INFOGRAFICA INTERATTIVA Stoccaggio gas, Italia a quota 67,39%, media Ue a 62,94%

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA viene mostrato l’aggiornamento degli stoccaggi di gas nei Paesi dell’Ue. Secondo la piattaforma Gie Agsi-Aggregated Gas Storage Inventory (aggiornata all’8 maggio), l’Italia sale a quota 67,39%, mentre la media Ue si assesta a 62,94%. Agli ultimi posti ancora Polonia e Croazia, mentre in testa c’è sempre il Portogallo, stabile a 92,42%.

Enel, nel primo trimestre 2024 utile a 2,1 miliardi (+44,2%). De Angelis: “Risultati solidi”

Enel al giro di boa del primo trimestre del 2024 con risultati oltre le aspettative di mercato. Gli indicatori, infatti, fanno registrare un trend molto positivo. Al 31 marzo l’utile del Gruppo è di quasi 2,2 miliardi di euro, con un incremento di 668 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In termini percentuali, l’aumento è a doppia cifra, 44,2%. Anche l’Ebitda ordinario supera i 6 miliardi, con un plus di 631 milioni sul 2023 (+11,6%). In questo dato sono racchiuse le buone performace della gestione operativa dei business integrati (Enel Green Power, Generazione Termoelettrica e Mercati Finali), che ammontano a 776 milioni di euro, oltre al miglioramento di Enel Grids.

Il margine operativo lordo ordinario (Ebitda ordinario) dei business integrati va oltre i 4 mld, per effetto soprattutto della maggiore produzione di energia da generazione rinnovabile (+2,8 TWh), soprattutto per l’incremento della produzione da fonte idroelettrica in Italia, Spagna e Cile, nonché per l’ottimizzazione dei costi di approvvigionamento. “I solidi risultati del primo trimestre 2024 confermano l’efficacia delle azioni manageriali intraprese con il Piano Strategico 2024-2026, nonché la resilienza del nostro modello di business in tutti i Paesi di presenza”, commentato il Cfo di Enel, Stefano De Angelis. Che per i prossimi mesi assicura: l’azienda “continuerà a perseguire con grande disciplina un’allocazione selettiva del capitale, massimizzando efficienza ed efficacia della gestione, nonché la sostenibilità finanziaria e ambientale”.

Alla luce di questi risultati, dunque, “siamo fiduciosi di raggiungere tutti i nostri obiettivi per il 2024, inclusa la riduzione del debito netto di Gruppo, che già oggi è sceso a 54 miliardi di euro considerando anche le dismissioni ormai in fase di finalizzazione”, spiega De Angelis. Tornando ai numeri, i ricavi del primo trimestre 2024 si assestano su 19,4 miliardi (-26,4%), mentre gli investimenti sono poco più di 2,5 miliardi (-10%). La situazione patrimoniale evidenzia un capitale investito netto al 31 marzo di 108,8 miliardi, coperto da un patrimonio netto di 48,1 miliardi (in aumento rispetto ai 45,1 miliardi 31 dicembre 2023) e un indebitamento finanziario netto di 60,6 miliardi.

Anche sul piano ambientale la performance è molto positiva, con la produzione a zero emissioni che raggiunto quota 80,7% rispetto alla generazione totale del Gruppo. Molto bene la produzione di energia da rinnovabili, “includendo anche i volumi da capacità gestita, è stata ampiamente superiore rispetto alla produzione da fonte termoelettrica”, raggiungendo 36,7 TWh (+10,9%), a fronte di una produzione da fonte termoelettrica di 9,4 TWh (-44,7%). La potenza efficiente installata netta totale di Enel nel primo trimestre è 81,3 GW (-0,1 GW), dovuta principalmente agli impianti termoelettrici (-0,3 GW in Italia) e geotermici (-0,1 GW negli Usa), diminuzione parzialmente compensata dalla maggiore capacità netta solare (+0,3 GW in Spagna, Brasile e Colombia).

Per quanto riguarda, infine, le vendite di energia elettrica, nei primi tre mesi dell’anno sono 72,9 TWh, in diminuzione di 5,3 TWh (-6,8%, -3,8% a parità di perimetro) rispetto allo stesso periodo del 2023. L’azienda rileva maggiori quantità vendute in Brasile (+0,8 TWh), Cile (+0,2 TWh), Perù (+0,2 TWh) e Colombia (+0,2 TWh) e minori quantità vendute in Italia (-3,6 TWh), Argentina (-0,3 TWh), Spagna (-0,5 TWh) e Romania (-2,3 Twh). In calo anche le vendite di gas naturale, che si attestano sui 2,9 miliardi di metri cubi (-19,4%).

INFOGRAFICA INTERATTIVA Stoccaggio gas, Italia cresce fino a 66,9% e media Ue a 63,81%

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA viene mostrato l’aggiornamento degli stoccaggi di gas nei Paesi dell’Ue. Secondo la piattaforma Gie Agsi-Aggregated Gas Storage Inventory (aggiornata al 6 maggio), l’Italia cresce ancora e raggiunge quota 66,89%, mentre la media Ue è in risalita a 63,81%. Agli ultimi posti ancora Polonia e Croazia, mentre in testa c’è sempre il Portogallo, stabile a 92,42%.

