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Mobilità, Stellantis acquisisce 33,3% di Symbio per lo sviluppo di tecnologia a idrogeno

Faurecia, società del gruppo Forvia, Michelin e Stellantis annunciano oggi la firma di un accordo vincolante per l’acquisizione da parte di Stellantis del 33,3% delle azioni di Symbio, leader nel settore della mobilità a idrogeno a zero emissioni. Faurecia e Michelin manterranno ciascuna il 33,3% di quote di partecipazione. L’annuncio, si legge in una nota, “rappresenta un passo significativo nella decarbonizzazione del settore della mobilità ed è una dimostrazione dell’eccellenza tecnologica di Symbio nel campo delle innovazioni relative alle celle a combustibile a idrogeno. L’ingresso di Stellantis tra gli azionisti favorirà lo sviluppo di Symbio in Europa e negli Stati Uniti”.

“L’acquisizione di una partecipazione paritaria in Symbio rafforzerà la nostra posizione di leadership nei veicoli a idrogeno, a supporto della nostra produzione di furgoni a celle a combustibile in Francia, e rappresenta un perfetto complemento alla nostra crescente offerta di veicoli elettrici a batteria”, ha dichiarato Carlos Tavares, ceo di Stellantis. “In un momento in cui procediamo con il nostro piano strategico Dare Forward 2030 e siamo impegnati ad azzerare le emissioni nette di carbonio entro il 2038 – ha aggiunto – stiamo considerando ogni strumento tecnologico a nostra disposizione per combattere il riscaldamento globale. Le celle a combustibile a idrogeno sono essenziali e Symbio diventerà un attore di rilievo nella battaglia per proteggere le generazioni future”.

Symbio ha pianificato di produrre 50.000 celle a combustibile all’anno entro il 2025, sfruttando la modernissima gigafactory di Saint-Fons, che inizierà la produzione nella seconda metà del 2023. Nel 2022 Symbio ha annunciato l’attuazione del suo progetto HyMotive, volto a dare slancio alla propria industrializzazione e allo sviluppo di innovazioni dirompenti, consentendo all’azienda di raggiungere una capacità produttiva totale in Francia di 100.000 sistemi all’anno entro il 2028, con la creazione di 1.000 posti di lavoro nel paese transalpino.

“Siamo lieti di questa transazione, che consente a Symbio di aumentare le proprie capacità e darà ulteriore slancio alla joint venture. Symbio è ora perfettamente in grado di crescere ed estendere la propria leadership fuori dall’Europa in un’epoca in cui il settore automotive si muove a grandi passi verso l’azzeramento delle emissioni”, ha dichiarato Patrick Koller, Chief Executive Officer di Faurecia. “Questo accordo – ha aggiunto – porta vantaggi a tutte le parti e consente a Forvia di confermare la propria posizione di leader mondiale nella mobilità pulita”.

“L’ingresso di Stellantis nel capitale di Symbio rappresenta uno straordinario volano per lo sviluppo della nostra consociata”, ha affermato Florent Menegaux, ceo di Michelin. “Inoltre – ha aggiunto – è un’eccellente dimostrazione del fatto che la tecnologia delle celle a combustibile è essenziale affinché l’industria automobilistica raggiunga l’obiettivo dell’elettrificazione della mobilità, in particolare per uso professionale. Stellantis è già un partner di riferimento e in futuro avrà un ruolo fondamentale nella nostra collaborazione. Infine, questa transazione rafforza la convinzione che Michelin sostiene da anni, ovvero che l’idrogeno costituirà una delle soluzioni imprescindibili per la decarbonizzazione”. La chiusura è prevista per il terzo trimestre del 2023.

Stellantis, inizio 2023 da primato: 47,2 miliardi di ricavi e 9 nuove auto elettriche

Un primo trimestre 2023 iniziato da Stellantis “con vigore. Le parole del Chief Financial Officer, Richard Palmer, fotografano la situazione della società, che ha presentato i dati relativi a ‘Consegne e ricavi, facendo registrare numeri molto interessanti. Con ricavi netti per 47,2 miliardi di euro, che segnano dunque un aumento del 14% rispetto al primo trimestre dello scorso anno, grazie soprattutto alle maggiori consegne e ai prezzi netti favorevoli. Stiamo “mantenendo lo slancio di un eccellente 2022 e registrando valori consistenti di consegne e ricavi netti in tutti i segmenti”, spiega ancora Palmer.

