#Salute24, Toti: “Autonomia darà la scossa”. Ma Lorenzin: “Legge inutile e dannosa”

L’autonomia differenziata, croce o delizia per il welfare italiano? Il tema resta ‘incandescente‘ e da mesi divide il dibattito politico. Scenario che si è ripetuto anche al convegno ‘#SALUTE24-Sanità pubblica: l’autonomia differenziata delle Regioni nell’Unione della salute’, organizzato da Withub insieme a Eunews, GEA, Fondazione art.49, in collaborazione con il Parlamento europeo, con il patrocinio della Commissione europea e della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e con il supporto di Incyte.

Nel panel dedicato ai ‘Percorsi differenti per livelli di prestazioni omogenei: la missione (impossibile?) dell’autonomia differenziata‘, si sono confrontati governatori, assessori regionali e parlamentari sulla norma in discussione alla Camera, per avere una visione più completa possibile dell’argomento. Dal punto di vista degli enti locali è il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a dare come si suol il dire ‘il titolo‘ alla discussione. “La scossa dell’autonomia penso non possa che fare bene all’Italia”, dice il governatore. Mettendo in cima ai possibili benefici che la riforma potrà portare, quello della “assunzione di responsabilità di una parte della classe dirigente del Paese che, come la notte hegeliana, troppo spesso tende a distribuire le cose che non vanno su vari strati di governo, non consentendo al cittadino di comprendere dove il meccanismo si inceppa”.

Non la pensa allo stesso modo la senatrice del Pd, Beatrice Lorenzin, che non usa giri di parole: “È una legge dannosa e inutile”. L’ex ministra della Salute, però, motiva dettagliatamente le sue opinioni: “Dannosa perché non risolve nessuna delle questioni aperte: diseguaglianze, sotto-finanziamento, personale, competitività e competenze, investimenti in ricerca, dati sanitari, che è un tema anche europeo”. Mentre è “inutile, perché non affronta le grandi questioni emerse con il Covid, come costruire reti della prevenzione con input veloci tra Stato e Regioni”. In sostanza, sintetizza Lorenzin, “invece di colmare i problemi, li accentua. Risponde a uno schema politico vecchio, giurassico e non ai reali bisogni dei cittadini, del sistema sanitario e delle stesse Regioni. Anzi, acuirà le fratture tra Nord e Sud e ne creerà di nuove anche all’interno dello stesso Nord”.

Indirettamente, nel videomessaggio inviato agli organizzatori, risponde il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, che si definisce “uno tra i maggiori sostenitori dell’autonomia differenziata, specie in un ambito come quello della salute, di così grande impatto sulla vita delle persone”. Secondo il governatore “troppo spesso la questione si pone in termini antitetici, come se l’acquisizione di maggiore responsabilità e autonomia di gestione fossero in alternativa all’omogeneità delle prestazioni. Al contrario – continua -, credo che il livello di risposta ai bisogni più vicini ai cittadini e territori consenta di scegliere la strada più idonea, veloce ed efficace. Una programmazione della sanità che superi la logica dei tetti di spesa, delle contribuzioni a silos non può che aiutare l’equilibrio economico e finanziario degli stessi sistemi”.

Positivo anche il giudizio del governatore veneto, Luca Zaia: “L’Autonomia consentirà di essere più competitivi ed efficienti, più vicini alla gente, meno sprechi, la possibilità di gestire le risorse, anche quelle sanitarie, che ci vengono affidate, nel miglior modo possibile”. Per questo la sua Regione “è pronta per la scrittura dell’intesa, in cui si potrà dare una veste alla nostra idea di autonomia. L’Autonomia è un processo di modernità, valorizzazione delle competenze e piena assunzione di responsabilità, che non mancherà di solidarietà e sussidiarietà”.

