Avvio di settimana con temporali e grandine, poi torna anticiclone Azzorre

La settimana appena iniziata aprirà subito all’insegna di un tempo fortemente instabile a causa di un’insidiosa perturbazione temporalesca in grado di innescare anche delle grandinate su alcune delle nostre regioni. Col passare dei giorni, tuttavia, è attesa una svolta che ci accompagnerà poi per tutta la prima parte di luglio: l’anticiclone delle Azzorre tornerà ad espandersi su gran parte del nostro Paese.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, comunica che tra oggi e domani dovremo ancora fare i conti con una marcata instabilità atmosferica: la causa è da ricercarsi nella particolare configurazione sinottica in atto a livello europeo che vede ancora una vastissima area di bassa pressione centrata tra Isole Britanniche e Scandinavia che continua ad inviare impulsi instabili verso il bacino del Mediterraneo. A causa della tanta energia in gioco (umidità e calore nei bassi strati dell’atmosfera) e dei forti contrasti tra masse d’aria completamente diverse, si verranno a creare le condizioni ideali per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche in grado di scatenare, localmente, forti colpi di vento e grandinate. Eventi sempre più frequenti anche nel nostro Paese, come testimoniano gli eventi del 29 e 30 giugno in Piemonte e Valle d’Aosta.

Stando agli ultimi dati a nostra disposizione le regioni più a rischio saranno ancora una volta quelle settentrionali: attenzione, in particolare, a Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Successivamente un secondo impulso instabile è previsto tra la notte di martedì 2 e la giornata di mercoledì 3 luglio con il rischio di forti rovesci temporaleschi questa su buona parte del Centro Nord, Puglia e Campania. Questo fronte temporalesco sarà accompagnato da aria più fresca in discesa dall’Europa settentrionale, ragion per cui ci aspettiamo un calo dei valori termici che si porteranno fin sotto le medie attese in questo periodo.

Come annunciato però ecco la svolta prevista da giovedì 4 luglio in avanti: a livello europeo tornerà in auge l’anticiclone delle Azzorre che, di fatto, si sostituirà, almeno temporaneamente, al suo ben più opprimente “parente” africano. Dopo tanto tempo tornerà ad apparire l’alta pressione protagonista delle estati italiane di una volta che dall’oceano Atlantico, con il suo massimo di pressione mediamente in prossimità delle Isole Azzorre (da qui il nome), si allungava tipicamente fino ad abbracciare l’Europa centro-occidentale.

pioggia

 Ciclone temporalesco in arrivo: torna anche la grandine

Dopo un weekend trascorso con prevalenza di sole e clima grazie al provvidenziale aumento della pressione, già dalle prossime ore il tempo tenderà a peggiorare nuovamente.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it ci dice che un ciclone temporalesco dalla Francia sta per entrare in Italia posizionandosi sul Mar Ligure. Il ciclone attraverserà il nostro Paese da nord a sud per poi lasciarlo gradualmente a partire da giovedì e venerdì. Il suo passaggio non sarà certo indolore, infatti darà vita a temporali a carattere sparso, ma localmente molto forti e accompagnati da grandinate e colpi di vento. Le prime regioni a essere interessate da questa sfuriata temporalesca saranno quelle settentrionali; lunedì l’arco alpino e il Piemonte, martedì gran parte dei settori. Successivamente, man mano che il ciclone scenderà di latitudine, toccherà anche al Centro-Sud (martedì, mercoledì, giovedì e venerdì). Il movimento piuttosto veloce del ciclone farà quindi migliorare il tempo al Nord già da mercoledì, lasciando un’instabilità pomeridiana relegata soltanto all’arco alpino. Poi sarà la volta del Centro e infine il Sud.

In questo contesto le temperature tenderanno a diminuire di circa 4-5°C in presenza di temporale. Ogni volta invece che il sole sarà prevalente i valori saliranno fino a superare facilmente i 20-21°C, con un clima tutto sommato gradevole.

‘Climate change doesn’t exist’: provocazione alla Fashion Week

Una vecchia automobile rossa con la scritta ‘Climate change doesn’t exist‘ è distrutta da blocchi di grandine grandi come macigni. Una bicicletta nera sulla fiancata, un cartello pubblicitario accanto recita: ‘It’s time to change‘, è arrivato il momento di cambiare rotta. E’ un piccolo scenario apocalittico parcheggiato tra i civici 19 e 21 di via Paolo Sarpi a Milano, un’installazione che resterà lì da oggi, 20 febbraio, al 25 febbraio per lanciare un allarme sull’emergenza climatica durante la Fashion Week.

