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INFOGRAFICA INTERATTIVA Agricoltura, nel 2022 -10% vendite pesticidi in Ue su 2021

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA, su dati Eurostat, è illustrato l’andamento delle vendite di pesticidi in Ue. Nel 2022 il calo è stato del 10%. La Francia è il Paese che ne fa maggiore uso, a seguire la Spagna, poi la Germania e infine l’Italia.

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INFOGRAFICA INTERATTIVA Il commercio Ue di prodotti agricoli

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA, la quota percentuale degli scambi di prodotti agricoli dell’Ue. Secondo Eurostat, nel 2023 il valore degli scambi ha raggiunto i 410,9 miliardi di euro, 13,5 miliardi di euro in meno rispetto al 2022, in calo del 3,2%. L’Ue ha esportato prodotti agricoli per un valore di 228,6 miliardi di euro e ne ha importati 182,3 miliardi di euro, generando un surplus di 46,3 miliardi. Il Regno Unito è stato il principale partner con una quota del 22% nelle esportazioni Ue (equivalenti a 48,6 miliardi di euro), seguito dagli Stati Uniti (12%, 27,5 miliardi di euro), Cina (6%, 13,5 miliardi di euro), Svizzera (5%, 12,1 miliardi di euro), Giappone (3%, 7,2 miliardi di euro) e Russia (3%, 6,6 miliardi di euro). Le importazioni dell’UE provenivano principalmente da Brasile (9%, 16,9 miliardi di euro), Regno Unito (8%, 15,8 miliardi di euro), Cina (7%, 13,3 miliardi di euro), Stati Uniti (7%, 13,1 miliardi di euro), Ucraina (5%, 9,5 miliardi di euro) e Norvegia (5%, 9,2 miliardi di euro).

INFOGRAFICA INTERATTIVA Pil, +0,3% in eurozona e in Italia nel primo trimestre

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA, l’andamento trimestrale del Pil dell’eurozona e in Italia. Secondo le stime preliminari di Eurostat, nel primo trimestre del 2024 il Pil destagionalizzato è aumentato dello 0,3% rispetto al quarto trimestre 2023 nell’area euro, come in Italia.

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INFOGRAFICA INTERATTIVA L’inflazione in Ue e nell’eurozona

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA, l’inflazione in Ue ed eurozona. Secondo la stima provvisoria di Eurostat, il tasso annuale è salito del 2,4% ad aprile nell’area euro, stabile rispetto a marzo.

Nell’eurozona inflazione in calo al 2,4% a marzo: dato utile per tassi Bce

Buone notizie per l’eurozona: a marzo l’inflazione dovrebbe attestarsi al 2,4 per cento, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto ai valori di febbraio. Lo rileva Eurostat, nei dati preliminari diffusi per il mese appena giunto al termine. Un indice, quello di marzo, che conferma un andamento generale degli ultimi mesi e che riavvicina il dato di Eurolandia all’obiettivo di riferimento della Banca centrale europea del 2 per cento. Dando un’occhiata alle principali componenti del paniere di riferimento, si registra una frenata nei prezzi al consumo per generi alimentari, alcol e tabacco (2,7 per cento a marzo, rispetto al 3,9 marzo di febbraio), e un ribasso anche per i beni industriali non energetici (1,1 per cento contro 1,6 per cento a febbraio). Stabile invece il costo per i servizi (4 per cento).

A livello Paese si registra una riduzione dell’inflazione in Germania (da 2,7 per cento a 2,3 per cento tra febbraio e marzo), Francia (da 3,2 per cento a 2,4 per cento). Andamento inverso per l’Italia, dove l’indice inflattivo è previsto in aumento dallo 0,8 per cento all’1,3 per cento, comunque al di sotto dell’obiettivo di riferimento. Si allontanano invece Spagna (3,2 per cento, +0,3 punti percentuali), Paesi bassi (3,1 per cento, +0,4 punti percentuali), Belgio (3,8 per cento, +0,2 punti percentuali).

Il calo è stato più forte di quanto previsto dagli analisti intervistati da Factset e Bloomberg. In media, si aspettavano rispettivamente il 2,6% e il 2,5%. L’inflazione è ancora vicina all’obiettivo del 2% fissato dalla Banca Centrale Europea (Bce). Questa tendenza, se confermata, potrebbe convincere l’istituzione monetaria a ridurre i tassi di interesse nei prossimi mesi. L’aumento dei prezzi al consumo nei 20 Paesi che condividono la moneta unica si è più che dimezzato rispetto al record del 10,6% raggiunto nell’ottobre 2022, quando i prezzi dell’energia si sono impennati a causa della guerra in Ucraina. Anche il dato più osservato dai mercati finanziari e dalla Bce, l’inflazione di fondo – ovvero l’inflazione depurata dalla volatilità dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari – sta lanciando un segnale incoraggiante. Anche questo indicatore, considerato più rappresentativo, è sceso più del previsto a marzo al 2,9% su base annua, rispetto al 3,1% di febbraio. Gli analisti di Factset e Bloomberg si aspettavano una media del 3%.