Le consegne consolidate sono di 1.476 mila unità, in crescita del 7%grazie principalmente alla migliore disponibilità di semiconduttori rispetto al primo trimestre 2022“, sottolinea ancora Stellantis. Che al 31 marzo ha uno “stock complessivo di veicoli nuovi di 1.302 mila unità, valore che riflette un ritorno ai normali livelli di operatività e che include uno stock di proprietà di 384mila unità”. Inoltre, l’Assemblea degli azionisti ha approvato un dividendo ordinario di 1,34 euro per azione, con data di pagamento domani, 4 maggio.

Stellantis, inoltre, conferma il suo impegno nello sviluppo di soluzioni di mobilità pulite, sicure ed economicamente accessibili in tutto il mondo per realizzare gli ambiziosi impegni del piano strategico Dare Forward 2030. L’Azienda ha infatti registrato un incremento del 14% nei ricavi netti del primo trimestre 2023. Le vendite globali di veicoli elettrici a batteria (Bev) sono aumentate del 22% anno-su-anno. E per quest’anno è previsto il lancio di nove Bev aggiuntivi, per arrivare a un’offerta totale di 47 modelli elettrificati a batteria entro la fine del 2024. Dunque, “la spinta all’elettrificazione in Nord America sta procedendo rapidamente, sottolineata dalla presentazione del nuovissimo Ram 1500 Rev full-electric al Salone Internazionale dell’Auto di New York. Jeep Avenger, il primo Bev in assoluto del marchio, è stato eletto ‘Auto Europea dell’Anno 2023’ ed è stato riconosciuto come ‘World’s Best Family Suv in 2023’ dal Women’s World Car of the Year Awards“.

Grazie alla nostra forte presenza sul mercato globale e a un portafoglio prodotti diversificato – prosegue -, siamo ben posizionati per continuare a generare nell’intero anno una robusta performance finanziaria. Quest’anno aggiungeremo nove nuovi veicoli elettrici a batteria alla nostra offerta di prodotti, confermando il nostro impegno di offrire soluzioni di mobilità pulite, sicure ed accessibili a tutti“, conclude Palmer.

 

Arriva la Hypercar ibrida 9X8 di Peugeot in formato Lego: 1775 pezzi in scala 1:10

Dopo aver presentato la rivoluzionaria Hypercar 9X8 lo scorso anno, il team Peugeot TotalEnergies ha affrontato una nuova sfida ingegneristica: replicare la nuova sensazionale auto da corsa ibrida in formato Lego Technic. Per gli appassionati di auto e amanti del Lego, arriva quindi la Hypercar ibrida Lego Technic Peugeot 9X8 24h di Le Mans.

In un’impresa di eccellenza ingegneristica, i team di progettazione del gruppo Lego e di Peugeot Sport hanno creato una fedele versione in scala 1:10 della Hypercar 9X8. Dalla silhouette slanciata alla tonalità verde lime della livrea, questo nuovo modello sottolinea il fascino dell’auto da corsa della Casa del Leone. La Peugeot 9X8 rappresenta il grande lavoro della squadra corse in termini di elettrificazione ed esprime l’esperienza del marchio nelle competizioni automobilistiche di altissimo livello.

La trasmissione 7 rapporti della Hypercar elettrificata dotata di 4 ruote motrici è stata riprodotta fedelmente in scala in questo nuovo modello Lego, dotato anche delle caratteristiche porte dell’auto reale, così come il powertrain ibrido a basse emissioni, le efficaci sospensioni e la silhouette affascinante. Dettagli incredibili, come il motore V6 e gli elementi di illuminazione fosforescenti, esprimono l’emozione delle corse. Un’opera composta da 1775 pezzi.

“I nostri due marchi – dice Kasper René Hansen, designer del gruppo Lego – si sono uniti per creare un prodotto che celebra una nuova era delle corse e di ingegneria ibrida. Ricreare le forme e i dettagli di un’auto così affascinante utilizzando gli elementi Lego Technic non è stato facile, ma è stato un onore lavorare in modo così creativo con il team di Peugeot TotalEnergies a questo progetto e sono orgoglioso che insieme siamo riusciti a costruire realmente la versione Lego Technic di questa Hypercar”.