Sulla stessa lunghezza d’onda si sintonizza anche il vice presidente e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini: “La differenziazione dei poteri regionali è questione antica ma è prevista da una riforma costituzionale voluta nel 2001 dalla sinistra”. Portando l’esempio dell’istituzione che rappresenta, spiega: “Se il Fondo nazionale sanitario viene redistribuito sul principio pro capite, e la mia Regione ha il bilancio in pareggio, potrò essere esonerato dal tetto di spesa, che è nazionale, e assumere medici e personale”. Altrimenti, conclude, “si blocca tutto il sistema sanitario sulla base della performance più bassa”.

Tanti auguri Gea: e il bello deve ancora venire…

Eccoci qui, a festeggiare il nostro secondo compleanno. Immagino che per molti sia niente, è comprensibile, ma per noi di GEA rappresenta tantissimo. Siamo ancora anagraficamente piccoli però stiamo crescendo in fretta. E bene. E con entusiasmo. E, ovviamente, con mugugni ancestrali. Perché il giornalista mugugna per antonomasia, sennò non sarebbe tale, sennò non darebbe l’anima per la sua testata.

L’ultimo anno lo abbiamo vissuto con l’obiettivo di consolidare il nostro lavoro in termini di qualità e quantità, di correggere gli errori che inevitabilmente accompagnano ogni inizio da zero, di allargare il perimetro delle conoscenze: nostre verso gli altri e degli altri verso di noi. Il dialogo con le istituzioni si è intensificato, così come i rapporti con le aziende; in più abbiamo aggiunto un altro tassello al mosaico composto dal flusso di notizie, dagli approfondimenti, dalle infografiche e dalle videografiche: a fine dicembre è nato GeaTalk, un format video (in streaming) per confronti senza filtro con personaggi della politica e dell’imprenditoria. Testi, data visualization, video: il combinato disposto di GEA era cosa ci eravamo immaginati ad agosto 2021, quando ha preso vita questo progetto ambizioso e sfidante in capo al desiderio di fare un’informazione non convenzionale.

La cronaca quotidiana ci ha portato ad allargare inevitabilmente i nostri orizzonti, anche se la lente di ingrandimento continua a essere quella della transizione verde, della sostenibilità economica e sociale. Un anno dopo abbiamo le spalle (più) larghe e possiamo guardare avanti con fiducia, ponendoci obiettivi ancora più performanti.

Il terzo anno deve essere quello del salto in alto: definitivo. Possiamo e dobbiamo farcela, in fondo nulla è impossibile con la fantastica redazione di GEA, alla quale va – come sempre – il mio ringraziamento. Nulla sarebbe stato e sarà possibile senza l’apporto straordinario delle mie colleghe e dei miei colleghi: con loro continuo ad avere un debito di riconoscenza. Possono tranquillamente fare senza di me, sono una garanzia assoluta di professionalità e dedizione. Grazie anche al team grafico e al centro studi che lavorano in parallelo con la redazione. E, infine, un enorme grazie alla divisione commerciale perché, diceva quello là, non di soli sogni vive il genere umano.

PS Ora stappiamo bollicine, ma con moderazione. La tastiera ci attende ed è molto peggio dell’etilometro….

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Al via l’evento di Withub ‘L’energia per l’Italia e l’Ue: le fonti e le regole del mercato energetico’

L’energia per l’Italia e l’Ue: le fonti e le regole del mercato energetico‘: è il titolo dell’evento, organizzato da Withub con la direzione editoriale di GEA, Eunews e Fondazione Art.49, che si terrà martedì 30 maggio all’Europa Experience David Sassoli a Roma. L’iniziativa vuole promuovere un dibattito di alto livello sul futuro delle politiche energetiche italiane ed europee ed essere un momento di scambio e confronto tra esponenti di primo piano delle istituzioni nazionali ed europee con esperti, operatori di settore, organizzazioni di categoria e portatori di interesse. Per informare, diffondere, coinvolgere. La partecipazione è gratuita.

