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INFOGRAFICA INTERATTIVA Prezzo del carburante, Marche regione più economica per la benzina

Nella mappa interattiva di GEA vengono mostrati i prezzi medi del carburante regione per regione. Si può scegliere quale tipologia di carburante visualizzare e fare così un confronto tra le varie regioni. I dati sono quelli del Ministero delle imprese e del Made in Italy che vengono rilasciati ogni giorno. L’Alto Adige resta la zona più cara d’Italia (1,807 euro/litro), mentre le Marche superano il Veneto come regione più economica per la benzina (rispettivamente 1,750 e 1,751 euro/litro).

INFOGRAFICA INTERATTIVA Prezzo del carburante, in Alto Adige la benzina più costosa

Nella mappa interattiva di GEA vengono mostrati i prezzi medi del carburante regione per regione. Si può scegliere quale tipologia di carburante visualizzare e fare così un confronto tra le varie regioni. I dati sono quelli del Ministero delle imprese e del Made in Italy che vengono rilasciati ogni giorno. L’Alto Adige resta la zona più cara d’Italia (1,808 euro/litro), mentre Marche e Veneto restano le regioni più economiche (1,752 euro/litro).

INFOGRAFICA INTERATTIVA Inflazione, in area Ocse cala a 5,4%. Maggior calo in Italia tra Paesi G7

Nell’infografica interattiva di GEA, l’andamento dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) dal 2000 a dicembre 2023 in area Ocse e in Italia. Secondo l’Ocse, l’inflazione su base annua, misurata dall’indice dei prezzi al consumo, è diminuita per il terzo mese consecutivo, dal 5,6% di ottobre al 5,4% di novembre 2023. Diminuzioni dell’inflazione tra ottobre e novembre 2023 sono state registrate in 28 paesi Ocse, lo stesso numero registrato tra settembre e ottobre. Tra i Paesi del G7, il calo maggiore si è registrato proprio in Italia.

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INFOGRAFICA INTERATTIVA Prezzo del carburante, Veneto e Marche le zona più economiche

Nella mappa interattiva di GEA vengono mostrati i prezzi medi del carburante regione per regione. Si può scegliere quale tipologia di carburante visualizzare e fare così un confronto tra le varie regioni. I dati sono quelli del Ministero delle imprese e del Made in Italy che vengono rilasciati ogni giorno. L’Alto Adige resta la zona più cara d’Italia (1,810 euro/litro), mentre Marche e Veneto restano le regioni più economiche (1,753 euro/litro).

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INFOGRAFICA INTERATTIVA Prezzo del carburante, l’Alto Adige resta la zona più cara d’Italia

Nella mappa interattiva di GEA vengono mostrati i prezzi medi del carburante regione per regione. Si può scegliere quale tipologia di carburante visualizzare e fare così un confronto tra le varie regioni. I dati sono quelli del Ministero delle imprese e del Made in Italy che vengono rilasciati ogni giorno. L’Alto Adige resta la zona più cara d’Italia (1,815 euro/litro), mentre Marche e Veneto sono le regioni più economiche (1,757 euro/litro).

Corsa mondiale al nucleare: prezzo uranio registra +80% annuale a massimi da fine 2007

Il petrolio Wti ha perso il 3% rispetto allo stesso periodo del 2022, il gas europeo è sotto del 61%, mentre l’uranio ha guadagnato quasi l’80% negli ultimi 12 mesi. La corsa al nucleare ha riacceso la domanda su uno degli ingredienti essenziali per lo sviluppo nucleare, che è diventato centrale dopo lo choc delle materie prime dello scorso anno tra guerra e inflazione e soprattutto dopo la Cop28 perché l’energia atomica è stata benedetta nella strada verso il Net zero.

I prezzi dell’uranio hanno messo a segno un balzo di circa il 5% tornando oltre 86 dollari per libbra, livello visto l’ultima volta ben prima del disastro di Fukushima ovvero nel novembre 2007. L’impennata deriva dal fatto che la domanda è elevata mentre l’offerta non tiene il passo. Anzi, il governo degli Stati Uniti sta per varare un divieto all’import di uranio dalla Russia, il principale fornitore mondiale di combustibile nucleare arricchito, amplificando i rischi di carenza poiché i produttori occidentali i quali già affrontano una crisi di capacità a causa proprio del parziale e volontario rifiuto da parte dell’Europa di comprare da Mosca.