“La nostra collaborazione tecnica con il Gruppo Lego – spiega Olivier Jansonnie, Direttore Tecnico di Peugeot Sport – è iniziata nel gennaio 2022, 6 mesi prima del debutto in gara della Peugeot 9X8, avvenuto alla 6 Ore di Monza. Abbiamo impiegato un anno per sviluppare completamente il progetto con i team tecnici e di design, il che ci ha permesso di trasporre direttamente i dettagli della Peugeot 9X8 sul modello Lego Technic. Per entrambi i marchi era molto importante creare un modello che fosse il più realistico possibile. I team Peugeot, Peugeot Sport e Lego si sono incontrati numerose volte per mettere a punto lo sviluppo delle sospensioni e dei sistemi ibridi, che non possono essere riprodotti a partire dalle fotografie”.

Quest’ultima novità della serie Lego Technic misura oltre 13 cm di altezza, 22 cm di larghezza e 50 cm di lunghezza. La versione Lego dell’auto da corsa del Leone è stata svelata in occasione della prima gara europea del Campionato del Mondo Fia Wec in Portogallo, prima che l’auto reale scenda in pista in vista della sua attesissima partecipazione alla 24 Ore di Le Mans del 10-11 giugno.

 

(Photocredit: Stellantis)

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Stellantis, Tavares e l’elettrico: “Pronti per il 2035, ma così si perde creatività”

In un mondo decarbonizzato, la mobilità sarà libera e accessibile solo a pochi fortunati? E’ la domanda che si è posto il primo Freedom of Mobility Forum, promosso da Stellantis e gestito da Wavestone. Un gruppo diversificato di rappresentanti del mondo imprenditoriale, dei giovani, degli esperti del clima, della società civile, del lavoro e del dialogo sociale si sono confrontati in un dibattito aperto su fatti, sfide e soluzioni per preservare la libertà di movimento per tutti nel contesto del cambiamento climatico e di un mondo decarbonizzato.

A rappresentare il mondo dell’automobile, il ceo di Stellantis Carlos Tavares. Perché, per parlare di mobilità libera, è impossibile non prendere in considerazione quella individuale. Che secondo il ‘manager portoghese è imprescindibile, soprattutto per chi vive nelle aree rurali. Ma, in assoluto, “l’umanità non vi rinuncerà, per questo bisogna trovare il modo di renderla sicura, pulita e economicamente accessibile”. E come farlo? Per il ceo di Stellantis il presupposto è “risolvere il problema energetico, che è alla base della mobilità pulita per il futuro. Bisogna avere energia pulita. Senza energia pulita non ci saranno i benefici attesi”.

L’elettrificazione, però, non risolve tutti i problemi, secondo Tavares. Se per lo stop alla vendita di auto a diesel e benzina dal 2035 Stellantis “sarà pronta”, l’amministratore delegato non nasconde il fatto che “le decisioni andavano prese prima, nel 2014-2015, non nel 2023”. Il tutto con un approccio pragmatico e non dogmatico, con soluzioni concrete e non utopiche, tenendo in considerazione che sarà una “grande trasformazione dell’industria con un grande impatto sulla società e la gente dovrà essere preparata”.

Tavares tira in ballo, come già fatto dal Governo italiano, il principio della neutralità tecnologica. Sottolineando che si sta “perdendo del potenziale”, con “una grande perdita di creatività e di potere scientifico nell’imporre una sola tecnologia invece di creare una sana competizione”. Infine, non si può trascurare il tema dell’accessibilità economica. “Le scarse risorse e la frammentazione del mondo hanno un impatto sui costi delle materie prime. La grande sfida è l’accessibilità economica che non c’è. Le materie prime sono costose, c’è una significativa sfida del litio ma non solo. La ricerca è all’inizio. Non sappiamo oggi quali materie prime serviranno alla fine del decennio. Ora serve il litio e non ne produciamo quanto ne serve. La frammentazione mondiale renderà più difficile l’accessibilità economica”.

Il futuro di Cassino è elettrico. Tavares: “Qui piattaforma Large”

Sarà lo stabilimento di Cassino, dove attualmente vengono prodotti veicoli dei marchi premium e di lusso come Alfa Romeo e Maserati, a ospitare la produzione di veicoli basati sulla piattaforma BEV flessibile STLA Large. Ad annunciarlo è stato il Ceo di Stellantis Carlos Tavares proprio nel corso di una visita allo stabilimento ad alta tecnologia dove vengono prodotti i modelli Alfa Romeo Giulia e Stelvio e Maserati Grecale. Ancora non si sa quali saranno i modelli prodotti, i dettagli verranno annunciati successivamente.

