Allarme dell’Ue: “Con eventi meteo sempre più estremi, rischi per salute ed economia”

“Gli eventi meteorologici estremi rappresentano un rischio maggiore per la natura, gli edifici, le infrastrutture e la salute umana. Questi eventi, che si prevede aumenteranno in frequenza e intensità a causa del cambiamento climatico, stanno già causando danni e perdite sostanziali. Dobbiamo adattarci e prepararci alla vita in un clima che cambia”. A lanciare l’allarme – o appello – è l’Agenzia europea dell’Ambiente (Aea) che ha ricordato come l’estate scorsa sia stata la più calda mai registrata a livello globale. “Oltre 460 mila ettari di foresta sono stati distrutti dagli incendi” e “gli ultimi dati per aprile e maggio 2024 mostrano che anche quest’anno potrebbe battere nuovi record”, ha scritto l’Agenzia in un approfondimento.

Secondo i dati dell’Aea, negli ultimi decenni, l’Europa è stata colpita da rischi naturali frequenti e gravi legati alle condizioni meteorologiche e al clima, come siccità, incendi boschivi, ondate di caldo, tempeste e forti piogge. E “i cambiamenti climatici renderanno questi eventi ancora più intensi e frequenti”. L’Agenzia precisa che le temperature estreme non hanno solo un impatto sulla salute dei gruppi vulnerabili, ma causano anche disturbi del sonno per tutti. Inoltre, “fiumi e laghi si stanno prosciugando, con conseguenze su tutta la vita che da essi dipende” e “anche i terreni stanno diventando più secchi, aumentando il rischio di incendi e riducendo la produttività agricola”. E mentre la siccità colpisce alcune parti d’Europa, altre sono interessate “da forti acquazzoni, che a volte allagano edifici e danneggiano proprietà e infrastrutture nel giro di pochi minuti” mentre “le zone costiere saranno a rischio di mareggiate più frequenti, con conseguenti allagamenti anche di edifici o terreni agricoli”. L’Aea attira l’attenzione anche sul fatto che la velocità del vento sta raggiungendo livelli mai visti prima in Europa, provocando incidenti e gravi danni e in altre parti si stanno verificando forti ondate di freddo.

Per dare qualche cifra, negli ultimi quattro decenni, le condizioni meteorologiche estreme sono state responsabili di mezzo trilione di euro di perdite economiche e di vittime umane comprese tra le 85 mila e le 145 mila. In più, “le sole ondate di caldo hanno causato decine di migliaia di morti premature in Europa dal 2000” e “si prevede che la loro durata, frequenza e intensità aumenteranno, portando a un aumento sostanziale della mortalità, soprattutto tra le popolazioni vulnerabili, a meno che non vengano adottate misure di adattamento”. Ad esempio, a giugno, le devastanti inondazioni che hanno colpito la Germania hanno causato diverse vittime e ingenti danni economici. Inoltre, anche se si prevede che la mortalità correlata al freddo diminuirà grazie alle migliori condizioni sociali, economiche e abitative in molti Paesi europei, va detto che “esistono prove inconcludenti sul fatto che il riscaldamento previsto porterà o meno a un’ulteriore sostanziale diminuzione della mortalità legata al freddo”.

Allo stesso tempo, però, le regioni in Europa sperimenteranno diversi cambiamenti nei modelli di condizioni meteorologiche estreme. Ad esempio, “nell’Europa settentrionale è probabile che le precipitazioni annuali e le forti precipitazioni aumentino, mentre i periodi di siccità diventeranno meno frequenti. È probabile che l’Europa centrale sperimenterà precipitazioni estive inferiori, ma anche condizioni meteorologiche estreme più severe – forti precipitazioni, inondazioni dei fiumi, siccità e pericolo di incendi – con cambiamenti contrastanti nelle precipitazioni annuali e nell’aridità. Nell’Europa meridionale, si prevede che le precipitazioni annuali e quelle estive diminuiranno, mentre è probabile che aumenteranno l’aridità, la siccità e il rischio di incendi”.