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Gas cancerogeni nell’abitacolo delle auto: allarme degli scienziati

Il calore favorisce la circolazione nell’abitacolo delle auto di un gas tossico derivante dai ritardanti di fiamma, che si trovano, ad esempio, nella schiuma dei sedili. E’ quanto emerge da uno studio statunitense pubblicato sulla rivista Environmental Science & Technology. La ricerca, condotta da ricercatori della Duke University, dell’Università di Berkeley e dell’Università di Toronto mostra che uno di questi prodotti, il trifosfato (TCIPP), è presente nell’aria del 99% dei veicoli testati.
“La nostra ricerca ha scoperto che i materiali interni rilasciano sostanze chimiche dannose nell’aria dell’abitacolo delle nostre auto”, spiega l’autrice principale Rebecca Hoehn, scienziata della Duke University. “Considerando che il conducente medio trascorre circa un’ora in macchina ogni giorno, si tratta di un problema significativo per la salute pubblica. È particolarmente preoccupante per i guidatori che effettuano spostamenti più lunghi così come per i passeggeri bambini, che respirano più aria rispetto agli adulti”.

I ricercatori hanno rilevato ritardanti di fiamma all’interno degli abitacoli di 101 auto (modello 2015 o successivo) provenienti da tutti gli Stati Uniti. Il 99% delle auto conteneva tris (1-cloro-isopropil) fosfato (TCIPP), un ritardante di fiamma oggetto di indagine da parte dell’U.S. National Toxicology Programma come potenziale cancerogeno. Nella maggior parte delle auto erano presenti ritardanti di fiamma aggiuntivi a base di esteri organofosforici, tra cui tris (1,3-dicloro-2-propil) fosfato (TDCIPP) e tris (2-cloroetil) fosfato (TCEP), due agenti cancerogeni della Proposition 65 della California. Questi e altri ritardanti di fiamma sono anche collegati a danni neurologici e riproduttivi.

In condizioni normali, la concentrazione di TCIPP è simile a quella che si trova all’interno di una casa. Ma quando la temperatura sale, sia all’interno che all’esterno dell’auto, le concentrazioni di questa sostanza aumentano bruscamente. E la presenza di TCIPP nelle schiume dei sedili rafforza questo effetto. Il problema è che il TCIPP è potenzialmente cancerogeno, secondo un rapporto pubblicato nel 2023 dal Dipartimento della Salute degli Stati Uniti. Testato su ratti e topi, ha causato tumori al fegato e all’utero.

INFOGRAFICA INTERATTIVA Stoccaggio gas, Italia in risalita a 66,6% e media Ue a 63,6%

Nella mappa INTERATTIVA di GEA vengono mostrati i prezzi medi del carburante regione per regione. Si può scegliere quale tipologia di carburante visualizzare e fare così un confronto tra le varie regioni. I dati sono quelli del Ministero delle imprese e del Made in Italy che vengono rilasciati ogni giorno. L’Alto Adige resta la zona più cara d’Italia con la benzina a 1,951 euro/litro, mentre i prezzi più bassi per la benzina sono sempre nelle Marche, stabili a 1,888 euro/litro.

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INFOGRAFICA INTERATTIVA Stoccaggio gas, Italia sale a 65,96% e media Ue a 63,25%

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA viene mostrato l’aggiornamento degli stoccaggi di gas nei Paesi dell’Ue. Secondo la piattaforma Gie Agsi-Aggregated Gas Storage Inventory (aggiornata al 4 maggio), l’Italia cresce ancora e raggiunge quota 65,96%, mentre la media Ue è in risalita a 63,25%. Agli ultimi posti ancora Polonia e Croazia, mentre in testa c’è sempre il Portogallo, stabile a 92,42%.

INFOGRAFICA INTERATTIVA Stoccaggio gas, Italia in risalita a 64,89% e media Ue a 62,32%

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA viene mostrato l’aggiornamento degli stoccaggi di gas nei Paesi dell’Ue. Secondo la piattaforma Gie Agsi-Aggregated Gas Storage Inventory (aggiornata al 30 aprile), l’Italia cresce ancora e raggiunge quota 64,89%, mentre la media Ue è in risalita a 62,32%. Agli ultimi posti ancora Polonia e Croazia, mentre in testa c’è sempre il Portogallo, in aumento a 91,68%.

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INFOGRAFICA INTERATTIVA Stoccaggio gas, Italia in risalita a 63,39% e media Ue a 61,77%

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA viene mostrato l’aggiornamento degli stoccaggi di gas nei Paesi dell’Ue. Secondo la piattaforma Gie Agsi-Aggregated Gas Storage Inventory (aggiornata al 28 aprile), l’Italia cresce ancora e raggiunge quota 63,39%, mentre la media Ue è in risalita a 61,77%. Agli ultimi posti ancora Polonia e Croazia, mentre in testa c’è sempre il Portogallo, in aumento a 90,18%.

INFOGRAFICA INTERATTIVA Stoccaggio gas, Italia sale a 63,36%, media Ue cala a 61,61%

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA viene mostrato l’aggiornamento degli stoccaggi di gas nei Paesi dell’Ue. Secondo la piattaforma Gie Agsi-Aggregated Gas Storage Inventory (aggiornata al 27 aprile), l’Italia sale ancora e raggiunge quota 63,36%, mentre la media Ue cala a 61,61%. Nelle ultime posizioni ci sono sempre Polonia e Croazia, mentre in testa rimane il Portogallo, in aumento a 89,4%.

INFOGRAFICA INTERATTIVA Stoccaggio gas, Italia sale a 62,77%. Media Ue cala a 62,01%

Nell’infografica INTERATTIVA di GEA viene mostrato l’aggiornamento degli stoccaggi di gas nei Paesi dell’Ue. Secondo la piattaforma Gie Agsi-Aggregated Gas Storage Inventory (aggiornata al 22 aprile), l’Italia sale ancora e raggiunge quota 62,77%, mentre la media Ue cala a 62,01%. Nelle ultime posizioni ci sono sempre Polonia e Croazia, mentre in testa rimane il Portogallo, in calo a 85,95%.