L’evento prevede quattro panel. Il primo, dedicato a ‘L’impatto delle normative Ue sull’economia: come realizzare gli obiettivi di decarbonizzazione senza mettere in crisi l’industria‘, prevede un videomessaggio del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso al quale seguiranno gli interventi dell’eurodeputato Nicola Danti, del presidente di Duferco e Federacciai Antonio Gozzi, del presidente di ENEA Gilberto Dialuce, del ceo di Italgas Paolo Gallo, del presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli e dell’ad di Daikin Italia Geert Vos.

I due panel a seguire, moderati dal direttore di GEA Vittorio Oreggia e dal direttore Afp in Italia Gaël Branchereau, tratteranno il tema ‘L’Italia punta a diventare l’hub energetico del Mediterraneo’: presenti nel primo l’ambasciatore di Libia in Italia, nel secondo gli ambasciatori di Egitto, Norvegia e un rappresentante di Israele. Entrambi vedranno la presenta di Alfredo Conte, Vice Direttore Generale Affari politici e di sicurezza e Direttore Centrale per il Mediterraneo e il Medio Oriente della Farnesina.

Il pomeriggio si aprirà con la premiazione della prima annualità del progetto educativo Gea ‘Idee per il futuro’ e la presentazione della seconda annualità con Vittorio Oreggia, direttore editoriale Withub e direttore di GEA, e Andrea Poli, presidente Fondazione Art.49 e ceo di Withub. Alla cerimonia interverrà, fra gli altri, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. Che parteciperà anche all’ultimo panel: ‘Ridurre l’impatto degli shock energetici su cittadini e imprese: dopo l’ok Ue al price cap, resta il nodo del disaccoppiamento del prezzo di gas e luce‘.

Un anno di GEA: sfida vinta, ma il bello deve ancora arrivare

“Gea inizia le trasmissioni”. Alle 8.00 del 4 aprile 2022 è cominciato il viaggio della nostra agenzia di stampa, voluta-pensata-strutturata per raccontare la transizione ecologica, la sostenibilità, l’economia circolare, il green deal, l’evoluzione energetica.

Impossibile cancellare l’emozione e l’orgoglio di quel primo giorno, altrettanto impossibile non ricordare fatiche e conquiste, rincorse e traguardi di un anno vissuto alla velocità della luce, in mezzo a una guerra, a una crisi di governo, al carosello delle elezioni estive, alla nascita dell’esecutivo Meloni, al terremoto in Turchia: hanno voluto metterci alla prova fin dall’inizio, ne siamo usciti vivi e vegeti. Possiamo dirlo: una sfida vinta. Un anno che abbiamo raccontato dall’Italia e da Bruxelles, ma anche dal resto del mondo con la partnership di Afp: insomma, sempre ‘sul pezzo’, preoccupandoci di curare la qualità delle notizie, cercando di fare divulgazione come ci venne suggerito dall’allora ministro Roberto Cingolani quando gli presentammo il progetto. Un progetto nato una mattina assolata di maggio 2021 e da un aforisma: non c’è bisogno che sia facile, c’è bisogno che ne valga la pena.

E ne è valsa la pena. Quello che è stato fatto quest’anno ha contorni miracolosi: l’onore di essere ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’interlocuzione con le più alte cariche dello Stato, il dialogo con grandi aziende, la presenza nella stringa di notizie del Senato e della Camera, i rapporti con tutti i media, la consapevolezza di poter recitare un ruolo di responsabilità narrativa su temi che ci coinvolgono e ci coinvolgeranno almeno per i prossimi trent’anni.

Quindi, grazie! Innanzitutto all’editore, Andrea Poli, che ha usato una buona dose di coraggio per mettere in piedi questo ecosistema, e poi a chi ha creduto in GEA e nelle sue potenzialità. Grazie alle colleghe e ai colleghi della mia fantastica squadra di lavoro che ho avuto la fortuna di assemblare pezzo dopo pezzo, scegliendo il meglio: la mia gratitudine è davvero infinita; grazie alla redazione di Bruxelles, un’eccellenza tra i palazzi dell’Unione europea, che ci consente di fare ogni giorno la differenza; grazie al team di Milano e Verona con il quale vengono programmati speciali, report universitari, infografiche e videografiche; grazie alla divisione commerciale guidata da Marina Malnati che svolge un lavoro fondamentale; grazie al reparto IT che è il nostro angelo custode tecnologico; grazie alla divisione eventi e all’area social. E grazie, infine, a chi ci ha scelto.