A questi dati guarderà con attenzione la presidente della Bce, Christine Lagarde, in vista della riunione del consiglio direttivo dell’11 aprile. Tagli dei tassi di interesse non sono annunciati, Lagarde ha lasciato intendere che un’eventuale decisione potrà essere presa a giugno, quando a Francoforte si avranno a disposizioni informazioni più ampie e comprensive, ma la stessa numero uno dell’Eurotower ha indicato nei dati di aprile un momento comunque significativo per le scelte che dovranno essere compiute per riportare l’inflazione ai livelli desiderati. Pesa, certamente, un andamento asimmetrico.

I dati consolidati di Eurostat saranno disponibili il 17 aprile,  momento in cui si saprà se le stime preliminari saranno confermate. Usciranno, quindi, dopo la riunione per le decisioni di politica monetaria della Bce. Che conta comunque su un andamento rinnovato.

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INFOGRAFICA INTERATTIVA Energia, il 75,2% prodotto in Italia arriva da fonti rinnovabili

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA, su dati 2022 di Eurostat, è messa a confronto la produzione di energia in Ue e in Italia. Mentre nell’Unione europea quella derivante da fonti rinnovabili si ferma al 43,2% del totale, in Italia arriva al 75,2%.

INFOGRAFICA INTERATTIVA Pil, il quarto trimestre 2023 nei Paesi dell’eurozona

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA, l’andamento del Pil trimestrale nei Paesi dell’eurozona.

INFOGRAFICA INTERATTIVA Ue, crescita economica e tutela dell’ambiente vanno di pari passo

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA, su dati Eurostat diffusi oggi, si può vedere come crescita economica e inquinamento non debbano necessariamente essere legati. Nei tre trimestri del 2023 presi in considerazione, come si vede, il Pil dei Paesi Ue è rimasto stabile, mentre le emissioni di CO2 in atmosfera dovute ai vari settori economici sono costantemente scese.

Inflazione, Urso: “Italia al minimo in Ue grazie a carrello tricolore”. Ira opposizioni

L’Eurostat comunica che a dicembre l’inflazione in Italia è scesa ancora allo 0,5%, mentre in Ue è cresciuta al 2,9%, con Francia al 4,1%, Germania al 3,8% e Spagna al 3,3%. “Un’ottima notizia per le famiglie italiane“, festeggia il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che rivendica il “pieno successo” del ‘carrello tricolore’. “Smentiti i profeti di sventura!”, chiosa su X.

Di “profeti di sventura” smentiti parla anche il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti: “La sinistra anti-Meloni e che gioca contro l’Italia cambi disco perché quello che da un anno manda in onda è rotto“, ironizza.

Una lettura che scatena le ire delle opposizioni. Daniela Torto, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Bilancio della Camera, giudica le parole di Urso “abominevoli“: “Dire che il merito del calo dell’inflazione italiana sia da ascrivere al ‘carrello tricolore’ è una pagliacciata di proporzioni mai viste”, tuona. Per l’esponente pentastellata il calo dell’inflazione di deve solo alla discesa dei prezzi dei beni energetici. “Purtroppo ad aumentare in modo clamoroso sono i prezzi dei beni alimentari non lavorati, ovvero carne fresca, frutta fresca, pesce fresco, la cui dinamica a dicembre è passata dal +5,6 al +7%, secondo quanto riportato da Istat“, evidenzia, additando il ‘Carrello Tricolore’ come una “buffonata di centrodestra“.

Di “parodia” parla Stefano Patuanelli, presidente dei senatori del M5S, per cui il trimestre salva-spesa è stato una delle “tante misure spot del Governo Meloni, bellissime sul piano comunicativo ma decisamente inutili sul piano dell’economia reale“. Un “fallimento totale – accusa -, ma annunciato e rivendicato dal Governo come un provvedimento che ha fatto scendere l’inflazione“.

Si chiede “dove vivano e quali negozi frequentino” il ministro Urso, gli altri esponenti del Governo e della destra che “esultano per dati Istat che confermano il salasso subito dalle famiglie italiane” la deputata del Pd Debora Serracchiani.Uno zero-virgola in meno di inflazione viene spacciato come un successo mentre l’esperienza quotidiana delle persone è fatta di prezzi che aumentano, di rinunce e di sacrifici“, scandisce. Fa riferimento a beni di consumo essenziali, come i trasporti o gli alimentari, “contro cui è stato ininfluente il ‘carrello tricolore’ della Meloni. C’è una questione sociale ed economica – sostiene – che va affrontata“.

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INFOGRAFICA INTERATTIVA Energia, quota rinnovabili Ue a 37,5%

Nell’infografica interattiva GEA, su dati Eurostat, è illustrato l’andamento della quota di energia rinnovabile usata per produrre elettricità in Ue. Scorrendo con il cursore sulla linea, si può vedere come nel 2004 questa rappresenta appena il 15,8% del totale dell’energia usata per produrre elettricità. Al 2021 la quota è salita al 37,5%.