Secondo l’Agenzia, questi eventi sono un promemoria del clima mutevole e instabile a cui l’Europa deve adattarsi e prepararsi, adottando misure per ridurre drasticamente le emissioni di carbonio al fine di rallentare e limitare il cambiamento climatico. E proprio per quanto riguarda la preparazione, infine, l’Aea ricorda che la strategia di adattamento dell’Ue mira a garantire che l’Europa sia meglio preparata a gestire i rischi e ad adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici. “Colmare il divario nella protezione del clima aumentando la copertura assicurativa può essere uno strumento cruciale per migliorare la ripresa, ridurre la vulnerabilità e promuovere la resilienza. Anche gli Stati membri dell’Ue stanno rispondendo con politiche nazionali di adattamento, comprese le valutazioni del rischio climatico a livello nazionale, regionale e settoriale”, illustra l’Agenzia. Sono poi in corso attività di preparazione anche a livello dell’Ue per aiutare gli Stati membri a prepararsi agli eventi meteorologici estremi e “i sistemi di allarme rapido sono parti essenziali di queste attività”. Mentre “il pool europeo di protezione civile contribuisce a far avanzare la cooperazione europea in materia di sistemi di allarme per una risposta più rapida, ben coordinata ed efficace”, precisa l’Aea.

Tags:
, ,

Meteo, weekend di sole e temporali. In settimana il grande caldo

Italia al sole con caldo in aumento nel corso dell’imminente fine settimana, ma attenzione a forti temporali con rischio grandinate tra sabato 6 e domenica 7 luglio; poi nel corso della prossima settimana tornerà il grande caldo africano. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, comunica che i due fenomeni, caldo intenso e temporali, paiono scollegati, ma in realtà sono molto più uniti di quanto si possa pensare: la sempre più invadente presenza dell’anticiclone africano e l’aumento delle temperature medie in tutte le stagioni, causato dal cambiamento climatico in atto, provoca una maggiore evaporazione dell’acqua del mare che poi si traduce in quel carburante di cui parliamo spesso per l’innesco di eventi meteo estremi. Il tutto determina un aumento delle precipitazioni convettive (temporali) con serio rischio di grandine grossa e nubifragi.

Domani, 6 luglio, l’aspettativa è tanto sole e caldo su buona parte dei settori: vista l’origine sub-tropicale delle masse d’aria è prevista un’impennata delle temperature, specie al Centro-Sud e sulle due Isole maggiori, con picchi fino ad oltre 35°C. Nel frattempo, la coda di una perturbazione di passaggio sull’Europa Centrale lambirà parte del nostro Paese, destabilizzando non poco l’atmosfera. Le regioni settentrionali si troveranno in una sorta di “zona di convergenza” in cui interagiscono masse d’aria di origine diverse: da una parte il caldo africano, dall’altra le fresche e instabili correnti in discesa dal Nord Europa. Proprio in questa “terra di nessuno” avvengono i contrasti maggiori e più pericolosi con il serio rischio di locali grandinate e violente raffiche di vento (i temibili downburst: venti lineari fino a 100 km/h in uscita dal temporale).

Massima attenzione su Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Trentino Alto Adige, dove il maltempo ha già provocato ingenti danni nei giorni scorsi. Domenica 7 luglio l’anticiclone aumenterà ulteriormente la sua forza al Centro-Sud e sulle due Isole maggiori: ecco che inizierà dunque una nuova fase rovente. In particolare, su Puglia, Sardegna e Sicilia si potranno toccare punte massime oltre i 36-37°C durante le ore pomeridiane. Discorso diverso per il Nord dove, dopo una prima parte di giornata piuttosto calda, durante le ore pomeridiane aumenterà nuovamente il rischio di violenti temporali, dapprima sulle Alpi, poi in rapida estensione alle pianure di Piemonte, Lombardia e Veneto.

Entrando nel dettaglio, dunque, oggi al Nord tempo stabile, al centro soleggiato e al Sud bel tempo. Domani, sabato 6 luglio, al Nord rovesci e temporali sulle Alpi, sole altrove. Al centro tutto sole e al Sud ampio soleggiamento. Domenica 7 luglio, al Nord temporali sparsi, anche intensi. Al Centro più soleggiato e asciutto e al Sud tutto sole. La tendenza ravvisata è che nel corso della prossima settimana, nuova espansione dell’anticiclone africano, a garanzia di un tempo soleggiato e via via più caldo.

