Tutto quello che devi sapere sulla ricarica delle auto elettriche
Lo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035 deciso dall’Unione Europea segna un passo fondamentale verso la decarbonizzazione dei trasporti, ma apre uno scenario critico per i consumatori. Inevitabilmente costretti a passare a mezzi alimentati da fonti alternative, in molti nei prossimi anni opteranno per veicoli ibridi, senza necessità di ricarica. Ma la strada verso il 100% elettrico, in attesa che anche l’auto solare diventi una realtà di massa, è ormai segnata. Con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Primo fra tutti ‘l’ansia da autonomia’. Quando si sale su un’auto BEV, alimentata da motore elettrico a batteria senza uso di combustibili fossili, la prima domanda che si fa è: quanto durerà la ricarica? E poi: quanto ci metterò a ricaricarla?
AUTONOMIA AUTO ELETTRICHE
Impossibile dare un valore assoluto, perché ovviamente (come succede con le auto a benzina e diesel) l’autonomia dipende dalla capacità della batteria e dal modello del veicolo. Inoltre, sui consumi influiscono lo stile di guida, la velocità, la tipologia di percorso e le condizioni climatiche. Le case automobilistiche in ogni caso comunicano il dato di autonomia medio. In media, a oggi, con un’auto BEV si possono percorrere tra i 200 e i 500 km. Ma si arriva fino ai 900 km con un ‘pieno’ per alcuni modelli di Tesla, pioniera della mobilità elettrica. La percorrenza media di un veicolo elettrico è di 6-8 km/kWh, la capacità media è di 30-80 kWh. Questi sono i due dati da valutare nell’acquisto del veicolo: più sono alti i due valori, più a lungo durerà la batteria.
VELOCITÀ DI RICARICA
Anche in questo caso, la velocità di ricarica di un’auto elettrica dipende da diversi fattori. Dalla potenza con cui si carica (potenza in kW della presa disponibile nelle stazioni di ricarica), dalla potenza massima accettata dal caricabatteria interno al veicolo, dal tipo di cavo utilizzato oltre ovviamente che dalla capacità del sistema di accumulo di bordo e dallo stato di carica. Secondo i dati di Enel X, un’auto media con una batteria da 25 kWh richiede 8 ore per ricaricare completamente a casa (con una potenza media di 3 kW), 2 ore per ricaricare completamente in stazioni di ricarica più veloci (con potenza compresa tra 7,4 e 22 kW), 30 minuti per ricaricare completamente presso le stazioni di ricarica più veloci (con potenza compresa tra 43 kW e 50 kW).
LA POTENZA DEI PUNTI DI RICARICA
A oggi, rileva Motus-E, il 92% dei punti di ricarica è in corrente alternata (AC), mentre l’8% in corrente continua (DC). Di queste il 14% è a ricarica lenta (con potenza installata pari o inferiore a 7 kW), il 78% a ricarica accelerata in AC (tra più di 7 kW e 43 kW), un 4% fast DC (fino a 50 kW) e il restante 4% ad alta potenza (di cui quasi il 2% oltre i 150 kW). Si assiste ad installazioni a potenze sempre più elevate, infatti nell’ultimo trimestre sono soprattutto i punti di ricarica in DC ad aumentare con un +46% per i punti di ricarica tra 50 e 150 kW e un +38% per i punti di ricarica con potenza superiore ai 150 kW. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, è confermato anche questo trimestre che il 57% circa dei punti di ricarica sono distribuiti nel Nord Italia, il 23% circa nel Centro mentre solo il 20% nel Sud e nelle Isole. Del totale dei punti di ricarica. Inoltre, il 32% è disponibile nei capoluoghi di provincia ed il restante negli altri comuni del territorio. Ancora fortemente limitata la presenza di infrastrutture di ricarica in ambito autostradale, tuttavia si registrano dei segnali positivi. Infatti, anche per quanto riguarda i punti di ricarica in autostrada si evidenzia l’incremento trimestrale più alto mai registrato nelle nostre rilevazioni (+85 punti di ricarica ad uso pubblico) che portano ad un totale di 235 punti di ricarica disponibili sui corridoi autostradali. Di questi 151 con ricarica veloce o ultraveloce. Considerando la rete italiana autostradale complessiva di circa 7.318 km, risultano 2,1 punti di ricarica veloce ed ultraveloce ogni 100 km.
QUANTO COSTA UN PIENO?
Proprio come per le auto a diesel o benzina, dipende dalla capacità della batteria, ma anche dalla velocità di ricarica. I prezzi medi per una ricarica domestica variano fra 0,15-0,30 euro per kWh. Se invece si fa rifornimento presso colonnine, i prezzi si aggirano dagli 0,40 euro al kWh per le ricariche più lente agli 0,80 euro al kWh per quelle più veloci.
RICARICA MOBILE
Oltre alle Infrastrutture di ricarica fisse, in Italia si sta sviluppando una rete di ricarica mobile, che si differenzia rispetto alla rete di ricarica tradizionale in quanto non è posizionata in un luogo specifico ma raggiunge l’utente. Attualmente il servizio è presente a Roma, Milano, Bologna e Torino con un totale di 36 dispositivi mobili con una potenza di ricarica fino a 70kW. Lo sviluppo potrebbe rappresentare una soluzione complementare per l’accelerazione verso un sistema di ricarica nazionale in grado di rispondere adeguatamente all’incremento previsto dei fabbisogni delle auto elettriche.