Il progetto, ideato e prodotto da Fondazione CESVI e Factanza Media, insieme a Mirror, nasce con l’obiettivo di trasformare un concetto astratto in un’esperienza visiva, per stimolare riflessioni sulla responsabilità individuale e collettiva. Gli eventi climatici estremi sono sempre più presenti, anche in Italia. Proprio Milano, che in questi giorni porta l’impietoso record di città tra le più inquinate al mondo, è ancora ferita dalle violente piogge che l’hanno recentemente colpita, come le devastanti alluvioni hanno messo in ginocchio l’Emilia-Romagna. Non si può più parlare di fenomeni passeggeri o imprevedibili. Questi sono gli effetti del riscaldamento globale: il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura media di 0,60° superiore al periodo 1991-2000 e di 1,48° rispetto al livello preindustriale. Tra 1970 e 2021 i fenomeni meteorologici estremi nel mondo sono stati 11.778, con 4.300 miliardi di dollari di danni economici e la morte di 2 milioni di persone, per il 90% nei Paesi in Via di Sviluppo. Cesvi e Factanza invitano a ricordare che un’automobile distrutta non è nemmeno lontanamente paragonabile a ciò che capita regolarmente in altri Paesi del mondo, dove gli eventi meteorologici estremi spazzano via ogni cosa. Come avvenuto in Pakistan tra il 2022 e il 2023.

Per questo, poco distante dall’installazione, un totem multimediale mostra l’impatto dei cambiamenti climatici in tutto il mondo con un approfondimento sul Pakistan, Paese simbolo dell’ingiustizia climatica: tra i più colpiti al mondo dagli eventi naturali estremi, sebbene sia tra i minori produttori di gas serra. Le alluvioni del 2022 hanno sommerso un terzo del Paese, tanto che oltre 33 milioni di persone sono state colpite e più di 8,2 milioni costrette ad abbandonare le proprie case. Ma l’emergenza si è estesa nel 2023 anche nel Punjab dove più di 750.000 persone sono state colpite da piogge estreme con oltre 630mila persone sfollate e quasi mezzo milione di acri di coltivazioni danneggiati.

Il messaggio è chiaro, per Gloria Zavatta, Presidente di Cesvi: “Se pensiamo che quel che accade in Europa e Italia sia drammatico, è necessario guardare più lontano, spesso ai Paesi già colpiti dalla crisi climatica e martoriati da povertà, fame, malattie, guerre, ingabbiati in un circolo vizioso che non lascia scampo ai loro abitanti”, scandisce, ricordando che il cambiamento climatico “esacerba le diseguaglianze e le ingiustizie sia a livello internazionale che locale“. Da un lato i Paesi che soffrono maggiormente gli impatti del cambiamento climatico non sono quelli che hanno contribuito di più alla genesi del fenomeno. Dall’altro, in ogni singolo Paese sono le comunità più povere e marginalizzate ad essere le più colpite. “La scelta di ribadire l’allarme sull’emergenza climatica in concomitanza della Fashion Week ci permette di attenzionare un tema di rilevanza assoluta in un momento di grande visibilità per Milano, città della moda, ma sempre più attenta alle tematiche legate alla sostenibilità“, spiega.

L’installazione è “simbolo e monito a riconoscere la realtà del cambiamento climatico e le sue conseguenze devastanti“, le fa eco Bianca Arrighini, Ceo e co-founder di Factanza, uno dei leader tra le piattaforme digitali. “Non si tratta solo di una manifestazione di solidarietà – garantisce-, ma di un impegno tangibile verso la causa. Portare avanti questo progetto significa mettere in luce le storie e gli impatti umani legati alle crisi climatiche, promuovendo azioni concrete che ricordino l’importanza di un’immediata azione globale“.

caldo

Attesi temporali e grandine, ma da lunedì si prepara Caronte bis

Ad un mese dall’inizio dell’estate si possono già tirare le prime conclusioni: l’annus horribilis 2022, l’anno più caldo della storia per l’Italia, rischia di essere superato dal 2023. Le temperature hanno raggiunto per più giorni, e in molte zone, i 45-47°C all’ombra, le notti tropicali sono diventate ‘notti super tropicali’ con minime sopra i 30°C. Un luglio che, dopo un giugno relativamente fresco, risulta per ora il più caldo della storia italiana.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, guarda anche oltre: a livello globale i mari non sono mai stati così caldi nella storia recente; dal Pacifico all’Oceano Indiano, dal Mar Rosso al nostro Mediterraneo, l’acqua bolle. Sono oltre 1 grado più caldi della media con il Mediterraneo che guida il nuovo bollore del XXI secolo a +4°C oltre i valori normali. E se gli Oceani soffrono il caldo estremo, con quelle che vengono definite ‘Ondate di Calore Marino’, la terraferma registra temperature pazzesche: con 47°C in Sardegna sono stati superati numerosi record assoluti, resiste solo il record europeo di 48,8°C registrato in Sicilia l’11 agosto 2021 a Floridia, in provincia di Siracusa. Ma di questo passo facilmente la soglia dei 50 gradi potrà essere superata anche nell’Europa Meridionale.