Tags:
, ,

Avvio di settimana con temporali e grandine, poi torna anticiclone Azzorre

La settimana appena iniziata aprirà subito all’insegna di un tempo fortemente instabile a causa di un’insidiosa perturbazione temporalesca in grado di innescare anche delle grandinate su alcune delle nostre regioni. Col passare dei giorni, tuttavia, è attesa una svolta che ci accompagnerà poi per tutta la prima parte di luglio: l’anticiclone delle Azzorre tornerà ad espandersi su gran parte del nostro Paese.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, comunica che tra oggi e domani dovremo ancora fare i conti con una marcata instabilità atmosferica: la causa è da ricercarsi nella particolare configurazione sinottica in atto a livello europeo che vede ancora una vastissima area di bassa pressione centrata tra Isole Britanniche e Scandinavia che continua ad inviare impulsi instabili verso il bacino del Mediterraneo. A causa della tanta energia in gioco (umidità e calore nei bassi strati dell’atmosfera) e dei forti contrasti tra masse d’aria completamente diverse, si verranno a creare le condizioni ideali per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche in grado di scatenare, localmente, forti colpi di vento e grandinate. Eventi sempre più frequenti anche nel nostro Paese, come testimoniano gli eventi del 29 e 30 giugno in Piemonte e Valle d’Aosta.

Stando agli ultimi dati a nostra disposizione le regioni più a rischio saranno ancora una volta quelle settentrionali: attenzione, in particolare, a Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Successivamente un secondo impulso instabile è previsto tra la notte di martedì 2 e la giornata di mercoledì 3 luglio con il rischio di forti rovesci temporaleschi questa su buona parte del Centro Nord, Puglia e Campania. Questo fronte temporalesco sarà accompagnato da aria più fresca in discesa dall’Europa settentrionale, ragion per cui ci aspettiamo un calo dei valori termici che si porteranno fin sotto le medie attese in questo periodo.

Come annunciato però ecco la svolta prevista da giovedì 4 luglio in avanti: a livello europeo tornerà in auge l’anticiclone delle Azzorre che, di fatto, si sostituirà, almeno temporaneamente, al suo ben più opprimente “parente” africano. Dopo tanto tempo tornerà ad apparire l’alta pressione protagonista delle estati italiane di una volta che dall’oceano Atlantico, con il suo massimo di pressione mediamente in prossimità delle Isole Azzorre (da qui il nome), si allungava tipicamente fino ad abbracciare l’Europa centro-occidentale.

Meteo estremo in Italia: supercelle al Nord, ancora 40°C al Centro-Sud

Doppio attacco con condizioni meteo estreme sull’Italia: ancora super caldo africano con picchi di 41°C al Centro-Sud, supercelle temporalesche in formazione al Nord con fulmini e grandine. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma un momento difficile per il nostro Paese, dal punto di vista meteorologico. L’anticiclone africano Minosse porterà altre 48 ore di caldo rovente dalla Toscana in giù, mentre al Nord sono in arrivo ben due cicloni.

Il primo ciclone, proveniente dalla Spagna, causerà già dalle prossime ore fenomeni violenti su Alpi e Prealpi centro-occidentali per poi spingere l’instabilità anche verso la Pianura Padana e le Alpi orientali: in sintesi, l’area di bassa pressione proveniente dalla Spagna, decreterà la fine del caldo al Nord sotto colpi di vento, grandine e intensi acquazzoni con possibile formazione di supercelle temporalesche.

Sul resto dell’Italia le temperature saranno stazionarie, bollenti: Benevento, Foggia e Taranto 41°C, Caserta e Terni 40°C, Frosinone, Matera e Siracusa 39°C, 38°C ancora a Forlì (Romagna come ultimo baluardo del caldo al Nord) e Isernia.

Sabato avremo ancora il super caldo di Minosse al Sud, in pratica con temperature solo leggermente più basse: Lecce, Taranto e Siracusa 40°C, Agrigento e Matera 39°C, Bari, Catania, Ragusa 38°C con leggera febbre umana a 37°C tra Andria, Barletta, Crotone e Foggia. Al Nord invece proseguiranno i temporali, anche se nella prima parte della giornata saranno confinati alle Alpi; dal pomeriggio-sera arriverà invece un secondo ciclone verso il Nord ed il Centro Italia.

Domenica 23 giugno, infatti, con il secondo ciclone in arrivo dall’Irlanda avremo maltempo diffuso sul settentrione in spostamento verso Toscana, Umbria e Marche. Dobbiamo ricordare, purtroppo, che dopo una fase calda e umida i temporali sono più forti. Si temono supercelle temporalesche in Val Padana con raffiche di vento (downbursts) e grandine grossa: monitoreremo per capire bene lo sviluppo dei temporali e la loro localizzazione più probabile.