Ma… domani è un altro giorno e nessuno può concedersi il lusso di fermarsi o anche solo di rallentare. Nemmeno oggi che spegniamo la prima candelina possiamo permettercelo: giusto un cin cin e poi testa sulla tastiera. Come sempre, come deve essere, con umiltà e legittime pretese.

Sostenibilità, iN’s Mercato: Grande distribuzione ha responsabilità verso giovani

A testimonianza del valore e dei principi di cui si fa portatrice e nell’ottica di favorire legami e connessioni tra le persone, la cultura e il territorio , iN’s ha scelto dunque di sostenere dei progetti che confermano il suo impegno nei confronti della comunità”. Lo dichiara il Direttore Generale di iN’s Mercato Moreno Fincato commentando il sostegno del gruppo al progetto didattico ‘GEA EDU-Idee per il futuro’, promosso dalla Fondazione Articolo 49, emanazione di WITHUB S.p.A, e destinato alle scuole secondarie di II grado per approfondire insieme alle nuove generazioni le tematiche relative allo sviluppo sostenibile, alla transizione ecologica e ai nuovi ‘green job’ con uno sguardo generale rivolto all’Europa. “Si tratta di iniziative volte a sostenere il valore della persona, la sostenibilità ambientale e le generazioni future, tematiche per noi importanti su cui si fonda il nostro modo di lavorare e di pensare – ha aggiunto – Sentiamo di avere una forte responsabilità in questi ambiti in quanto il settore della grande distribuzione può svolgere un ruolo di potenziale contatto con molte persone e, in questo senso, può dare un contributo positivo all’evoluzione della nostra società”.

Allo stesso modo, “la nostra partecipazione all’iniziativa GEA EDU si inserisce nell’ambito del percorso di Corporate Social Responsibility di In’s Mercato, che comprende l’ insieme di attività e comportamenti responsabili che la nostra insegna adotta e promuove all’interno e all’esterno, a favore del contesto di sostenibilità sociale e ambientale”, aggiunge la responsabile Marketing e comunicazione Francesca Salmaso. “Sia nell’attività di business che nella gestione interna, promuoviamo una cultura attenta al valore della persona. Negli anni abbiamo infatti supportato iniziative volte a sostenere il ruolo delle donne, nell’ambito del progetto INS PER LEDONNE, anche in collaborazione con realtà come Unicef e WeWorld. Abbiamo sostenuto, e continuiamo a sostenere, progetti a supporto dell’empowerment e dell’imprenditoria femminile e a favore delle eccellenze del Made in Italy in rosa e riserviamo sempre una profonda attenzione nei confronti della tutela ambientale, portando avanti azioni mirate ed efficaci per ridurre l’impatto sull’ecosistema. Siamo inoltre coinvolti in un importante piano di sensibilizzazione nei confronti delle generazioni più giovani. Si tratta di un tema, quest’ultimo, a cui teniamo in modo particolare e a cui ci dedichiamo in questa prima parte dell’anno sostenendo diverse partnership con realtà i cui ambiti d’azione sono l’educazione (intesa in senso ampio e quindi in riferimento anche all’importanza della pratica sportiva e alla conduzione di uno stile di vita sano), l’istruzione e la formazione.