Cassino non è il primo stabilimento Stellantis ad annunciare la produzione su piattaforma BEV STLA Large. Prima c’era già stato il Windsor Assembly Plant in Canada. La STLA Large è una delle quattro piattaforme BEV altamente flessibili su cui si fonda il piano di elettrificazione di Stellantis Dare Forward 2030. La piattaforma, che rappresenterà la base per svariati modelli di prossima produzione dei marchi Stellantis, è progettata per offrire un’autonomia fino a 800 chilometri/500 miglia in elettrico in abbinamento con i moduli di propulsione elettrica (EDM) e i pacchi batteria modulari di Stellantis. Progettisti e ingegneri sono in grado di adeguare le dimensioni della piattaforma e la configurazione del propulsore per rispondere a specifiche esigenze di progetto.

Lo stabilimento di Cassino vanta una lunga tradizione di innovazione e tecnologia”, ha detto Tavares. “I veicoli basati sulla piattaforma STLA Large che stiamo progettando rivoluzioneranno l’esperienza di guida grazie a funzionalità e caratteristiche all’avanguardia e per questo, confidiamo nella grande competenza dei nostri dipendenti e nel team manageriale di Stellantis per riuscire a raggiungere i nostri audaci obiettivi legati al costo e alla qualità. Il supporto dei dipendenti di Cassino e la lungimiranza delle autorità locali e nazionali sono per noi un grande stimolo per sviluppare veicoli in grado di conquistare i clienti con una mobilità pulita, sicura e accessibile”, ha concluso.

Stellantis, 2022 da record: + 26% di utili e +41% di veicoli a batteria

Stellantis chiude il 2022 con risultati da record, nonostante l’anno appena passato abbia messo a dura prova l’industria automobilistica globale, con continue limitazioni della catena di fornitura. I dati parlano chiaro: ricavi netti pari a 179,6 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto al 2021 pro-forma, grazie ai prezzi netti favorevoli, al miglior mix modelli e agli effetti positivi dei cambi di conversione. Utile netto pari a 16,8 miliardi di euro, in aumento del 26%. Il dividendo ordinario è di 4,2 miliardi di euro, corrispondente a 1,34 euro per azione. Il Consiglio di Amministrazione approva inoltre un programma di acquisto di azioni proprie per un valore massimo di 1,5 miliardi di euro, da perfezionarsi sul mercato entro la fine del 2023.

Il 2022 ha segnato anche il lancio del piano strategico Dare Forward 2030, che sta trasformando l’Azienda in un leader tecnologico della mobilità sostenibile. Con il pilastro ‘Etica’ dedicato ai dipendenti, ai clienti e all’ambiente, il gruppo vuole azzerare le proprie emissioni di carbonio entro il 2038, con l’obiettivo intermedio di dimezzarle entro il 2030 rispetto ai livelli del 2021. Nel 2022, Stellantis ha ridotto l’estensione del perimetro industriale e immobiliare che emette carbonio dell’11%. Con l’obiettivo di diventare il primo nella customer satisfaction, il gruppo ha ottenuto una riduzione di circa il 30% dei tassi di difettosità dei veicoli nei primi tre mesi dalla consegna al cliente finale. Tutti i processi chiave nella gestione delle risorse umane sono stati allineati agli impegni presi in materia di diversità e inclusione. Il 27% delle posizioni dirigenziali è ora ricoperto da donne, con l’obiettivo di raggiungere il 30% entro il 2025.

Quanto alle vendite, il settore dell’elettrico ha una crescita sorprendente: +41% su base annua, per un totale di 288mila veicoli nel 2022. Con una gamma di 23 Bev (veicoli elettrici a batteria), il portafoglio sarà più che raddoppiato arrivando, entro la fine del 2024, a 47 modelli. L’obiettivo è proporre più di 75 BEV a livello globale e registrare vendite di veicoli elettrici pari a 5 milioni entro il 2030. Il marchio Jeep, in particolare, ha svelato la prima parte della sua offerta BEV con il lancio di Jeep Avenger, il primo SUV Jeep completamente elettrico, eletto Auto dell’anno 2023. Inoltre, il brand ha presentato in anteprima le Jeep Recon e Wagoneer “S”, completamente elettriche e destinate al mercato nordamericano e ad altri importanti contesti globali. Il marchio Ram segue la scia, presentando a inizio mese l’attesissima nuova versione completamente elettrica di Ram 1500 REV, che sarà disponibile nel quarto trimestre del 2024. Il gruppo è al primo posto nelle vendite di veicoli commerciali Bev nel mercato Ue30 e al secondo posto nell’Ue30 per le vendite complessive di veicoli elettrici. Fiat Nuova 500 è l’auto elettrica più venduta in Italia, mentre Peugeot e-208 domina il mercato in Francia.