La ferita irlandese resterà, infine, attiva al Centro-Nord anche nella nuova settimana: almeno fino a mercoledì i temporali saranno frequenti, anche se a prevalente sviluppo diurno, con cielo poco nuvoloso al mattino e piogge nel pomeriggio.

Con la nuova settimana Minosse sarà solo un ricordo, le temperature più alte si attesteranno sui 32-34°C al Sud, 29-30°C al Centro e, al più, sui 23-25°C al Nord: un crollo di 10 gradi repentino, anomalo, figlio dei cambiamenti climatici sempre più estremi.

caldo record

Arriva in Italia l’anticiclone Minosse: caldo ovunque, 44°C in Sardegna

L’anticiclone africano Minosse colpirà l’Italia, portando un caldo ‘infernale’ su tutta la penisola, compreso il Nord che finora aveva vissuto fasi relativamente fresche. Nelle prossime ore la vampata nordafricana raggiungerà la Sardegna con 39°C ad Oristano, la Puglia con 36°C mentre porterà 35°C anche in Umbria (Terni) e 34°C al Nord (Forlì). La Capitale toccherà i primi 34°C della stagione.

L’ondata di caldo sarà decisamente più potente tra mercoledì 19 e venerdì 21 giugno: entro sabato potrebbero arrivare dei temporali specie al Nord a mitigare un po’ la situazione. Questo periodo con il picco del caldo scatenerà il mercurio dei termometri, fino a valori eccezionali per giugno, 12 gradi oltre la norma climatologica.

Solo localmente le temperature saliranno un po’ meno a causa di cieli più grigi o lattiginosi: sono previste infatti delle velature, specie sul fianco occidentale, con tanta sabbia del deserto che potrebbe in parte bloccare i raggi del sole. Nonostante le velature, la zona più calda durante il picco di metà settimana sarà il cagliaritano: sono previsti 44°C nelle zone interne più roventi e lontane dalla fresca brezza marina.

La classifica delle province super canicolari vedrà ai vertici Benevento e Taranto con 41°C; Agrigento, Caserta, Foggia, Macerata, Siracusa e Terni con 40°C prenderanno la medaglia d’argento, una medaglia comunque incandescente. Infine, con la febbre a 39°C, troveremo Ascoli Piceno, Catania, Fermo, Frosinone, Matera e Ragusa mentre tra 38 e 39 oscilleranno Avellino, Chieti, Forlì, Isernia e, in particolare, anche Roma e Napoli!

Questa prima ondata di caldo sarà dunque molto intensa e anche pericolosa: la prima ondata, infatti, ci coglie sempre poco preparati fisicamente, il nostro corpo deve ancora acclimatarsi al cambio di stagione. E quest’anno il cambio di stagione sarà puntualissimo con il picco della canicola atteso intorno al Solstizio d’Estate (giovedì 20 giugno): un solleone africano infernale con l’Anticiclone Minosse in grande spolvero su gran parte dell’Italia, almeno fino a sabato.

Ultime piogge al Nord, nel weekend arriva il sole

L’ultimo giorno del mese di maggio vedrà una parte d’Italia alle prese con un’ intensa perturbazione, ma nel primo weekend di giugno la pressione tornerà ad aumentare un po’ regalando un’atmosfera un po’ più stabile.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it avvisa che nelle prossime ore mentre il tempo andrà lentamente migliorando in Lombardia, le precipitazioni interesseranno ancora in maniera diffusa il Triveneto, soprattutto i settori alpini, prealpini e le alte pianure. Non si potranno escludere dei nubifragi su Veneto e Friuli Venezia Giulia. Inoltre sulle Dolomiti la neve potrà scenderà fino a 1.600 metri, una quota di tutto rispetto per essere ormai alle porte di giugno. Sul resto d’Italia il tempo sarà migliore salvo per locali precipitazioni in Campania.

Nel weekend della Repubblica la pressione aumenterà un po’, ma non quel che basta per garantire due giornate completamente soleggiate; infatti, se sabato il sole sarà prevalente, eccezion fatta per alcuni isolati temporali pomeridiani sulle Alpi, domenica il tempo tenderà nuovamente a peggiorare. Nella festa della Repubblica, dopo una mattinata perlopiù stabile, nel pomeriggio arriveranno dei rovesci a carattere irregolare su Appennini centro-settentrionali, Alpi e zone adiacenti ad essi e in Emilia.

Sotto il profilo termico, dopo il contenuto abbassamento che interesserà il Nord, nel fine settimana le temperature torneranno a salire con valori massimi tra 21 e 25°C al Centro-Nord. Farà già caldo invece al Sud dove il clima sarà tipicamente estivo con picchi di 29-30°C in Puglia e Calabria e oltre i 32°C in Sicilia.