Al via progetto didattico GEA EDU-Idee per il futuro: la sostenibilità arriva ‘inclasse’

Approfondire insieme alle nuove generazioni le tematiche relative allo sviluppo sostenibile, alla transizione ecologica e ai nuovi ‘green job’ con uno sguardo generale rivolto all’Europa. È l’obiettivo che si pone GEA EDU-Idee per il futuro, il progetto didattico promosso dalla Fondazione Articolo 49, emanazione di WITHUB S.p.A, e destinato alle scuole secondarie di II grado. Il progetto, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ed in collaborazione con il Parlamento Europeo, è partito il 6 febbraio e ha già all’attivo oltre 2.050 studenti, appartenenti a 82 classi di 27 istituti in 13 regioni italiane. Il progetto educativo GEA EDU si inserisce nel sistema dell’Agenda Onu 2030 che ingloba 17 obiettivi per uno Sviluppo Sostenibile. Gli studenti verranno invitati a riflettere sui ‘goal’ 11 (città e comunità sostenibili), 12 (produzione e consumo responsabili), 13 (lotta contro il cambiamento climatico), lavorando sulle azioni e i comportamenti sostenibili di ogni singolo individuo.

Tre moduli didattici – Nel quadro delle possibilità offerte dall’introduzione dell’educazione civica obbligatoria nelle scuole, il progetto educativo GEA Edu – Idee per il futuro propone tre moduli indipendenti, ognuno dei quali affronterà diverse macro-tematiche riguardanti l’economica circolare. In particolare: Produzione e consumo sostenibile: il ruolo del cittadino e delle imprese nella gestione quotidiana dei prodotti; Economia circolare, riuso, riciclo e gestione dei rifiuti: la circolarità dei consumi con uno sguardo particolare allo smaltimento e alla nuova vita degli scarti; Innovazione e nuove professioni: le nuove professioni della sostenibilità offrono nuove opportunità di occupazione. Ciascun modulo, della durata di 40 ore, permette ai ragazzi, una volta completato, di ricevere un attestato di partecipazione che l’istituto di appartenenza potrà trasformare in crediti formativi. Insegnanti e studenti si possono registrare al progetto sulla piattaforma inclasse.net, sulla quale potranno seguire il percorso didattico e scaricare i materiali a supporto delle tematiche affrontate. Gli studenti potranno confrontarsi e collaborare per sviluppare un pensiero critico sulle tematiche trattate e partecipare al contest ‘Idee per il futuro’ dando sfogo alla loro creatività e fantasia.

Il contest ‘Idee per il futuro’: I ragazzi si faranno promotori di idee innovative per migliorare la vita di tutti i giorni per loro stessi e per la loro comunità. Una giuria di esperti selezionerà i tre migliori progetti; le tre classi vincitrici saranno premiate il 25 maggio a Roma presso Europa Experience, lo spazio multimediale dedicato all’UE e intitolato a David Sassoli, nel contesto del calendario degli Eventi di Withub www.withub.it/meet   “Lanciamo oggi questo progetto educativo – ha detto Andrea Poli, presidente della Fondazione Articolo49 – che si pone tre diversi specifici obiettivi: rendere gli studenti protagonisti della transizione ecologica, trasmettere competenze per l’adozione di buone pratiche nella vita quotidiana e stimolare il confronto. Questi goal sono in linea con il concerto di significati contenuti nella Costituzione Italiana e nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE e costituiscono una fonte di ispirazione per i valori sostanziali della Fondazione49, promotrice del progetto. Libertà, partecipazione e democrazia sono al centro della nostra mission e rappresentano un patrimonio che vogliamo condividere e diffondere nelle scuole, tra i ragazzi e le loro famiglie”.
Il progetto GEA EDU è sostenuto da Federacciai, CoReVe, iN’s Mercato e Nestlé.

Transizione ecologica, il progetto educativo GEA per rendere consapevoli gli studenti

Il progetto educativo GEA si inserisce nel sistema dell’Agenda Onu 2030 e si pone l’obiettivo di approfondire insieme alle nuove generazioni le tematiche relative allo sviluppo sostenibile, alla gestione dei rifiuti e alla riduzione degli sprechi con uno sguardo generale rivolto anche ai cambiamenti climatici di questi ultimi anni. Il percorso si articolerà su tre cicli scolastici (triennale), e permetterà agli studenti scoprire le dinamiche del mondo del lavoro e le “nuove” professioni.