L’incredibile calore di queste settimane sta causando nubifragi e grandinate eccezionali: negli ultimi giorni si sono avuti chicchi di grandine di 10 cm; il record per il chicco di grandine più grande a livello mondiale è di 20 cm con un cratere al suolo di 25 cm, registrato il 23 luglio 2010 in South Dakota, USA. Nei prossimi giorni potremo avere di nuovo grandinate intense al Nord, in particolare dal pomeriggio di oggi fino a domani sera. Da domenica rimonterà poi l’anticiclone africano anche sul Settentrione, mentre al Centro-Sud il caldo non mollerà mai la presa: si prepara eccezionalmente un Caronte bis.

Nel dettaglio sono previsti temporali al Nord, un leggero calo delle massime al Centro nel weekend, mentre al Sud le massime toccheranno ancora i 44°C, ma saliranno di nuovo fino e oltre i 47°C da lunedì con il Caronte Bis, che non lascerà in pace il meridione fino alla fine di luglio portando una seconda fiammata africana.

maltempo

Italia divisa: forti temporali al Nord, molto caldo al Sud

Italia divisa in due con maltempo al Nord e parte del Centro e caldo africano al Sud. Per 48 ore una perturbazione atlantica porterà un sensibile peggioramento delle condizioni meteo su tutte le regioni del Nord e localmente al Centro, in particolare sul versante tirrenico ma con qualche acquazzone in transito anche verso le adriatiche. Al Sud, aldilà di qualche momento di instabilità tra Campania, Basilicata e Puglia, non si prevedono grandi scostamenti dalla fase calda e soleggiata degli ultimi giorni. La perturbazione atlantica è associata al Ciclone Peggy: questo ‘mostro’ di bassa pressione (per le dimensioni del diametro) ha stazionato una settimana sulle Isole Britanniche e, solo nelle ultime 24 ore, ha iniziato a spostarsi verso Est. Nel suo nuovo movimento causerà piogge e temporali intensi sull’Europa Centrale e, come detto, anche sull’Italia centro-settentrionale.

Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, avverte del pericolo di temporali anche intensi nelle prossime ore, con l’instabilità associata al calore accumulato negli ultimi giorni nei bassi strati. Come sempre, alla fine dell’estate avvengono i fenomeni più intensi a causa dell’energia in gioco: appena arrivano i primi impulsi freschi dal Nord Europa, lo scontro dell’aria calda ed umida con correnti di origine polare genera temporali violenti. Durante questi temporali di fine estate sono comuni grandine grossa e colpi di vento, i cosiddetti downbursts, venti orizzontali che a volte raggiungono i 100/150 km/h. In sintesi, le piogge e i temporali dapprima colpiranno il Nord-Ovest e la fascia tirrenica, poi si sposteranno anche sul comparto orientale italiano e localmente verso il meridione.

Venerdì avremo ancora instabilità soprattutto al Nord-Est e sulle regioni centrali; durante il weekend la ferita perturbata si sarà rimarginata quasi completamente: avremo prevalenza di sole ma non si escludono improvvisi temporali specie su Alpi, Prealpi centro-orientali e tutta la fascia appenninica centro-settentrionale. Il weekend resterà comunque il periodo migliore dei prossimi giorni: infatti fino a domani avremo maltempo, mentre dalla prossima settimana potrebbe nuovamente materializzarsi l’incubo nordafricano.