L’estate non arriva: ancora forte maltempo da nord a sud

La settimana appena iniziata si aprirà ancora con tanti temporali, localmente pure molto intensi con rischio di grandine e nubifragi, su molte delle nostre regioni. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, spiega che oggi i temporali bagneranno ancora una volta il nordovest; nel corso della notte e nelle prime ore di martedì 28 il maltempo si estenderà poi al resto del settentrione e ai settori adriatici con piogge battenti e un calo generalizzato delle temperature. Mercoledì 29 sarà una giornata più tranquilla grazie a un timido aumento pressorio, ma che non sarà in grado di evitare comunque lo sviluppo di qualche nota di instabilità sui rilievi alpini e su molti tratti della dorsale appenninica.

Tra giovedì 30 e venerdì 31 maggio poi è attesa una nuova ondata di maltempo: alle alte latitudini infatti, tra Isole Britanniche e Scandinavia, sono presenti vaste aree di bassa pressione pronte ad inviare correnti di aria fresca e instabile fin verso l’Italia.

A causa della tanta energia in gioco (umidità e calore nei bassi strati dell’atmosfera) e dei forti contrasti tra masse d’aria completamente diverse, si verranno a creare le condizioni ideali per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche in grado di scatenare, localmente, forti colpi di vento e grandinate.

In questo frangente le regioni più a rischio saranno ancora una volta quelle settentrionali, specie orientali: attenzione, in particolare, a Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Lazio.

Nei giorni successivi poi lo scenario meteo pare ancora ben lontano da un definitivo ritorno a condizioni di maggiore stabilità atmosferica: in concomitanza con l’avvio dell’estate meteorologica (sabato 1 giugno) dovremo ancora fare i conti con tanti temporali e piogge, quantomeno sulle regioni centro-settentrionali.

Tags:
,
maltempo

Breve tregua dal maltempo: in arrivo forte perturbazione con nubifragi

Questa fase di maltempo non vuole finire, anche nei prossimi giorni e addirittura fino a fine mese, l’Italia dovrà fare i conti con una serie di impulsi perturbati forieri di precipitazioni a tratti molto forti.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it pone l’attenzione alla fase di intenso maltempo in arrivo nelle prossime ore e che colpirà il Centro-Nord fino a martedì 21 maggio. La perturbazione atlantica, collegata a un semi stazionario ciclone attivo tra le Isole Britanniche e la Francia, sarà sospinta da intensi venti di Libeccio e Scirocco. Da lunedì il tempo peggiorerà via via più diffusamente e intensamente dalla Sardegna verso Toscana, Umbria, Lazio, quindi Nordovest e infine Nordest. Ma sarà martedì 21 la giornata clou del maltempo. Sin dalle prime del giorno piogge abbondanti o abbondantissime e locali temporali con grandine, si abbatteranno su Liguria, alta Toscana, Lombardia, Veneto e infine Friuli Venezia Giulia. Le precipitazioni intense potrebbero causare allagamenti improvvisi e dato che il livello dei fiumi in Lombardia e Veneto è ancora piuttosto alto, non sono da escludersi nuove esondazioni.

Da mercoledì 22 l’alta pressione tornerà ad avanzare verso il Centro-Sud dove il tempo tornerà a essere soleggiato. Non sarà così al Nord. Sulle regioni settentrionali continuerà a imperversare il flusso instabile proveniente dall’oceano Atlantico e così dopo mattinate relativamente tranquille e soleggiate, nel pomeriggio scoppieranno numerosi temporali con grandine.

Sotto il profilo termico invece è da segnalare il temporaneo aumento dei valori sia massimi sia minimi a causa dei venti meridionali, successivamente (da mercoledì) il clima sarà mite su gran parte delle regioni.

piogge al sud/imago

Italia divisa: supercelle temporalesche al Nord, caldo africano al Sud

Non tutti i temporali sono uguali. In presenza di determinate condizioni, perlopiù legate alla forza del vento e all’instabilità termica, ecco che si possono formare le Supercelle Temporalesche con diametri anche di 50 km ed altezze oltre i 10.000 metri. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, ricorda che questi mostri temporaleschi possono essere molto pericolosi: dall’aspetto di un’astronave, con il moto delle nubi rotante, spesso provocano forti grandinate e violente raffiche di vento. Le Supercelle Temporalesche possono durare per ore, rigenerandosi continuamente e portando anche allo sviluppo di locali tornado.