Il progetto didattico GEA è promosso dalla Fondazione Articolo 49, emanazione diretta di Withub, e ne incarna l’anima sociale e di intervento. Tra gli ambiti d’azione della Fondazione vi sono infatti anche l’educazione, l’istruzione e la formazione professionale, nonché le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa.
GEA – Green Economy Agency è l’agenzia di stampa verticale sull’economia circolare Withub; in generale il ‘sistema GEA’ supera il concetto di fornitore di informazione della tradizionale agenzia di stampa e, attraverso la Fondazione Articolo 49, realizza un progetto educativo a livello nazionale. Uno strumento per favorire la discussione, il confronto, il dibattito nelle scuole sull’educazione civica orientata ai temi della sostenibilità. Per formare i cittadini consapevoli di domani.

Grazie a un percorso didattico triennale di 40 ore all’anno, gli studenti entreranno in contatto con le tematiche legate allo sviluppo sostenibile e alle nuove professioni a esso collegate: al primo anno consumo sostenibile, al secondo anno l’economia circolare e la gestione dei rifiuti, al terzo anno innovazione e nuove professioni. Tra gli obiettivi del progetto educativo, infatti, vi è quello di rendere gli studenti consapevoli e protagonisti della transizione ecologica europea, diffondendo la cultura della partecipazione, in linea con la mission della Fondazione Articolo 49, erogatrice del progetto; oltre che trasmettere competenze e informazioni utili sulle nuove professioni del green deal.
L’insegnamento obbligatorio dell’Educazione Civica permette di creare progetti educativi esterni a tema: Costituzione, Sviluppo sostenibile, cittadinanza digitale.
Dopo aver seguito il percorso annuale, i ragazzi saranno chiamati a partecipare a un contest per diventare promotori di idee innovative per migliorare la vita di tutti i giorni, per loro stessi e la loro comunità.

In corso a Roma HGE. Tajani: Completare transizione verde

L’Europa come approdo e destino, ma tutto va adeguato ai tempi che corrono. La prima giornata della nona edizione di ‘How can we govern Europe?’, organizzata da Eunews, GEA e Withub porta in dote questo concetto. Cruciale nella fase storica che stiamo vivendo. Non a caso il titolo della due giorni è dedicato a ‘Le nuove sfide dell’Ue: unità e solidarietà per superare la guerra e la pandemia’. Tra gli interventi più attesi quello del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che a Bruxelles ha vissuto buona parte della sua carriera politica. “L’Europa deve lavorare per completare le transizioni, verde e digitale, e ridurre la dipendenza dall’estero per il reperimento di materie prime. Lo stiamo facendo sui combustibili fossili russi e stiamo costruendo una autonomia sui chip”.

Il responsabile della Farnesina sottolinea che il governo lavora “per un’Italia protagonista in Europa e un’Europa protagonista nel mondo”. Ma invita ad essere “consapevoli che ciò che andava bene 30-40-60 anni va oggi non è più attuale”, dunque “l’Ue va riformata per essere autorevole ed efficace in uno scenario internazionale in profonda trasformazione”. Senza mettere in discussione i principi fondanti, anzi: “Ad essi dobbiamo ispirarci per portare avanti queste riforme”.

Di grande interesse anche lo speech dell’ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset, che torna sull’accordo firmato dalla premier, Elisabeth Borne, a Berlino la settimana scorsa con il cancelliere Olaf Scholz sulla collaborazione in tema di energia. “Nella conferenza finale ha detto che in tempi duri c’è necessità di riavvicinarsi, ed è proprio quello che stiamo facendo. Il rapporto franco-tedesco è necessario, però non sufficiente – sottolinea il diplomatico –. Perciò lo scorso anno abbiamo firmato il Trattato del Quirinale: anche il rapporto franco-italiano deve andare avanti”.