temporale

Tornano forti temporali con rischio grandine: sole nel week-end

Il meteo divide l’Europa: il settore nord-occidentale è colpito da giorni dal ciclone Peggy, mentre in Italia si vive una coda dell’estate con 37-38°C al sud e 33°C anche sulla Capitale; sull’Europa orientale invece sembra di essere già a novembre con massime di 10°C a Mosca e anomalie di -8/-9°C rispetto al clima del periodo, dalla Polonia all’Ucraina.
In questo contesto, il meteo italiano dei prossimi giorni sarà governato dalla ‘decisione pigra’ del ciclone irlandese (Peggy) di spostarsi verso Est: dopo quasi una settimana il minimo di bassa pressione muoverà molto lentamente verso la Danimarca, seguendo l’abbassamento della Corrente a Getto fino alle regioni alpine. La Corrente a Getto, cioè il vento a circa 10.000 metri di quota, favorirà dunque un sensibile peggioramento sul Nord Italia con temporali e rischio grandine. Avremo anche un’intensificazione del vento al suolo in particolare tra Liguria, Toscana e regioni appenniniche tra giovedì sera e venerdì. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma il passaggio di un sistema perturbato sul Nord Italia che marginalmente porterà un rapido peggioramento anche al Centro e, a luoghi, al Sud.

In sintesi, l’abbassamento di latitudine della Corrente a Getto ed il transito del Ciclone Peggy sul Nord Europa muoveranno la situazione meteo sul nostro Paese: sono attesi nelle prossime ore dei rovesci su Alpi e Prealpi in locale discesa verso le pianure adiacenti, il passaggio del fronte nella giornata di giovedì con temporali al Centro-Nord in spostamento da Ovest verso Est e vento a tratti teso; seguirà un graduale miglioramento da venerdì ma con una ventilazione occidentale a tratti ancora sostenuta.

E come sarà il weekend? Al momento la previsione indica un fine settimana in prevalenza soleggiato; ma come abbiamo visto, in questi ultimi giorni in alcune zone, anche il nostro Paese sta vivendo un mese di settembre tipico di una mezza stagione (cioè di una stagione di mezzo tra estate ed autunno): mezza stagione significa che all’improvviso potremo trovarci sotto un temporale sia sabato che domenica, ma come dice la parola stessa si tratterà di un fenomeno ‘temporale’, di breve durata. Il caldo all’estremo Sud invece non sarà temporale, sta durando da giorni e potrebbe vedere una nuova ed ulteriore intensificazione africana dalla prossima settimana: all’estremo Sud non sono arrivate ancora le mezze stagioni.

temporale

In arrivo grandine e temporali di forte intensità al Sud

Nel cuore dell’estate un ciclone dai Balcani porterà una nuova ondata di maltempo. L’area di bassa pressione centrata al momento sulla Serbia (si tratta della vecchia perturbazione che ha portato forte maltempo al Centro-Nord tra il 17 e il 19 agosto), tende ad espandersi verso l’Adriatico, colpendo anche il Sud.

Il ciclone balcanico non riuscirà a spostarsi verso Est a causa di una robusta alta pressione estesa sull’Europa orientale. Con il blocco anticiclonico ad Est, associato anche a un caldo anomalo dalla Turchia fino alla Lettonia, la bassa pressione ‘ondeggerà’ pigramente tra Serbia e Grecia portando aria molto instabile verso le regioni meridionali. In sintesi, ci saranno frequenti temporali soprattutto tra Campania, Basilicata, Calabria ed est Sicilia.

Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, informa che, come è successo la scorsa settimana al Centro-Nord a causa della temperatura del mare piuttosto elevata, i fenomeni temporaleschi potrebbero assumere carattere di forte intensità anche lungo le coste. I mari meridionali infatti hanno una temperatura dell’acqua ancora molto calda, sui 27/28°C; il Tirreno centro-settentrionale ed il Mar Ligure registrano circa 26°C, solo l’Adriatico è leggermente meno caldo con la temperatura dell’acqua a 24°C. Questo sensibile guasto temporalesco al Sud sarà parzialmente bilanciato da un deciso miglioramento al Nord dove fino a venerdì il tempo sarà decisamente soleggiato e gradevole; per il weekend, l’ultimo di agosto, potremmo vedere un miglioramento al Sud ed un parziale aumento dell’instabilità al Centro-Nord.

(Photo credits: NICOLAS TUCAT / AFP)

grandine

In settimana prima il sole poi torna la grandine al Sud

Dal sole alla grandine. Nei prossimi giorni saranno due i principali protagonisti del tempo in Italia: il primo sarà l’alta pressione che riuscirà a proteggere il Nord e gran parte del Centro, il secondo sarà un vortice ciclonico che dai Balcani si avvicinerà minacciosamente al Sud.

Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito ilmeteo.it informa che la posizione decentrata verso Ovest dell’anticiclone favorirà la discesa di correnti settentrionali su tutte le regioni. Il vento, principalmente di Maestrale, oltre a riportare un clima più accettabile su tutte le regioni, favorirà la formazione di un vortice che dai Balcani punterà le regioni meridionali.

