
Da oggi scattano i saldi estivi 2025: previsto giro d’affari da oltre 3 miliardi
Sono pronti alle grandi folle i commercianti e i clienti a caccia di occasioni. Da oggi partono i saldi estivi in quasi tutte le regioni (a eccezione di Trento e di Bolzano), che daranno un po’ di tregua alle famiglie in un momento in cui l’inflazione spinge a spendere con prudenza.
Secondo il Codacons, i saldi daranno vita a un giro d’affari attorno ai 3-3,2 miliardi di euro. E, ad alimentare il giro, potrebbero essere i turisti stranieri che, in questo periodo dell’anno, affollano le città italiane e le località di vacanza, e la cui spesa per abbigliamento, calzature ed accessori potrebbe dare impulso al commercio.
“E’ un momento fondamentale, un’occasione di acquisto consapevole e conveniente da un lato, e una leva importante per gli esercenti dall’altro“, osserva Benny Campobasso, Presidente di Fismo Confesercenti. Che rileva però la necessità di alcuni correttivi: “Bisogna fare chiarezza e porre un argine al dilagare dei pre-saldi irregolari, che minano la leale concorrenza, e va anche rivista la data d’avvio, oggi troppo vicina all’inizio dell’estate e quindi poco funzionale per molti operatori”, spiega.
Il Movimento Difesa del Cittadino mette in guardia dalle truffe e ricorda di osservare alcune regole di comportamento: “Accertarsi che venga rispettato l’obbligo di indicare il prezzo iniziale e quello scontato; conservare lo scontrino per eventuali cambi; assicurarsi di poter pagare sia in contanti che cashless”. Inoltre, i Saldi devono essere applicati su prodotti stagionali, non per svuotare i magazzini, e bisogna porsi delle domande in caso di prezzi eccessivamente scontati. Ancora più attenzione va fatta per gli acquisti online, dove è necessario leggere sempre le informazioni del prodotto e prestare attenzione alle foto, valutare da chi si acquista e sui siti web accertarsi che sia indicata la partita Iva e che esista sul sito dell’Agenzia delle entrate.
Sei italiani su dieci hanno già pianificato almeno un acquisto. Questo, nonostante secondo le stime di Confesercenti e Ipsos 6,5 milioni di consumatori abbiano già acquistato con lo sconto prima della partenza ufficiale dei saldi. È il 62% degli italiani che ha già deciso di approfittare degli sconti, ma la percentuale sale tra le donne e tra chi vive al Sud al 67%. Un ulteriore 32% si riserva di decidere in base alla qualità delle offerte: una fetta non trascurabile che conferma come la leva promozionale sia decisiva, ma non automatica. Tra chi ha già pianificato uno o più acquisti, il budget medio previsto è di circa 218 euro a persona, che scende a 136 euro per chi non lavora. La fascia di spesa più comune è però quella attorno ai 100 euro, scelta da un intervistato su quattro. Ma non manca chi punta più in alto: il 16% prevede di spendere 200 euro, mentre una minoranza (circa il 7%) arriva o supera i 300 euro.
I giovani (18–34 anni) mostrano una maggiore prudenza, con una media di 178 euro, contro i 234 euro degli over 35. Sul piano territoriale, si spende di più al Nord (241 euro) e meno nelle regioni del Sud e delle Isole (196 euro), confermando le differenze geografiche nella propensione al consumo. Cosa si compra. Sono le calzature le regine dei Saldi estivi 2025: oltre la metà dei consumatori che hanno già deciso cosa acquistare (53%) metterà ai piedi scarpe nuove: sandali, sneakers, zeppe o mocassini. Subito dopo, nella lista dei desideri, compaiono t-shirt, top e bluse (50%), seguiti da pantaloni, gonne e maglieria leggera (entrambi al 38%). Anche abiti (37%) e intimo (31%) mantengono una quota rilevante, mentre costumi da bagno e accessori da spiaggia (28%) segnalano una voglia di vacanze che inizia a farsi sentire. L’abbigliamento sportivo è al 27%, seguono camicie (25%), pigiami (13%) e giacche (9%). In media, chi pensa di approfittare dei Saldi progetta di acquistare quasi quattro prodotti (3,76 a persona), a testimoniare che si punta su pochi pezzi ma scelti con cura. Sei su dieci acquisteranno sia online che in negozio fisico. Che, però, resta centrale: circa un terzo (32%) di chi vuole comprare prevede di affidarsi esclusivamente ai punti vendita tradizionali, mentre il 7% sceglierà di fare shopping solo online. Il negozio continua a essere percepito come il canale più affidabile per veridicità degli sconti, sicurezza e convenienza degli acquisti, con un voto medio assegnato dai consumatori di 7,1 (contro i 6,9 del web e il 6,8 delle grandi catene). Un risultato significativo, vista l’attenzione dei consumatori: il 70% degli intervistati sostiene di verificare sempre il prezzo pieno su cui è applicato lo sconto del prodotto in saldo.