In sintesi, in presenza di importanti ‘tagli di vento’ (come in questa occasione, con forti venti da Sud-Est a bassa quota e da Sud-Ovest in alta quota) le nubi possono iniziare a ruotare creando una zona ciclonica associata a fenomeni violenti e persistenti fino a 24 ore: il famoso 24 luglio 2023 numerose Supercelle Temporalesche attraversarono tutto il Nord con danni ingenti e grandine record di 19 cm in Friuli. In quella occasione, venivamo da giorni molto caldi ed umidi, adesso mancano queste condizioni iniziali, ma il rischio di fenomeni violenti insisterà in Pianura Padana per 48 ore, poi da venerdì 17 il tempo migliorerà.

Intanto, già dalle prossime ore, fenomeni intensi continueranno a colpire Piemonte e Lombardia per poi scivolare rapidamente verso Emilia, Veneto e gran parte del Nord-Est: tra il pomeriggio e la sera l’attività temporalesca maggiore è prevista fin sulle coste adriatiche dove non si escludono isolate trombe marine con la possibilità di grandine di grosse dimensioni. Di contro al Centro-Sud avremo bel tempo, in prevalenza asciutto (salvo rovesci in Toscana e nord Marche) e via via più caldo: le massime toccheranno i 30°C anche al Centro.

Giovedì 16 maggio arriverà il bis al Nord con la possibilità di altre Supercelle Temporalesche: questi mostri potrebbero attraversare la Pianura Padana da Ovest verso Est con rovesci, fulmini, grandine e downbursts: per downbursts si intendono venti in discesa verticale dalla nube temporalesca ed impattanti la superficie con raffiche orizzontali superiori ai 100 km/h. Un fenomeno sempre più frequente anche a causa dei cambiamenti climatici e della maggior energia in gioco. Ancora una volta, invece, l’Italia spaccata in 2 vedrà il Centro-Sud alle prese con le prove generali dell’estate 2024: ci sarà il sole e farà caldo, fino a 35°C al Sud.

Venerdì 17 porterà fortuna: il tempo è previsto in deciso miglioramento anche al Nord e si prevedono solo rovesci su Alpi e Prealpi. Il caldo, invece, aumenterà sempre di più con i primi picchi da febbre umana in Sicilia con 38°C all’ombra a maggio.

Infine, il weekend vedrà alcune novità: ci sarà un aumento del pulviscolo sahariano nell’aria (la cosiddetta ‘Sabbia del Deserto’) con cieli più lattiginosi e anche delle piogge rosse o ocra sulle regioni del Centro-Sud nella giornata di domenica. Per quanto riguarda il Nord vivremo una tregua, in quanto da lunedì sono previste nuove piogge atlantiche. Ma intanto prestiamo attenzione alle astronavi meteorologiche, le Supercelle Temporalesche pronte ad attraversare la Pianura Padana.

pioggia

 Ciclone temporalesco in arrivo: torna anche la grandine

Dopo un weekend trascorso con prevalenza di sole e clima grazie al provvidenziale aumento della pressione, già dalle prossime ore il tempo tenderà a peggiorare nuovamente.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it ci dice che un ciclone temporalesco dalla Francia sta per entrare in Italia posizionandosi sul Mar Ligure. Il ciclone attraverserà il nostro Paese da nord a sud per poi lasciarlo gradualmente a partire da giovedì e venerdì. Il suo passaggio non sarà certo indolore, infatti darà vita a temporali a carattere sparso, ma localmente molto forti e accompagnati da grandinate e colpi di vento. Le prime regioni a essere interessate da questa sfuriata temporalesca saranno quelle settentrionali; lunedì l’arco alpino e il Piemonte, martedì gran parte dei settori. Successivamente, man mano che il ciclone scenderà di latitudine, toccherà anche al Centro-Sud (martedì, mercoledì, giovedì e venerdì). Il movimento piuttosto veloce del ciclone farà quindi migliorare il tempo al Nord già da mercoledì, lasciando un’instabilità pomeridiana relegata soltanto all’arco alpino. Poi sarà la volta del Centro e infine il Sud.

In questo contesto le temperature tenderanno a diminuire di circa 4-5°C in presenza di temporale. Ogni volta invece che il sole sarà prevalente i valori saliranno fino a superare facilmente i 20-21°C, con un clima tutto sommato gradevole.