Dunque, se al Nord e su gran parte del Centro le temperature rimarranno in media con il periodo, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia centro-orientale assisteranno a un tempo sempre più instabile con temporali molto forti. Visto i mari ancora molto caldi, i fenomeni atmosferici potranno risultare anche violenti, con rischio di grandine intensa e con la possibile formazione di vortici d’acqua o, in casi più estremi, di tornado.

maltempo nord

Domani nuova ondata di temporali: tregua dal caldo fino al 30 luglio

Tregua dal caldo in gran parte d’Italia, almeno fino a sabato 30 luglio, quando inizierà una nuova fase meteorologica. In questi giorni l’anticiclone africano è stato ‘bucato’ nel suo bordo più settentrionale da infiltrazioni di aria fresca responsabili dei fortissimi temporali e grandinate che hanno colpito diverse zone del Nord nel corso di martedì 26.

Oggi le Alpi tornano a essere teatro di numerosi temporali che nel pomeriggio colpiranno anche il Piemonte per poi trasferirsi in serata e nottata in Lombardia.

Già dalle prime ore di domani, spiega Andrea Garbinato, responsabile di redazione del sito ilmeteo.it, una linea temporalesca dalle Alpi del Nordovest si estenderà gradualmente verso i settori di pianura di Piemonte e Lombardia per poi dirigersi, alimentata da aria fresca in quota, in serata e nella notte successiva, verso gran parte del Nordest. Come spesso accade i temporali colpiranno la Pianura Padana a macchia di leopardo e saranno accompagnati localmente da grandinate, anche intense, nonché da forti colpi di vento. Alcuni focolai potrebbero poi spingersi fin verso le Marche e l’Umbria. Il resto dell’Italia continuerà ad essere protetto dall’anticiclone per cui non si avvertirà nessun cambiamento importante.

Con questa nuova sferzata temporalesca le temperature subiranno un ulteriore flessione al Nord, perdendo ancora 1/2 gradi, mentre rimarranno sostanzialmente invariate altrove.

Infine, a partire dal weekend, l’alta pressione dovrebbe riuscire a riconquistare anche il Nord, allontanando il maltempo con gli ultimi temporali che potrebbero ancora interessare il Friuli Venezia Giulia e, in maniera più isolata, gli Appennini nella giornata di sabato. I venti si disporranno da Maestrale per cui le temperature, benché attese in aumento, non raggiungeranno valori eccessivi: ma a quanto pare la tregua durerà solamente pochi giorni.

temporale

Continua tregua dal caldo: al Nord temporali con grandine fino venerdì

L’anticiclone Apocalisse4800 si smorza con l’aria più fresca che arriva dal Nord Atlantico. Il nome non è stato dato a caso: il 4800 indica l’inusuale quota che ha raggiunto negli ultimi giorni lo zero termico, cioè la quota alla quale si registrano temperature di 0°C nella libera atmosfera, mai così alta. Anche sulla vetta più alta d’Europa, la cima del Monte Bianco (a 4809 metri), il ghiaccio si fonde, questo significa che tutte le Alpi sono a rischio di fusione dei ghiacci.

Fino a Venerdì l’atmosfera resterà instabile con altre occasioni per l’arrivo di temporali di forte intensità, specialmente al Nord, ma anche su parte del Centro. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito ilmeteo.it, avvisa che dove si svilupperanno i temporali si dovrà fare attenzione alla loro intensità, potrebbero essere accompagnati da importanti grandinate e forti colpi di vento. Oltre alle regioni settentrionali, nella giornata di mercoledì il maltempo interesserà anche il Centro, segnatamente gli Appennini e le coste adriatiche di Marche meridionali, Abruzzo e Molise in locale estensione anche al Gargano.

Dopo una parziale tregua giovedì, venerdì una nuova ondata di temporali e grandinate da Valle d’Aosta e Piemonte muoverà rapidamente verso Lombardia e Triveneto.

In questo contesto le temperature al Nord torneranno nei range tipici del periodo, dopo quasi due mesi di costante sopra media; i valori massimi non supereranno i 31/32°C. Qualche grado in meno lo si registrerà anche al Centro, mentre al Sud continuerà a fare molto caldo, con picchi di 39/40°C in Puglia e Sicilia.

Infine, per l’ultimo weekend di Luglio la pressione potrebbe tornare ad aumentare un po’ su tutto il nostro Paese, preludio a una possibile nuova ondata di caldo africano.