Il Gruppo ha raggiunto il primo posto negli Stati Uniti per le vendite di veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV), con Jeep Wrangler 4xe primo nella classifica dei veicoli PHEV più acquistati sia negli Stati Uniti che in Canada. “Oltre ai nostri risultati finanziari record e all’implementazione mirata del piano Dare Forward 2030, abbiamo dimostrato anche l’efficacia della nostra strategia di elettrificazione in Europa”, rivendica il Ceo Carlos Tavares. “Ora – assicura – abbiamo la tecnologia, i prodotti, le materie prime e l’intero ecosistema di batterie per condurre lo stesso percorso di trasformazione in Nord America, a partire dai nostri primi veicoli completamente elettrici Ram dal 2023 e Jeep dal 2024″. Dati i risultati eccezionali, Stellantis annuncia che quest’anno distribuirà un ammontare di 2 miliardi di euro ai dipendenti di tutto il mondo come riconoscimento del loro contributo ai risultati del 2022 e ai traguardi raggiunti dall’Azienda sia a livello globale che locale: un valore medio complessivo di 1879 euro, legato alla retribuzione contrattuale di riferimento, che i lavoratori riceveranno in due tranches, a febbraio ed aprile. “Si tratta di 200 milioni in più rispetto allo scorso anno ed è un giusto riconoscimento per il contributo di tutti i dipendenti di Stellantis alla crescita in un contesto economico molto impegnativo – afferma Tavares -. Quando l’azienda va bene, tutti i dipendenti vanno bene: è questo il fondamento della nostra cultura del pagamento per performance”

Tavolo Stellantis, Urso: Rilanciare produzione. Per azienda Italia e sostenibilità centrali

Un tavolo per verificare gli impegni di Stellantis su investimenti, produzione e occupazione, per salvaguardare la filiera dell’automotive, che resta “asse centrale dell’industria italiana”. È l’obiettivo che si pone il ministro delle Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso. L’incontro, cui hanno preso parte anche il vice ministro, Valentino Valentini, la sottosegretaria, Fausta Bergamotto, i rappresentanti dell’azienda, i sindacati nazionali e quelli di categoria, “conferma l’importanza che il governo riserva al settore”, sottolinea il responsabile del Mimit. Che durante il suo intervento ribadisce come il confronto continuo sarà utile a tutti per verificare gli sviluppi degli investimenti e le ricadute sul sistema industriale.

Per Urso è un fattore importante indirizzare la domanda, infatti ricorda le risorse pubbliche di cui conferite a Stellantis con i contratti di sviluppo e gli accordi per l’innovazione, per oltre 2,7 miliardi, così come il fondo pluriennale automotive da 8,7 miliardi di euro fino al 2030: strumenti che consentono il rafforzamento della produzione in Italia, soprattutto nei modelli e componenti che assicurano lo sviluppo tecnologico secondo gli obiettivi della sostenibilità ambientale e “devono essere indirizzati anche a rafforzare la filiera nazionale”.

Stellantis fa sapere che dal proprio punto di vista “l’incontro rappresenta un momento di dialogo produttivo e costruttivo per confermare il ruolo centrale dell’Italia nelle strategie del Gruppo”. Che “in poco più di due anni dalla sua costituzione, continua a sviluppare con ritmo sostenuto il proprio piano strategico Dare Forward 2030 sul fronte della transizione ecologica e digitale con l’obiettivo di garantire la sostenibilità e la competitività dei propri siti italiani”. La convinzione della società è quella di “continuare a lavorare su un piano strutturale e coordinato per accompagnare la transizione dell’intero comparto automotive, compresa la filiera, affrontando le criticità legate alla formazione e alla competitività, cominciando dal costo dell’energia al supporto agli investimenti per l’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile”. Per questo motivo Stellantis apprezza l’approccio propositivo del governo a rivedere entro la fine del mese lo schema degli incentivi alla domanda e il supporto alle infrastrutture di ricarica, alla luce del quadro molto critico del mercato delle vetture elettrificate in Italia.