Con Gilberto Dialuce, presidente di Enea, è stato toccato un altro tema fondamentale: il risparmio energetico. Anzi, un cambio di paradigma necessario, quasi culturale. “Transizione energetica e transizione ecologica diventano fattori strategici – spiega –. Ma una delle tematiche su cui in Europa si deve fare sforzo in più è quello degli stoccaggi, perché se non si investe potentemente in stoccaggi e connessioni il meccanismo non funzionerà”. Tra l’altro, afferma ancora Dialuce, il momento storico è ancora avvolto dalle incertezze: “Non sappiamo se a lungo termine sarà un inverno mite o rigido, se quest’ultima fosse l’ipotesi e le forniture russe a scartamento ridotto, sarebbe complicato arrivare a fine inverno senza interventi”. Ecco perché “bisogna essere pronti ad affrontare situazioni che potrebbero verificarsi, con misure di emergenza”. Il presidente di Enea tocca anche il tema del nucleare: “Al di là dello sforzo tecnologico, andrà valutato anche per il suo peso sul mercato, in una fase in cui le rinnovabili diventano sempre più importanti”.

Non solo energia ad Hge, che ha dedicato un panel anche all’economia circolare e al sistema degli imballaggi, visto che proprio domani la Commissione Ue presenterà la proposta di Regolamento. Al dibattito ha contribuito anche il ministro delle Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, con un messaggio. “Il nostro Paese – scrive – ha raggiunto nel 2021, con 9 anni di anticipo rispetto a obiettivi di desideri previsti all’Europa di fronte a un tasso di riciclo per imballaggi superiore al 70%; la media europea (Ue 27) non supera il 65%, ed è secondo per quantità di imballaggi avviati a riciclo pro-capite, dietro solo al Lussemburgo che, per quanto virtuoso, rappresenta una popolazione di circa 600mila abitanti, praticamente un decimo di quella italiana“. Dunque, “osservando questi risultati appare evidente che un criterio uguali per tutti i 27 Stati membri rischi di penalizzare maggiormente chi in questi anni ha prodotto maggiori sforzi per trovare soluzioni adatte rispetto alla propria morfologia produttiva”. Ergo, specifica Urso, “per essere politiche efficaci e condivise – conclude Urso – occorre che le regole comunitarie siano disegnate in modo tale da rispettare le specificità di ogni nazione”.

GEA

Mattarella riceve i vertici del Gruppo Hub e una delegazione di GEA

Martedì 12 luglio una delegazione del Gruppo Hub è stata ricevuta al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il colloquio, durato quasi un’ora, ha avuto come focus principale la presentazione dell’agenzia di stampa GEA, operativa dallo scorso 4 aprile, e delle iniziative collaterali che ne accompagneranno lo sviluppo: i dorsi per 27 testate locali, il progetto educativo che partirà a settembre, gli eventi.

L’amministratore delegato del Gruppo Hub, Andrea Poli, ha illustrato il piano di sviluppo del Gruppo e in particolare di GEA, sottolineandone le caratteristiche di unicità e inclusività. Il direttore Vittorio Oreggia – assieme al vicedirettore e direttore di Eunews Lorenzo Robustelli – ha esposto il piano editoriale che si articola sui temi della transizione ecologica e della sostenibilità, com’è sviluppata la struttura giornalistica e quali sono gli obiettivi anche divulgativi dell’agenzia. Marina Malnati, nella veste di managing partner e direttrice commerciale, ha evidenziato infine la valenza del gioco di squadra e del clima di opportunità in seno all’azienda.

Il presidente Mattarella ha rivolto i suoi “complimenti” per l’iniziativa, soprattutto per “l’impegno in un settore così importante per il nostro futuro“. Il capo dello Stato ne ha apprezzato “lo spirito” e incoraggiato gli sforzi, dicendosi “particolarmente soddisfatto” per la grande presenza di giovani e donne all’interno della redazione.

(Photo credits: Ufficio Stampa Presidenza della Repubblica)