato le temperature oscilleranno sui 17-18°C al Centro-Nord con punte di 20°C, mentre sulle Isole Maggiori, complice lo Scirocco, potremo raggiungere anche i 24-25°C come a fine aprile. Dalla tarda serata del sabato arriverà però lui, il gelo russo. Direttamente dalla zona di Mosca e San Pietroburgo, dove in queste ore si registrano massime di -10/-12°C, ecco che lo spiffero artico invaderà l’Italia ad iniziare dalla Porta della Bora.

Da sabato sera il freddo inizierà a penetrare nella Pianura Padana, al Nord, dove si attende un crollo delle temperature anche di 10 gradi in pianura e di 15-17°C in montagna durante la domenica: nella notte successiva, tra domenica e lunedì, non sono escluse le prime nevicate in pianura tra Emilia e Basso Piemonte, ma il Ciclone di Neve è pronto a colpire soprattutto negli ultimi 2 giorni di febbraio.

La traiettoria del ciclone non è ancora confermata in pieno, ma, al momento, il minimo di bassa pressione dovrebbe fermarsi sul Mar Ligure, spingendo il carico di precipitazioni verso Nord-Ovest ed Appennino settentrionale. E sarebbe un’ottima notizia contro la siccità imperante di queste zone. In pratica, tra lunedì e martedì alcune elaborazioni modellistiche indicano diversi centimetri di neve anche a Torino. Sopra i 500-600 metri è prevista neve abbondante su Emilia, Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. Il tutto condito da venti di burrasca che potrebbero quindi favorire veri e propri blizzard, da domenica sera fino a martedì pomeriggio.

Meteo, anticiclone di Carnevale: caldo ma nubi e pioggia

Alta pressione in Inverno non significa sempre cielo sereno e assenza di piogge. Nei prossimi giorni l’alta pressione ‘schiaccerà’ infatti l’umidità verso il basso e formerà addensamenti a tratti anche compatti. Le nubi basse e le nebbie diventeranno protagoniste soprattutto al Nord e lungo il fianco occidentale italiano: nel weekend sono anche previste deboli piogge tra Liguria ed Alta Toscana. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma infatti che la pressione salirà nei prossimi giorni fino a 1032 hPa (o millibar), ma ciò nonostante avremo un aumento della nuvolosità in Pianura Padana, lungo il settore ligure e quello tirrenico: queste nuvole, perlopiù basse o molto basse, saranno causate dalla compressione data dal campo anticiclonico e dall’arrivo di correnti più umide dal mare. Queste correnti umide saranno associate ad un flusso prevalente da Sud-Ovest, responsabile anche di un aumento delle temperature laddove il cielo sarà sereno: in particolare il sole sarà dominante sulle Alpi dove lo zero termico salirà fino a 3000 metri, un valore eccezionale per il mese di febbraio e tipico di inizio giugno.

Nel dettaglio, il primo giorno di Carnevale, oggi ‘giovedì grasso’, vedrà un aumento della nuvolosità dalla Liguria fino al Lazio e la maggiore presenza di nubi basse anche in Pianura Padana, insieme alle nebbie notturne. Anche domani la situazione sarà simile, con il sole più probabile sul versante adriatico centro-meridionale e sulle Alpi; altrove avremo un periodo carnevalesco un po’ nuvoloso: d’altronde chi beneficerà del sole, secondo un antico proverbio, troverà la pioggia il 9 aprile, cioè per la Santa Pasqua. Il detto popolare recita infatti: ‘Carnevale col sole, Pasqua molle’.
Al di là dei proverbi, confermiamo che durante il fine settimana torneranno delle piogge, molto deboli ed isolate, ma probabili dalla Liguria fino alla Campania. Nemmeno una goccia invece per le regioni che soffrono da 24 mesi di un’estrema siccità, Piemonte in primis. Per avere delle piogge significative dovremo aspettare almeno 7-8 giorni, ma anche in quell’occasione le precipitazioni eviteranno il secco Nord-Ovest per dirigersi altrove.

Giovedì 16. Al nord: bel tempo salvo nebbie in pianura e nubi sulla Liguria di Levante. Al centro: nebbie sulle valli, nubi marittime su coste tirreniche e in Sardegna. Al sud: soleggiato.
Venerdì 17. Al nord: bel tempo salvo nebbie in pianura e nubi in Liguria . Al centro: nebbie sulle valli, nubi marittime su coste tirreniche e cielo nuvoloso in Sardegna. Al sud: soleggiato salvo nubi su coste tirreniche.
Sabato 18. Al nord: nuvoloso e nebbioso, pioviggine in Liguria. Al centro: molte nubi in Toscana, sole altrove. Al sud: sole prevalente salvo nubi in Campania.
Tendenza. Dominio incontrastato dell’anticiclone di Carnevale.