Auto, quattro modelli Stellantis in top ten Europa. Cresce il mercato elettrico

In un mercato europeo in calo del 6,2% nel 2022 rispetto al 2021, Stellantis ha ottenuto una performance storica grazie alla Peugeot 208, l’auto più venduta in Europa con quasi 220.000 unità su base annua. Modello di successo in molti mercati, la Peugeot 208 è leader in Francia e nei Paesi Bassi, mentre è sul podio in Portogallo e Belux. I marchi Stellantis hanno ottenuto ottimi risultati con 4 modelli nella TOP 10: la Peugeot 208 (al primo posto), la Fiat 500 (sesto posto), la Opel/Vauxhall Corsa (al settimo) e la Citroën C3 (all’ottavo), a dimostrazione, spiega Stellantis, “della straordinaria diversità della gamma prodotti”. Nei Paesi europei, Stellantis rafforza la sua leadership nel settore delle autovetture (PC) e dei veicoli commerciali leggeri (LCV), essendo il numero uno in Francia, Spagna, Portogallo e in Italia, dove Fiat Panda, Lancia Ypsilon e Fiat 500 occupano i primi tre posti del podio.

Nel 2022, Stellantis ha consolidato la sua leadership nel segmento dei veicoli commerciali leggeri (LCV) in Europa, con una quota di mercato del 30,6%. Qursto, spiega Stellantis, grazie alle buone prestazioni dei marchi Citroën, FIAT, Opel/Vauxhall e Peugeot, che offrono una gamma di veicoli completa, versatile ed elettrificata, in grado di soddisfare tutti gli usi e i clienti.

Nell’ambito del piano strategico Dare Forward 2030, nel 2022 Stellantis continua ad accelerare nel mercato dei veicoli elettrici con una quota del 15,7% (+1,7 punti percentuali rispetto al 2021, la maggiore crescita del mercato), e un aumento del volume delle vendite LEV del 31,4% rispetto all’anno precedente. Il gruppo, infatti, è leader nei principali Paesi come Francia, Italia, Spagna e Portogallo. Stellantis piazza addirittura due modelli nella top 10 europea con la Fiat Nuova 500 Electric e la Peugeot e-208, mentre la Peugeot 3008 Hybrid è leader in Spagna, la Jeep Compass 4xe Plug-In Hybrid guida il mercato in Italia e la Peugeot e-208 è l’auto elettrica preferita in Francia.

“Questi eccellenti risultati – afferma Uwe Hochgeschurtz, Stellantis Chief Operating Officer di Enlarged Europesono stati raggiunti grazie al grande lavoro di squadra e alla dedizione di tutti i dipendenti di Stellantis e anche grazie a un vasto assortimento di marchi che offre una gamma completa di prodotti in grado di soddisfare le aspettative dei clienti”. “Nell’ambito del nostro piano strategico Dare Forward 2030 – aggiunge – lavoriamo costantemente al nostro obiettivo di essere Carbon Net Zero nel 2038, pronti a lanciare nuovi modelli elettrici già quest’anno. I nostri risultati in Europa confermano che siamo sulla strada giusta, ma dobbiamo tenere le mani sul volante e concentrarci sulla strada da percorrere”.

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Stellantis a lavoro per infrastruttura ricarica ‘fast’: focus sul Sud Europa

La strada ormai è tracciata: stop alle auto a combustione nel 2035. Una scadenza che appare lontana, ma che in verità è vicinissima. E che si scontra ancora con le difficoltà di diffusione dei veicoli elettrici. Un tema complicato, ma strettamente connesso con la situazione dell’infrastruttura di ricarica, al momento in Italia ancora piuttosto indietro. Ma se il percorso è questo, sono le stesse case automobilistiche che devono iniziare a pensare e progettare un sistema maggiormente diffuso per invogliare i clienti ad un cambio radicale del paradigma della mobilità. Capofila in questo tipo di ideazione è Stellantis che, soprattutto sull’Italia, fra i Paesi più indietro a livello di infrastruttura di ricarica, ha già progetti e lavori in atto.