Nel dettaglio la Camera dei Rappresentanti americana è decisa a varare un provvedimento che vieti le importazioni di uranio arricchito di origine russa, che attualmente rappresenta quasi il 25% del mercato statunitense. Mosca è il più grande arricchitore di uranio a livello globale, possiede il 46% del totale delle infrastrutture mondiali di conversione dell’uranio, mentre tre quarti del fabbisogno di combustibile nucleare degli Stati Uniti sono soddisfatti da combustibile di uranio importato. Se il testo dovesse essere approvato, il costo del combustibile nucleare potrebbe crescere del 13% per i reattori negli Stati Uniti, affermano alcuni analisi ad Oilprice.com. Comunque il divieto russo di importazione di uranio prevede una deroga temporanea fino a gennaio 2028, previa approvazione normativa da parte del Segretario dell’Energia degli Stati Uniti, anche se è improbabile che venga utilizzato frequentemente.

Sempre dal lato dell’offerta rimangono rischi di approvvigionamento dopo il colpo di stato militare del Niger e per la minore produzione della canadese Cameco. In generale dal 2019 in poi, il mercato dell’uranio ha registrato una carenza di offerta, esaurendo le eccedenze accumulate dall’incidente di Fukushima nel 2011. Questa scarsità ha fatto dunque salire i prezzi.

Dal lato della domanda, nel mondo 437 centrali nucleari sono già operative in 33 paesi e insieme forniscono circa il 10% del fabbisogno elettrico globale. Inoltre sono previsti un totale di 99 reattori nucleari, con oltre 300 altri reattori in fase di proposta. Solo la Cina punta a costruire altri 32 reattori nucleari entro la fine del decennio. Gli operatori energetici hanno acquistato più di 150 milioni di libbre di uranio nel 2023, un livello record dal 2012. L’Agenzia internazionale per l’energia sottolinea infine la necessità di raddoppiare le dimensioni dell’industria nucleare entro i prossimi due decenni per raggiungere gli obiettivi di zero emissioni nette. Il prezzo dell’uranio era intorno ai 25 dollari per libbra a fine 2019. Il rialzo in 4 anni è più o meno del 250%.

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INFOGRAFICA INTERATTIVA Prezzo del carburante, benzina a 1,809 in Basilicata

Nella mappa interattiva di GEA vengono mostrati i prezzi medi del carburante regione per regione. Si può scegliere quale tipologia di carburante visualizzare e fare così un confronto tra le varie regioni. I dati sono quelli del Ministero delle imprese e del Made in Italy che vengono rilasciati ogni giorno. La Basilicata resta la regione più cara d’Italia (1,809 euro/litro), mentre le Marche superano il Veneto come regione più economica (rispettivamente 1,749 e 1,750 euro).

INFOGRAFICA INTERATTIVA Prezzo del carburante, benzina a 1,815 euro/litro in Basilicata

Nella mappa interattiva di GEA vengono mostrati i prezzi medi del carburante regione per regione. Si può scegliere quale tipologia di carburante visualizzare e fare così un confronto tra le varie regioni. I dati sono quelli del Ministero delle imprese e del Made in Italy che vengono rilasciati ogni giorno. La Basilicata guida ancora la classifica delle regioni più care per la benzina, con 1,815 euro/litro.

INFOGRAFICA INTERATTIVA Prezzi medi dei carburanti, Basilicata e Alto Adige le zone più care

Nella mappa interattiva di GEA vengono mostrati i prezzi medi del carburante regione per regione. Si può scegliere quale tipologia di carburante visualizzare e fare così un confronto tra le varie regioni. I dati sono quelli del Ministero delle imprese e del Made in Italy che vengono rilasciati ogni giorno. La Basilicata supera di poco l’Alto Adige come zona più cara d’Italia (rispettivamente 1,827 e 1,825 euro/litro), mentre Veneto e Marche si confermano le regioni più economiche (1,770 euro).

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INFOGRAFICA INTERATTIVA Carburanti, in Basilicata e Alto Adige i prezzi più alti

Nella mappa interattiva di GEA vengono mostrati i prezzi medi del carburante regione per regione. Si può scegliere quale tipologia di carburante visualizzare e fare così un confronto tra le varie regioni. I dati sono quelli del Ministero delle imprese e del Made in Italy che vengono rilasciati ogni giorno. Per la benzina e il gasolio i prezzi più alti si trovano rispettivamente in Basilicata e in provincia di Bolzano, quelli più bassi in Veneto.