PROGETTO ATLANTE

Stellantis, in collaborazione con i partner NHOA e Free2Move eSolutions, intende creare la più grande rete europea di ricarica ‘fast’ per veicoli elettrici, completamente integrata con la rete, alimentata con energia da fonti rinnovabili e sistemi di accumulo. Il progetto, annunciato durante l’EV Day del luglio 2021, e con applicazioni in Italia, Francia, Spagna e Portogallo, aveva un timing molto preciso e quei target rimangono validi. Più di 35mila punti ricarica tutti fast entro il 2030, con una soglia intermedia di 5mila punti entro il 2025. Un obiettivo ambizioso, con una accelerazione impressionante negli ultimi cinque anni. Il motivo lo spiega a GEA Gabriele Catacchio, Head of Global e- Mobility Communication di Stellantis: “La presenza di stazioni di ricarica prevede un investimento non da poco. Dove ci sono auto che possono generare revenue ricaricandosi alle colonnine tutto diventa più semplice, e questo succederà in prospettiva proprio dal 2025 in avanti. Inoltre, è anche un modo di seguire l’andamento delle istituzioni. Sappiamo che con il nuovo piano Fit for 55 sono stati dichiarati investimenti per installare colonnine fast ogni 60 km in autostrada. Laddove le istituzioni aiutano le aziende che investono in infrastrutture di ricarica, questo permette di accelerare il piano. E prevediamo che avverrà proprio in quegli anni”. Intanto, però, il progetto va avanti con 700 punti di ricarica già individuati che saranno operativi fra fine anno e inizio prossimo, per la maggior parte in Italia.

PUNTI DI RICARICA NELLE STAZIONI

Specificamente per l’Italia, Stellantis, insieme a TheF Charging, ha stretto un accordo con il Gruppo FS Italiane tramite Metropark, la società controllata che gestisce i parcheggi nelle principali stazioni ferroviarie italiane. L’accordo è finalizzato a favorire la diffusione di una mobilità più sostenibile, beneficiando anche dell’intermodalità fra rotaia e gomma. L’intesa prevede l’installazione di 600 punti di ricarica per veicoli elettrici in 50 parcheggi Metropark presso le stazioni diffuse sul territorio italiano. Il network di ricarica sarà disponibile per tutti i veicoli elettrici con vantaggi esclusivi per i possessori di veicoli Stellantis e sarà alimentato da energia 100% rinnovabile. Anche qui, la timeline è rispettata. “Entro fine anno ci saranno sicuramente le prime colonnine attive. Cercheremo ovviamente di coprire una buona percentuale di quelle 50 stazioni già nel 2022, partendo da quelle di maggiore interesse”, spiega Catacchio. La scelta delle stazioni non è casuale, vista la loro posizione strategica. “L’idea è che si arrivi in stazione con l’auto elettrica e la si metta in carica, poi si prenda il treno. In alcune stazioni di arrivo è poi possibile noleggiare un’auto elettrica tramite i nostri Leasys Mobility Store. E poi, al rientro dal viaggio, riprendo il mio mezzo completamente carico. Così diventa un viaggio 100% elettrico”. Il progetto riguarda solo l’Italia, ma da Stellantis non escludono accordi simili anche all’estero. Magari non solo nelle stazioni, ma in altri luoghi strategici: ospedali, aeroporti, grandi magazzini.

IL FUTURO E LE PROSPETTIVE

Il focus di Stellantis, al momento, è il Sud Europa, con l’Italia in cima ai pensieri. Non solo perché è un mercato importante per il Gruppo, ma perché a livello di infrastruttura di ricarica è un po’ indietro. “In Olanda – snocciola i dati Catacchio – ci sono circa 120mila punti di ricarica per 400mila auto elettriche, in Italia per 300mila auto ci sono 30mila punti di ricarica. Non c’è storia. Installare colonnine nel Sud Europa è importante perché è dove al momento manca l’infrastruttura”. Soprattutto in ottica di ricarica fast, che in Italia è solo al 10%, “ma i clienti la preferiscono, soprattutto nel pubblico”. Le prospettive di Stellantis, quindi, sono chiare. Entro il 2030 solo veicoli BEV in Europa. Quindi, “a livello infrastruttura ci aspettiamo che ci sia un trend analogo e lavoriamo con i nostri partner per permettere che in questa transizione vengano offerte soluzioni di ricarica completamente customizzabili per i clienti”. E così, chi vorrà potrà ricaricare l’auto a casa, chi vorrà potrà farlo all’infrastruttura su suolo pubblico, o ancora entrambe le cose. “Cerchiamo di toglierti tutti i problemi”, chiude Catacchio.

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Stellantis ha trovato la ricetta per fare utili e crescere nell’elettrico

Carlos Tavares è stato diretto: il titolo Stellantis è a sconto e chi volesse approfittarne adesso, per comprarlo, farebbe un affare. Il Ceo del colosso delle quattro ruote può permettersi di dare una svegliata al mercato, troppo attento a seguire le mosse delle banche centrali sui tassi – sacrosanto ovviamente – ma più distratto talvolta nell’analizzare per investire i dati delle società. Società che magari stanno cambiando pelle, in base alla transizione energetica in atto nel mondo, senza tuttavia dimenticare di produrre redditività.

I numeri sono di tutto rispetto: 88 miliardi di ricavi, 8 miliardi di utili, 59,7 miliardi di liquidità industriale disponibile. In un contesto che conosciamo bene. Uno scenario a cui va aggiunta – oltre alla guerra, all’inflazione e alla carenza dei chip – la fase di cambiamento epocale che sta vivendo il mondo dell’auto, penalizzato in questi mesi da segni negativi sul fronte delle immatricolazioni tradizionali.

Il piano strategico ‘Dare Forward 2030’ di Stellantis invece procede a pieno ritmo, sostenuto dall’impennata delle vendite di veicoli a basse emissioni (LEV), che includono veicoli elettrici a batteria (BEV), ibridi plug-in (PHEV) e a celle a combustibile. L’azienda si è posizionata al secondo posto nel mercato europeo per vendite di BEV e LEV (con un divario inferiore a 1.000 veicoli rispetto al leader dei LEV) e al terzo posto nel mercato statunitense per vendite di LEV. E le immatricolazioni globali di BEV di Stellantis sono aumentate di quasi il 50% su base annua, raggiungendo le 136 mila unità nel 1° semestre.

Stellantis offre attualmente 20 BEV, mentre altri 28 BEV saranno lanciati entro il 2024. In particolare, come ha annunciato lo stesso Tavares in conference call, nel 2023 arriverà il primo suv Jeep 100% elettrico e – a detta del Ceo del gruppo – Jeep ha le carte in regola per diventare il numero uno nel mercato mondiale dei suv elettrici. Buone prospettive pure per Fiat. La nuova 500 è stata il BEV più venduto in Germania e in Italia. Proprio Fiat – ha insistito il manager portoghese – ha un “grande potenziale di crescita e a inizio 2023 lanceremo due nuovi bev: una hatchback e un suv di segmento B con 400 km di autonomia“.

Altra novità per il brand è il prossimo lancio della 500 elettrica negli Usa.
E poi grande attenzione e investimenti sulle batterie: cinque gigafactories (tre in Europa e due in Nord America), in collaborazione con Automotive Cells Company, Samsung SDI e LG Energy Solution. Rafforzata la fornitura di idrossido di litio a basso contenuto di carbonio con la sottoscrizione di accordi con Vulcan Energy e Controlled Thermal Resources, rispettivamente in Europa e in Nord America. Accordi con Samsung SDI e LG Energy Solution sono soggetti alle consuete condizioni di chiusura e alle approvazioni normative. Extra batterie è in cima alla lista dell’agenda Tavares il tema della mobilità globale, dove Stellantis è in pole position: l’acquisizione di Share Now posiziona Free2move come leader mondiale della mobilità con oltre 6 milioni di clienti in tutto il mondo.

Sembra insomma che il gruppo abbia trovato la ricetta per coniugare utili ed elettrificazione. Quale? La spiega lo stesso Tavares: “Grazie all’agilità e alla mentalità imprenditoriale delle nostre persone e grazie anche ai nostri partner innovativi, stiamo trasformando Stellantis in un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile e pronta per il futuro”. La ricetta è aver rivoluzionato l’azienda in un’azienda pronta a sopportare anche la recessione. Per tutte le stagioni… Ci sono insomma tutti i presupposti per veder decollare Stellantis ancora di più. Piazza Affari ieri ha premiato la semestrale con un bel +4,92%, portando il prezzo a 13,566. Nel secondo trimestre 2021, prima della guerra in Ucraina ma ancora in fase pandemica, il titolo viaggiava intorno ai 17 euro. Può solo che salire.